“Treno leggero da Alghero a Bombarde, Mugoni e Porto Ferro”, proposta visionaria (e forse utopica)

ALGHERO – “Relativamente alla questione del treno a idrogeno verso l’aeroporto chiediamo alla politica algherese di vedere e cogliere questa enorme opportunità che si presenta all’orizzonte. A questa giovane amministrazione comunale non può sfuggire l’enormità dei fondi a disposizione per questo progetto. La rimodulazione dello stesso può consentire la modifica del vettore energetico e la modifica del tracciato”, così Tonina Desogos, Presidente Comitato di Borgata di Maristella, che, senz’ombra di dubbio fa una proposta indispensabile e necessaria, non da oggi, ma da diversi, troppi, anni. Certo, vedendo quanto non è stato fatto negli ultimi lustri risulta quasi utopico provare solo a pensare a un progetto del genere. D’altra parte sognare e pensare è giusto, ma sono troppe le incompiute per poterci credere.

“Chiediamo alla politica di essere creativa, di pensare in grande. Chiediamo di valutare la possibilità di creare un circuito snello di monorotaia elettrica che, passando dall’aeroporto, si diriga verso Santa Maria la Palma per poi lambire le spiagge di Porto Ferro, Porticciolo, Mugoni, Bombarde per poi rientrare verso Alghero passando da Fertilia. Tale circuito sarebbe apprezzatissimo dai turisti che lamentano ogni anno le difficoltà di spostamento e molto utile per togliere finalmente dall’isolamento i residenti delle borgate. Per non parlare della riduzione del traffico, dei minori problemi di parcheggio connessi e del calo dell’inquinamento”.

“Pensare di arrivare alle Bombarde, a Mugoni e persino a Porto Ferro con un trenino elettrico da Alghero non sarebbe un sogno e un enorme valore aggiunto per la città? Meritiamo di essere presi sul serio rispetto a questa proposta e chiediamo una valutazione della stessa in primis all’assessore alla programmazione, Enrico Daga, noto per non aver paura di sognare in grande.

“One health approach”, il corso dell’Asl a Sassari

SASSARI – “One health approach: strumenti
interdisciplinari specialistici per i professionisti della salute umana,
animale e ambientale” è il corso organizzato dalla Asl di Sassari
attraverso il Dipartimento di Prevenzione Medica e quello di
Veterinaria.

La giornata di alta formazione, in programma oggi, 14 maggio, si pone
l’obiettivo di individuare nuove strategie di sanità pubblica umana e
veterinaria, “partendo dalla consapevolezza che è necessaria l’adozione
di un approccio multidisciplinare che inglobi tutti i settori”, spiega
Franco Sgarangella, direttore del Dipartimento di Prevenzione
Veterinaria del Nord Sardegna.

Un corso, rivolto a medici veterinari, biologi, chimici, dietisti,
tecnici della prevenzione sia di area medica che veterinaria: “Per “One
Health” si intende un approccio collaborativo, multisettoriale e
transdisciplinare, che lavora a livello locale, regionale, nazionale e
globale, con l’obiettivo di ottenere risultati sanitari ottimali
riconoscendo l’interconnessione tra persone, animali, piante ed il loro
ambiente condiviso”, spiega Pietro Desini, responsabile SSD Gestione
Qualità e Formazione del Dipartimento di prevenzione veterinaria.

Qualsiasi malattia o infezione che è naturalmente trasmissibile dagli
animali vertebrati all’uomo o dall’uomo agli animali è classificata come
zoonosi; queste ultime, benché rappresentino una costante nella storia
dell’uomo, sono sempre più frequenti nei tempi recenti, dato che i
cambiamenti globali come la crescita demografica, la perdita della
biodiversità, i cambiamenti climatici ed una maggiore circolazione di
persone, animali e merci, creano condizioni favorevoli al loro sviluppo
e diffusione

Alla giornata di alta formazione, di cui Salvatore Lorenzoni è
responsabile scientifico, e’ prevista la partecipazione di Carlo
Bolzonello, dirigente delle professioni sanitarie area prevenzione
dell’Azienda sanitaria Friuli Venezia Giulia; Francesco Pomilio,
Giuseppe Aprea e Alessandra Cornacchia, dell’Istituto Zooprofilattico
Sperimentale di Teramo; Roberto Pasetto, ricercatore dell’Istituto
Superiore della Sanità; Scilla Mastrandrea, della Clinica malattie
infettive e tropicali della Aou di Sassari.

