CAGLIARI – Sono 1.257 i casi di positività al virus Covid-19 accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. È quanto rilevato dall’Unità di crisi regionale nell’ultimo aggiornamento. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 19.889 test. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 114, di cui 19 in terapia intensiva, mentre 690 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 293 pazienti guariti (+11 rispetto al dato precedente), più altri 58 guariti clinicamente. Salgono a 102 i decessi.
Sul territorio, dei 1.257 casi positivi complessivamente accertati, 229 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari (+1 rispetto all’ultimo aggiornamento), 91 (+1) nel Sud Sardegna, 52 a Oristano, 74 a Nuoro, 811 (+1) a Sassari.
ALGHERO – Notizie positive dall’esito dei tamponi effettuati sulle strutture per anziani di Alghero. Lo screening richiesto dai sindaci ed effettuato dall’equipe congiunta di AOU Sassari, ATS e Sanità militare interforze, disposta dalla Regione e coordinata dall’Unità di crisi locale del Nord Sardegna ha dati risultati molto confortanti.
“Tutti negativi i test effettuati – ne riferisce al riguardo il Sindaco di Alghero Mario Conoci – e questo è indicativo che abbiamo seguito la giusta strada nell’adozione delle misure di prevenzione e nella dotazione di DPI presso il nostro Centro Residenziale Anziani come è stato fatto anche dalle residenze private, questo ci deve spronare a non abbassare la guardia, poiché il pericolo in questi casi è sempre dietro l’angolo”.
Nel centro Residenziale comunale per anziani di Fertilia, i 107 tamponi effettuati ( 65 ospiti e 47 operatori) hanno dato risultato negativo. Così come alla cassa di riposo di Sant’Agostino ( 115 tamponi, di cui 80 ospiti e 35 operatori), alla casa di riposto Angelico Fadda, Bastioni Cristoforo Colombo ( 60tamponi su 32 ospiti e 28 operatori ) e nella Casa di Riposo Villa Sant’Agnese ( 46 tamponi eseguiti ). “Teniamo altissima la guardia – aggiunge – nella consapevolezza che la strada seguita sino ad ora ha prodotto i risultati sperati e attesi”.
ALGHERO – Sono 1.236 i casi di positività al virus Covid-19 accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. È quanto rilevato dall’Unità di crisi regionale nell’ultimo aggiornamento. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 15.886 test. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 133, di cui 21 in terapia intensiva, mentre 704 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 257 pazienti guariti (+15 rispetto al dato precedente), più altri 49 guariti clinicamente. Salgono a 93 i decessi.
Sul territorio, dei 1.236 casi positivi complessivamente accertati, 226 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari (+8 rispetto all’ultimo aggiornamento). Invariato il dato delle altre province: 86 nel Sud Sardegna, 52 a Oristano, 74 a Nuoro, 798 a Sassari.
ALGHERO – Sono 1.228 i casi di positività al virus Covid-19 accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. È quanto rilevato dall’Unità di crisi regionale nell’ultimo aggiornamento. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 15.328 test. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 136, di cui 21 in terapia intensiva, mentre 718 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 242 pazienti guariti (+22 rispetto al dato precedente), più altri 46 guariti clinicamente. Resta invariato il numero dei decessi (86).
Sul territorio, dei 1.228 casi positivi complessivamente accertati, 218 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari (+1 rispetto all’ultimo aggiornamento), 86 nel Sud Sardegna, 52 (+10) a Oristano, 74 a Nuoro, 798 (+2) a Sassari.
ALGHERO – Paura ad Alghero. Un pacco sospetto all’interno della filiale della Banca Intesa San Paolo di Alghero nei pressi di piazza della Mercede ha fatto scattare l’allarme bomba ad Alghero. Sul posto gli artificieri, i Carabinieri della locale Compagnia e gli specialisti che sono all’opera per comprendere se la scatola ritrovata questa mattina da alcuni operatori sia effettivamente pericoloso. La filiale è stata evacuata e la strada antistante è stata chiusa.
