“4 corsie, referendum farlocco”

ALGHERO – “Per quanto di competenza del Comune, sei favorevole alla prosecuzione della SS291 a quattro corsie?” Si al Referendum consultivo per la Sassari-Alghero. Il Consiglio comunale ha approvato nell’ultima seduta consiliare il quesito referendario proposto da Sindaco e Giunta comunale. “Per la prima volta – fanno sapere dall’amministrazione Bruno – nella storia del Comune così, i cittadini potranno essere chiamati ad esprimersi autonomamente circa la volontà forte del territorio di veder completata la strada SS291 con la realizzazione dell’importante infrastruttura in continuità al precedente tracciato. Sarà adesso la Commissione tecnica prevista dal regolamento e composta da accademici e giuristi ad esprimersi sull’ammissibilità del quesito referendario. Nel frattempo, prosegue senza sosta la mobilitazione popolare e di tutte le forze politiche, sociali e cittadine del Comune di Alghero che attestano attraverso le proprie firme la ferma richiesta inviata ai competenti settori del Governo. La consultazione popolare diventa l’unico strumento dal basso, in grado fare sentire forte e chiara la volontà del territorio, in attesa che il Sottosegretario di Stato e Segretario Generale del Cipe, On. Giancarlo Giorgetti, non rappresenti la disponibilità all’audizione inoltratagli dagli otto Sindaci della Rete Metropolitana del Nord Sardegna e rimasta fino oggi inevasa”.

Marco Tedde. “Basta con i referendum farlocchi. Lo stop imposto alla strada Sassari-Alghero dall’art. 20 del Piano Paesaggistico Regionale, perfettamente conosciuto dal sindaco di Alghero fin dal 2015, deve essere superato con strumenti politici e, soprattutto, tecnico giuridici.” Il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde ha oggi scritto a Pigliaru proponendo una lettura e un metro interpretativo del PPR e del Codice Urbani giuridicamente sostenibili e politicamente utilizzabili al fine di eliminare gli ostacoli per la realizzazione della 4 corsie. “Abbiamo proposto a Pigliaru una soluzione tecnica che prende le mosse dal Codice Urbani, che assoggetta a copianificazione Stato Regione alcune porzioni del PPR ma lascia libera la Regione di pianificare in riferimento ad altre materie. Soluzione supportata dalla giurisprudenza autorevole del TAR Sardegna.” Secondo Tedde, che ha elaborato la proposta assieme al docente universitario di legislazione dei beni culturali Prof. Mario Tocci, dal disposto della lettera h del comma primo dell’art. 143 del Codice dei Beni Culturali – che non rientra normativamente nella copianificazione necessaria di cui all’art. 135- emerge che la Regione ha facoltà di individuare unilateralmente le misure necessarie per il corretto inserimento, nel contesto paesaggistico, degli interventi di trasformazione del territorio, al fine di realizzare uno sviluppo sostenibile delle aree interessate. “Da tale assunto -precisa l’ex sindaco di Alghero- deriva il potere per la Regione Sardegna di adottare una norma o un provvedimento di interpretazione autentica dell’art. 20 del PPR, che evidenzi che la strada Sassari – Alghero costituisce una infrastruttura determinante per realizzare lo sviluppo sostenibile del territorio ai sensi del citato art. 143, lett. h, del Codice dei beni culturali. Ciò farebbe probabilmente venir meno la necessità del parere della commissione interministeriale VIA, ma certamente, ove si optasse per l’espressione del parere, questo sarebbe certamente favorevole rispetto alla realizzazione della strada a 4 corsie perché disancorato dagli angusti vincoli dell’art. 20 del PPR. Ora attendiamo che Pigliaru sottoponga ai competenti uffici regionali tale impostazione di metodo e di contenuti normativi, al fine di giungere finalmente ad un esito positivo della complessa vicenda che se non affrontata con i corretti strumenti giuridici e politici rischia di vanificare le trentennali attese del territorio. Siamo anche disponibili a confrontarci sul punto con i tecnici del Ministero dell’Ambiente a Roma. Auspichiamo che nel frattempo il sindaco di Alghero smetta di proporre improbabili e sterili proposte referendarie utili solo ad avere qualche titolo sulla stampa –chiude Tedde-.”

Nella foto il presidio per la 4 corsie

S.I.