Quest’anno la Champions League ha riservato tante novità perché con il nuovo format si sono create delle situazioni inedite. Il girone unico con 36 squadre è piaciuto, la competizione è stata più dinamica e ci sono state anche delle sorprese piacevoli. Abbiamo motivo di credere che la UEFA riproporrà questo sistema. Vediamo quali sono stati i pro e quali sono, invece, le cose che non hanno convinto di questo format. Nel frattempo, i fan sono in delirio in vista della finale Inter-PSG e stanno spopolando le scommesse calcio su Betfair per supportare la propria squadra del cuore.
Il peso della classifica: Un vantaggio solo apparente
Uno degli aspetti più discussi durante la stagione è stato il valore effettivo della posizione in classifica nella fase a campionato. Se da un lato le prime otto squadre hanno evitato il turno preliminare a eliminazione diretta, dall’altro, una volta arrivati agli ottavi di finale, non hanno avuto alcun vantaggio. Un esempio chiaro è l’Arsenal: secondo nella fase iniziale, si è trovato a giocare l’andata dei quarti di finale contro il Real Madrid e contro il PSG, senza che il piazzamento precedente avesse alcun peso. La stessa sorte è toccata al Barcellona, che, nonostante un ranking alto, si è trovato ad affrontare l’Inter alle stesse condizioni di parità. Diciamo che non c’è stato un vero e proprio premio per le squadre che si sono piazzate meglio. La UEFA sta già valutando di modificare il regolamento per le prossime edizioni. L’idea è quella di dare alla squadra che si è classificata meglio il diritto di giocare la gara di ritorno in casa durante la fase a eliminazione diretta.
Una finale inedita e un equilibrio da ritrovare
Il 31 maggio 2025, a Monaco di Baviera, si giocherà una finale mai vista prima tra l’Inter e il Paris Saint-Germain. Entrambe le formazioni hanno affrontato dei percorsi difficili: i nerazzurri sono riusciti a superare delle squadre del calibro del Barcellona e del Bayern Monaco, mentre il PSG ha eliminato il Liverpool e l’Arsenal. La stagione ha messo in evidenza un grande equilibrio rispetto al passato. Si sono creati degli scenari davvero competitivi fino all’ultimo incontro. Per gli appassionati di scommesse, le quote champions hanno rispecchiato questa imprevedibilità, come dimostrato dall’eliminazione precoce del Manchester City e dalla sorprendente corsa del Brest che è arrivato fino ai playoff. Tutto sommato il format ha funzionato, ma la struttura della competizione ha ancora dei margini di miglioramento, sui quali la UEFA intende intervenire.
Novità in arrivo e derby a rischio
Tra le modifiche che la UEFA esaminerà nella riunione del 30 maggio a Monaco, c’è anche la possibilità di evitare che le squadre della stessa nazione si affrontino già nei playoff e negli ottavi di finale. Un esempio che ha sollevato perplessità è stato il derby francese tra il Brest e il PSG, che si è svolto proprio nei playoff. In futuro, una regola che limiti questi scontri diretti alle fasi più avanzate potrebbe contribuire a rendere la distribuzione geografica più equilibrata nei turni iniziali. Nonostante il format attuale abbia ottenuto un riscontro positivo, il problema di perdere dei grandi match troppo presto o di concentrare troppi derby nazionali in pochi turni va gestita con attenzione. La UEFA è aperta ai cambiamenti.