E’ inoltre prevista la partecipazione del commissario straordinario
della Asl di Sassari Paolo Tauro.

Divieto di attività di arrampicate a Tavolara

OLBIA – «Troppe volte abbiamo assistito ad attività sportive su Tavolara svolte da persone non preparate e con un’attrezzatura non adeguata. Il risultato è stato un numero significativo di incidenti che hanno messo in grave pericolo la vita degli escursionisti. La bellezza dei luoghi e il panorama mozzafiato del quale si gode dalla vetta dell’isola, invitano anche individui privi della necessaria esperienza e capacità psico-fisica a raggiungere la cima. È nostro preciso dovere tutelare l’incolumità delle persone. Dopo un’accurata analisi della pericolosità del luogo e degli incidenti avvenuti, abbiamo deciso di adottare l’ordinanza che vieta di svolgere questo tipo di attività a Tavolara, se non ai soggetti in possesso della qualifica di guida alpina e della specializzazione di arrampicata sportiva, esclusivamente a scopo di studio e scientifico. Il provvedimento è stato adottato anche al fine di tutelare il nostro patrimonio naturalistico e culturale». Con queste parole il sindaco Settimo Nizzi spiega le motivazioni alla base dell’ordinanza.

L’amministrazione ha accuratamente valutato i rischi. Si sono studiate le condizioni di pericolo di frana rilevabili a Tavolara: emergono gradi di pericolosità elevati (Hg3) e molto elevati (Hg4) in tutte le pendici. Anche le analisi della carte del PAI, così come approvate dalla Regione Sardegna e pubblicate sul BURAS n.1 del 2 gennaio 2025, evidenziano una diffusa presenza di frane attive sull’isola, e, più in generale, una diffusa suscettività a fenomeni franosi.

«L’ultimo incidente in ordine di tempo è avvenuto pochi giorni fa, il 3 maggio, quando un escursionista ha subito un infortunio mentre percorreva la “Ferrata degli Angeli” – prosegue Nizzi – .A causa della particolare conformazione del luogo, impervio ed a quota elevata, le operazioni di soccorso hanno impegnato 14 tecnici del soccorso alpino delle stazioni di Olbia, Sassari e Nuoro, una motovedetta della Capitaneria di Porto, ed una equipe medica giunta con l’elisoccorso Areus di base ad Alghero. Se pensiamo che d’estate ci sarà un grande incremento delle presenze turistiche, escursionisti della domenica inclusi, le criticità per quanto concerne i soccorsi andrebbero ad aggravarsi e le persone da aiutare potrebbero trovarsi in maggiore difficoltà».

In sala operatoria con la macchinina elettrica

SASSARI – Quattro macchine elettriche per bambini sono entrate ieri nei reparti di Pediatria e Chirurgia Pediatrica dell’Aou di Sassari, pronte a trasformare i corridoi ospedalieri in percorsi di gioco per i piccoli ricoverati. A donarle è stata Autoelegance, concessionaria Mercedes-Benz di Sassari e Olbia, che ha voluto offrire un momento di gioia e leggerezza ai piccoli pazienti che affrontano un ricovero ospedaliero.

I modellini, perfettamente funzionanti e alimentati da batterie 24V, riproducono due versioni della Classe G63 AMG – una rossa e una bianca – e due esemplari di CLS 350 AMG, in bianco e fucsia. Le auto sono state consegnate questa mattina nella biblioteca della Pediatria, al secondo piano della palazzina Materno infantile dell’Aou di Sassari: due saranno utilizzate nella struttura di Pediatria, diretta dal dottor Gianfranco Meloni, mentre le altre due sono destinate alla Chirurgia Pediatrica, sotto la guida del professor Francesco Saverio Camoglio.

