ALGHERO – “È priva di fondamento la notizia secondo la quale la richiesta di accreditamento del reparto di terapia intensiva dell’ospedale Civile di Alghero sarebbe stata bocciata». Così la direzione della ASSL Sassari interviene per smentire una notizia diffusa nella giornata odierna su alcuni mezzi di informazione. «L’iter per l’accreditamento del reparto di terapia intensiva è tuttora in corso contestualmente ai connessi interventi di miglioramento e, per il bene della comunità di Alghero, ci auguriamo possa ottenere esito positivo nel più breve tempo possibile».
ATTUALITÀ
“Sanità, Sindaco scollegato dalla realtà”
ALGHERO – “Reparti fondamentali che chiudono per assenza di medici, terapia intensiva che non apre, e che non ottiene neanche l’accreditamento provvisorio, sale operatorie che non riaprono, il reparto di Medicina da sempre sovraffollato e poco organizzato, l’Ospedale Marino in procinto di passare all’Università senza che nessuno in città abbia proferito verbo, situazione del distretto sanitario sempre più precaria”. Cosi il Centrosinistra consigliare riguardo la condizione della Sanità locale, tema che oramai è perennemente campo di scontro tra le parti.
“Non si fanno visite, vaccinazioni sospese con bambini e bambine che hanno fatto le prime dosi e altri ai quali sono state annullate e ancora non riprogrammate. Abbiamo chiesto il Consiglio Comunale aperto per discutere, alla presenza dell’assessore regionale, la situazione della sanità del territorio, ma il Sindaco non si è degnato nemmeno di rispondere. Tra un selfie e un nastro da tagliare, il massimo che è riuscito a fare è una letterina all’Azienda Sanitaria”.
“Per chiedere cosa? Visita parenti. Consentire la visita ai parenti. Con le giuste precauzioni, perché no? Ma come si può giudicare un primo cittadino, responsabile della salute pubblica, che pensa solo ai parenti dei malati, ma ai malati chi ci pensa? Un sindaco sempre più scollegato dalla realtà”
Nella foto la consigliera di Per Alghero Gabriella Esposito
S.I.
Alghero, acqua di nuovo potabile
ALGHERO – Pubblicata questo pomeriggio l’ordinanza sindacale con la quale viene revocata con decorrenza immediata l’Ordinanza Sindacale del 9 luglio che disponeva il il divieto di utilizzo dell’acqua di rete, quale bevanda e per la preparazione degli alimenti, alle utenze ricomprese nell’abitato di Alghero nonché a quelle servite dalla stessa condotta idrica il cui punto di campionato è rappresentativo, ovvero le vie Escrivà de Balaguer e via Mazzini.
L’ordinanza firmata dal Sindaco Mario Conoci oggi, n° 22 del 14 luglio, prende atto della nota acquisita al protocollo del Comune stamattina prot. n. 50039/2020, con la quale l’ATS di Sassari, Dipartimento di Prevenzione – Servizio Igiene degli alimenti e della Nutrizione, ha comunicato che i controlli effettuati sull’acqua ad uso potabile risultano conformi ai sensi del D.Lgs 31/01.
L’Azienda a Tutela della Salute aveva riscontrato il 6 luglio scorso la non conformità delle acque destinate al consumo umano, prelevate ad Alghero in via Escrivà de Balaguer e in via Mazzini. A seguito dei rilievi effettuati, le acque della rete risultavano non conformi per il parametro dei cloriti e pertanto non idonee al consumo diretto ma utilizzabili per uso igienico e per il lavaggio della frutta e della verdura.
“Tutto ereditato, nessun nuovo progetto”
ALGHERO – “L’Amministrazione Bruno nel 2016, grazie ad un apposito finanziamento regionale di 1,6 milioni di euro, trova le risorse per realizzare 6 alloggi di edilizia popolare”. Cosi i consiglieri di Centrosinistra riguardo la consegna di questa mattina degli alloggi popolari.
“Successivamente, tramite un bando pubblico, ne affida la realizzazione alla ditta Rinaldi Costruzioni che avvia i lavori nel 2018 Oggi, però, come è normale e logico per la continuità amministrativa, è toccato al sindaco Conoci consegnare le chiavi degli appartamenti a 6 famiglie algheresi. Certo ricordare chi ha reso possibile ciò e avviato i lavori sarebbe stato più corretto, ma quello che importa è che adesso 6 famiglie algheresi hanno, finalmente, una nuova casa”.
“L’unica grande preoccupazione piuttosto resta che questa Amministrazione stia (spesso non riuscendo neppure in quello..) solo portando a termine progettualità avviate da altri, senza programmare e progettare alcunché per il futuro”.
