Nessuna aggressione razzista

ALGHERO – Nessuna aggressione razzista a Fertilia. Anche se, come sempre in questi casi, mancano le conferme ufficiali e in attesa di un eventuale comunicazione da parte delle forze dell’ordine, arrivano le prime conferme da parte dei presenti. “Il ragazzo di colore a bordo della sua bici sta passando per Fertilia quando si è trovato davanti l’auto di una persona già nota alle forze dell’ordine, da qui è nato uno scontro verbale tra i due e poi si è arrivati alle mani, con il giovane di colore che ha avuto la peggio”, riferiscono alcune persone del posto.

Dunque, come detto, nessun azione legata alla nazionalità o colore della pelle o altro, ma solo (si fa per modo di dire) aggressione legata al disagio sociale tra l’altro connesso a situazioni già bene note che, da tempo, dovrebbe essere monitorate e pure curate. Poi, ovviamente, è giusto attendere l’esito delle indagini e riscontri della Polizia che, comunque, ha già ben chiaro quanto avvenuto. Ovviamente Alghero e Fertilia non ci stanno a passare come luoghi “razzisti” anche perchè, anzi, hanno da sempre palesato di essere l’opposto come giustamente evidenziato dai gestori del Vel Marì. Qualcuno, forse, dovrà chiedere scusa.

Nella foto Fertilia

S.I.

Nessun razzismo, Alghero città accogliente

ALGHERO – Nessuna aggressione razzista a Fertilia. Nonostante siano già uscite notizie indicando un tale possibilità, pure confermate dalla nota ufficiale del Sindaco uscente Mario Bruno, oltre a non esserci alcuna certezza di questa grave tipologia di aggressione, ci sono anche dettagli emersi da persone presenti che conoscono i fatti che confermano che l’aggressore è “una persona squilibrata che si è già scagliata più volte contro residenti (dunque italiani) e pure da poco contro gli agenti di polizia e altri, dunque nessun razzismo, ma ennesimo problema sociale legato alla condizione in cui si trova il territorio.

Pure dal Vel Marì ricordano che Alghero non è razzista, ma, come detto, i i problemi sono altri. Come il disagio sociale e la mancanza di lavoro e futuro per giovani e meno giovani. «Ieri sera un nostro ospite del centro di accoglienza è stato aggredito a Fertilia, in mezzo alla strada, vicino a locali pubblici e alla luce del sole, da due giovani. Saranno le forze dell’ordine a stabilire se, come si teme, sia stata un’aggressione di stampo razzista. Noi vogliamo ringraziare, anche a nome del ragazzo, tutte le persone presenti che immediatamente si sono impegnate per liberarlo e difenderlo. Ancora una volta Fertilia si conferma luogo di accoglienza e integrazione, un esempio a livello nazionale».

Con queste parole Giulio Brau, presidente della cooperativa sociale La Luna che gestisce il centro di accoglienza per richiedenti asilo “Vel Marì”, commenta ciò che è successo ieri in una delle piazze principali della borgata, davanti a numerosi testimoni. Il ragazzo, senegalese di 27 anni, è stato soccorso e portato in ospedale, accompagnato dalla mediatrice culturale della cooperativa e dalle forze dell’ordine. Al pronto soccorso è stato visitato, sottoposto agli accertamenti necessari e dimesso durante la notte. Ora è al centro, dove è ancora sotto choc e molto spaventato, ma è curato, protetto e supportato.

Il giovane si trova in Italia dal 2017, in attesa del riconoscimento dello status di rifugiato, e dal 2018 è ospite del “Vel Marì”. Ha trovato lavoro in un peschereccio, e nel frattempo segue un corso avanzato di italiano per stranieri al Centro provinciale per l’istruzione degli adulti di Alghero. Parla già, oltre all’italiano, anche il francese e l’inglese.  

«Fertilia è e resterà sempre un territorio di accoglienza, come racconta la sua storia. Cittadini e cittadine hanno sempre fatto sentire i nostri ospiti parte di una società, senza distinzione di pelle. Anche ieri Fertilia ha confermato la sua natura di luogo di accoglienza e integrazione. A nome nostro e del ragazzo, grazie» conclude Giulio Bra

Nella foto il Vel Marì

S.I.

Ricci, polpa verso Napoli: stop Finanza

ALGHERO – Le Fiamme Gialle della Sezione Operativa Navale e della Compagnia di Alghero, nell’ambito delle attività di contrasto alle violazioni in materia di sicurezza alimentare, coordinate dal Reparto Operativo Aeronavale di Cagliari e dal Comando Provinciale di Sassari, hanno condotto un’operazione di servizio finalizzata a reprimere l’ennesimo atto illecito compiuto a danno dell’intero ecosistema marino della riviera del Corallo.

Nel corso di un servizio di controllo sulla terraferma, condotto in sinergia tra il reparto navale e quello territoriale della Guardia di Finanza, i militari notavano la presenza di un grosso camion frigo che stazionava nei pressi del mercato del cosiddetto primo pescato presente all’interno del porto cittadino.

