Calich e depuratori, laguna “valvola di sfogo”: ora basta

ALGHERO  – Ieri il presidente della commissione Ambiente, Christian Mulas ha riunito ieri i vertici del Parco di Porto Conte e le associazioni ambientaliste per discutere del fenomeno che sta investendo la laguna del Calich. In collegamento in videoconferenza era presente anche la deputata del M5 Stelle Paola Deiana. “La laguna è un gioiello da salvaguardare e tutelare, oggi non è un mistero che il Calich abbia problemi, le continue immissioni quotidiane di reflui stanno modificando profondamente l’ecosistema della laguna, contribuendo ad accelerare fenomeni di eutrofizzazioni e crescite continue incontrollate di alghe” ha sottolineato il Presidente Mulaas. L’intervento del direttore  del Parco di Porto Conte Mariano Mariani è stato esaustivo e propositivo nel dare le spiegazioni sulla situazione attuale della laguna del Calich, invitando il presidente della commissione a coinvolgere i rappresentanti delle borgate per discutere del problema.  “La laguna – ha detto Mariani – ha problemi di disordinata affluenza di notevoli regimi di afflussi e ciò crea evidenti problemi che si aggiungono al fatto che queste acque sono dolci e incidono rispetto all’ecosistema esistente basato su una tipologia di acque salmastre tipica delle lagune. In questa situazione, anche gli scarichi nel Calich del cento di  Bonassai, Consorzio Industriale, Olmedo, Santa Maria La Palma e altri, è normale che possano accadere fenomeni proliferazione algale e di assenza di ossigenazione dello specchio acqueo”.  Il dibattito in commissione ha registrato  importanti contributi da parte dei Commissari presenti, che hanno messo in luce criticità e anche possibili soluzioni ad un problema che, se non affrontato al meglio e una volta per tutte (vista anche la posizione strategia in cui si trova la laguna), “non potrà che peggiorare”, è stato detto.

Gli interventi di Lega Ambiente Roberto Barbieri  e Lipu  Francesco Guillot hanno ricordato che il Calich era stato al centro di un importante progetto  comunitario, Retragals avviato nel 2019, per risolvere le criticità ambientali. La Commissione ha fatto proprie anche le istanze di alcuni operatori della pesca presenti nella seduta che intendono poter realizzare dei progetti per creare impresa e dunque occupazione. “La Commissione è stata aggiornata ad una prossima seduta con la diffusa volontà di non spegnere i riflettori sulla grande risorsa che rappresenta, o che dovrebbe rappresentare, lo stagno del Calik per Alghero e suo territorio”, ha concluso il Presidente Mulas.