Aerei, Bruno artefice della tragedia

ALGHERO – “Accade esattamente come previsto, tutto era già scritto tranne lo stupore di Alice nel paese delle meraviglie, perché di disastro si tratta e non certo di qualcosa di meraviglioso. Infatti la privatizzazione della Sogeaal, acclamata e voluta dal duo Deiana-Bruno come occasione di rilancio della società di gestione dello scalo algherese, mostra i primi effetti devastanti sul nostro territorio e sui lavoratori e le loro famiglie”. Cosi i movimenti e partiti politici Patto Civico, Ncd e Psd’Az sul tema dell’aeroporto in relazione, soprattutto, agli atteggiamenti del sindaco Bruno.

“Le nostre posizioni su questo tema sono state sempre chiare, abbiamo sempre rifiutato l’idea di una privatizzazione della Sogeaal perché avrebbe vanificato le ultime speranze di poter sperare di garantire un vero ritorno delle compagnie low cost con rotte annuali e quotidiane, e già a fine marzo avevamo criticato la volontà ad esternalizzare il servizio dei controlli di sicurezza in aeroporto. Sui voli low cost la situazione è oggettiva e senza possibilità di scuse: il nostro aeroporto è vuoto, drammaticamente vuoto, privo di voli e noi privi di collegamenti come mai era accaduto da una ventina di anni a questa parte”.

“Sui licenziamenti ricordiamo che quanto da noi espresso è stato banalizzato, sminuito, se non deriso. Purtroppo invece sta accadendo quanto da noi segnalato: vengono licenziate 45 persone dedite al controllo di sicurezza.
Ribadiamo la nostra contrarietà ad un provvedimento, quello della esternalizzazione di questo servizio. I licenziamenti non daranno infatti alcun beneficio ai conti della Sogeaal visto che i costi del controllo di sicurezza non vengono pagati dalla Sogeaal ma vengono pagati dai passeggeri: questi infatti pagano una tassa sui costi della sicurezza quando acquistano un biglietto e tali importi vengono riversati alle casse della Sogeaal dagli stesssi vettori. Gli importi della tassa vengono approvati dall’ Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC) sulla base di prospetti presentati dalla Sogeaal in riferimento ai volumi di traffico ipotizzati e sulla base del traffico generato l’anno precedente”.

“In ragione di tutto questo ci chiediamo quindi quale sia la motivazione che porta la Sogeaal a privarsi di professionalità importanti ingenerando, inoltre, l’ impressione di una visione di basso profilo sulle prospettive di sviluppo dell’aeroporto di Alghero. Sulle ragioni vere di questi licenziamenti certamente c’è da fare più di una considerazione e forse indagare a fondo sulle reali motivazioni. Se infatti i costi di questo servizio sono legati all’andamento del traffico, con l’esternalizzazione del servizio la Sogeaal dichiara che il servizio della sicurezza avrà sempre lo stesso costo e quindi non avrà modo di crescere; il bando infatti riporta cifre fisse da corrispondere ogni anno e non cifre sulla base dell’effettivo volume di passeggeri; in pratica il traffico sarà parametrato al costo della sicurezza e non il contrario”.

“Tuttavia, nonostante questi elementi inequivocabili (traffico ridotto e licenziamenti) Alghero e il territorio dovrebbero ancora credere che l’operazione scellerata sul nostro aeroporto è stata la sua salvezza, ovvero l’esatto contrario di ciò che sta succedendo. In tutto questo il sindaco Bruno, naturalmente dopo che i licenziamenti sono stati decisi e non prima come dovrebbe essere suo dovere fare, continua a far finta di svolgere il ruolo di Alice nel paese delle meraviglie e prendere in giro gli algheresi con comitati che non decidono niente e sopratutto servono a mascherare le proprie colpe difronte a questo disastro. Prima ha avvallato e sostenuto le scelte della Regione, poi ha fatto finta di contestarle e ora fa finta di intervenire quando sa bene che il suo intervento ha la credibilità che su questa vicenda lui stesso ha costruito in questi anni, cioè zero. Tutti hanno capito che Bruno, lungi dall’essere il protagonista di una fiaba felice è uno dei personaggi artefici di una tragedia, quella del nostro aeroporto”.

Nella foto Stefano Lubrano

S.I.