Mulas al Governo: fare tamponi a tappeto

ALGHERO – “Oggi serve garantire un efficace contenimento dei focolai. Servono più tamponi. Come hanno dimostrato sin da subito i casi del Veneto, in Italia, o del Sud Corea e del Giappone, l’unico modo per controllare la pandemia è il tamponamento ricorrente e a tappeto, fatto attraverso i tamponi e i test sierologici. Analisi puntuali servono soprattutto a chi lavora a contatto con molte persone ogni giorno, sia ai lavoratori del settore privato che a quelli del settore pubblico, come stanno dimostrando anche le proteste di alcuni insegnanti”. Cosi Christian Mulas, Capogruppo Fratelli d’Italia, presidente Commissione Sanità riguardo la necessità di intervenire sui contagi in Sardegna.

“Il Governo dovrebbe garantire gratuitamente almeno questo minimo grado di protezione per i lavoratori molto esposti. Il governo non può rimanere indifferente davanti alla richiesta di sicurezza che arriva dai lavoratori, né può permettersi di lasciare esposti noi cittadini a nuove ondate dell’epidemia”

“Con la fine della stagione estiva, l’inizio dell’autunno e l’imminente apertura delle scuole, tutti temono giustamente un nuovo aumento dei casi. Oggi la Sardegna vede crescere nuovamente i contagi: solo pochi giorni fa la Nuova Sardegna certificava come la Sardegna, insieme a Lazio e Campania e dopo la Lombardia, fosse fra le quattro regioni con il maggior numero di ricoverati in terapia intensiva. Serve un’azione concreta per fermare uno scenario che, in autunno, potrebbe diventare problematico”.

“Alcuni politici sciagurati di altre parti d’Italia hanno trattato la Sardegna come una regione di infetti e untori. La verità è che abbiamo subito l’irresponsabilità di pochi turisti stranieri e alcuni italiani di ritorno da mete estere. Tutti i politici sardi dovrebbero sostenere con forza una richiesta di responsabilità da parte del governo, al di là di qualsiasi divisione, per garantire maggiore sicurezza alla Sardegna e al resto d’Italia”.

Alghero, balzo contagi: 20, solo 1 ricoverato

ALGHERO – Covid: salgono a 20 i positivi ad Alghero – di cui uno ricoverato –  e a 32 il numero delle persone in sorveglianza attiva. Sono i dati comunicati dall’Ats al Sindaco Mario Conoci. I soggetti positivi sono tutti a casa al pari di quelli in sorveglianza attiva. La gestione molto attenta dell’Autorità Sanitaria prevede che vengano circoscritti i casi e identificati e messi in sicurezza coloro i quali sono entrati in contatti con i positivi.

“Aumentano i casi e dobbiamo aumentare il senso di responsabilità nell’usare le precauzioni – commenta il Sindaco – avendo coscienza che le istituzioni sanitarie stanno gestendo per il meglio la situazione”.  I dati di Alghero, così come registrato dall’Ats rientrano nell’andamento statistico nazionale e regionale. Intanto è iniziato lo screening da parte dell’Azienda a Tutela della Salute per il personale della scuola per la ripesa imminente dell’attività scolastica.  

Da oggi i docenti e il personale potranno fare il test sierologico a Fertilia, presso la Guardia Medica Turistica in Piazza Venezia Giulia, fermo restando che oltre alla nuova sede si potrà fare il test presso il complesso di Rizzeddu, a Sassari. 

Cra, stop Ostello: avviso nuova struttura

ALGHERO – Una casa adeguata, comoda e in grado di garantire il pieno rispetto delle norme sull’organizzazione e funzionamento delle strutture sociali. La sede temporanea degli anziani, in attesa della riqualificazione del centro di Viale della Resistenza, non può ancora essere l’ex Ostello della Gioventù di Fertilia, nonostante gli interventi di sistemazione, e quelli, anche recenti, per la climatizzazione di tutti gli ambienti. L’Amministrazione quindi intende garantire una sede adeguata ai circa 60 ospiti della struttura e vuole acquisire un immobile in locazione temporanea fino alla conclusione dei lavori di riqualificazione delle sede originaria che lasciarono nel luglio 2018 a seguito di cedimenti strutturali.  