Consegnate nuove case popolari: parla Conoci |video
ALGHERO – Giornata importante e festa per le famiglie algheresi che attendevano di entrare in possesso degli alloggi popolari nel quartiere del Carmine, in via Per Català i Roca. Oggi il Sindaco Mario Conoci ha proceduto alla consegna delle chiavi di sei alloggi comunali agli aventi diritto della graduatoria per l’assegnazione in concessione delle case di Edilizia Residenziale Pubblica. Ora i titolari degli appartamenti, finiti i festeggiamenti che stamattina hanno caratterizzato il momento della consegna, possono procedere all’allaccio Enel e a traslocare nelle nuove abitazioni.
Il Comune di Alghero ha realizzato gli alloggi grazie da un apposito finanziamento regionale, 1,6 milioni di euro, parte dei quali, 153.000 euro, ancora da utilizzare per l’acquisto sul mercato di una ulteriore unità immobiliare. La sottoscrizione dell’atto notarile con l’impresa Rinaldi, che ha realizzato la palazzina, con il quale l’Amministrazione è entrata in possesso degli immobili si è formalizzata il mese scorso con la consegna delle chiavi che oggi sono spassate di mani agli assegnatari. Presenti stamattina gli Assessori al Demanio, Servizi Sociali e Urbanistica, Giovanna Caria, Maria Grazia Salaris e Emiliano Piras. Si tratta di alloggi inseriti in un contesto abitativo residenziale di nuova realizzazione, con qualità di costruzione di livello medio-alto.
“Una giornata di festa, finalmente, si completa un iter lungo che oggi si concretizza con un passo importante per intervenire sull’emergenza abitativa sulla quale c’è da lavorare ancora molto e il tema, al riguardo, viene affrontato in maniera più compiuta nel Piano Urbanistico Comunale” spiega il Sindaco Mario Conoci. Dotate di box auto e cantina, i sei appartamenti in via di consegna rappresentano un primo passo verso la risposta all’emergenza casa che vede oltre 220 famiglie in graduatoria. In vista c’è intanto la definizione dell’iter avviato nel 2010 per la costruzione da parte dell’Agenzia Regionale per l’Edilizia Abitativa di alloggi a Caragol ( 20 ) e Carrabuffas ( 20 ).
Nella foto e video la consegna con assessori Piras, Fadda, Salaris e il sindaco
Alghero, un sabato in via Doria
ALGHERO – La calura di sabato sera non conciliava certo il sonno e le finestre aperte della camera da letto, sebbene restituissero i suoni della strada, erano l’unica soluzione per respirare. Dal sovrapporsi delle voci non si percepivano i discorsi, ma poi, man mano che la notte prendeva il sopravvento e la maggior parte delle persone lasciava la strada, le parole arrivavano più nitide. “Ci hanno messo la colla, non si stacca”. Sento nel dormiveglia. E in un attimo dal letto ero già alla finestra. Quella parola “colla” è stata come un secchio d’acqua fredda in faccia. E’ si perché ero stata io ad usare “la colla” o meglio un forte adesivo, per attaccare meglio i vasi delle mie piante alla facciata dopo averne subìto per mesi e mesi il distacco e la rottura da parte di vandali. Ed eccoli lì, ora, tutti sotto la mia finestra quei vandali, sì proprio loro, rei confessi con quella frase dei precedenti atti in cui la “colla” ancora non c’era ed erano riusciti a distruggere una proprietà privata e ad imbrattare la strada con terra, pezzi di vaso e piante calpestate. Erano tutti lì, una quindicina di ragazzi a cui il concetto di distanziamento sociale faceva naturalmente un baffo così come l’obbligo della mascherina. Uno era ancora vicino al vaso mentre gli altri pronti coi cellulari in mano a filmare la bravata. Che sabato sera però non gli è riuscita. Grazie alla “colla” e al mio grido “andatevene”. Tuttavia accanto alla soddisfazione di averli beccati con le mani sui vasi delle mie piante mi sorgeva la preoccupazione di ritorsioni magari più organizzate. Tornai a dormire, ma con un orecchio sveglio. Ed è così che poche ore dopo mi ritrovo di nuovo alla finestra attirata da voci. Non erano i ragazzi di prima, ma una giovane coppia ben vestita che si era fermata in quel tratto di strada. Lei, nel suo vestitino bianco a fiori, lui con una maglia rossa dal colletto rialzato sulla nuca che fa molto disinvolto. Erano distanti. Lei da un lato, lui dall’altro. Ci ho messo un po’ a capire cosa lui stesse facendo e che quello che sembrava un bel quadretto di un sabato sera elegante tra innamorati aveva preso una piega un po’ diversa. Aveva appena urinato a pochi centimetri dal