ALGHERO – Futuro Comune non esiste più. Almeno come rappresentanza in Consiglio Comunale: Marzia Podda è entrata in Europa Verde, il sindaco Raimondo Cacciotto idem (addirittura con posizioni apicali nel partito di sinistra guidato da Bonelli) e, è notizia di oggi, anche Marco Colledanchise lascia la lista civica. Realtà politica che, tra l’altro, ha espresso l’assessora Ornella Piras che, di fatto, ad oggi, risulta senza alcuna copertura politica, a meno che lei stessa non entri in Europa Verde oppure qualche consigliere esca pubblicamente garantendole sostegno. Intanto, resta da comprendere che scelta farà lo stesso Colledanchise che comunque garantisce massimo sostegno al sindaco.
Insomma una matassa che deve essere sbrogliata dal Primo Cittadino. Ma non solo, infatti i malumori pare che siano diffusi anche in altre forze di maggioranza in relazione alla Giunta, come emerso dal documento di questi giorni, e anche all’interno delle stesse forze politiche. Del resto, come noto a tutti, quello che ha portato alla vittoria elettorale di Raimondo Cacciotto e la sua maggioranza era (oramai è giusto usare il passato) un progetto politico civico. “Oramai, non lo è più ed è piuttosto sbilanciato a sinistra, un fatto che deve essere immediatamente affrontato dalla maggioranza e dal sindaco”, trapela dal palazzo. Il rischio dell’irreparabile, ad oggi, non c’è. Ma qualche scricchiolio sussiste.
“Da quando ho scelto di candidarmi, ho sempre creduto nel progetto di Futuro Comune a sostegno di Raimondo Cacciotto, con cui ho condiviso idee, valori e una visione chiara: una lista civica indipendente, senza bandiere, aperta a più sensibilità, un luogo libero dove si potesse lavorare per la città senza etichette rigide. Recentemente però, tre membri della nostra lista – tra cui il sindaco e una consigliera – hanno assunto un ruolo formale in Europa Verde. Europa Verde è oggi un partito in forte crescita, che grazie all’impegno e alla visione di persone come Antonio Piu sta diventando una realtà solida e interessante per tutta la Sardegna. La mia stima per Antonio e per il gruppo non cambia. Ma in queste settimane mi sono reso conto, con onestà, che per quanto io ne apprezzi la direzione, non mi sento rappresentato da AVS. Non l’ho mai nascosto: sono una persona moderata, e l’ho detto dal primo giorno, anche in campagna elettorale. Il fatto che i membri più rappresentativi di Futuro Comune abbiano assunto ruoli formali in un partito nazionale, per quanto legittimo, condiziona inevitabilmente la natura stessa del gruppo. E se oggi a Sassari Futuro Comune è già confluito in AVS, e lo stesso destino si profila anche ad Alghero, è chiaro che quel contenitore civico, largo e plurale, non esiste più. Le condizioni iniziali sono cambiate. Il gruppo in cui sono entrato è diventato – nei fatti – una costola di AVS. Lo rispetto. Ma non lo condivido. E per onestà intellettuale e per rispetto verso chi mi ha votato, proprio perché rappresentavo un’idea civica e moderata, non posso accettare questo passaggio. Per questo, annuncio la mia uscita da Futuro Comune. Non perché io sia cambiato. Ma perché il contenitore sta cambiando. Io resto esattamente lo stesso. Resterò nella maggioranza. Continuerò a sostenere Raimondo, con cui ho un legame umano e politico che non si spezza certo per una scelta formale. Gli sarò accanto, come lo sono sempre stato. Ma da una posizione più chiara, più coerente, e più libera”, cosi Marco Colledanchise, consigliere comunale