Alghero, dal 15 novembre zero Continuità: proteste

ALGHERO – Niente di nuovo all’orizzonte sul tema dei trasporti. La condizione dell’Aeroporto di Alghero è sempre di attesa rispetto alla tante promesse e annunci in merito. Ancora peggio per quanto riguardo la “Continuità Territoriale“. Alcuni lettori ci segnalano che dal 15 di novembre di quest’anno per andare a Roma si deve pagare oltre 300 euro con addirittura uno scalo (non è chiaro dove: in mare?).

Proprio in questi giorni su un Telegiornale della Rai un esperto dei trasporti ha detto che l’Alitalia “non può e non deve competere con il segmento low-cost perchè offre un servizio di alto livello essendo una compagnia di bandiera”. E allora come si può pensare che possa, come del resto abbiamo visto in questi anni, garantire in maniera continua delle tratte in Continuità a costo ridotto? Certo, lo può fare grazie agli oneri di servizio e agli accordi con la Regione. Ma, ad oggi, questo non è avvenuto in maniera adeguata visti i continui e reiterati problemi che causano complicazioni e dunque sono contrari al tanto sbandierato diritto alla mobilità.

Come abbiamo scritto e detto più volte: la vera emergenza della Sardegna sono i trasporti. Per questo, a partire dalle amministrazioni locali (Alghero in primis) per quanto riguarda il Nord-Ovest dell’Isola fino ad arrivare all’assessore leghista Todde, viste anche le connessioni con la neo-assessora Vaccaro e soprattutto col Presidente Pais, sarebbe opportuno attivare un monitoraggio sulla situazione dei voli e sulla gestione della Continuità, perchè è assurdo, ad esempio, che dal 16 novembre non si possa viaggiare a costi normali per la Capitale d’Italia. Senza considerare che, nonostante quanto emerso negli scorsi mesi, non c’è ancora alcuna certezza del piano di ritorno (alla grande per alcuni) della Ryanair. Insomma, salvo sorprese in positivo, niente di nuovo all’orizzonte.

Nella foto alcuni voli Alitalia all’aeroporto di Alghero

S.I.