“Gestione posidonia, simbolo del fallimento”

ALGHERO – “Quando nei primi mesi del 2019 l’Amministrazione di centrosinistra restituiva agli algheresi la Spiaggia di San Giovanni, eliminando un sito di accumulo creato molti anni prima dal Centrdestra e recuperando tonnellate di sabbia separata dalle alghe in seguito a un trattamento di vagliatura, la normativa di riferimento per il trattamento della posidonia era la stessa di oggi”. Cosi l’ex-assessore alle Manutenzioni e componente della lista civica Per Alghero Mario Nonne riguardo la questione della posidonia.  
“Quando nello stesso periodo il centrodestra lanciava il fake slogan “Spiagge pulite tutto l’anno”, la normativa di riferimento per il trattamento della posidonia era la stessa di oggi. Ho voluto fare queste precisazioni per spiegare che la bocciatura da parte della Corte Costituzionale della pasticciata legge sulla gestione della posidonia spiaggiata, promulgata dalla Regione Sardegna, non è la ragione della situazione disastrosa in cui si trovano in questo momento le nostre spiagge.”
“Non c’è dubbio che la normativa debba essere migliorata, ma è importante precisare che questa di adesso è la stessa normativa che vigeva quando il centrodestra conociano faceva, con le sdraio in spiaggia nel mese di dicembre, manifestazioni di carattere ridicolo (ma forse, dopo i risultati impietosi di questi 2 anni di amministrazione, sarebbe più corretto dire patetico…), promettendo mirabilia sulla pulizia delle spiagge.  Oggi l’assessore preposto prova a cercare alibi all’incapacità dimostrata dall’Amministrazione nella gestione dei nostri litorali in questi 2 anni, minacciando “proteste clamorose” contro la Corte costituzionale (ci perdonerà l’assessore se, pensandoci, ci scappa una risata…), facendo finta che i problemi attuali nascano da quella sentenza e non dalla scellerata scelta della sua Amministrazione di ricominciare con la politica dei siti di stoccaggio, piuttosto che continuare nella strada già segnata del trattamento della posidonia e del recupero della sabbia.
“Inizialmente, invero, sindaco e assessore ci avevano promesso un impianto di trattamento a San Marco, ma nei fatti di quell’impianto sono rimasti solo cumuli di posidonia abbandonati sulla terra nuda, mentre al contrario si continuano a moltiplicare a dismisura i siti di stoccaggio temporaneo, gli ultimi dei quali deliberati pochi giorni fa dalla giunta comunale.  In conclusione direi che, se dovessimo cercare una promessa sulla quale misurare il grado di fallimento delle promesse della giunta Conoci, la gestione della posidonia risulterebbe emblematica per spiegare come essere capaci di coniare degli slogan elettoralmente efficaci non abbia nulla a che vedere con la capacità di amministrare una città.”

Alghero, accordo Comune-Movimento Omosessuale Sardo

ALGHERO – Il Comune di Alghero ha accolto la richiesta del M.O.S., Movimento Omosessuale Sardo, di adesione e partnership al bando promosso dalla Presidenza del Consiglio del Ministri, Dipartimento delle Pari Opportunità, finalizzato a potenziare e promuovere i Centri di Ascolto di persone vittime di discriminazione o di violenza, a causa del loro orientamento sessuale e dell’identità di genere. Il progetto prevede un corso di formazione sulle tematiche LGBT rivolto agli operatori pubblici e attività di sostegno e assistenza alle vittime di trattamenti discriminatori o di violenza.

“Il progetto – spiega l’assessora ai Servizi Sociali Mariagrazia Salaris – vuole rappresentare un passo deciso verso la costruzione di una cultura del rispetto e antidiscriminatoria, favorendo la piena partecipazione di ogni cittadino, al di là dei propri orientamenti sessuali, allo sviluppo sociale, economico e culturale della propria comunità”. La direzione intrapresa è quella di garantire a tutte e tutti la piena cittadinanza, migliorando così la qualità delle relazioni e della convivenza in tutte le comunità del territorio, con la conseguente riduzione dei fenomeni discriminatori. Il Presidente del MOS, Massimo Mele, sta ricevendo in questi giorni diverse adesioni da parte di cooperative e agenzie di formazione che rappresenteranno un valido supporto alla formazione e inserimento nel mondo del lavoro.

