Sanità algherese di nuovo centrale: parla Pais |video

ALGHERO – Come sempre, in questi casi, sarà il tempo ad essere galantuomo. Per adesso, però, tutti gli elementi presenti e resi noti palesano la possibilità che la sanità algherese sia ritornata ad essere protagonista nelle stanze che contano. E questo anche grazie all’azione portata avanti dal presidente del Consiglio Regionale Michele Pais e del Sindaco Mario Conoci. Certo, le critiche e anche i dubbi, anche da porzioni della stessa maggioranza di Centrodestra (nello specifico Forza Italia), non mancano, d’altra parte sono evidenti gli atti che certificano dei chiari indirizzi per i presidi sanitari locali come spiegato ad Algheronews da parte dello stesso leader della Lega Michele Pais.

Nella foto e video il presidente del Consiglio Regionale Pais

S.I.

Sanità, Centrodestra Sardista mantiene impegni

ALGHERO – “La legge di riforma del sistema sanitario regionale è una conquista che dimostra tutta la volontà del Governo a guida centrodestra civica e sardista di mantenere gli impegni, per riavvicinare la sanità pubblica ai cittadini, con servizi efficienti e livelli assistenziali di qualità”. Cosi il gruppo del Psd’Az di Alghero col consigliere comunale Roberto Trova che spiega “un impegno onorato dal Presidente Solinas, supportato dalla coesione da tutti i partiti della maggioranza in regione che hanno sostenuto questa riforma della sanità”.

“Finalmente inoltre si è vista una coesione e un ruolo guida dei consiglieri regionali di maggioranza del territorio che potrà produrre risultati positivi anche in futuro. I cittadini sardi hanno chiesto di cambiare il modello del centrosinistra, fondato sull’Ats centralizzata, che ha allontanato la sanità dalle esigenze dei sardi e ha paralizzato il sistema sanitario regionale. Si può guardare al futuro ora con una visione che si concentra prioritariamente sugli investimenti per nuovo personale, per riqualificare i presidi ospedalieri e per le nuove strutture. Resta fermo l’impegno, espresso dal Presidente Solinas, per il nuovo ospedale di Alghero, con un percorso che per la nostra città ha finalmente riservato quella attenzione che per troppi anni è mancata da parte del governo regionale”.

“La scelta della rinascita dell’Ospedale Marino ne è l’esempio: lasciato in totale abbandono negli ultimi cinque anni, con un declino irreversibile che lo ha portato sulla soglia idi ipotesi di vendita o di utilizzo ambulatoriale, oggi può finalmente riprendere il ruolo che merita con una funzione esclusiva in ambito regionale. Il coinvolgimento dell’Aou di Sassari è una tappa fondamentale per una rinascita che lo vedrà leader nel campo dell’Ortopedia, della Traumatologia, della Riabilitazione. Siamo convinti che questa sia una grande conquista, con prospettive di sviluppo legate alla formazione, alle scuole di specializzazione, alla nascita di un polo di sviluppo di rilievo regionale per le tecnologie chirurgiche ortopediche innovative nel campo della robotica. Non si tratta di enunciazioni, come da qualche spiffero l’opposizione di sinistra tenta di far passare, ma di una legge, che grazie al sostegno forte e coeso della politica locale di centrodestra civica e sardista, con il fondamentale ruolo svolto dal Presidente del Consiglio regionale Michele Pais, è stata approvata dal Consiglio regionale”.

“Così come è legge il mantenimento dei requisiti e degli standard necessari al mantenimento del Dea del primo livello in capo al presidio ospedaliero Civile di Alghero. È un passaggio importantissimo che segna il grado di attenzione che Alghero sta ricevendo dalla Regione, dopo anni di disinteresse. Adesso resta da seguire l’attuazione del dettato della legge e non commettere l’errore di fare come ha fatto il centro sinistra che ha promesso il primo livello e il nuovo ospedale senza dare seguito a nessuno degli impegni presi ma piuttosto abbandonando la nostra sanità ad un declino che finalmente oggi vede una netta inversione di rotta”.