In effetti si tratta di atto intimidatorio. All’interno dell’involucro, infatti, è stata trovata della benzina e una cartuccia calibro 12. Un fatto molto grave che acuisce il clima di tensione e smarrimento già presente su cui stanno indagando le forze dell’ordine. Ovviamente l’area è stata blindata a limitata.
ALGHERO – Continuano i controlli in città per il rispetto delle prescrizioni. Fino ad oggi sono 1.800 i controlli effettuati dalla Polizia Locale. Le ultime comunicazioni dell’Ats riguardanti i dati sono piuttosto confortanti : scendono a 8 i positivi ( l’ultimo rilevamento ne contava 15) e scendono a 4 i soggetti sottoposti a quarantena ( erano 7 nell’ultimo rilevamento). Si attende l’esito dei tamponi effettuati nelle quattro case di riposo della città, tra le giornate di ieri e oggi, dalla task force congiunta di AOU Sassari, ATS e Sanità militare interforze, disposta dalla Regione e coordinata dall’Unità di crisi locale del Nord Sardegna.
ALGHERO – I numeri parlano sempre. Più delle stesse parole, figuriamoci delle chiacchiere. Non è un caso che, purtroppo, siano state indicate come attività da poter riaprire prima le librerie e i negozi per bambini: in entrambi i casi l’Italia è agli ultimi posti. Si comprano pochi libri e si fanno ancora meno figli. Dunque, è evidente, giusto ripartire da luoghi poco frequentati.
Se questo è il trend della Penisola, in Sardegna è ancora peggio. In termini di librerie e figli. Per questo resta piuttosto strana la decisione del Presidente Solinas. Probabilmente ha dei dati che noi non possediamo. Anche perchè, sempre numeri alla mano (come da grafico allegato) e non chiacchiere social, in Sardegna il 69% dei contagi si è diffuso negli ospedali, il 15% nelle Rsa per anziani e solo il 7% in altri luoghi. Dati diffusi dalla stessa Regione. Dunque, paradossalmente, sarebbero da chiudere gli ospedali e non lasciare chiuse le librerie e le altre attività.
A parte le strutture sanitarie si può dire, a oggi, una Regione fortunata. Ora, come stanno indicando sempre a più a alta volte coloro che hanno un minimo di contezza dei fatti, è indispensabile iniziare a ripartire e perfino sfruttando le peculiarità di una Terra dove l’aria aperta e sana è giù un plus. Basti pensare ai litorali, mare, spiagge, parchi, aree marine protette e poi tanto altro che permette di godere degli spazi non chiusi. E’, come sempre, una questione di organizzazione (app su tracciabilità,, mascherine, logistica, etc). E per i comuni, dunque, considerare l’ampliamento della fruizione delle attività all’aperto compresi più “suoli pubblici” per bar e ristoranti e tanto altro. Forse, per come è struttura l’Isola, sarebbe troppo agire come hanno deciso Toti in Liguria e Zaia in Veneto, però stare fermi è controproducente.
La speranza è che, anche questa volta, la Sardegna non sia l’ultima. Ottima la decisione del Presidente Solinas di destinare due mensilità di 800 euro ai sardi e altri aiuti alle imprese, ma, vista la crisi perenne in cui vive l’Isola, senza una reale minima ripresa, con almeno la movimentazione del turismo interno ( in vista di un piano trasporti low-cost per tutti), sarà difficile uscirne. “Per paura di morire, non viviamo più”, scrivono da qualche giorno sui social diversi titolari e gestori di attività.