“Con il potenziamento dei servizi di assistenza e la partecipazione di numerosi Enti locali e dei Servizi Sanitari dell’ATS e dell’AOU, delle provincie di Sassari, Olbia/Tempio e Nuoro – afferma il Presidente del MOS – saremo in grado di accogliere tutte le richieste di assistenza provenienti da persone LGBT, anche migranti, vittime di discriminazione o violenza in famiglia, a scuola o sul posto di lavoro. Inoltre, la collaborazione con il Dipartimento di Psicologia e Sociologia dell’Università di Cagliari, l’Ordine degli Psicologi e delle Psicologhe della Sardegna e le associazioni impegnate nella lotta alle discriminazioni e nell’accoglienza, ci permetterà di formare il personale degli Enti Pubblici sulle tematiche legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere, per garantire alle cittadine e ai cittadini LGBT un accesso non discriminatorio e umiliante ai servizi pubblici”.

Sanità, Psd’Az-Lega rassicurati dall’assessore Nieddu

ALGHERO – “Esprimiamo apprezzamento per il fatto che l’assessore della sanità della Regione Sardegna Mario Nieddu abbia aderito all’invito del Consiglio comunale tutto, volto a fornire spiegazioni sul futuro della Sanità algherese. Ci riteniamo altresì soddisfatti delle risposte e spiegazioni fornite, che rispecchiano le aspettative di un territorio trascurato e relegato ai margini della sanità regionale. Siamo stati rassicurati sugli argomenti principali che sono stati sviluppati durante il consiglio”. Cosi il consigliere comunale Roberto Trova che interviene a nome del Psd’Az e della Lega rispetto a quanto comunicato dall’assessore della Giunta Solinas. 

“Da innumerevoli anni si parla del nuovo ospedale di Alghero che l’assessore ha confermato rientrare nella programmazione regionale, insieme ad altre tre città della Sardegna. In attesa di vedere la sua realizzazione la Regione ha stanziato cifre importanti per mettere la riqualificazione sia strutturale che tecnologica dell’ospedale civile e del marino, assenti da decenni. Per quanto riguarda il DEA di primo livello è confermata la volontà della Regione di dare continuità al reparto di terapia intensiva anche dopo il superamento dell’emergenza Covid. A questo proposito la Regione si impegna a favorire ogni azione necessaria affinché l’accreditamento venga raggiunto ufficialmente. In ogni caso il servizio di terapia intensiva continuerà a lavorare salvando vite umane come nell’ultimo periodo”.

“Il terzo problema, relativo alla carenza del personale sanitario, la Regione, dopo anni di blocchi assunzionali che hanno portato alla desertificazione dei reparti, ha bandito 63 concorsi attualmente in svolgimento e di cui anche Alghero avrà beneficio. Durante lo svolgimento dei lavori, tuttavia, sono state evidenziate le difficoltà nel reperire medici specializzati in anestesia e rianimazione. Purtroppo la pandemia ha dirottato queste figure, la cui carenza era già cronica prima della pandemia, verso ospedali Covid”.

“L’assessore, senza creare facili illusioni, ha assicurato il massimo impegno per risolvere questo annoso problema; problema che peraltro riguarda non solo la sanità sarda ma anche quella nazionale. L’assessore alla conclusione dei lavori si è impegnato, nei confronti del Consiglio Comunale, per un continuo aggiornamento sull’evoluzione dei principali punti trattati, sui quali il Consiglio Comunale non mancherà di vigilare e sollecitarne la migliore soluzione possibile”

Alghero, rischio criminalità: allarme del Pd

ALGHERO – “Destano preoccupazione le notizie apparse su tutti gli organi di stampa locali e nazionali, sulla retata effettuata in Italia e in Europa, nell’ambito della lotta al narcotraffico, dove è apparsa la città di Alghero come centro operativo e base strategica di alcuni arrestati”. Cosi il capogruppo del Partito Democratico Mimmo Pirisi che punta i riflettori su una questione molto dibattuta in città e molto delicata e preoccupante.