“Sanità, bene riforma. Marino, ora intesa”

ALGHERO – “Accogliamo con soddisfazione la riforma sanitaria votata dal Consiglio regionale, che punta ad avvicinare i servizi sanitari ai territori e ai cittadini e a dare risposte in tempi accettabili”. Così Forza Italia Alghero riguardo la riforma sanitaria e nel caso specifico dei presidi sanitari algheresi.

“Dopo anni di centralizzazione dannosa, oggi c’è la possibilità di ridare ossigeno ad una sanità che soffre e di dare le risposte in termini di servizi alla salute che i territori necessitano. Solinas e la maggioranza di centrodestra sardista hanno iniziato a dar corpo ad un chiaro impegno elettorale, dimostrando la serietà di un Governo e di una coalizione che nei prossimi 4 anni darà ulteriori prove di efficienza e di coerenza politica. Ovviamente il giudizio positivo sulla riforma potrà essere espresso più compiutamente allorchè la riforma stessa verrà attuata. Per quanto attiene all’incorporazione dell’Ospedale Marino nella Azienda Ospedaliera Universitaria, non condividiamo le censure interessate dell’opposizione di centrosinistra,  ma, a maggior ragione, non condividiamo neppure gli sterili peana di altri personaggi politici”.

“Prima di esprimere il nostro giudizio, che non sarà ancorato a logiche di schieramento ma alla difesa della nostra sanità, attendiamo la stesura e la firma del protocollo d’intesa fra il Presidente della Regione e il Rettore che disciplinerà i termini del passaggio e strutturerà i requisiti e gli standard necessari per il mantenimento del 1° livello”.

“Certo, avremmo preferito fin d’ora un chiaro disposto legislativo che garantisse l’attuazione del Piano di razionalizzazione della rete ospedaliera del 2007 che dopo lunghe battaglie di F.I in regione ha accolto le istanze per l’ottenimento del 1° livello e la realizzazione del nuovo ospedale. Ma crediamo vi siano tutti i presupposti affinchè queste garanzie vengano accolte nella convenzione che sottoscriveranno Solinas e il nuovo Rettore”.

Metano ad Alghero, una rivoluzione. Vantaggi caldaie

ALGHERO – “Arriva il gas metano ad Alghero. Una rivoluzione che porta con sè importanti vantaggi per i cittadini. Infatti in alcune regioni dove non c’è gas metano come in Sardegna si deve ricorrere ad altri combustibili per riscaldare l’aria, l’acqua o cucinare”, cosi Filippo Chessa referente dello Spazio Enel di Alghero che continua “le alternative combustibili a cui sono dovuti ricorrere i sardi sino ad oggi sono diverse ma sicuramente più costose del metano”.

“In alcune città come Sassari dove si prevede l’arrivo del gas metano si sono costruite le condutture ed in attesa si fa scorrere una miscela di aria e propano un gas combustibile chiamato aria propanata. I bomboloni di GPL sono sicuramente le alternative più immediate al gas metano in tutta l’isola oltre che il classico caminetto o le stufe a pellet tanto nominate nel bene e nel male negli ultimi anni”.

“Il costo del trasporto, l’ostacolo che ad oggi ci ha tenuto senza l’uso di tale risorsa invece largamente utilizzata dal resto dei nostri connazionali italiani, sembra esser stato momentaneamente risolto con il trasporto periodico di enormi carichi di gas metano liquefatto che verrà stoccato e distribuito in Sardegna la dove è già stata realizzata l’infrastruttura, ad oggi in corso in diverse zone dell’isola. Alghero in pole position nella classifica dei comuni già attrezzati in Sardegna sembra offrire ai propri cittadini finalmente un opportunità concreta di risparmio sul riscaldamento dell’acqua sanitaria e dell’aria. Da sottolineare l’importanza della scelta della caldaia, quelle di ultima generazione sono quelle a condensazione che sembrano offrire ottime performance di risparmio energetico. Ma il mondo del risparmio energetico sembra non fermarsi al metano!”

