Covid in Sardegna: contagi stabili, calano i ricoveri e nessun decesso

CAGLIARI – Sono 41.745 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 95 nuovi casi. In totale sono stati eseguiti 794.272 tamponi, per un incremento complessivo di 2.393 test rispetto al dato precedente. Il rapporto casi positivi-tamponi eseguiti segna per l’Isola un tasso di positività del 3,9%.

Non si registrano nuovi decessi (1.183 in tutto). Sono invece 188 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (-3), mentre restano 24 i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 12.474. I guariti sono complessivamente 27.691 (+55), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell’Isola sono attualmente 185.
Sul territorio, dei 41.745 casi positivi complessivamente accertati, 10.042 (+60) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 6.674 (+16) nel Sud Sardegna, 3.498 (+1) a Oristano, 8.246 (+1) a Nuoro, 13.285 (+17) a Sassari.

Aree test-Covid negli aeroporti sardi

ALGHERO – Negli aeroporti sardi si sta ultimando l’allestimento delle aree test #Covid che saranno attive dal primo volo in arrivo lunedì 8 marzo a seguito dell’Ordinanza n.5 del 5 marzo 2021. “La Sardegna, prima e attualmente unica regione a essere stata classifica in zona bianca, ha il diritto di tornare alla normalità attraverso un percorso graduale che difenda gli importanti risultati raggiunti con grande sacrificio”. Così il presidente della regione Christian Solinas.

“Il virus è ancora una minaccia e servirà mantenere tutte le precauzioni possibili per uscire dall’emergenza nei tempi più brevi. Continua incessantemente il nostro impegno contro il Covid-19, per i sardi, per i tanti studenti del nostro territorio e per tutte quelle persone che torneranno in #Sardegna e che potranno farlo in sicurezza”.

Sassari, far-west centro storico. Lega: Campus intervenga

SASSARI – Il direttivo della Lega sezione di Sassari non lascia passare inosservata l’aggressione subita al Centro Storico da un residente di 68 anni, Costanzo Salis che, ieri sera, è stato minacciato con tanto di collo di bottiglia rotto dopo aver ripreso un immigrato di origini nigeriane colto in flagrante mentre gettava per strada una lattina di birra. Il peggio è stato scongiurato da un gruppo di giovani senegalesi che è intervenuto in difesa del residente sassarese.

Sul posto sono accorse un’ambulanza e una pattuglia dei carabinieri. Per la coordinatrice della sezione Lega di Sassari, Marina Puddinu <>. Ad intervenire sul fatto anche Angelo Cubeddu, responsabile organizzativo provinciale del partito e il consigliere comunale Lega Francesco Ginesu <>.

Il gruppo Lega città di Sassari, esprimendo piena solidarietà alla vittima dell’aggressione, invita ancora una volta il Sindaco ad un dialogo con chi vuole dare maggiore peso alla tematica della sicurezza in città specialmente dopo che l’opposizione ha presentato specificazioni per l’installazione di videocamere in città.

Ospedale Marino di Alghero, 3 mesi di Covid: report

ALGHERO – Durante l’incontro che si è svolto questa mattina nella biblioteca dell’ospedale Marino di Alghero, la coordinatrice dell’Unità Operativa Covid-19, la dottoressa Salva Piras, ha reso noti i risultati delle attività assistenziali del reparto Covid-19 dal 25 novembre 2020 al 16 febbraio 2021. Alla riunione hanno partecipato il Commissario Straordinario della ASSL Sassari, Flavio Sensi, il Direttore del Presidio Ospedaliero di Alghero, Gioacchino Greco, gli operatori socio sanitari che lavorano nel reparto Covid-19 e i primari degli altri reparti del Presidio Ospedaliero di Alghero. Alla conferenza erano presenti inoltre il Presidente del Consiglio Regionale, Michele Pais, il Presidente della Conferenza Socio Sanitaria ASSL Sassari e sindaco di Thiesi, Gianfranco Soletta, e il sindaco di Alghero, Mario Conoci e il presidente della commissione sanità comunale Christian Mulas.

I numeri. Dal 25 novembre 2020 al 16 febbraio 2021 il reparto Covid-19 dell’ospedale Marino di Alghero ha assistito 71 pazienti, 29 uomini e 42 donne, con un’età media di 77 anni. La loro provenienza è stata molto diversificata tra le strutture ospedaliere regionali e le Aree Socio Sanitarie Locali della Sardegna: 19 pazienti dalla AOU Sassari; 39 pazienti dalla ASSL Sassari; 6 pazienti dalla ASSL Olbia; 1 paziente dalla ASSL Carbonia; 6 pazienti dalla ASSL Oristano.

Il 65% dei pazienti assistiti dall’equipe medica e infermieristica coordinata dalla dottoressa Piras, al momento del ricovero presentava una polmonite interstiziale Covid-19 correlata. Le comorbidità più frequenti, oltre alla positività al virus Sars-Cov-2, sono state: il diabete, le malattie cardiovascolari, l’ictus e le demenze. «Il reparto Covid-19 di Alghero – afferma la coordinatrice, Salva Piras – ha assistito pazienti provenienti da tutta la Sardegna. Grazie all’attività di mediazione del bed management, in questi mesi abbiamo collaborato con tutti gli ospedali con l’obiettivo di arginare i cluster e mantenere i reparti Covid free. Il nostro atteggiamento, anche alla luce degli ultimi dati nazionali, continua a essere molto cauto».

