Falsi migranti, 11 arresti a Cagliari

CAGLIARI – Ci sono anche tre italiani e tra questi due segretari della Commissione territoriale per il riconoscimento della Protezione internazionale, dipendenti del ministero dell’Interno, tra le 11 persone arrestate a Cagliari per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e la permanenza illegale in Italia di cittadini bengalesi. In carcere anche l’ex presidente della comunità bengalese in città ritenuto al vertice dell’organizzazione criminale.

Gli agenti della Squadra mobile e quelli della Digos li hanno catturati nell’ambito di due indagini che hanno portato all’individuazione della banda: 196 gli indagati, di cui 28 italiani. Secondo gli investigatori Cagliari stava diventando per i bengalesi un centro di smistamento per ottenere il permesso di soggiorno. Il gruppo, in cambio di somme di denaro tra i 500 e i seimila euro, era in grado di fornire ai richiedenti asilo un domicilio, attraverso false attestazioni di ospitalità nonché un impiego come badante o colf, utilizzando falsi contratti di lavoro.

I due segretari della Commissione territoriale si occupavano di calendarizzare le audizioni, facilitando i bengalesi che pagavano la somma stabilita. Dalle indagini non è emerso nessun coinvolgimento dei componenti della Commissione: Secondo gli inquirenti i due segretari, infatti, millantavano di poter facilitare l’ottenimento dello status.

S.I.

Marijuana, serra in casa: arresto

ALGHERO – Aveva trasformato il suo appartamento al centro storico di Alghero in un market della marijuana, a km zero. La droga era infatti coltivata nella camera da letto, dove era stata allestita una vera e propria serra. Un 21enne algherese è stato arrestato dalla Guardia di finanza di Alghero, processato per direttissima e condannato dal giudice del Tribunale di Sassari all’obbligo di firma alla polizia giudiziaria e all’obbligo di dimora ad Alghero.

All’interno della serra, costruita con tanto di impianto di ventilazione, illuminazione con lampade alogene, termostati e temporizzatori, sono state trovate 6 piante di canapa alte oltre 70 cm e in piena infiorescenza. Accanto alla serra c’erano anche flaconi di vari fertilizzanti. Grazie all’aiuto delle unità cinofile con i cani pastori Efro e Denvy, nella casa del giovane incensurato sono stati ritrovati anche 2,5 chili di marijuana già essiccata e pronta alla vendita, un bilancino di precisione e 5.900 euro in contanti.

Nella foto la marijuana sequestrata nella casa del 20enne algherese

S.I.

Auto rubate e droga, arresto a Bonorva

BONORVA – I Carabinieri del Nucleo Operativo di Bonorva hanno arrestato S.T., 23enne studente di Macomer, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e riciclaggio di autovetture rubate. I militari svolgevano le indagini sul furto di una Alfa Romeo 147 rubata a Bonorva due mesi fa e la pista li ha condotti ad un capannone chiuso da anni per fallimento nella zona industriale di Macomer. Sono bastati pochi altri controlli per accertare che il giovane studente aveva le chiavi e la materiale disponibilità del deposito.

La perquisizione ha rivelato che il capannone era stato adibito a carrozzeria per il riciclaggio di auto rubate mentre il piano superiore era destinato ad essiccatoio per la marijuana. E’ stata rinvenuta la 147 rubata a Bonorva, ormai completamente smontata di parti meccaniche e di carrozzeria ed il numero di telaio cancellato. Numerose parti di altre autovetture, targhe e documenti di due veicoli rubati erano immagazzinati con cura.

Ben nascosto è saltato fuori anche un panetto di quasi mezzo chilo di cocaina, oltre a diversi sacchi di marijuana già pronti per lo smercio ed altri boccioli di “erba” distesi ad essiccare, il tutto per oltre 14 kg. di droga. In casa del giovane è stato rinvenuto un altro piccolo quantitativo di marijuana ed un bilancino. S.T. è stato condotto alla casa circondariale di Oristano e nella mattinata di ieri sottoposto ad interrogatorio di garanzia dal GIP del Tribunale di Oristano che ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere.

Nella foto la droga sequestrata

S.I.

Alghero, due rom denunciati per furti

ALGHERO – Nei giorni scorsi, personale della Polizia di Stato di Alghero ha denunciato in stato di libertà per furto aggravato ed indebito utilizzo di carte di credito, due giovani di etnia rom, entrambi 26enni residenti nella città catalana e con precedenti per reati contro il patrimonio.

I due, in concorso fra loro, dopo aver infranto il vetro posteriore destro di un’auto parcheggiata nella periferia della città, in prossimità di una discesa a mare sulla strada che porta a Bosa, si sono impossessati della borsa, che la proprietaria dell’auto aveva occultato sotto il sedile lato passeggero. Nella borsa c’era il portafoglio con all’interno documenti personali, postpay e carta di credito. Poco dopo aver subito il furto, la vittima riceveva due messaggi sulla sua utenza telefonica, circa l’utilizzo della carta di credito.