“In arrivo buone notizie dal tanto atteso decreto rilancio post covid-19. Il famoso ecobonus è in dirittura d’arrivo e potranno beneficiarne tutti coloro che faranno interventi volti ad un risparmio energetico tale da riuscire a fare il salto di 2 classi energetiche nella loro abitazione. Addirittura lo stato sembra promettere il 110% delle spese di realizzazione di tali prodotti energetici”.

“Ma buone notizie anche per coloro che non potranno beneficiare dell’ecobonus perché non riescono in tale salto di classi o che non sono proprio congrui a tutti i valori necessari per il godimento di tale bonus, infatti grazie alla cessione del credito tutti coloro che vorranno sostituire un vecchio prodotto usato per il riscaldamento come un climatizzatore o una caldaia ecc potranno farlo risparmiando il 65% del costo totale incluso di installazione. Non tutte le aziende sono ancora organizzate per tale offerta ma sul territorio già emerge qualche realtà da diversi mesi”.

“Lo Stato garantisce a tutti i soggetti che hanno migliorato l’efficienza energetica della propria abitazione un’agevolazione fiscale sotto forma di Detrazione di una quota fino al 65% della spesa sostenuta (prodotto e installazione), nella dichiarazione dei redditi (modello Unico o 730). Oppure grazie ad una recente legge consente di cedere tale credito al venditore (qualora questo sia abilitato dall’agenzia delle entrate a prendere in carico tale credito) permettendo al cliente il pagamento del restante 35%. Naturalmente per poter accedere a tali agevolazioni è necessario essere conformi alle diverse regole fiscali e tecniche poste in atto dallo stato ma di facile accesso per la maggior parte dei cittadini italiani”.

“Al Punto Enel di Alghero in via Sant’Agostino 24, oltre alle quotidiane pratiche di gestione dei contatori, le soluzioni per l’efficienza energetica vengono proposte da Enel X, azienda di Enel specializzata nel risparmio energetico. Verrà quindi offerta assistenza per la Cessione del Credito già operativa per climatizzatori, solare termico e caldaie a condensazione utili per i nuovi allacci di gas metano. Sul fotovoltaico rimane sempre la detrazione fiscale del 50% con impianti chiavi in mano da 3 kw a partire da circa 4500 euro. E in arrivo ci sono tante novità sulla mobilità elettrica”.

Covid, 2 positivi ad Alghero

ALGHERO – Con un aggiornamento delle 16,30 di oggi, l’Ats ha comunicato i dati relativi al contagio del Covid ad Alghero. I positivi salgono a due, mentre resta invariato il numero delle persone poste in sorveglianza attiva ( otto).  Stamattina intanto il Sindaco ha sollecitato e richiesto, sia direttamente che insieme agli altri sindaci, attraverso una lettera inviata dal Presidente di Anci Sardegna Emiliano Deiana ad ATS, di avere informazioni “ravvicinate” relative alla situazione Covid 19 sul territorio.

Virus in Sardegna, contagi in calo: +39

CAGLIARI – Sono 2.355 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale si registrano 39 nuovi casi, 32 da attività di screening e 7 da sospetto diagnostico. Invariato il numero delle vittime, 135 in tutto. In totale sono stati eseguiti 141.041 tamponi, con un incremento di 1.768 test rispetto all’ultimo aggiornamento. Sono invece 35 i pazienti ricoverati in ospedale (+3 rispetto al dato di ieri). Sei attualmente i pazienti in terapia intensiva (+1 rispetto al bollettino precedente). Le persone in isolamento domiciliare sono 905. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.270 (+2) pazienti guariti, più altri 4 guariti clinicamente.

Sul territorio, dei 2.355 casi positivi complessivamente accertati, 423 (+5) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 243 (+10) nel Sud Sardegna, 79 (+3) a Oristano, 176 (+11) a Nuoro, 1.434 (+10) a Sassari.

Virus, Asl: diffusi numeri falsi, nessun allarme

SASSARI – Un solo positivo tra i dipendenti amministrativi dell’Aou di Sassari che, nei giorni scorsi, hanno partecipato ad una festa di matrimonio. E’ questo quanto risulta dall’attività di screening avviata dall Igiene pubblica dell’Assl di Sassari e dalla struttura di Sorveglianza sanitaria dell’azienda di viale San Pietro. Si tratta di numeri che niente hanno a che vedere con le notizie diffuse oggi da un quotidiano nazionale on line.