Al via quindi la ricognizione sul territorio comunale al fine di verificare la sussistenza di immobili da acquisire in locazione passiva, destinati ad ospitare temporaneamente gli ospiti del Centro Residenziale Anziani. Nonostante gli interventi, la coesistenza delle le tante problematiche esistenti nell’Ostello di Fertilia, pensato per un turismo “spartano” giovanile, non è compatibile con la permanenza degli ospiti.  Gli immobili che l’Amministrazione ricerca dovranno avere requisiti base in grado di ospitare almeno 60 persone autosufficienti e non autosufficienti, conformi alla disciplina del settore o conformabili con modesti interventi di adeguamento e comunque, in ogni caso, con caratteristiche e requisiti che garantiscano migliori condizioni rispetto all’attuale sede dell’ex Ostello della Gioventù di Fertilia.  L’Avviso è conseguente all’atto di indirizzo dato al dirigente del settore con la decisione della Giunta dell’agosto scorso. L’immobile per essere idoneo potrà avere destinazione residenziale, alberghiera, extralberghiera o assimilabile, o ubicato in zona urbanistica che consenta il mutamento di destinazione d’uso con o senza opere.

La superfice deve essere ragguagliata in ragione della presumibile popolazione ospite, attualmente pari a 60 persone (tra autosufficienti, parzialmente autosufficienti e non autosufficienti e degli spazi correlati occorrenti.  L’immobile deve poter garantire spazi adeguati per i momenti di vita individuale e di attività comuni degli ospiti. La distribuzione interna degli spazi deve permettere facilità di movimento e di circolazione.  Le camere da letto devono essere arredate in modo confortevole e familiare e avere una superficie minima di: 11 mq per un posto letto, 16 mq per due posti letto, 24 mq per tre posti letto. I termini per la presentazione delle domande sono stati stabiliti al giorno 22 ottobre 2020. Tutte le informazioni, compreso il modello di domanda, sono reperibili sul sito istituzionale del Comune di Alghero, all’indirizzo www.comune.alghero.ss.it alla sezione Servizi al Cittadino – Bandi Avvisi Graduatorie. 

“Covid, Conoci faccia il suo dovere: informi la città”

ALGHERO – “Il sindaco Conoci, quale massima autorità sanitaria cittadina, faccia il suo dovere e comunichi ai cittadini i dati aggiornati sull’epidemia da Covid-19 relativi alla città di Alghero. Quanti positivi, quanti ricoverati, quanti in isolamento domiciliare e quanti tamponi e test effettuati in città”. Ennesima nota da parte del Centrosinistra riguardo la necessità che il Sindaco informi sui dati riguardo il Covid ad Alghero.

“L’11 settembre, giorno dell’ultima comunicazione di Conoci, ci eravamo illusi che, finalmente, avesse compreso quale fosse il suo ruolo e i doveri che ne derivano. Purtroppo, invece, era solo un’illusione e in seguito è di nuovo sprofondato nel suo mutismo e nel suo giocare a nascondersi. Abbiamo da tempo compreso che il nostro sindaco, invece di svolgere il suo ruolo, preferisce scomparire, ma sui temi di salute pubblica la città non può assolutamente permettersi un sindaco assente”.

“A maggior ragione adesso, che stanno per riprendere le scuole e con i dati relativi alla provincia di Sassari in continuo aumento, è suo dovere informare i cittadini in modo chiaro e trasparente, anche perché il suo silenzio serve solo ad alimentare pettegolezzi. Non è stato eletto per restare immobile a bearsi della sua fascia, ma per prendersi cura di Alghero e degli algheresi. Faccia il suo dovere!“

“Dea, serve accreditamento certo”

ALGHERO – “Che arrivino gli arredi dopo un anno nel reparto di terapia intensiva non è una notizia. Sopratutto viene fatto  passare per un grande risultato il possibile accreditamento provvisorio. Di cui peraltro ancora non si conosce la data. Alla Regione, all’assessore Nieddu e al consigliere del territorio Michele Pais diciamo che non ci accontentiamo di una eventuale apertura provvisoria e emergenziale”. Cosi i consiglieri di Centrosinistra riguardo quanto divulgato dall’Asl e ribadito dalla Lega sulla sanità.