“Trovare il nome di Alghero in un campo, diverso da quello della promozione turistica, culturale o di spettacolo, dovrebbe fortemente preoccuparci e far riflettere. Una città tranquilla, con ambienti produttivi sani, rischia la contaminazione di ambienti malavitosi che, non possiamo permettere che attecchiscano da queste parti, per noi e per i nostri figli”.

“Ecco perché un grande plauso va alle forze dell’ordine cittadine per l’operazione condotta a termine e per quello che ogni giorno fanno, perché la nostra comunità sia tenuta fuori da ambiti che non siano legali. Ma non può mancare una sollecitazione a tutti gli amministratori, affinché si facciano promotori di politiche e atti che allontanino ogni tipo di tentazione in quei campi dove malavita e malaffare fioriscono facilmente. In città abbiamo Forze dell’Ordine dotate di grandi professionalità, uomini che in questo momento storico, a causa della pandemia in corso, devono raddoppiare i propri sforzi per garantire la legalità sempre”.

Covid in Sardegna, +51 casi, netto calo. Ricoveri in discesa

  1. ALGHERO – Sono 55.651 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 54 nuovi casi. In totale sono stati eseguiti 1.214.532 tamponi, per un incremento complessivo di 2.201 test rispetto al dato precedente. Si registrano due nuovi decessi (1.416 in tutto). Sono invece 295 (-15) le persone attualmente ricoverate in ospedale in reparti non intensivi, mentre sono 40 (+1) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 15.325 e i guariti sono complessivamente 38.575 (+135). Sul territorio, dei 55.651 casi positivi complessivamente accertati, 14.555 (+24) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 8.422 (+5) nel Sud Sardegna, 5.010 (+7) a Oristano, 10.740 (+4) a Nuoro, 16.924 (+14) a Sassari.

Urologia, apre il reparto di degenza: plauso a Pais

ALGHERO –  “Dopo anni di immobilismo e scelte sbagliate, è pienamente operativo il reparto di Urologia dell’Ospedale Civile di Alghero. Tale importante traguardo è stato possibile grazie all’attività di programmazione sanitaria regionale e alla fondamentale attività di coordinamento e direzione congiunta tra la Direzione della ASSL Sassari e la Direzione Sanitaria Ospedaliera. Il Servizio delle Professioni Sanitarie ha fornito le risorse infermieristiche necessarie per garantire le attività dei reparti di Chirurgia, Otorino e Urologia”. È quanto dichiarano i consiglieri comunali di Alghero Maurizio Pirisi (Lega) e Roberto Trova (Psd’az).

“Con l’attivazione di sei posti letto dedicati ai ricoveri ordinari e due in regime di day hospital – proseguono i consiglieri Pirisi e Trova –  viene garantita la permanenza ad Alghero di un fondamentale servizio sanitario di cura e diagnosi delle patologie urologiche con strumentazioni mediche innovative e moderne”.

“E’ la miglior risposta immediata ed efficace, dell’Assessore Nieddu e del lavoro de Presidente Solinas, dopo il Consiglio comunale di ieri, tesa a soddisfare i bisogni sanitari del territorio algherese – concludono i consiglieri – Ed è la riprova, concreta e tangibile dell’impegno dei nostri rappresentanti, Presidente Pais in testa, in Regione”.