Alla consegna, oltre ai direttori dei reparti, erano presenti anche la direttrice della struttura Affari generali, legali e comunicazione dell’Aou di Sassari, dottoressa Marina Iole Crasti e la coordinatrice infermieristica dottoressa Anna Maria Zara.
Il dono di Autoelegance, di Massimo e Pinuccio Mele, va ben oltre il valore ludico: è un simbolo di vicinanza e attenzione emotiva, in grado di alleggerire il peso del ricovero e restituire ai bambini un frammento di quotidianità. Le auto potranno essere impiegate nel reparto di Chirurgia Pediatrica anche durante il trasferimento dei bambini verso la sala operatoria, per trasformare un momento spesso carico di tensione in un’esperienza più familiare e rassicurante. «Accompagnare un bambino in sala operatoria a bordo di una macchinina con il sorriso, significa anche trasformare l’ansia in un’avventura rassicurante – afferma il professor Camoglio –. È un segno semplice ma forte, capace di trasformare l’ansia in sorriso e di rendere più lieve anche il momento più delicato».

In Pediatria, invece, i piccoli potranno utilizzarle negli spostamenti interni, come quelli verso l’aula della “Scuola in ospedale”, rendendo meno monotone le giornate di degenza. «Il gioco resta uno strumento fondamentale nella quotidianità dei bambini – sottolinea il dottor Meloni –. Portare un po’ di normalità all’interno dell’ospedale significa anche offrire conforto e serenità». Un’iniziativa che unisce cura, accoglienza e umanità. Perché anche una macchinina può diventare veicolo di benessere.

In Sardegna è emergenza infermieri

SASSARI – Chi curerà i sardi di domani? È una domanda che guarda ai prossimi dieci anni quella che si pone l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Sassari in occasione della Giornata Internazionale dell’Infermiere del 12 maggio. La carenza di infermieri è un tema di portata nazionale: dai dati OCSE, l’Italia è il Paese con meno infermieri pro capite (6,4 per mille abitanti).
La carenza di oltre 65000 professionisti della salute a livello nazionale diventa critica per la Sardegna. “Nella Giornata Internazionale dell’Infermiere, non celebriamo solo il passato. Guardiamo al futuro, con una domanda urgente e condivisa: chi curerà i sardi di domani? – chiede Gianluca Chelo, Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Sassari e membro del Comitato Centrale FNOPI-.
La verità è semplice e preoccupante: la Sardegna rischia di restare senza infermieri. Ogni anno sempre meno giovani scelgono di intraprendere questa carriera. La nostra è una professione che richiede preparazione e responsabilità, ma che spesso non riceve il riconoscimento che merita. Intanto, la Sardegna invecchia: le persone fragili ed i bisogni sanitari aumentano ma la mancanza dei professionisti non riesce a far fronte a questa crescente domanda di assistenza.”
I circa 12.000 iscritti agli Ordini delle Professioni Infermieristiche dell’Isola si trovano ad operare in un territorio vasto e complesso, spesso in condizioni difficili, specialmente nei piccoli centri dove risulta difficoltoso l’accesso a cure continuative. Una situazione che porta con sé un imperativo: valorizzare la professione infermieristica significa riconoscere il valore del professionista a tutela prioritaria della salute dell’individuo e della comunità.

“Dobbiamo iniziare a chiederci, con forza: chi si prenderà cura dei sardi nei prossimi dieci anni? Se non si agisce oggi, il rischio è reale – aggiunge Chelo – non avremo abbastanza infermieri per garantire assistenza, prevenzione, continuità di cura e presa in carico delle persone.”
È in questo contesto che si inserisce, come prima risposta, la riforma dell’assistenza territoriale, ispirata al DM 77/2022, che in Sardegna sta contribuendo a costruire una sanità più vicina alle persone. Le Case della Comunità, le Centrali Operative Territoriali e gli Ospedali di Comunità rappresentano segnali concreti di un cambiamento orientato a rispondere in modo più efficace ai bisogni delle aree più fragili e decentrate dell’Isola. “È necessario un sostegno concreto da parte delle istituzioni politiche per tutelare la salute dei sardi – conclude Chelo -. Il DM 77/2022 va reso operativo in tempi brevi e la sua attuazione completa passa attraverso una nuova valorizzazione degli infermieri, motori dell’assistenza territoriale e della cura dei sardi di oggi e di domani.”