“Terapia intensiva ad Alghero è stata finanziata e voluta dal governo regionale di centrosinistra nel 2006 come struttura polispecialista, cardiologica e post operatoria e realizzata nel 2017 da altro governo regionale di centrosinistra. Solo grazie a questo reparto, reso strutturale e non come viene annunciato, solo provvisorio, l’ospedale di Alghero potrà mantenere il DEA di primo livello. Non abbiamo dimenticato gli annunci, come quello del dottor Liperi, si disse richiamato personalmente dal sindaco in emergenza dalla pensione, di cui non sappiamo che fine abbia fatto e se mai abbia ripreso servizio. Servono  invece, se vogliamo essere seri, nuovi anestesisti e nuovi infermieri che gestiscano ordinariamente la terapia intensiva. Serve un accreditamento definitivo che garantisca il DEA di primo livello al nostro ospedale, non quello provvisorio solo in funzione covid. L’ennesima beffa.“

Sanità: grazie alla Lega, grandi passi avanti

ALGHERO – “Apprendiamo con grande soddisfazione che mercoledì 16 settembre, il gruppo regionale di verifica, ha svolto l’audit finalizzato all’apertura del reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale Civile di Alghero e negli stessi giorni, l’ASSL di Sassari, ha espresso parere favorevole di compatibilità e funzionalità del reparto”. Cosi Monica Chessa coordinatrice cittadina della Lega ad Alghero riguardo le ultime notizie sulla sanità.

“Dopo un anno di intenso lavoro, anche in condizioni di grande difficoltà causate dall’emergenza covid-19 che ha fortemente rallentato ogni procedimento, è stato portato a termine un progetto difficile e atteso da tanto tempo. In particolare, si è provveduto a completare la dotazione medico sanitaria e ultimati gli acquisti di tutti gli arredi, con ulteriori 4 letti tecnici nuovi e 4 nuovi ventilatori, questi ultimi, peraltro, consegnati giovedì 17 settembre. Salvo imprevisti, entro il 30 settembre la Terapia Intensiva sarà strutturalmente pronta per l’esercizio delle attività con ogni tipo di collaudo e dotazione tecnico sanitaria, inesistenti solo un anno fa”.

“Ora, inutile negarlo, il vero problema all’apertura immediata del reparto è costituito dal personale sanitario, medico e infermieristico, che in questo momento è prioritariamente impiegato nelle strutture covid-19, per assicurare assistenza ai pazienti positivi al virus. Tuttavia, per superare anche questo problema, sono state attivate le procedure pubbliche per il reperimento di medici ed infermieri che, nei giorni scorsi, ha consentito il trasferimento nel reparto algherese di un medico rianimatore dall’Aou di Sassari. Per questo motivo ringraziamo il Presidente Cristian Solinas, l’Assessore Mario Nieddu e il Presidente del Consiglio Regionale Michele Pais che sta costantemente e personalmente seguendo l’iter di apertura del reparto di terapia intensiva di Alghero e così recuperato il tempo perso ed evitato che la terapia intensiva di Alghero non fosse solo una mera enunciazione di astratti propositi come nel passato, ma una realtà concreta e fondamentale per la sanità di tutto il territorio”.

Alghero, Terapia Intensiva pronta dal 30/09

ALGHERO – Si è svolto in settimana l’audit del gruppo regionale di verifica finalizzato all’apertura del reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale Civile di Alghero. Sempre in settimana è stato certificato e rilasciato alla ASSL di sassari il parere favorevole di compatibilità e funzionalità per il reparto di Terapia Intensiva.  Oltre al buon esito dell’incontro regionale, la Direzione della ASSL

Sassari comunica che giovedì sono arrivati nel reparto di Terapia Intensiva di Alghero quattro nuovi ventilatori, in sostituzione di quelli vecchi, e che al giorno 30 settembre la Terapia Intensiva sarà strutturalmente pronta per l’esercizio e completa di tutti gli arredi e con ulteriori 4 letti tecnici nuovi e specifici per l’altissima intensità terapica oltre che di piccoli lavori di adeguamento murario per la separazione fisica in sicurezza da servizi sanitari attigui che precedentemente erano stati inseriti nella stessa area. 

