Irrompe Tedde: attività paralizzata

ALGHERO – 5 a 3. Non è il risultato di una partita di calcio, ma quasi. Ieri il Consiglio Comunale, o meglio la maggioranza di centrosinistra, ha deciso la composizione delle commissioni in linea con il nuovo regolamento voluto sempre dalla compagine bruniana. A tale decisione e voto si è giunti dopo una lunga seduta che ha visto nascere forti polemiche e scontri in Aula. Infatti il dibattito è stata l’occasione anche per fare un bilancio sull’attività consigliare e in particolare sulle commissioni. Un operato “messo alla berlina” per primo, e ciò ha destato qualche scalpore, dal presidente Matteo Tedde. “Le commissioni in questi due anni hanno lavorato a singhiozzo e spesso devo essere io a chiedere di convocarle o comunque i provvedimenti arrivano in aula senza quell’apporto costruttivo che deve essere prodotto da tali organismi”, ha detto la guida del Consiglio. Ma non solo. “La macchina amministrativa non sta producendo quanto atteso, dico che si dovrebbe lavorare molto meglio, viste le esigenze della città”, e ancora sulle commissioni, “il loro ruolo è fondamentale per migliorare gli atti, ma se quanto emerge dalle varie discussioni non viene tenuto conto nella giusta considerazione, ci troviamo in Consiglio a fare anche il lavoro delle commissioni”.

Le opposizioni hanno colto in maniera positiva la reprimenda di Tedde e hanno ribadito la condizioni di quasi paralisi in cui si trovano le commissioni. “In questi mesi si è capito che tali organismi non contano niente e soprattutto che non avete nè idee nè progetti”, ha tuonato Nasone del Gruppo Misto il quale ha ricordato anche l’importanza di avere un’anima critica seppur si siede tra i banchi della maggioranza. Il capogruppo del Pd Mimmo Pirisi si è soffermato sulla scelta repentina di attuare un cambiamento. “E’ arrivato il segretario generale nuovo e in fretta e furia si è deciso che si doveva cambiare il regolamento consigliare, ma invece di tutelare il COnsiglio si è arrivati ad una condizione che penalizza la democrazia dell’aula, anche perchè dovete ricordarvi sempre che siete maggioranza ma di una sola unità”.

13 a 12. Se la prima poteva essere una partita di calcio, questo risultato è più vicino ad un match di rugby. E’ il numero (che doveva essere magico) che permette a Bruno di governare. “Ma caro signor Sindaco – ha detto Pais di Forza Italia Alghero – oggi governate, ma quella poltrona non l’avrete in eterno, anzi proprio il contrario, dunque sarebbe giusto tutelare il Consiglio di oggi così come quello di domani invece di andare avanti a strappi e con arroganza, atteggiamenti che non pagano e poi si scontrano con il solito appello di un’opposizione costruttiva: le nostre proposte non vengono mai ascoltate, per questo d’ora in avanti sarà battaglia ancora più dura”. Anche Ferrara di 5 Stelle ha criticato l’amministrazione per la vacuità del lavoro prodotto in questi due anni e inoltre si è soffermato sulla necessità di riprendere le sedute. Emendamento accolto dall’aula. Passaggio non scontato viste le titubanze della prima ora.

A difendere l’operato della maggioranza sono intervenuti i consiglieri Boglioli, Moro e Nonne. Tutti hanno sottolineato che la compagine governativa sta lavorando e che le commissioni si sono riunite per quanto richiedeva i vari atti amministrativi. Ma tale difesa, come detto, cozza con le parole anche dure del Presidente Tedde che, come ricordato da Pirisi, si trova oggi “a mendicare una sede appropriata” (è stato spostato dal suo ufficio). La questione non è solo logistica, ma più probabilmente, in vista anche delle imminenti scadenze (referendum e qualche voto anticipato a maggio), di geografia politica. E ciò rappresenta, insieme alla dura critica della consigliera Piccone all’assessore Selva sul caso dei Barracelli, una prima vera frattura in seno all’ossatura principale che regge la maggioranza bruniana.

Nella foto Matteo Tedde

S.I.