Ryanair: urge grande mobilitazione

ALGHERO – “Sul futuro del cielo di Alghero pochi aerei e tante nubi scure. L’associazione Azione Alghero non ci sta a questo gioco al massacro”. Cosi i rappresentanti Luciano Ricciotti e Maurizio Papa che ricordano le parole del sales & marketing manager di Ryanair, John Alborante, il quale è stato molto chiaro circa i tagli che la compagnia aerea low cost effettuerà su Alghero: “la capacità – ha detto – sarà dimezzata”. Nessuna speranza di intervento è stata data poi dall’assessore regionale ai trasporti Massimo Deiana che ha affermato palesemente che al momento nulla si può fare contro i tagli annunciati dalla compagnia low cost (14 rotte su Alghero e 8 su Cagliari) e che “la Regione non è tenuta ad interloquire con i vettori”.

“Il primo cittadino di Alghero, Mario Bruno, impegnato a gestire un momento politico difficilissimo, dovendo fare i conti con una maggioranza risicata, naviga a vista e fa il minimo indispensabile, continuando a confidare negli amministratori regionali, quegli stessi amministratori, affini politicamente, su cui aveva detto di poter contare nel corso della campagna elettorale e che però alla prova dei fatti, nella sostanza, molto amici non si sono dimostrati, in modo particolare sulla vicenda Ryanair e delle compagnie low – cost in genere, rispetto alla quale per quasi due anni sono rimasti totalmente inerti, lasciando che si arrivasse al quadro odierno. E se è pur vero che sarebbe opportuno non fare affidamento sulla sola Ryanair per collegare Alghero al resto d’Europa oggi c’è di certo che da aprile 2016 Alghero perderà 14 tratte tra nazionali e internazionali, e centinaia di migliaia di arrivi, e che nel contempo però non sono state individuate altre compagnie che si siano impegnate a sostituire Ryanair e a garantire nuovi e frequenti collegamenti”.

“Questo scenario è ancor più preoccupante se si pensa alla situazione della società di gestione dello scalo algherese, al suo futuro e, soprattutto, al mantenimento dei propri livelli occupazionali che, a seguito di questa forte contrazione dei voli potrebbero essere notevolmente ridimensionati.
E’ necessario che questa “partita” non sia lasciata nelle mani del solo assessore ai trasporti, ma che lo stesso Presidente della Giunta Regionale Pigliaru, con tutta la sua autorevolezza, prenda in mano la situazione e la gestisca direttamente. In attesa di individuare e mettere a punto un sistema di collegamenti aerei più articolato, con più vettori, che consenta di viaggiare da e per la Sardegna a costi accessibili e con una pluralità di destinazioni nazionali e internazionali, Pigliaru interloquisca con Ryanair e, faccia di tutto per evitare il disimpegno della compagnia irlandese dagli aeroporti sardi. E’ del tutto superfluo sottolineare il disastro sociale ed economico che colpirebbe tutto il nord – ovest della Sardegna se non si venisse fuori da questa situazione. Faremmo un salto indietro di vent’anni, quando l’aeroporto di Alghero movimentava circa 400.000 passeggeri, contro l’oltre milione e mezzo di oggi e i collegamenti erano solo due: Roma e Milano”.

“Azione Alghero non vuole questo ritorno al passato e farà di tutto per evitarlo, vuole ricordare che è grazie ai voli low-cost , che la nostra città e il nostro territorio sono cresciuti, economicamente e socialmente e che i nostri concittadini ed i giovani in particolare hanno potuto sentirsi finalmente cittadini europei, grazie ai numerosi collegamenti aerei internazionali che hanno consentito di superare l’isolamento geografico e culturale. Chi non capisce queste dinamiche e l’importanza cruciale di questo momento probabilmente è rimasto ancorato ad un mondo che nel frattempo è radicalmente cambiato. Non vogliamo che la città sprofondi nuovamente nell’oblio e in un’economia di sussistenza che toglierebbe ogni prospettiva di sviluppo e, come se ce ne fosse bisogno, ulteriori speranze”.

“Dobbiamo lavorare perché Alghero ed il resto del territorio acquisiscano gli anticorpi per reagire a qualsiasi minaccia, da chiunque provenga. Una forte mobilitazione di tutta la cittadinanza è il minimo che si dovrebbe mettere in campo per esprimere i sentimenti e il disagio di una città e di un territorio che non si rassegnano supinamente. Tutti: lavoratori, studenti, imprenditori, rappresentanti politici, sindacali e del mondo delle imprese, semplici cittadini, reagiscano e facciano sentire una voce univoca e forte che arrivi fino a Cagliari e scuota chi oggi è inerte. Noi di Azione Alghero ci siamo e intendiamo concorrere a questa mobilitazione impegnandoci da subito a svolgere la nostra parte”.

Nella foto Maurizio Papa e Luciano Ricciotti

S.I.