Sanità, il Commissario Tauro all’ospedale Civile di Alghero: “Dialogo e ascolto”

SASSARI – “Ascoltare la voce degli operatori, valutare
le potenzialità e affrontare insieme le criticità”, con questo spirito
il commissario della Asl di Sassari, Paolo Tauro, ha iniziato sin dal
primo giorno di insediamento una serie di incontro con gli operatori
dell’Asl 1.
Nel primo giorno di insediamento ha incontrato i direttori delle
strutture tecnico-amministrative dell’azienda, i vertici dell’ordine dei
medici, oltre ai rappresentanti dell’Aou, per proseguire in quel
percorso di collaborazione già avviato, “nell’ottica di potenziamento di
una rete capillare ospedale-università-territorio”, spiega Tauro.
Nel suo secondo giorno di insediamento il commissario straordinario ha
voluto fare un tour completo dell’ospedale Civile di Alghero, a cui
seguirà la prossima settimana la visita al “Segni” di Ozieri. Ad
Alghero, accompagnato dal direttore sanitario Anita Giaconi, ha
incontrati i responsabili e direttori dei vari servizi ospedalieri: “Per
onestà intellettuale non posso promettere di risolvere durante il mio
mandato tutte le criticità che troverò o che mi verranno rappresentate,
ma posso garantire che in questo percorso metterò, come sempre, il mio
massimo impegno e passione”, ha detto il Commissario che ha aggiunto:
“Vorrei ringraziare tutto il personale dell’ospedale di Alghero per la
disponibilità dimostrata durante la mia visita. Ho constatato di persona
la qualità del lavoro svolto, l’abnegazione e l’impegno profuso per
garantire la salute e il benessere dei pazienti. Sono rimasto
piacevolmente impressionato dalla professionalità di tutto il personale,
e sono fiducioso che continueremo a lavorare insieme per migliorare
ulteriormente i servizi offerti alla popolazione. Il nostro intento sarà
quello di potenziare la rete territoriale e ricostruire la rete degli
ospedali periferici, che potranno così attrarre nuovamente
professionisti e andando, quindi, ad alleggerire il carico dei grandi
ospedali. Per far questo sarà fondamentale il dialogo e la
collaborazione con la Aou, ma non solo”.
“A breve intendo incontrare i rappresentanti del territorio, la
Conferenza dei sindaci, le organizzazioni sindacali con le quali
vogliamo riprendere un nuovo confronto volto alla risoluzione delle
vertenze pendenti, incentrato sull’ascolto e sul dialogo, ma intendo
anche dare nuovo slancio alle interlocuzioni con il terzo settore e le
associazioni. Solo col dialogo e l’ascolto potremmo creare quello
spirito di “comunità” e di “sistema” volto a costruire ecosistemi al
servizio del benessere generale per migliorare la qualità dei servizio
sanitario offerto alla popolazione”, conclude Tauro

Robert Francis Prevost, nuovo Papa Leone XIV

ROMA – Tra i 133 cardinali chiusi nel “Conclave”, pochi minuti fa è stato eletto il nuovo Pontefice. La sintesi è stata raggiunta al quarto scrutinio. Dopo quella di ieri sera, anche quella di questa mattina – arrivata prima delle 12 – era stata una fumata nera, i cardinali, dopo il pranzo a Santa Marta, si sono ritirati alle 16.30 di nuovo nella Cappella Sistina per altre due votazioni ma è bastata la prima per eleggere il successore di Francesco. Adesso, dopo alcuni passaggi burocratici e la conferma dell’accettazione di colui che è stato indicato a voler svolgere l’importante compito, ci sarà la conferma del nuovo Papa che succederà a Padre Bergoglio.

Il Conclave ha eletto 267.mo Vescovo di Roma il cardinale Robert Francis Prevost. L’annuncio dato alla folla dal cardinale protodiacono Dominique Mamberti. Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam!, “Vi annuncio una grande gioia: abbiamo il Papa”. Pochi minuti fa, dalla Loggia centrale della Basilica di San Pietro, il cardinale protodiacono Dominique Mamberti ha pronunciato l’attesa formula latina, comunicando a Roma e al mondo il nome del nuovo Successore di Pietro:

“Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum, Dominum Robertum Franciscum, Sanctæ Romanæ Ecclesiæ Cardinalem Prevost, qui sibi nomen imposuit Leone XIV.

Recinzione ammalorata e crollata, lavori nella piscina di Maria Pia

ALGHERO – Al via i lavori di “manutenzione straordinaria”, come da cartello, riguardo il muro di cinta delle piscine, all’aperto e coperta. Una delimitazione da troppo tempo ammalorata e in pessime condizioni e che, in diverse parti, ha pure ceduto divenendo perfino un pericolo per i passanti, figuriamoci per eventuali fruitori dell’impianto sportivo.