“Ancora una volta ci troviamo a dover far fronte a notizie prive di fondamento e non verificate – commenta la direzione strategica dell’Ao – che non fanno altro che creare ingiustificato allarmismo nella popolazione, soprattutto in momento in cui, invece, servirebbero informazioni chiare e precise”.  Funziona, inoltre, il piano straordinario di sorveglianza sanitaria avviato dall’Aou di Sassari a partire dal 22 agosto e che punta a effettuare i tamponi a tutto il personale dipendente dell’azienda che rientra dalla ferie. Su circa 320 dipendenti sino a oggi sottoposti a test molecolare, sono stati riscontrati 3 casi di positività. I dipendenti sono stati posti in isolamento fiduciario prima che prendessero nuovamente servizio in ospedale.Il piano avviato dall’Aou, in accordo con l’assessorato regionale della Sanità, si inserisce all’interno di un programma di valutazione costante di tutto il personale e della realtà che ruota attorno agli ospedali, con l’obiettivo di garantire la sicurezza all’interno delle proprie strutture. Il piano è realizzato su impulso della Direzione strategica, della struttura di Sorveglianza Sanitaria, in collaborazione con le strutture di Otorinolaringoiatria, delle Professioni Sanitarie, della Clinica Medica, della Microbiologia e della Direzione Medica di Presidio.  

Riforma Centrodestra, nuovo inizio Sanità

ALGHERO – “La riforma sanitaria approvata ieri in consiglio regionale dalla maggioranza di centrodestra e fortemente voluta da Fratelli d’Italia è un importante passo in avanti che cancella la pessima riforma sanitaria di Pigliaru”. Così gli esponenti di Fratelli d’Italia Christian Mulas e Alessandro Cocco sulla riforma sanitaria e polemiche annesse.

Con la nuova riforma noi abbiamo messo al centro del sistema sanitario regionale il paziente e il territorio, restituendo controllo e serenità al primo e autonomia al secondo.

Con l’ARES verranno coordinati solo ed esclusivamente quegli aspetti che consentiranno di realizzare una spesa efficiente attraverso le economie di scala, a vantaggio di tutto il sistema regionale, come gli acquisti e la gestione del personale.

Gli algheresi ottengono un ulteriore risultato: quello di dare un futuro all’Ospedale Marino Regina Margherita, dopo gli anni di progressivo declino che lo avevano riguardato e che aveva creato veri e propri drammi per i malati.

Il Consiglio Comunale e la Commissione Sanità hanno seguito l’avanzamento dei lavori.

Per il Capogruppo Mulas “Con l’ingresso del Marino nell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari il territorio algherese viene fortemente valorizzato: ora si punta a un ospedale all’avanguardia, con l’ortopedia robotica, un centro di formazione e senza compromettere i requisiti per l’ottenimento del primo livello per l’Ospedale Civile.”

Sulla riforma e sul Civile la sinistra continua a mistificare, mentendo ai cittadini e ai suoi stessi elettori, dopo anni di slogan senza nessun risultato.

A questo proposito è notevole sottolineare che nessuno dei consiglieri di sinistra abbia difeso la vecchia riforma. Non l’hanno difesa neppure i consiglieri regionali che durante la scorsa legislatura sedevano nei banchi della maggioranza e l’hanno votata. Evidentemente sono consci loro stessi che l’organizzazione burocratica e lontana dai territori è stata un completo fallimento.

“Alghero non sarà più di Primo Livello”

ALGHERO – “Il centro-destra ha approvato ieri una pessima legge di riforma sanitaria che riguarda principalmente gli aspetti gestionali del sistema, con un mantenimento di funzioni accentrate (acquisti, personale) in una azienda regionale (ARES) ed un ritorno a 8 asl territoriali. Un intervento che paralizzerà, in un momento di grave emergenza determinata dalla pandemia covid19, in un regime commissariale”. Così l’ex-presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau Sulis riforma sanitaria approvata ieri.