portone dei miei vicini di casa e si stava ricomponendo proprio in mezzo alla strada con ancora qualcosa fuori dai pantaloni che invece sarebbe dovuto essere dentro. Ebbene in quel piccolo tratto di strada dedicata ai Doria, fondatori di Alghero, tra via Roma e via Don Deroma, nel giro di poche ore si era consumato un tentativo di atto vandalico e un riuscito atto osceno in luogo pubblico oltre all’imbrattamento di un muro con urina: illeciti amministrativi, non più reati. Sono tornata a letto, col pensiero di ricordarmi che all’indomani avrei dovuto avvisare i miei vicini di casa di gettare acqua sul muro prima che la loro piccola Vittoria ci appoggiasse le sue manine. Credevo finalmente di poter dormine, erano quasi le quattro e gli aspiranti vandali a quell’ora erano di certo nei loro lettini, nelle loro camerette vicino a quelle dei loro genitori di certo ignari di quanto i figli erano abituati a fare in giro per il centro storico di Alghero. Non sono certo l’unica ad aver subìto, per mesi e mesi, atti vandalici contro vasi e piante che con tanta cura in molti mettiamo nelle nostre facciate per rendere ancora più splendida Alghero, la città che amiamo. Rimpiangendo, per assurdo, il lockdown, chiudo gli occhi. Ma per poco: la mia nottata piena di avventure, pur rimanendo nella mia camera da letto, non era ancora finita. La notte più profonda mi avrebbe riservato emozioni più forti. Il tono è ironico, ma non troppo. Ebbene nonostante quello che stessero per fare non fosse propriamente entro i termini della legge, uno, bicchiere di vetro in mano, e l’altro, zaino in spalla, parlavano a voce molto alta e l’atteggiamento era sospetto. La mia finestra era di nuovo il loggione di un teatro: di scena, sui gradini della casa di un altro mio vicino, una sniffata di droga. “Che fate imbecilli” mi è uscito spontaneo, non per censurare il loro gesto, non è mio compito, quanto per poter dormire in pace senza il fastidio delle loro voci alterate da alcool e droga. Se ne sono andati. Zaino in spalla e bicchiere in mano. Un po’ più barcollanti di quando erano arrivati.
Cristiana Zampa (giornalista, già del Resto del Carlino)
Università a Olbia, 6,5 milioni dalla Regione
OLBIA – Sei milioni e mezzo per la nuova Università di Olbia. Con la delibera approvata nella seduta di ieri la Giunta regionale ha stanziato le risorse per la riqualificazione di un immobile nel centro storico della città e la realizzazione della sede operativa del polo universitario “UniOlbia”.
Ad annunciarlo è il presidente della Regione, Christian Solinas, che sottolinea: “È un’azione emblematica del modello di sviluppo che proponiamo per la Sardegna. Riqualifichiamo spazi urbani per restituirli alla collettività, condividendo con i territori una sfida: formare i nostri giovani per prepararli a conquistare il loro futuro e quello della nostra isola”. “Ora è veramente tutto pronto – ha evidenziato l’assessore alla Programmazione, Giuseppe Fasolino – per spiegare le vele di un’idea ambiziosa, coerente con il nostro piano regionale di sviluppo, e scrivere insieme una pagina di buona politica. Ora ci sono le risorse, mettiamo nero su bianco gli impegni e partiamo subito con la fase attuativa”.
“L’idea di una Sardegna che va oltre gli egoismi di campanile – ha aggiunto Solinas – e punta su uno sviluppo policentrico, in cui tutti i territori possono sviluppare le proprie potenzialità e contribuire insieme alla ripresa della nostra terra, si raggiunge passo dopo passo, con azioni come questa e – ha concluso il Presidente – con quello spirito di condivisione fondamentale per tradurre i programmi in azioni concrete”.
4 Corsie, ora il Governo non ha più scuse: dia il via libera
ALGHERO – “Dove non sono arrivati il CIPE e il Consiglio dei Ministri è arrivata la maggioranza di centrodestra sardista in consiglio regionale”. Così l’ex sindaco di Alghero Marco Tedde commenta la legge approvata ieri in Consiglio Regionale con i voti del centrodestra sardista. Una legge che supera il parere negativo del Ministero dei beni culturali interpretando in modo autentico il Piano Paesaggistico Regionale e sbloccando la realizzazione della strada 4 corsie Sassari-Alghero. Il Consiglio Regionale è stato costretto ad intervenire con legge per superare il parere negativo del Mibact, il mancato parere del CIPE e la mancata decisione del Consiglio dei Ministri che ha provocato forte delusione in Sardegna.