Sulla base della denuncia presentata dalla donna e delle ricevute su l’indebito utilizzo della carta di credito, gli agenti del Commissariato sono riusciti a risalire ai responsabili del furto. Grazie alla visione delle immagini dell’attività dove i due avevano utilizzato la carta di credito, si è riusciti a risalire alla loro identità. I due già noti alle forze dell’ordine per i loro precedenti specifici, sono stati denunciati in stato di libertà all’autorità Giudiziaria.

Nella foto il Commissariato di Alghero

S.I.

Omicidio ad Alghero, arrestato un 18enne

ALGHERO – Come anticipato da Algheronews, c’è stato, già da ieri notte, prima un fermo, poi un arresto, da parte dei Carabinieri rispetto all’omicidio di Alberto Melone. La persona accusata di aver ucciso il 18enne è il coetaneo Lukas Saba. Dopo un suo primo racconto piuttosto lacunoso si è arrivati, da parte dei Militari, ad avere gli elementi per procedere all’arresto del proprietario dell’appartamento. Pare, comunque, che ci sia stata anche un’altra persona presente durante l’alterco e il successivo sparo. Probabile che possano esserci ulteriori fermi e arresti nelle prossime ore. Come già detto, questo fatto, più altri episodi recenti, gettano un preoccupante cono d’ombra sulla comunità algherese dove necessitano controlli, ma anche nuova ritrovata coesione sociale e argine al diffuso disagio che c’è in una città troppo “fantasma”.

Nella foto la caserma dei carabinieri

S.I.

Omicidio ad Alghero. C’è un arresto

ALGHERO – Alghero si risveglia ancora una volta in lutto. La seconda tragedia, in pochi mesi. Dopo lo strazio, allungato fino oltre l’eccesso, per il femminicidio di Natale, con la morte della povera Michela, ora è la volta di un altro algherese. Alberto Melone, 18enne figli dei titolari del noto bar di via Mazzini “Trico”. Locale frequentato proprio da quei giovani che nel centro catalano hanno sempre meno occasioni, di svago e lavoro, se non, appunto, stare ore nei bar oppure, questo è altro “modello”, stare nella casa di qualche amico e qui trascorrere il tempo.

Ieri sera proprio in Piazza del Teatro, luogo simbolo di Alghero dove si coniugano la vera “Alguer vella”, religione, tradizione, arte e movida. Almeno fino qualche anno fa in cui anche quel luogo era forse, pure troppo, animato nelle serate fino al silenzio di adesso rotto da qualche cellulare che suona la musica dei musicisti preferiti dei ragazzi che stanno sulle scalinate del teatro e qualche leggero vociare della birreria presente in piazza e dal ristorante. Tutto molto ovattato, comatoso, come prevede la “nouvelle vague” in contrasto con la presenza di locali e di gente dopo le 8 di sera.

Intorno alle 21.30, in un appartamento della palazzina storica sita proprio davanti al Civico si sono presentate, pare, un paio di persone tra cui il killer armato di pistola. A riceverlo i ragazzi che erano in casa tra cui la vittima e il proprietario dell’abitazione. Quest’ultimo sarebbe stato prima pestato e per poi passare ad Alberto Melone che, presumibilmente, dopo un alterco è stato colpito al petto. Non sono chiare le motivazioni, ma non è escluso si trattasse di soldi o altro.

A quel punto l’omicida e chi era con lui sono scappati. Il proprietario della casa ha chiamato i soccorsi, ma per il 19enne non c’è stato niente da fare. Questo il racconto emerso nei primi momenti del sovralluogo. Ma non è neanche escluso che tutto sia nato all’interno dell’appartamento e che uno scontro fisico sia sfociato nella sparatoria. Sul posto ambulanze e soprattutto Carabinieri e Polizia con anche il comandante provinciale dei Militari. Dopo un paio d’ore sarebbe stato fermato già qualcuno. Pare proprio il responsabile e chi era con lui che sono stati accompagnati in caserma, interrogati e c’è almeno un arresto. Si tratterebbe, comunque, di coetanei e conoscenti della vittima e nello specifico, colui che avrebbe sparato, pure incensurato. Questa mattina la conferenza stampa nel Comando Provinciale dei Carabinieri di Sassari. Una storia preoccupante e allarmante che non può che soffermarsi sulla, oramai purtroppo nota, possibilità che c’è in certi ambienti, perfino di giovanissimi, di trovare e usare, loro malgrado, delle armi.

E soprattutto resta la vita spezzata di un algherese poco più che bambino e le vite distrutte di una famiglia molto amata che ha sempre messo il lavoro al primo posto rendendo l’attività di famiglia, il famoso Bar Trico, una sorta di un luogo di accoglienza di tutte le fasce sociali algheresi. A loro vanno le condoglianze del direttore e team di Algheronews.

Nella foto la piazza ieri sera e la vittima l’algherese Alberto Melone

S.I.

