Candidature, lettera a Berlusconi

ALGHERO – Come avvenuto in tutti gli schieramenti e partiti, anche nel centro-destra e in particolare in Forza Italia, nello specifico nell’area che ricade nell’ex-Provincia di Sassari, ci sono delle fibrillazioni rappresentante (anche) da una lettera aperta redatta e diffusa dal supporter e collaboratore della prima ora degli azzurri, il sassarese, Andrea Da Passano. Missiva che riportiamo qui di seguito integralmente, ma che, visti anche i tempi (oggi scadono le candidature) e le varie dinamiche interne, è proprio il caso di dirlo “lettera morta”.

Caro Presidente Berlusconi,

mi permetto di rivolgermi a Lei prima di tutto in una veste che so piacerle e a cui tiene particolarmente: quella di sardo. Sì, perché Lei con la Sardegna ha sempre avuto un legame particolare, profondo, sincero e ricambiato. Per Lei la nostra isola ha storicamente rappresentato il rifugio ideale in cui passare tanti momenti importanti, di riposo ma anche di riflessione.
Per quanto riguarda poi la politica, non fu certo casuale la scelta di affidare fin dal 1994 le questioni sarde all’occhio vigile, attento e totalmente affidabile di Romano Comincioli: con competenza e autorevolezza il Suo compagno di banco ai Salesiani è stato, fino alla triste scomparsa, l’ideale rappresentante della causa azzurra nella nostra terra. Le sue naturali doti di equilibrio e di buon senso – umano e politico – mancano molto a tutti noi, anche perché nessuno è stato minimamente in grado di sostituirlo nel delicato compito di tenere insieme le varie anime di Forza Italia nell’isola, né tantomeno di costituire un punto di riferimento credibile per i vari componenti della coalizione, dall’UDC ai Riformatori sardi fino al PSD’AZ e FDI. Sottolineo l’aspetto dei movimenti alleati perché essi sono stati tradizionalmente la base di partenza per cogliere anche in terra sarda successi indimenticabili e di notevole importanza, sia a livello amministrativo che regionale e quindi parlamentare. So quanto Lei tenga all’avere sempre uno schieramento il più possibile unito, ampio e articolato: ne è un ottimo esempio la compagine che, sotto la sua regia, ha portato alla recente vittoria in Sicilia con Nello Musumeci.
Oggi purtroppo l’assenza di una strategia altrettanto illuminata in Sardegna, unita ai preziosi consigli di un altro vero amico quale era per Lei il Presidente Cossiga, sta portando a prospettive ben poco incoraggianti per il Centrodestra, il che è fonte di ulteriore dispiacere e preoccupazione per chi come noi tiene alla causa della libertà, visto che si andrebbe così in controtendenza rispetto al clima molto positivo che si respira nel resto del Paese.
Le chiedo perciò una sola cosa, e lo faccio appellandomi alla Sua proverbiale lungimiranza e all’attenzione che Lei ha sempre avuto per la nostra, la Sua Sardegna: faccia un supplemento di riflessione rispetto all’opportunità di applicare anche all’isola i criteri di scelta dei rappresentanti di Forza Italia che stanno intelligentemente contraddistinguendo le altre realtà. Rinnovamento, fedeltà riconosciuta alla causa e forte radicamento territoriale sono doti imprescindibili nella selezione delle persone ritenute adatte a portare in Parlamento la bandiera azzurra, anche per quanto riguarda le figure femminili e i giovani da valorizzare. In caso contrario, la resa anche in termini elettorali premierà purtroppo i nostri avversari, che siano il M5S o il Pd poco importa. Credo che in tal senso sia indicativo il risultato di un recentissimo sondaggio effettuato da un autorevole istituto, che ad oggi vedrebbe il Centrodestra perdente in tutti i Collegi Uninominali isolani, nella maggior parte dei casi addirittura terzo.
Resta inteso che noi ci batteremo comunque per la causa, ma certo sarà più facile se a guidarci in battaglia avremo delle locomotive, non delle zavorre. Il valore aggiunto di scelte innovative e coraggiose può rappresentare la vera chiave di volta per cogliere ulteriori successi in terra sarda.
Altrimenti, usando una metafora, si potrebbe dire che quel vento azzurro che soffia forte in tutta l’Italia, si affievolisce davanti alle coste dell’isola. “Chi ci crede vince” è una bella frase che Lei ripete spesso per darci la carica. Ecco, io vorrei poterci credere ancora una volta, per vincere e far vincere così anche la Sardegna.

Nella foto il Presidente Berlusconi e Andrea Da Passano

S.I.