“Dopo Bruno, uniti per Alghero”

ALGHERO – “Dopo un’estate nella quale non sono mancate le frequenti incursioni mediatiche del sindaco, di qualche consigliere comunale e dei pochi assessori superstiti sui presunti successi e sulle iniziative dell’amministrazione Bruno, nulla è cambiato.
L’attrezzatissimo e agguerritissimo team del sindaco, quello che ne cura la comunicazione, costituito da collaboratori ufficiali, oltre che da un manipolo di incursori del web che presidiano i principali social network ( non si capisce se siano veri e propri sostenitori di Bruno o se siano altre motivazioni ad animarli), continua a sostenere la narrazione di un’amministrazione che, instancabile, procede a ritmi serrati, operosa ed efficace nella sua azione, capace di risolvere ogni problema, che riempie gli hotel e i ristoranti, la città di turisti, ed è perfino capace di alleviare le sofferenze degli innamorati non corrisposti, e grazie a faraoniche opere pubbliche e eventi di rilievo mondiale da essa realizzati, è capace di riportare finalmente Alghero ai fasti del passato.
Ovviamente questa è pura narrazione e tale rimane: una favola, un romanzo fantasy, il racconto di una realtà immaginaria ben distante da quella percepita dai cittadini, soprattutto da parte di quella maggioranza di essi che non ha potuto materialmente e direttamente godere di alcun beneficio dalle scelte dell’amministrazione!
Ahimè, fino ad oggi, è proprio questo l’unico successo del sindaco Bruno e della sua inconsistente maggioranza: quello della narrazione e dell’immaginazione. Bisogna dargliene atto!
La realtà è invece ben diversa: costituita da un’amministrazione che arranca, che fa fatica a gestire l’ordinario, che quando va bene è in ritardo su tutto; con una maggioranza che annaspa sempre più in un mare di problemi e contraddizioni e nella mancanza dei numeri e fa fatica a portare avanti qualsivoglia provvedimento. Un’amministrazione dimezzata, nella quale da mesi mancano 3 assessori su 7 , che è riuscita a destabilizzare la struttura degli uffici con frequenti e insensate “riorganizzazioni”, situazione questa che, inesorabilmente ricadrà sulle spalle dell’intera collettività e di chi succederà nella guida del Comune.
Un’amministrazione che di fronte ai momenti più critici, quelli nei quali erano in gioco il futuro dell’aeroporto, di molti lavoratori a rischio licenziamento, della sanità locale, giusto per ricordare i più rilevanti, anziché schierarsi da subito e coraggiosamente a tutela degli interessi della comunità algherese ha preferito temporeggiare e solo di fronte alla ineluttabile esigenza di schierarsi, non poteva non farlo, sarebbe stato dichiaratamente alto tradimento, lo ha fatto timidamente e tiepidamente, con l’unico risultato di far perdere la città su tutti i fronti.
In occasione della seduta consiliare dell’11 settembre il sindaco ha superato lo scoglio del conto consuntivo potendo così, almeno per ora, proseguire il proprio mandato. Il mantra è stato: “meglio un sindaco del commissario”!
Concetto opinabile: forse è così, forse no, ma proprio questo deve significare che le opposizioni capaci e motivate a farlo, oggi più che mai, hanno un preciso dovere: proporre alla città, agli algheresi un progetto alternativo a quello ampiamente fallimentare di chi fin dal 2012, da ben 5 anni, ha prima tradito il proprio sindaco sfiduciandolo e poi è riuscito ad essere a sua volta eletto a tale carica, perpetrando il fallimento e ricorrendo ad ogni espediente pur di galleggiare.
Questo implica che i partiti e i movimenti che condividono questa analisi debbano rompere gli indugi: i tempi sono decisamente maturi e, da subito, mettersi a lavorare alla messa a punto del Progetto Comune, ad una proposta di Buona Amministrazione della città, capace di ridare slancio alle speranze e alle aspettative degli algheresi e alla nostra città un futuro fatto di benessere, valorizzando pienamente tutte le sue vocazioni e potenzialità.
Superiamo i tatticismi e i personalismi, l’obiettivo è troppo importante; è un appuntamento al quale non possiamo arrivare in ritardo e impreparati! Per Alghero la sfida è lanciata“.

Marco Di Gangi, vice coordinatore regionale di Energie per l’Italia e presidente di Azione Alghero