“Oltre che soddisfatti –sottolinea Tedde- siamo molto orgogliosi perché nella parte che riguarda la Sassari-Alghero la norma ha tratto ispirazione da una proposta tecnico-giuridica che Forza Italia Alghero fece vanamente al Presidente Pigliaru nella scorsa legislatura, e reiterò a gennaio all’Assessore dei Lavori Pubblici Frongia, questa volta con miglior fortuna.” La proposta faceva leva su una sentenza del TAR Sardegna del 2017 che, applicando fedelmente il Codice Urbani, ha statuito che in materia di PPR la copianificazione Stato – Regione non sempre è obbligatoria. E che la Regione è libera di pianificare in riferimento alla materia relativa alla individuazione delle misure necessarie per il corretto inserimento, nel contesto paesaggistico, degli interventi di trasformazione del territorio, al fine di realizzare uno sviluppo sostenibile delle aree interessate.
“Ebbene, -precisa l’esponente di Forza Italia- in questa categoria di interventi rientra proprio la Strada Sassari –Alghero, così come legiferato ieri dal Consiglio Regionale, in quanto si tratta di una infrastruttura viaria fondamentale per realizzare lo sviluppo sostenibile del territorio ai sensi del Codice dei beni culturali.” Ora, secondo Tedde, è ancora opportuno che anche il Consiglio dei Ministri dia il via libera all’opera pubblica, “per dimostrare un minimo di attenzione del Governo per il territorio della Provincia di Sassari da troppi anni bistrattato e dimenticato –chiude Tedde-.”
Nella foto Marco Tedde
S.I.
Oltre il Ppr, dalle parole ai fatti: ora servizi e opere
ALGHERO – Si comprende che la politica sia sempre più basata sugli annunci, ma addirittura siamo arrivati al paradosso che, secondo il Centrosinistra e 5 Stelle, nella giornata di ieri, si sarebbe dovuto stoppare il provvedimento utile a “Interpretare il PPR” solo perchè la Ministra De Micheli ha annunciato (non a caso, ieri) che la questione della “4 corsie” approderà nel Consiglio dei Minstri.
Un annuncio già diffuso da mesi, ma che ancora non ha trovato risconto con la realtà. Dopo la bocciatura del Mibact, che fa sempre capo al Governo, è stato detto più volte che sarebbe stata l’assise facente capo al Premier Conte che avrebbe dato il via libera. Ma, come detto, ad oggi si tratta solo di parole, annunci.
Invece la maggioranza regionale di Centrodestra Sardista bene ha fatto nella giornata di ieri, dopo averlo inserito nell’agenda del Consiglio, grazie anche al “pressing” del Presidente Michele Pais e dell’assessore Quirico Sanna, ad approvare il PL 153/A. Per il Centrosinistra e 5 Stelle si tratta di “una vergogna” e “attacco alla Sardegna”, mentre per la maggioranza “la Sardegna si è finalmente liberata da lacci e laccioli che impedivano la realizzazione di servizi, progetti e opere come, appunto, il tratto della 4 corsie tra Alghero e Sassari”.
Una cosa è certa, almeno su questo tema: si è passati dagli annunci ai fatti. Adesso seguirà un percorso che dovrà vedere il Governo Regionale definire le azioni utili da realizzare per andare incontro alle esigenze dei territorio in totale compatibilità con le giuste normative ambientali che impediscono qualsiasi tipo di sconsiderata cementificazione. Ad Alghero, ad esempio, realizzare qualcosa di utile per sviluppo e posti di lavoro a Maria Pia e fascia Nord del territorio comunale tra agro e Porto Conte.
Nella foto il consiglio regionale ieri
S.I.
Ppr superato, è realtà. Pais: sviluppo sostenibile
CAGLIARI – “Nessuna volontà di derogare ai vincoli preposti alla tutela delle coste sarde ma unicamente l’esigenza di introdurre una interpretazione giuridicamente sostenibile del Piano Paesaggistico che consenta l’affermazione di un principio di autonomia e, conseguentemente, l’ultimazione di quelle infrastrutture, quali gli assi viari Alghero-Sassari e Olbia-Arzachena, assolutamente strategiche per lo sviluppo regionale”. Il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais esprime soddisfazione per l’approvazione della Proposta di legge 153 che di fatto consentirà il completamento della quattro corsie Alghero-Sassari.
“Siamo arrivati all’approvazione di questo provvedimento – ha detto il Presidente Pais – dopo lunghe sedute di Consiglio. L’opposizione, nelle sue prerogative consiliari, ha dibattuto appassionatamente su un argomento particolarmente sentito come quello dell’interpretazione autentica di alcune norme del Piano paesaggistico regionale. Ringrazio maggioranza e opposizione per il grande contributo dato, pur nella totale contrapposizione, durante tutto l’iter del provvedimento. Una cosa deve essere chiara ai sardi: con l’approvazione di questa legge non si intende deturpare l’ambiente che è il patrimonio che vogliamo valorizzare, ma si vuole dare alla nostra Sardegna un’ occasione in più di sviluppo che non può prescindere dall’ultimazione di infrastrutture moderne e essenziali per la nostra terra”.