Insospettiti dalla lunga sosta, protrattasi ben oltre dopo la chiusura di tutti i banchi al dettaglio del pesce senza che l’autista intrattenesse rapporti con i venditori, i finanzieri ne hanno monitorato gli spostamenti fino alla fermata all’interno di una piazzola presente lungo la litoranea che da Alghero giunge a Bosa. L’attività di osservazione lasciava presagire ai militari che i soggetti seguiti stessero cercando un luogo scarsamente frequentato dove poter trattenersi, anche in ragione dell’atteggiamento guardingo tenuto dagli stessi; infatti, poco dopo sopraggiungeva un’utilitaria che affiancava il camion frigo e dalla quale, frettolosamente, un individuo iniziava a trasbordare sul mezzo pesante numerose scatole di cartone.

Il tempestivo intervento dei finanzieri consentiva di appurare la presenza, all’interno dei contenitori, di svariate vaschette di plastica contenenti polpa di riccio (già congelata) prive di qualsivoglia documento che ne dimostrasse la tracciabilità, l’origine ed il confezionamento.

Il controllo eseguito sul posto permetteva altresì di rilevare la presenza di 480 vaschette (per un totale di circa 70 chili di polpa di ricci di mare) pescati nelle acque di Alghero dallo stesso soggetto che ne stava commerciando la vendita illegale e che è risultato essere un cittadino algherese munito di apposita autorizzazione per la pesca professionale subacquea rilasciata dalla Regione Sardegna per il particolare tipo di attività.

Il prezioso carico sequestrato, dichiarato non idoneo al consumo umano dai medici del Servizio Igiene di Sassari, sarebbe stato trasportato con il camion frigo sulla penisola dall’acquirente (un noto soggetto commerciale del napoletano dedito alla distribuzione di prodotti ittici in tutto il Sud-Italia) per poi essere immesso nel circuito delle vendite oltre isola.

Ai soggetti coinvolti è stata contestata la detenzione e la commercializzazione dell’ingente quantitativo di gonadi di echinodermi, congelati, in violazione degli obblighi previsti dalle pertinenti normative europee e nazionali in materia di etichettatura e tracciabilità. Il totale delle sanzioni amministrative notificate varia tra euro 2.500,00 e 15.000,00 mentre l’intera partita di polpa di riccio è stata messa a disposizione del Dipartimento Prevenzione dell’Azienda Tutela della Salute provinciale per le competenti determinazioni in merito alla destinazione da riservare alla ricercatissima sostanza alimentare.

Nella foto la polpa di riccio sequestrata

S.I.

Piazza Teatro da giorni al buio

ALGHERO – “Senza parole, oltre che senza luce e senza sicurezza”. Sono le parole di chi gestisce un’attività in Piazza del Teatro. Cuore, scrigno, fulcro di Alghero che è passata da essere parcheggio a luogo di ritrovo con la nascita di alcuni bar e ristoranti che ravvivano la zona dando anche servizi oltre che decoro e perfino offerta culturale. Tutto buono e perfetto tranne quando (troppo spesso) la piazza è al buio. Non per qualche ora e neanche un giorno ma pure di più. Per questo è giunta la segnalazione di chi lavora in quel luogo e che deve essere raccolta dalle autorità competenti a partire dall’Amministrazione Comunale.

Nella foto la condizione di Piazza Teatro ieri sera

S.I.

Vecchie auto e topi: denuncia

ALGHERO – “Da medico ma ancor più da cittadino anche di Alghero per molti mesi all’anno, ho scritto tempo fa quanto di seguito al Comune catalano, al Sindaco, allo Staff, alla Polizia Locale ecc.: Gent.mo Sig.  Sindaco di Alghero, come può documentare il Responsabile Igiene Pubblica ATTS Sardegna-SS  che legge per conoscenza da oltre un anno, per ben due volte con regolare verifica e segnalazione al Comune di Alghero da parte di Igiene Pubblica, è stato rilevato il degrado di (oggi sei) macchine abbandonate nel piazzale tra Via P Paoli e Via Enrico Costa”. E’ Antonio Uneddu, tramite nota con missiva diffusa alla stampa, a intervenire su una questione più volte segnalata e su cui non sono stati fatti gli interventi attesi.

“Oltre allo scarso decoro per la città, è stata evidenziata la pericolosità per ruggini, deposito di materiali quali stracci e carta che costituiscono rifugio di senza tetto e ricettacolo per topi e quant’altro in una piazza che specie d’estate è un pubblico parcheggio dove transitano anche famiglie con bambini e passeggini. E’ così difficile spostare in altro luogo queste criticità ? Magari fuori mano in un terreno comunale? Si vuole proprio dare ancora questa immagine  ai residenti e turisti ? In periodo di verifiche elettorali , e non solo,   credo che anche queste risposte vadano date”.