Ozieri, rapina alle poste: 2 arresti

OLZIERI – Erano da poco passate le ore 09.00 di ieri mattina, quando due giovani, armati a incappucciati, sono entrati con pistola in pugno nell’ufficio postale della frazione San Nicola di Ozieri gremito di persone anziane in attesa di riscuotere la pensione  e, sotto la minaccia delle armi, hanno intimato all’ impiegato di aprire i cassetti per consegnargli il denaro.

Alla risposta che la cassaforte era temporizzata ed i cassetti vuoti, sono scappati a piedi nella vicina campagna. Dopo l’allarme, i Carabinieri della Compagnia di Ozieri hanno circondato l’area con diverse pattuglie e dopo pochi minuti, catturato uno dei malviventi in fuga.-

La caccia all’uomo ha permesso subito dopo di catturare il fuggitivo che a piedi aveva attraversato il fiume Rio Mannu, in località Fraigas e si era nascosto nei pressi di una cava. Recuperate le pistole giocattolo ed i passamontagna.  I due malviventi sono stati arrestati per tentata rapina aggravata ed associati alla casa circondariale di Sassari – Bancali.

S.I.

Donna scivola e si ferisce, soccorsi

BOSA – «La mia compagna si è ferita con una fiocina a Poggio Columbu. Nello specifico, durante la discesa in acqua, è scivolata e una punta si è conficcata tra la coscia e il gluteo destro. Nulla di particolarmente preoccupante: riesce tranquillamente a camminare”. Questa la segnalazione ricevuta durante la mattinata odierna dalla sala operativa della Guardia Costiera di Bosa che immediatamente ha allertato il 118. Giunto in loco con non poche difficoltà, il personale medico ha accertato che in effetti non vi era una situazione di gravità ma che, tuttavia, al fine di garantire la più completa sicurezza nel trasporto dell’infortunata, sarebbe stato il caso condurla via mare in un luogo dove poter prestare le prime cure mediche del caso. Pertanto la sala operativa della Guardia Costiera ha allertato l’idroambulanza della Croce Rossa di Bosa, idonea per caratteristiche strutturali all’avvicinamento sottocosta, per effettuare il trasporto via mare della persona infortunata. Giunto sul punto in brevissimo lasso temporale, il personale della Croce Rossa ha provveduto a recuperare l’infortunata e a condurla in pochi minuti presso la darsena comunale da dove, poi, l’ambulanza del 118 l’ha presa in carico e l’ha trasportata verso l’ospedale di Bosa.

Il comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Bosa, Tenente di Vascello Francesco Bernardi, nel ringraziare tutti coloro che tempestivamente sono intervenuti per il soccorso, si raccomanda affinché qualsiasi attività venga svolta nella massima sicurezza, non tralasciando quelle norme di buon senso che nella maggior parte dei casi evitano situazioni di pericolo.

S.I.

Pesta il legale per soldi: arrestato

ALGHERO – Nel pomeriggio di ieri la Polizia di Stato ha tratto in arresto un cittadino originario del Friuli, ma da tempo residente ad Alghero, per tentata estorsione e lesioni. Gli agenti del Commissariato di Alghero, sono intervenuti, a seguito di una segnalazione telefonica, presso lo studio legale di un avvocato che era stato da poco aggredito con pugni da un giovane che lo aveva afferrato per il collo e strattonato violentemente.

All’arrivo dei poliziotti, tutto l’ufficio risultava a soqquadro e la vittima presentava una vistosa ferita alla nuca. Dai primi accertamenti è emerso che il giovane aveva preteso del denaro dal legale in quanto suo amministratore di sostegno, e di fronte al rifiuto dello stesso, aveva reagito con violenza, al fine di ottenere con la forza quanto richiesto.

L’intervento del personale del Commissariato ha consentito di mettere in sicurezza la persona offesa che veniva accompagnata presso il locale pronto soccorso per le cure del caso, mentre il giovane è stato tratto in arresto. Nella mattinata odierna, dopo il rito di convalida, sono stati disposti nei suoi confronti gli arresti domiciliari.

Nella foto il tribunale

S.I.

Alghero, 2 etti di cocaina: arresto

ALGHERO – Nella serata di ieri, personale della Polizia di Stato, durante un servizio straordinario di prevenzione al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, predisposto dal Questore, ha proceduto all’arresto di un 48enne cagliaritano, trovato in possesso di 263 grammi di cocaina.

Durante l’attività gli agenti hanno sottoposto a controllo un veicolo, il cui conducente ha manifestato da subito uno stato di agitazione ed insofferenza, tanto da indurre gli operatori ad eseguire un controllo più approfondito sul veicolo e sulla persona.

Durante queste fasi il 48enne ha consegnato spontaneamente agli operatori un sacchetto, occultato nelle parti intime, contenente una sostanza solida di colore bianco che, sottoposta al test è risultata essere cocaina. L’uomo, è stato tratto in arresto e, dopo gli adempimenti di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stato associato alla casa circondariale di Sassari – Bancali.

Nella foto il Commissariato di Alghero

S.I.