Bruniani scoprono le partecipate

ALGHERO – “Dopo averle definite in ogni modo, il meno esagerato “carrozzoni”, il centrosinistra bruniano si accorge dell’esistenza delle partecipate. Dopo tre anni e più di governi diretti e indiretti, le tre realtà ideate e realizzate dalle Giunte di centrodestra guidate da Marco Tedde vedono (solo) oggi un estremo interesse da parte di coloro che, senza numeri, governano Alghero”. E’ Forza Italia-Alghero, attraverso il gruppo consigliare composto da Nunzio Camerada, Maurizio Pirisi e Michele Pais, a mettere in evidenza la nuova particolarità dell’amministrazione Brumno e sua ex-maggioranza.

“Non sappiamo se per dare un minimo di durata alla pantomima dell’ultimo consiglio comunale o se anche lui folgorato sulla via di damasco dal fascino dell’In-House ma il consigliere Sartore ha speso il tempo del suo intervento per lodare la bontà dell’azione amministrativa per risanare l’Alghero In-House. Bene! Ci fa piacere che abbia cambiato idea e che dopo aver per tre anni, insieme ai suoi colleghi e al suo sindaco, considerato la società come un cancro da estirpare, i dipendenti come dei parassiti e dopo averne decretato la morte in consiglio comunale non più tardi di un anno fa, ora la considerino strategica e soprattutto efficiente. Eh si, noi l’abbiamo sempre sostenuto che le partecipate comunali costituiscono una risorsa da efficientare e da valorizzare, composte da professionalità che non meritano il trattamento a loro riservato da Bruno & co. con continue minacce di licenziamento o come negli altri casi senza garanzie del posto di lavoro e ancora speriamo che alle parole seguano i fatti. Ma purtroppo sappiamo anche che questa micromaggioranza è tanto brava a parlare quanto incapace a fare e a programmare e così anche per l’Alghero In House, come per Meta e Secal, non vi è nessuna volontà programmatoria ma il tutto è lasciato al caso e alla precarietà”.

“Perché il buon Sartore, se fosse davvero in grado di leggere i numeri dovrebbe chiedere al suo sindaco perché l’In House vada avanti con un contratto di servizio che viene prorogato (peggiorativamente) di anno in anno, anziché avere una durata di cinque anni che consentirebbe davvero di effettuare investimenti, di dare certezze e motivazioni ai suoi dipendenti, chiederebbe perché l’ammontare del contratto di servizio prorogato sia stato ridotto di ben 180.000 euro, mettendo a rischio l’equilibrio economico della società. Inoltre chiederebbe perché non si applichi il regolamento sulla sosta in modo da consentire alla società In House di incassare somme molto più rilevanti, andrebbe ad accertarsi quali investimenti siano stati fatti (zero o quasi nel 2016) e quali siano in previsione nel 2017″.

“E poi domanderebbe a chi di dovere e a se stesso perché dopo aver dichiarato che i dipendenti erano in esubero e dovessero essere licenziati si sia invece provveduto ad assumere 10 lavoratori interinali, si chiederebbe come è possibile che nonostante il divieto di subconcessione dei parcheggi si siano “regalati” 25 stalli ad un soggetto privato, senza nessuna gara ma sono guardandosi intorno fra gli amici stretti e così via! Ma sappiamo anche la verità, che a Sartore occorreva solamente fare un intervento in Consiglio e non realmente pensare alla crescita di Alghero In-House o delle altre partecipate.

Nella foto il gruppo consigliare di Forza Italia-Alghero

S.I.