Raccomandate, Poste Italiane respinge le accuse

ROMA – In merito alla sanzione irrogata dall’AGCM, per una “presunta violazione del Codice del Consumo, per aver adottato una politica commerciale scorretta per il servizio di recapito delle raccomandate”, Poste Italiane respinge gli addebiti contenuti nel documento e ribadisce, con fermezza, che le proprie condotte commerciali sono improntate a principi di correttezza e trasparenza per la piena tutela dei clienti, dei consumatori e del sistema Paese.  E’ priva di qualsiasi fondamento l’ipotesi secondo la quale l’azienda avrebbe posto in essere azioni che ingannino i clienti in merito alle caratteristiche del prodotto raccomandata.

Lascia anzitutto esterrefatti il riferimento contenuto nel provvedimento ai servizi di notificazione a mezzo Posta e all’asserito grave danno che Poste avrebbe arrecato al sistema giustizia del Paese. Si tratta di un servizio e di condotte che mai sono state oggetto della procedura istruttoria e che solo oggi emergono dalla comunicazione dell’Antitrust. Peraltro, come dovrebbe essere noto, trattasi di un servizio del tutto differente dalle raccomandate, rigorosamente disciplinato dal legislatore e in merito al quale, da decenni, Poste Italiane garantisce il corretto funzionamento del Sistema Giustizia su tutto il territorio nazionale.  

Quanto alle raccomandate, nel 2019, sono stati consegnati oltre 120 milioni di pezzi, ricevendo, nel medesimo periodo, meno di 1000 reclami relativi agli avvisi di giacenza, pari allo 0,00008% del totale delle raccomandate regolarmente gestite. Come ampiamente evidenziato nel corso del procedimento, si tratta di una dimensione del fenomeno del tutto fisiologica rispetto ai volumi complessivi del servizio erogato; peraltro, Poste rivendica che l’assenza di condotte anomale, nel servizio di recapito delle raccomandate, è stata ripetutamente e formalmente confermata, da ultimo anche nel corso del procedimento, dall’Autorità di regolamentazione preposta al controllo delle attività postali (AGCom).  

Poste Italiane respinge totalmente l’accusa di non aver attivato misure di monitoraggio, controllo e correzione di eventuali anomalie. Già dall’aprile del 2019 sono state introdotte ulteriori azioni massive di controllo mai utilizzate prima ed ulteriormente rafforzate nel corso del procedimento così come rappresentato all’Autorità.

Infine, Poste Italiane rivendica con orgoglio, l’attività svolta nel pieno dell’emergenza sanitaria dai propri dipendenti, che hanno prestato servizio in ogni zona del Paese e in ogni condizione senza mai interrompere un’attività essenziale per la vita dei cittadini, delle imprese e della pubblica amministrazione, seguendo scupolosamente l’evoluzione della normativa emergenziale adottata dal legislatore.  Poste Italiane tutelerà, con fiducia nel sistema giudiziario italiano, la propria immagine e reputazione, i propri diritti e la correttezza delle proprie condotte presentando ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio.

“Forza Italia per il lavoro, Fondazione e In-House: 94 occupati”

ALGHERO – “94 occupati, di cui 9 a tempo indeterminato. Esprimiamo profonda soddisfazione per i risultati raggiunti nel campo del lavoro dagli Assessori Caria e Peru, dai vertici delle Fondazione Alghero e di Alghero in house, i due bracci operativi dell’Amministrazione costituiti nel biennio 2008-2010 dalla Giunta Tedde.  Risultati conseguiti anche grazie al grande impegno del Gruppo e del Direttivo di Forza Italia Alghero.” Il Gruppo consiliare di Forza Italia Alghero fa uno stringato bilancio delle risorse umane impegnate nei Progetti Lavoras, arenatisi durante la precedente Amministrazione e giunti felicemente in porto grazie alla collaborazione quotidiana dell’Assessorato regionale al lavoro e del suo consulente Marco Tedde.