ALGHERO – In Sardegna sono 1.128 i casi di positività al virus Covid-19 accertati dall’inizio dell’emergenza. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 11.010 test. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 134, di cui 27 in terapia intensiva, mentre 780 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 139 pazienti guariti. Salgono a 75 i decessi. Sul territorio, dei 1.128 casi positivi complessivamente accertati: 745 (+8) Sassar). 197 (+6) Città Metropolitana di Cagliari, 84 Sud Sardegna, 67 Nuoro e 35 (+1) Oristano
ALGHERO – Sono 1.063 i casi di positività al virus Covid-19 accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. È quanto rilevato dall’Unità di crisi regionale nell’ultimo aggiornamento. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 9.444 test. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 133, di cui 26 in terapia intensiva, mentre 743 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 85 pazienti guariti, più altri 33 guariti clinicamente. Salgono a 69 i decessi.
Sul territorio, dei 1.063 casi positivi complessivamente accertati, 179 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari (+18 rispetto all’ultimo aggiornamento), 80 (+2) nel Sud Sardegna, 31 a Oristano, 67 a Nuoro, 706 (+17) a Sassar
CAGLIARI – E’ iniziata oggi, nel deposito allestito alla Fiera di Cagliari, la distribuzione dei Dpi (Dispositivi di protezione individuale) ad aziende sanitarie, enti locali e case di riposo: quasi 2 milioni di mascherine (un milione 284.300 chirurgiche e 670.740 del tipo FFP2), frutto dell’ordine realizzato dalla Regione Sardegna (un milione 700.000) e della fornitura del Dipartimento nazionale della Protezione civile (255.040).
“Con questa importante fornitura di dispositivi di protezione individuale – ha spiegato il presidente della Regione, Christian Solinas – la Regione prosegue la sua azione per la tutela della salute dei cittadini e realizza una distribuzione capillare di mascherine che riguarda non solo le strutture sanitarie e quelle per anziani, ma anche gli enti locali di tutta la Sardegna”.
Per quanto riguarda il settore sanitario, le aziende hanno provveduto al ritiro direttamente in Fiera: complessivamente 560.000 mascherine chirurgiche e 660.000 del tipo FFP2. La ripartizione è stata decisa dalla Direzione generale della Sanità: all’Ats 413.500 chirurgiche e 579.400 del tipo FFP2; all’Aou di Cagliari 20.000 e 3.500; all’Aou di Sassari 83.000 e 60.000; al Brotzu di Cagliari 41.000 e 8.000; all’Areus 1.500 e 8.000; all’Istituto Zooprofilattico 1.000 e 600; ai corsisti in Medicina generale 500 mascherine del tipo FFP2.
Ai Comuni sono state assegnate le mascherine di tipo chirurgico tenendo conto delle indicazioni che le Amministrazioni hanno fornito all’Anci Sardegna in base ai fabbisogni della Polizia municipale, dei volontari della Protezione civile, degli operatori comunali e delle cooperative che si occupano di assistenza domiciliare e di altri servizi, degli operatori delle comunità protette. In totale sono state distribuite 43.000 mascherine chirurgiche e 10.740 del tipo FFP2 alle case di riposo, oltre a 681.300 mascherine chirurgiche ai Comuni. Il ritiro del materiale per gli enti locali e le case riposo dell’area metropolitana di Cagliari è avvenuto direttamente nella struttura fieristica, mentre per le altre province hanno provveduto gli uomini della Protezione civile regionale, insieme al personale di Forestas che, con ordinanza del Presidente della Regione, è stato messo a disposizione dell’Unità di crisi regionale. Il materiale è stato trasportato nei presidi territoriali dell’agenzia Forestas che sono diventati hub periferici di stoccaggio e distribuzione.
“Continua l’incessante lavoro della Protezione civile regionale che dall’inizio dell’emergenza, in piena collaborazione con le autorità sanitarie, ha prontamente garantito la piena operatività della struttura, attivando direttamente anche l’approvvigionamento di mascherine perché quelle trasferite dal Dipartimento nazionale erano insufficienti al fabbisogno della nostra Regione”, ha aggiunto l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis.
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