Era stato l’assessore Enrico Daga, a fine gennaio, proprio tramite Algheronews, a ricordare l’importanza di tale struttura per l’Amministrazione annunciando il prossimo intervento. Dopo qualche mese, il settore opere pubbliche ha, finalmente, avviato gli attesi lavori affidati alla Safety Energy per un totale di 46mila euro. Intervento che va di pari passo con la rimessa a disposizione della piscina, almeno quella all’aperto che, si spera, presto sarà fruibile. Del resto è una cosa assurda che Alghero non abbia, per tutto l’anno, a disposizione una piscina pubblica.

Sassari: prende servizio un nuovo Pediatra

SASSARI – In seguito alla cessazione dell’incarico di titolarità della dott.ssa Bastiana Sini, Pediatra di Libera Scelta di Sassari, l’assistenza pediatrica verrà garantita dal Pediatra Giuliano Tramaloni, a cui verranno assegnati d’ufficio tutti i pazienti precedentemente in carico alla Dott.ssa Sini.

Il Distretto di Sassari comunica ai pazienti che la nuova assegnazione verrà effettuata direttamente dall’ufficio Scelta e revoca della Asl.

Il dott. Tramaloni, Pediatra di libera scelta con incaricato provvisorio nell’ambito 6 del Distretto di Sassari, riceverà i pazienti negli ambulatori di Via Savoia, n. 20, a Sassari, nelle seguenti giornate: Lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 15.30 alle 19.30, Martedì e giovedì, dalle ore 10.00 alle 13.00, Recapito telefonico: 339 5330569

L’Automobile Club Sassari in campo per la Giornata Europea della Sicurezza Stradale

SASSARI – Il 6 maggio è la Giornata Europea della Sicurezza Stradale e, per affrontare questo problema in modo propositivo, l’Automobile Club Sassari ha deciso, congiuntamente all’ACI, di collaborare con il Comune di Alghero, attraverso la definizione di un “Accordo di collaborazione” finalizzato allo studio, alla progettazione e alla realizzazione dei possibili interventi infrastrutturali tesi al miglioramento degli attraversamenti pedonali, nonché per l’attuazione delle attività di sensibilizzazione ed educazione stradale. La necessità di sostenere l’attività di educazione stradale è stata, peraltro, evidenziata anche in occasione delle recenti riunioni dell’Osservatorio provinciale sull’incidentalità stradale.

“La Giornata europea della sicurezza stradale è un’occasione per riportare all’attenzione delle Istituzioni la necessità di proseguire con le attività di informazione e di sensibilizzazione sul tema dell’educazione stradale e sulla necessità di ridurre gli incidenti mortali che coinvolgono i pedoni nelle aree urbane. La sicurezza stradale è un tema di grande rilevanza in Italia, e il 2024 ha visto un incremento degli incidenti stradali con lesioni a persone”, ha dichiarato Giulio Pes di San Vittorio, Presidente dell’Automobile Club Sassari. “Secondo le stime preliminari dell’ISTAT, i dati del primo semestre dell’anno evidenziano tendenze preoccupanti, che richiedono interventi mirati per garantire una maggiore tutela degli utenti della strada. I dati ISTAT ci dicono che nei primi sei mesi del 2024, sono stati registrati 80.057 incidenti stradali con lesioni a persone, segnando un aumento dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. I feriti sono stati 107.643 (+0,5%), mentre il numero delle vittime è salito a 1.429, con un incremento del 4%.

L’Unione europea vanta eccellenti risultati in materia di sicurezza stradale, tuttavia ogni vittima della strada è una vittima di troppo e nelle aree urbane pedoni e ciclisti sono gli utenti più a rischio. Per cercare di evitare tragedie che avvengono nelle nostre strade e che purtroppo troppo spesso coinvolgono i più giovani, è indispensabile incrementare e promuovere le attività di sensibilizzazione al valore della sicurezza come responsabilità condivisa, nonché attuare azioni di prevenzione degli incidenti quali, ad esempio, corsi obbligatori di informazione/formazione sui comportamenti di guida”. A tal proposito il Presidente Giulio Pes di San Vittorio rivolge un sentito ringraziamento alla Regione Autonoma della Sardegna per il supporto dimostrato nei confronti dell’ACI per poter avviare il significativo progetto “ACI Sardegna Academy”.