“il sistema sanitario, per almeno un anno e che a regime comporterà un incremento delle aziende sanitarie da 6 a 14 ed un aumento di ben 48 figure apicali con un aumento dei costi stimato in oltre 3 milioni di euro. Una riforma che risponde solo a logiche di spartizione di potere della maggioranza e che non interviene minimamente sulle criticità dell’organizzazione territoriale e su quelle drammaticamente evidenti nel sistema ospedaliero. Con un emendamento d’aula sono intervenuti sulla rete ospedaliera, tra l’altro, incorporando l’ospedale Marino di Alghero all’Azienda universitaria di Sassari, di fatto togliendo ogni possibilità al presidio di Alghero di aspirare ad essere riconosciuto ospedale regionale di primo livello in piena autonomia e declassificando il reparto di Ortopedia da struttura complessa a struttura semplice, privandolo dell’autonomia funzionale di cui ha goduto sinora”.

“Tra l’altro non chiarendo la destinazione degli altri reparti Oculistica, Diabetologia, Dermatologia etc. facenti parte del presidio incorporato. Per concludere in bellezza la seduta, hanno bocciato un ordine del giorno che chiedeva impegni sul potenziamento della cardiochirurgia di Sassari. Insomma una giornata che purtroppo dovrà essere ricordata con toni tutt’altro che trionfalistici”.

“Marino all’Aou, Civile declassato”

ALGHERO - “Gli ospedali di Alghero non potranno più essere, in modo autonomo, DEA di primo livello e si dovranno accontentare di essere ospedali di base oppure dovranno essere accorpati a Ozieri o a Sassari che invece ne mantengono autonomamente tutte le caratteristiche”. Così u consiglieri comunali di Centrosinistra riguardo l’annoso tema della sanità locale e in seguito alle scelte della Regione. 

“Mancando ortopedia tra le discipline obbligatorie per ottenere il DEA di primo livello, il Civile di Alghero perde uno dei requisiti essenziali. Verrà declassato automaticamente. A poco valgono annunci in legge di protocolli e convenzioni che, evidentemente, restano buone intenzioni, ma inferiori nella gerarchia delle fonti al rango di legge. Senza ortopedia, non c’è primo livello e senza primo livello ci si dovrà accontentare di poche basilari discipline”

“E’ questo il primo nefasto risultato del trasferimento dell’Ospedale Marino di Alghero all’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari avvenuto ieri, con voto segreto, in Consiglio Regionale. Non solo, ma anche Ortopedia del Marino, robotica o meno, verrà declassata a struttura semplice, avendo già l’AOU abbondanza di strutture complesse. E questa è un’altra certezza in negativo”.

“Essendo, tra l’altro, l’Ospedale Marino “Regina Margherita” trasferito interamente alla Università, incerta resta la collocazione di reparti incardinati o da incardinare di fatto o di norma, fino a ieri, al Marino. Oculistica, diabetologia, pneumologia, dermatologia, lungodegenza, che fine faranno? In legge non si è voluto scrivere niente. Tutto al caso”.

“Mentre vi è la certezza che Cagliari, Sassari, Sanluri avranno i fondi per il nuovo ospedale, Alghero rimane al palo, nonostante le promesse”

“E’ questo il frutto di un emendamento blitz inserito in una legge che aveva obiettivi di funzionalità gestionali per la sanità sarda, avulso da ogni logica di programmazione, da ogni analisi seria, da criteri di uniformità.  Accorpato in un emendamento e politicamente barattato col trasferimento del microcitemico alla Asl 8 o del “Businco” all’AOU di Cagliari, con logiche che con la politica sanitaria non hanno niente da spartire. Mentre le Università ottengono i posti letto che lo Stato non ha accordato. Tanto paga Alghero”.

“A nulla è valso il Consiglio Comunale aperto che non ha pregiudizialmente detto no al polo di robotica, ma solo se subordinato al mantenimento contestuale in legge dei requisiti di DEA di primo livello per l’ospedale di Alghero, al mantenimento in legge delle discipline esistenti, all’inserimento nella stessa norma delle risorse per il nuovo ospedale. Carta straccia, nel silenzio complice del Sindaco”.