“Attendo fiducioso notizie a riguardo anche a nome dei numerosi  cittadini che come me trascorrono ad Alghero meravigliose giornate. Cordialmente “Naturalmente , da oltre un anno e anche di recente a quanto segnalato non ho avuto alcuna risposta: non a me dovuta, ma al decoro della città. Provo adesso con la vostra attenzione di Redattori alla dignità di un posto bellissimo a cercare di sensibilizzare ( ancora una volta, poi non so se interverranno i NAS…) le sorde orecchie che finora non hanno sentito, le bocche che non hanno parlato, la testa e le mani che nulla hanno fatto”.

Nella foto alcune auto abbandonate in via Costa

S.I.

Ferito e disperso in Gallura

OLBIA – Nella tarda mattinata del 14 maggio i Carabinieri della Sezione Radiomobile di Olbia, attivati dalla Centrale Operativa del Reparto Territoriale, sono intervenuti in emergenza nella Frazione Ovilò  dove una ragazza di 24 anni aveva segnalato la strana presenza di una persona all’interno della propria autovettura. Appena giunti, i militari trovavano ancora sul posto un cittadino tedesco di 25 anni in evidente stato confusionale e con una profonda ferita alla testa. Il giovane lamentava anche forti dolori al costato, asseritamente causati da una caduta.

Subito soccorso dai medici del 118 e trasportato all’Ospedale Civile di Olbia dove è tuttora ricoverato, gli è stata diagnosticata una frattura cranica e fratture anche a tre vertebre lombari; il ragazzo non è in pericolo di vita. Dal sopralluogo dei carabinieri ed anche dal riscontro della visita medica è stata stabilita la totale compatibilità delle lesioni con una caduta accidentale durante un’escursione in quella località Silvaredda.

Nella ricostruzione dell’accaduto è emerso che fortunatamente alla vittima era rimasta sufficiente lucidità per raggiungere un luogo abitato dove poter ricevere soccorsi e infatti ha avuto la prontezza di adagiarsi all’interno dell’autovettura. Ad oggi la sua situazione clinica è stazionaria

Meningite, giovane ricoverato a Sassari

SASSARI – Un caso di meningite da meningococco di tipo B è stato registrato in un paziente ricoverato ieri notte nella Clinica di Malattie infettive dell’Aou di Sassari. Le condizione del giovane, della provincia di Sassari, «sono serie – fanno sapere i medici di Malattie infettive – e al momento la prognosi resta riservata».

Il Servizio di Microbiologia dell’Aou di Sassari ha fatto l’accertamento diagnostico di meningite meningococcica, confermato poi con diagnosi di sierogruppo B dalla struttura di Direzione di Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere dell’Azienda ospedaliero universitaria sassarese.
È stato prontamente avvisato il Servizio di Igiene pubblica dell’Ats Sardegna – Assl Sassari per l’attivazione dei protocolli di profilassi.

S.I.

Ancora freddo e vento in Sardegna

ALGHERO – Continua il maltempo. Anche la settimana che si apre oggi non prevede l’arrivo di temperature in linea col periodo. Da tempo non si registrava un Maggio cosi freddo e piovoso. Tanto che ieri c’è stata un’abbondante grandinata nel Nuorese e pure delle sferzate di vento che hanno colpito la costa, Riviera del Corallo compresa.

L’eccezionale ondata di maltempo che sta colpendo la Sardegna, con il vento di maestrale sino a 60 chilometri orari e temperature che si sono abbassate anche di 5-6 gradi, sta creando alcuni disagi nell’interno dell’isola e in particolare nei centri limitrofi a Nuoro. Chicchi di grandine sono piovuti a Orgosolo, Fonni e Desulo. Paesaggio invernale sulla strada provinciale 7 Fonni-Desulo che è stata completamente imbiancata.

Nella foto la grandinata di ieri

S.I,

Rete da pesca illegale: sequestro

BOSA – Un altro atto illecito a cui la Guardia Costiera di Bosa ha messo fine: una rete da pesca di lunghezza pari a circa 100 metri era stata posta da ignoti tra Capo D’aspu e l’estremità nord della diga foranea. L’operazione è partita grazie alla segnalazione di un cittadino che, scorgendo qualcosa di strano nelle acque, ha segnalato il tutto all’Ufficio Circondariale Marittimo di Bosa. Attivatosi immediatamente, il personale ha effettuato un breve giro ricognitorio avvistando, nella zona segnalata, una rete da pesca del tipo barracuda,  molto vicina alla costa. Motivo per cui non poche sono state le difficoltà nell’avvicinamento. Dopo circa un’ora di lavoro, la rete è stata portata a bordo e, dell’accaduto, è stata informata la Procura della Repubblica di Oristano.

Ancora una volta  grazie alla collaborazione di un cittadino è stato possibile mettere freno a questo illecito. Tuttavia  permane il problema più importante: la pesca ai fini della commercializzazione in nero di prodotto ittico. Ciò comporta non solo un problema da un punto di vista normativo ma un elevato rischio relativo alla salute di tutti i consumatori che, di quel prodotto, non hanno alcuna garanzia.

Nella foto la rete sequestrata

S.I.