«Siamo molto orgogliosi di questo gruppo di lavoro, del coraggio e dell’abnegazione che ha dimostrato fin dal primo giorno – dichiara il direttore del Presidio Ospedaliero, Gioacchino Greco. Le dottoresse, le infermiere e tutto il personale socio sanitario stanno partecipando a questa esperienza con elevata e spiccata professionalità. Senza questa struttura, probabilmente, il numero dei decessi sarebbe stato maggiore e le problematiche all’interno dei reparti ospedalieri sarebbero state più numerose. Un ringraziamento – conclude Greco – va anche alla Direzione della ARES – ATS Sardegna, alla Direzione della ASSL Sassari e al Servizio Tecnico che ha permesso, in tempi record, la creazione di questo reparto». La ASSL Sassari è orgogliosa dei medici e dei professionisti sanitari, che fin dal momento dell’apertura del reparto, lavorano con grande determinazione e passione e che dallo stesso giorno in cui sono stati chiamati ad allestire, organizzare ed erogare le attività, non hanno mostrato esitazione e si sono lanciati in questa esperienza che riempie di soddisfazione tutta l’Azienda.

I dati epidemiologici e di attività connessi al reparto Covid-19 dell’ospedale Marino di Alghero, a tre mesi dalla sua apertura, dimostrano il loro impegno e il ruolo che il reparto ricopre a livello regionale. Il report mette in evidenza l’assistenza erogata a persone assistite in entrata e in uscita dal reparto verso tutto il centro nord Sardegna e un tasso di mortalità che testimonia come il reparto abbia quasi azzerato l’impatto del Covid verso i pazienti assistiti.

I dati raccolti ed esposti dal reparto Covid di Alghero saranno integrati con quelli degli altri reparti comparabili del nord Sardegna per completare un breve studio scientifico ed epidemiologico condiviso tra le diverse realtà aziendali di supporto immediato alla organizzazione sanitaria per i prossimi mesi. La riunione si è conclusa con gli interventi del Presidente del Consiglio Regionale, Michele Pais, che ha sottolineato «come la sanità algherese, con le sue professionalità e la sua dedizione, si sia messa a disposizione di tutta la regione accogliendo pazienti provenienti da tutta la Sardegna», del sindaco di Alghero, Mario Conoci, che ha aggiunto «il reparto Covid-19 dell’ospedale Marino è l’esempio del modello di vicinanza che deve esistere tra la sanità e i cittadini. Questi risultati ci inorgogliscono e dobbiamo fare il possibile per continuare a migliorare gli standard assistenziali» e il presidente della Conferenza Socio Sanitaria ASSL Sassari, Gianfranco Soletta, che ha ricordato l’importanza «di continuare a mantenere alta l’attenzione per evitare la terza ondata e di accelerare le tempistiche della campagna vaccinale così da mettere in sicurezza tutto il territorio regionale».

Pesca irregolare, sequestrati 14 kg e sanzioni

ALGHERO – Continua senza sosta l’attività di controllo sulla filiera della pesca condotta dai militari della Guardia Costiera di Alghero. Comunicato stampa che indica come nella giornata di venerdì 5 marzo 2021, l’Autorità Marittima della Riviera del Corallo, grazie ad un consistente dispiegamento di uomini e mezzi navali, è riuscita a sorprendere, lungo parte della vastissima area di giurisdizione che si sviluppa su un litorale di circa 110 km., diversi pescatori di ricci di mare non autorizzati concentrati prevalentemente nell’area marittima a nord della città di Alghero e lungo la costa del Comune di Villanova Monteleone.

Inoltre, i mezzi navali intervenuti hanno permesso una verifica ad unità sia da diporto e sia professionali allo scopo di valutare il rispetto dei limiti massimi di cattura nonché del divieto di pesca di alcune specie. L’attività condotta ha anche annoverato il controllo di alcuni ristoranti presso i quali si è proceduto alla verifica della tracciabilità del prodotto ittico detenuto, allo scopo di scongiurare l’inserimento nel circuito commerciale, nonché la relativa somministrazione ai clienti, di specie provenienti dalla pesca sportiva/ricreativa ovvero di specie il cui prelievo è vietato. Nel complesso l’operazione ha portato al sequestro di circa 3500 ricci di mare abusivamente prelevati da diversi pescatori non autorizzati, nonché di circa 13 kg di prodotto ittico (tra cui molluschi bivalvi) sprovvisto della prevista tracciabilità; sono state elevate, altresì, sanzioni amministrative per un ammontare di 11.500 €.

