CAGLIARI – “Approfittando del pronunciamento della Corte, che sembrerebbe averle risolto il problema della decadenza, la presidente Todde ha sfoggiato la consueta demagogia a ‘cinque stelle’, accusando l’opposizione di aver provato ad ‘affossare il suo lavoro’, tentativo, peraltro, impossibile considerando l’inoperosità della sua Giunta. Tanto meno è stata ‘messa in discussione la legittimità’ della sua elezione. Bensì, è stato evidenziato come le regole, anche quelle elettorali, vadano sempre rispettate e che produrre una dichiarazione sulle spese sostenute in campagna elettorale ‘caratterizzata da diverse non conformità rispetto alle previsioni di legge’, come confermato anche in questa sentenza, non fosse in linea con la tanto decantata trasparenza, anzi sia stato un comportamento decisamente opaco. A prescindere dalla decadenza, questa legislatura non è mai iniziata e si sta trascinando lentamente, tanto che l’unica legge degna di nota approvata finora dal Consiglio regionale è quella sul comparto unico, comunque incompleta e a rischio impugnazione. Caduto l’alibi della decadenza, pensino a governare”. Così Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, ha commentato la sentenza della Corte costituzionale.
- ”Invece di evocare complotti, che sono solo nella sua fantasia, la presidente Todde si preoccupi di imparare a rispettare le regole, anche quelle sui finanziamenti della campagna elettorale, come hanno fatto tutti i consiglieri regionali. Metta da parte lo smodato entusiasmo del momento e pensi soprattutto, e finalmente, a governare per risolvere i problemi della Sardegna. Le emergenze, a cominciare da quelle della sanità, non si risolvono a colpi di comunicati stampa e di dichiarazioni di intenti. Senza dimenticare che alcuni procedimenti giudiziari non sono ancora completati”. Così Corrado Meloni, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ha commentato la sentenza della Corte Costituzionale.