Ritrovo e rifiuti in Piazza Sulis: critiche

ALGHERO – Nel pomeriggio di ieri sono state diffuse diverse immagini su facebook in cui venivano immortalati gruppi di persone in Piazza Pulis. Per la maggioranza giovani che si sono ritrovati per trascorrere qualche ora e consumare bevande e altro concesso dalle attività aperte che, viste le restrizioni in atto, lavorano solo con l’asporto. Immagini che, però, hanno fatto emergere diverse critiche in particolare dai titolari di bar e ristoranti che vedono ancora inficiato il loro lavoro  a seguito del mancato passaggio nella cosidetta “zona gialla”. Inoltre, come evidenziato dalle stesse foto e commentato anche da diversi rappresentanti politici, gli stessi avventori hanno lasciato in loco i residui dei coloro consumi e dunque bottiglie, bicchieri e altri rifiuti che hanno reso indecorose alcuni porzioni della piazza. Per ripristinare la pulizia dell’area è intervenuto il personale dell’azienda incaricata.

Consiglio unito a Nieddu: terapia intensiva e nuovo ospedale

ALGHERO – “Tutti i consiglieri comunali  di Alghero – ascoltate le parole dell’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu, presente nell’aula virtuale nella seduta di ieri – prendono atto degli impegni assunti dall’assessore regionale in ordine alla realizzazione del nuovo ospedale e soprattutto in merito all’accreditamento della terapia intensiva, rinviato fino all’assunzione degli anestesisti necessari. Nonostante le rassicurazioni permane comunque la preoccupazione in merito alla situazione sanitaria del territorio. In particolare, ribadiscono la forte richiesta di destinare in tempi brevi e certi, e comunque entro il 2021, le risorse umane e professionali necessarie per poter aprire il reparto di terapia intensiva polispecialistica anche dopo l’emergenza covid e chiedono che contemporaneamente venga riattivato il procedimento di accreditamento concluso negativamente lo scorso mese di Aprile. Chiedono altresì che vengano destinati anestesisti in numero sufficiente, anche tramite mobilità e assegnando quota parte degli idonei nel concorso dell’AOU, per mantenere attive, non solo per gli interventi di emergenza, le sale operatorie degli ospedali Civile e Marino, da riattivare anche per la chirurgia programmata, al fine di evitare lunghe liste d’attesa o il ricorso al trasferimento a Sassari o ad Ozieri, o tanto meno al privato a pagamento. Chiedono che venga ufficializzato entro tempi celeri, e comunque entro il 2021, con delibera di giunta, l’ottenimento del DEA di primo livello per il nostro presidio.  Chiedono altresì che entro tempi ragionevoli, non oltre settembre 2021, venga attivata la procedura per la progettazione del nuovo ospedale, previsto dal piano sanitario vigente, reperendo le risorse dai fondi per l’edilizia ospedaliera e/o da quelli previsti nel PNRR nazionale. Ribadiscono l’urgenza del rafforzamento della medicina territoriale, della salute mentale e del Serd, della medicina dello sport e l’individuazione delle figure di direzione del distretto e del presidio, competenti e responsabili. Chiedono la riapertura dell’endoscopia chirurgica.  Riaffermano l’esigenza di una chiara prospettiva per l’ospedale Marino, fissando fin d’ora la stipula della convenzione tra AOU e Regione e, per l’ortopedia, ai fini dell’ottenimento del DEA di 1 livello, la stipula della convenzione tra AOU e ASSL di Sassari. Chiedono di riprendere l’attività operatoria all’Ospedale Marino con almeno due sedute settimanali e chiedono ritorni a regime anche l’attività operatoria della Chirurgia generale, dell’oculistica, della ginecologia e dell’urologia Ribadiscono la volontà di addivenire a brevissimo, entro l’estate 2021, ad un progetto coordinato e condiviso tra Regione e Comune di Alghero sulla sanità del territorio, individuando priorità, risorse, strumenti e missioni per i nostri ospedali per rafforzare i servizi indispensabili per i nostri concittadini dopo un lunghissimo periodo di emergenza sanitaria da Covid 19”.
Consiglieri Comunali di Alghero

Alghero rivendica: Primo livello e nuovo ospedale:

ALGHERO – Primo livello e nuovo ospedale, Alghero rivendica l’avanzamento della sanità: il Sindaco Mario Conoci nel suo intervento in Consiglio Comunale di oggi.