L’attività in parola si configura quale naturale prosecuzione di altre attività di controllo condotte dal personale coordinato dal Tenente di Vascello Pierclaudio Moscogiuri, inerenti il settore della pesca e che, nel corso della settimana, hanno permesso di rilevare varie irregolarità a bordo di unità da pesca afferenti al mancato rispetto della composizione minima d’equipaggio e dell’obbligo di registrazione elettronica delle attività di pesca.

Covid in Sardegna, contagi e ricoveri sempre stabili e in calo

CAGLIARI – Sono 41.650 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 73 nuovi casi. In totale sono stati eseguiti 791.879 tamponi, per un incremento complessivo di 2.204 test rispetto al dato precedente. Il rapporto casi positivi-tamponi eseguiti segna per l’Isola un tasso di positività del 3,3%.

Si registrano 4 decessi (1.183 in tutto). Sono invece 191 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (-1), mentre sono 24 (-1) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 12.431. I guariti sono complessivamente 27.636 (+109), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell’Isola sono attualmente 185. Sul territorio, dei 41.650 casi positivi complessivamente accertati, 9.982 (+31) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 6.658 (+20) nel Sud Sardegna, 3.497 (+1) a Oristano, 8.245 (+13) a Nuoro, 13.268 (+8) a Sassari.

Virus in Sardegna: calo contagi, lieve crescita ricoveri

CAGLIARI – Sono 41.488 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 81 nuovi casi. In totale sono stati eseguiti 786.233 tamponi, per un incremento complessivo di 2.600 test rispetto al dato precedente. Il rapporto casi positivi-tamponi eseguiti segna per l’Isola un tasso di positività dello 3,1%.

Si registrano 4 decessi (1.177 in tutto). Sono invece 193 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+1), mentre sono 23 (+3) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 12.485. I guariti sono complessivamente 27.420 (+82), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell’Isola sono attualmente 190.

Sul territorio, dei 41.488 casi positivi complessivamente accertati, 9.901 (+29) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 6.629 (+9) nel Sud Sardegna, 3.493 (+5) a Oristano, 8.226 (+8) a Nuoro, 13.239 (+30) a Sassari.

San Teodoro, test a tappeto: 5 casi su 3.000

SAN TEODORO – Su 3mila test effettuati in due giorni a San Teodoro – il comune gallurese in zona rossa dal 25 febbraio dopo una ordinanza della sindaca Rita Dereta – i laboratori della Assl di Sassari hanno accertato solo 5 nuovi casi di positività al Covid 19 dall’esito dei tamponi molecolari. Le analisi andranno avanti in quanto si sospetta che tutte e cinque le persone positive appartengano al primo focolaio, in cui era stato accertato un caso di variante inglese .

“Dobbiamo aspettare gli esiti di ulteriori approfondimenti per avere conferma di casi di variante inglese – ha detto all’ANSA la prima cittadina – Verosimilmente il ceppo è lo stesso, partito da un focolaio inziale con un caso accertato di questa mutazione. Le restrizioni da zona rossa andranno avanti fino al 10 marzo per quanto riguarda la scuola: il primo caso di variante inglese è stato diagnosticato a una giovane in età scolare. Per tutto il resto pensiamo ad una riapertura graduale ma lavoreremo con Ats per capire fino a dove possiamo spingerci”

Covid in Sardegna, netto calo dei ricoveri

CAGLIARI – Sono 41.407 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 101 nuovi casi. In totale sono stati eseguiti 783.633 tamponi, per un incremento complessivo di 4.717 test rispetto al dato precedente. Il rapporto casi positivi-tamponi eseguiti segna per l’Isola un tasso di positività dello 2,1%.

Si registrano 3 decessi (1.173 in tutto). Sono invece 192 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (-14), mentre restano 20 i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 12.494. I guariti sono complessivamente 27.338 (+161), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell’Isola sono attualmente 190.

Sul territorio, dei 41.407 casi positivi complessivamente accertati, 9.872 (+31) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 6.620 (+14) nel Sud Sardegna, 3.488 (+3) a Oristano, 8.218 (+13) a Nuoro, 13.209 (+40) a Sassari.

700 ricci nel furgone: 1000 euro di multa

BOSA – Nel tardo pomeriggio di oggi, il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Bosa, guidata dal T.V. (CP) Fabrizio Frascella, nell’ambito della vigilanza sulla filiera della pesca hanno effettuato un posto di controllo lungo la strada provinciale Bosa – Alghero. Nell’ambito di tale attività è stato fermato un furgone all’interno del quale hanno rinvenuto circa 700 esemplari di riccio di mare (Paracentrotus lividus), contenuti in alcune ceste e prelevati senza nessuna autorizzazione in violazione del regolamento regionale 3918/DecA/51 del 4 Novembre 2020. Il prodotto, ancora vivo, è stato posto sotto sequestro e rigettato in mare dalla dipendente M/V CP 835. Al trasgressore è stata comminata una sanzione amministrativa pecuniaria di euro 1000,00. Nonostante l’emergenza pandemica da COVID-19, prosegue incessantemente l’attività di monitoraggio di tutto il litorale di giurisdizione di Bosa da parte del personale della Guardia Costiera, a tutela degli stock ittici protetti, dell’ambiente marino in generale e di tutti gli operatori autorizzati.