ALGHERO – “Zero euro all’Università di Sassari, 56 milioni all’Università di Cagliari. Dopo questo vero e proprio schiaffo dato dalla sinistra regionale e dalla giunta Todde, ora la sinistra algherese pretende di trattare l’Università di Sassari e in particolare il Dipartimento di Architettura di Alghero come ospite non gradito.” Cosi Fdi Alghero che, giustamente, evidenzia la necessità che la Regione destini più fondi al polo accademico algherese che soffre la condizione di immobili in totale decadenza e soprattutto l’assenza di una “Casa dello studente” questioni irrisolte, da troppi anni, e segnalate in questi giorni dall’associazione Iniziativa Alghero di Francesco Sasso e dal Psd’Az col consigliere comunale Christian Mulas.
“Con altri territori pronti ad accogliere un dipartimento tanto prestigioso, la scelta della maggioranza di restare in silenzio davanti agli attacchi al DADU sono vero e proprio autolesionismo” afferma il coordinatore cittadino Pino Cardi.
“Si riprenda il lavoro avviato dalla scorsa amministrazione di centrodestra per la costituzione del consorzio universitario fra Comune di Alghero e Università, come fatto da Cagliari e Olbia, così da individuare lì le linee di finanziamento per la manutenzione degli immobili, ma anche per ulteriori progettualità” rilancia Alessio Auriemma, vicecoordinatore, insieme al direttivo di Fratelli d’Italia Alghero.
“Da tempo con Fratelli d’Italia rilanciamo la proposta di un vero Campus universitario ad Alghero – sottolinea il Capogruppo Alessandro Cocco – che darebbe nuovo impulso alla vita culturale ed economica della città, migliorando le condizioni degli studenti e incidendo positivamente sulle dinamiche abitative locali.”
“In questi anni – prosegue la nota – abbiamo lavorato concretamente per rafforzare la presenza dell’Università, con la facoltà di Architettura, promuovendo un dialogo costante fra ateneo e città, compartecipazione a importanti progetti di valorizzazione culturale e urbana. Ora pretendiamo che l’amministrazione chiarisca la propria posizione e faccia sentire la sua voce in regione.