“Una presa di coscienza importante di tutto il Consiglio comunale. Alghero rivendica un avanzamento della Sanità del territorio. Nonostante il grande impegno degli operatori sanitari che con professionalità e abnegazione sopperiscono alle difficoltà, dobbiamo condurre in porto le battaglie ventennali per le quali non facciamo passi indietro”. Il Sindaco Mario Conoci lo ha affermato nel corso del dibattito sulla sanità in Consiglio Comunale, alla presenza dell’Assessore Mario Nieddu, del Dott. Flavio Sensi, Direttore di Area ASSL Sassari, Dott. Gioacchino Greco Direttore Sanitario Ospedale di Alghero. “Primo livello e nuovo ospedale sono le nostre battaglie – ha ribadito – che non sono battaglie di campanile ma battaglie per rafforzare l’intera sanità sarda in un territorio troppo spesso trascurato. Pensiamo che questa stagione politica debba dare le risposte che attendiamo. Per il primo livello debbono essere completate le procedure per l’accreditamento della terapia intensiva e di quanto si rende necessario per il DEA di primo livello. La aspettativa del primo livello è una aspettativa che risale a diversi anni, prevista dalla pianificazione regionale e che penso sia un diritto non solo della città di Alghero, ma dell’intero sistema sanitario sardo, all’interno del quale i presidi di Alghero vogliono svolgere la loro funzione a servizio del territorio, e la tradizione della nostra sanità merita questo”.

“La Terapia Intensiva è una rivendicazione risalente a molto tempo prima. Esistevano i locali, parzialmente le attrezzature. Ma il Covid ha accelerato ogni cosa, compresa la necessita di allestire un reparto essenziale come lo è ora, ma che lo sarà anche in futuro. Passi avanti si, ma è necessario ora dare quel colpo di reni affinché al termine dell’emergenza quel reparto continui, garantendo che si possa conseguire il primo livello. Ma i fari sono puntati anche sul nuovo ospedale: Alghero merita il nuovo ospedale, sappiamo che è nel programma e che ci sono le risorse comunitarie dedicate. Vogliamo che venga confermato”.

Posidonia, dov’è l’impianto? Mulas convochi la commissione

ALGHERO – “La stagione riparte, è auspicata da tutti, ma la nostra città rischia di arrivare impreparata, con la sua punta di diamante spuntata: le spiagge appunto. Nonostante il lavoro iniziato da più di qualche settimana dalla ditta appaltatrice per la pulizia delle spiagge, (a proposito questo è l’ultimo anno), i lavori stentano ad essere conclusi”. Cosi il capogruppo del Partito Democratico Mimmo Pirisi sulla questione della posidonia.

“Si aggiunga la decisione la corte costituzionale, con questa Sentenza che  blocca tutto,  ma anche questa era prevedibile e scontata,  visto l’impianto della legge regionale che faceva acqua da tutte le parti. Ora siamo veramente in alto mare o meglio, immersi nella posidonia, e le soluzioni ancora non si intravedono. Credo sia opportuno che Il Presidente della commissione Ambiente Mulas convochi urgentemente la commissione alla presenza dell’Assessore e dei tecnici comunali per discutere della situazione e per individuare le strategie da portare avanti tutti insieme per risolvere il problema”.

“Corriamo seriamente il rischio di  dare una pessima immagine di Alghero alla cittadinanza e al comparto turistico e ai futuri vacanzieri, senza contare che non si capisce che fine abbia fatto l’impianto di San Marco dato per imminente realizzazione la scorsa primavera con tanto di Conferenze stampa e selfie, e che a oggi, i si intravedono solo accumuli di posidonia in mezzo all’erba, e la sabbia invece dopo un anno di piogge, e già finita sotto terra con buona pace dell’eventuale recupero e riposizionamento.