“Nel corso del 2020 sono stati avviati i due progetti Lavoras della Fondazione Alghero, terminati dopo 8 mesi il 10 settembre 2020, che hanno visto occupati complessivamente 24 persone a tempo determinato part time. I due progetti hanno riguardato la realizzazione dei contenuti web relativi ai musei e alla Grotta di Nettuno e una forte iniziativa di miglioramento delle aree verdi e del parcheggio del complesso nuragico di Palmavera e della necropoli di Anghelu Ruju. A marzo il CDA della Fondazione presieduta da Andrea Delogu ha anche approvato la  nuova dotazione organica che prevede a regime 22 unità lavorative. E a settembre ha espletati i concorsi per l’assunzione delle prime 9 figure professionali professionali. Straordinari risultati conseguiti anche da Alghero in house,  oggi presieduta da Gennaro Monte, sotto la responsabilità degli Assessori Caria e Peru e con la direzione di Sarah  Ceccotti. La partecipata  ha gestito due progetti Lavoras, con le stesse caratteristiche di quelli della Fondazione (otto mesi part time per giovani disoccupati) che hanno visto occupati complessivamente 61 persone. Un progetto è stato dedicato al censimento del patrimonio immobiliare del Comune di Alghero, in stretta sinergia con l’Assessorato al demanio e patrimonio diretto dall’assessore Caria coinvolgendo 16 lavoratori, perlopiù giovani architetti, geometri ed ingegneri. L’altro progetto ha visto protagonisti 45 unità lavorative per la realizzazione del parco del Caragol”.

“Siamo consci del fatto che il problema dell’occupazione si risolve dando strumenti alle nostre imprese per investire e creare ricchezza. E ci rendiamo disponibili a sostenere tutte le iniziative dell’Amministrazione locale e del Governo regionale in questa direzione. Ma continuiamo a garantire la nostra attenzione e il nostro impegno assieme all’ex sindaco Tedde per il decollo dei nuovi progetti Lavoras, che in un momento di grande difficoltà economica delle famiglie costituiscono una importante boccata di ossigeno per la nostra comunità –chiudono da Forza Italia-“

“Pasticcio ordinanza, giocano sui sardi”

ALGHERO – “Un’ordinanza pasticciata, totalmente e assolutamente inapplicabile, come era risultato evidente da subito, viene ora sospesa dal TAR perché incostituzionale. La Regione Sardegna invece di dotare porti e aeroporti di postazioni apposite per fare i test sierologici gratuiti”. Così i consiglieri di Centrosinistra sull’ordinanza di Solinas.

“esattamente come hanno fatto e stanno facendo altre regioni, si inventa ordinanze inapplicabili senza prevedere nemmeno i controlli allo sbarco delle autocertificazioni di chi arriva in Sardegna. Il risultato facilmente prevedibile è un crollo delle prenotazioni per la Sardegna e un danno enorme in primis per le imprese turistiche, ma a cascata per tutti i possessori di partita IVA e quindi per tutta l’Isola.Tutto questo solo perché i sardoleghisti non si fanno scrupolo di giocare sulla pelle dei sardi per poter fare un po’ di propaganda elettorale. Solinas e il suo fedele scudiero Pais emettono un’ordinanza, che sanno totalmente inapplicabile e incostituzionale, per poter poi gridare, quando come previsto il TAR gliela cassa, contro il cattivo stato centrale che non gli fa fare le ordinanze che vogliono”. 

“Che poi, per capire quanto questo richiamo all’ indipendentismo sia oltremodo ridicolo, basterebbe ricordare che i nostri due burloni prendono ordini dal proconsole di Erba mandato in Sardegna per gestirli dal loro padrone Lombardo.”