Amp verso una rinnovata autonomia

ALGHERO – Si è svolto recentemente, nella sala comunale di via Columbano, fanno sapere dall’associazione presieduta da Roberto Barbieri, un incontro tra i componenti la Quinta Commissione Consigliare (Ambiente), i vertici del Parco di Porto Conte e AMP, ed il naturalista Barbieri (rappresentante locale di Legambiente).

La Commissione, convocata dal suo presidente Christian Mulas, ha affrontato, in un’intensa mattinata, molti temi riguardanti la gestione dell’area marina protetta Capo Caccia Isola Piana, la tutela degli habitat marini e le future progettualità. In particolare si è affrontato il tema del Regolamento dell’amp, strumento normativo indispensabile che dovrà essere portato a compimento in tempi brevi. Su questo argomento ci sono state, lo scorso anno, non poche polemiche. E’ stato ribadito che un provvedimento così importante, che riguarda tutti i fruitori a vario titolo del mare di Porto Conte e di Capo Caccia, può nascere soltanto cercando di conciliare le direttive generali del Ministero dell’Ambiente con le esigenze del territorio e di tutti i soggetti interessati. E’ perciò importante che la 5 Commissione, ma anche la stessa assemblea del Parco interagiscano con i vertici del Parco stesso per trovare il miglior punto di equilibrio possibile.

Il rappresentante di Legambiente ha ricordato che il mare si sta impoverendo sempre di più e che non sono più rimandabili, nel tratto costiero gestito dall’amp, provvedimenti per limitare le attività di prelievo (pesca), soprattutto nei confronti della pesca non commerciale e della pesca al riccio di mare. Nel contempo vanno incentivate le attività ecosostenibili quali l’escursionismo subacqueo e marino in genere. Vanno anche incentivate attività collaterali svolte dai pescatori professionisti quali il recupero delle plastiche in mare o il pescaturismo (meno impattante della pesca vera e propria). Alla presenza del neoeletto presidente del Parco, Raimondo Tilloca, del consigliere Adriano Grossi e dell’Assessore all’Ambiente Andrea Montis, il rappresentante di Legambiente ha anche sottolineato la necessità che il Parco nomini finalmente i componenti della Consulta e del Comitato Scientifico, organi istituzionali previsti da tempo (1999) e che dovranno svolgere un importante ruolo propositivo e consultivo.

Il direttore del Parco/Amp dott. Mariani ha illustrato i nuovi aspetti gestionali conseguenti all’unificazione delle due aree protette ed il lavoro fin qui svolto per perfezionare il Regolamento. Questo anche in considerazione dalla volontà dell’attuale compagine governativa di ridare autonomia all’Area Marina Protetta con una propria guida scientifica e staff per riuscire a ritornare ad essere un organismo di forte impatto anche turistico e ambientale.

Si è anche soffermato su alcuni obiettivi, condivisi dai consiglieri comunali e da Legambiente, quali il completamento dei lavori nella Grotta Verde e la sua apertura al pubblico, il recupero e la valorizzazione dello storico faro di Capo Caccia, la messa in sicurezza della falesia di Punta Giglio con la riapertura dell’area alle immersioni subacquee, ed infine completare l’iter autorizzativo per riaprire la via ferrata sulla falesia antistante la Foradada.

A fine incontro, il presidente Christian Mulas ha ribadito l’intenzione di convocare più spesso la Commissione, i vertici del Parco e le associazioni ambientaliste, affinché la politica algherese, Casa Gioiosa e la comunità dei cittadini lavorino insieme e con sinergie costruttive.