Alghero povera. Politica si desti

ALGHERO – Ritornerà domani, giovedi 28 luglio, il Consiglio Comunale. Questo dopo l’ennesimo annullamento di una seduta e nello specifico quella di ieri. Un fatto oramai quasi normale vista la precarietà dei numeri della maggioranza a sostegno del sindaco Mario Bruno. Tanto normale che oramai anche per le opposizioni, a prescindere dalle motivazioni che volta per volta hanno impedito a chi amministra di far svolgere la seduta, sembra un fatto normale. Del resto pare che le forze di minoranza siano cadute in una sorta di catalessi, quasi rassegnate e al netto di qualche intervento in aula appena sopra le righe, documenti inviati alla stampa e il piacere di vivere su facebook, e ciò alle volte stona con quello che è il generale malcontento, per non dire rabbia, diffuso tra la popolazione. Ma, forse, è l’estate. D’altra parte negli anni la politica locale ci ha abituato spesso a lunghe pause estive come se la città in tale stagione non vivesse il suo momento più importante: l’industria del territorio (il turismo) accende (o dovrebbe farlo) i suoi motori.

Intanto quasi in sordina, al netto di un paio di note stampa, sta per arrivare in aula un nuovo provvedimento targato sinistra più Udc che potrebbe sconvolgere la vita degli algheresi. Almeno così sembra a priori. Ovvero la cancellazione della Secal a favore di una nuova realtà di gestione dei tributi. E’ noto che il settore delle riscossioni della società creata durante le amministrazioni Tedde dovrebbe essere implementato. L’assessore Tanchis ha più volte parlato “dell’ampliamento della base imponibile”. Ma questo fa il paio con altri provvedimenti, vedi regolamento Suoli Pubblici, che si scontrano con una realtà molto differente che vede un tessuto sociale ed economico sconquassato e in forte crisi. Certamente è giusto che tutti paghino il douto, ma è allarmante vedere che Alghero sia diventato ad un tratto un comune povero tanto da spostare i fondi (decisione di ieri) su copertura della palestra del “Pallone” e fibra ottica a favore di progetti dei servizi sociali.

Scelta dovuta e giusta, ma se si dovesse continuare di questo passo, come anche da numeri dei settori preposti a partire dalla mancanza di lavoro, saranno sempre più necessari degli interventi per aiutare famiglie e persone in difficoltà, mentre sarebbe opportuno aprire immediatamente la Riviera del Corallo ad importanti investitori, locali ed esteri, per creare subito le condizioni per aumentare l’occupazione e con essa maggiore benessere. “Aumentare la base imponibile” si può, ma, come accade per altre aree della Sardegna, è vista la povertà diffusa nell’Isola è indispensabile intercettare capitali e investimenti. Ma non oggi o domani, già da ieri.

Nella foto una seduta del Consiglio Comunale di Alghero

S.I.