ALGHERO – “Eolico offshore: le responsabilità non si cancellano con i comunicati stampa
Oggi Cacciotto e Di Nolfo si dicono contrari all’impianto davanti a Capo Caccia. Ma il loro assessore regionale di riferimento, l’algherese Francesco Spanedda, ha firmato il nulla osta alle indagini preliminari.
Troppo comodo fare la voce grossa in città e poi fingere di non vedere cosa succede a Cagliari, mentre i loro padrini politici (Piu è in giunta regionale) fanno l’esatto opposto di ciò che dicono.
La verità è semplice: le stesse forze che oggi fingono indignazione sono le stesse che ieri nell’Europa dei verdi e dei socialisti e poi con il Governo Draghi con dentro il PD, i 5 Stelle e la Todde, allora “responsabile” della transizione energetica, hanno scritto le regole che ci impongono queste idiozie.
Non mi stupisce che questa follia ambientalista prosegua anche qui.
Noi diciamo le cose come stanno: se non può fermare l’impianto in mare, il sindaco inizi a predisporre le necessarie ordinanze per impedire l’approdo dei cavi a terra; si coinvolgano le comunità locali e si discutano le eventuali ricadute sul territorio; basta silenzi complici di Spanedda, Piu o di Todde. Il resto sono chiacchiere. E le chiacchiere non difendono né Alghero né la Sardegna”.
Alessandro Cocco, Fratelli d’Italia