Sanità sassarese allo sbando

CAGLIARI – Negli ospedali del sassarese continuano a mancare dispositivi, materiali sanitari e attrezzature essenziali. “Siamo arrivati al punto che manca perfino l’attrezzatura ed i materiali necessari per un semplice intervento chirurgico. Avevamo lanciato un chiaro allarme nel gennaio scorso e presentato una interrogazione a maggio. Nulla è accaduto.” – è il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde ad intervenire per l’ennesima volta sulle gravi carenze in termini di attrezzature, farmaci e presidi medico-chirurigici che mortificano la sanità del sassarese. Tedde sottolinea di avere denunciato queste carenze con una specifica e dettagliata interrogazione indirizzata al Presidente della Giunta Regionale, rimasta senza uno straccio di risposta. “Speravo che l’interrogazione da me presentata sui gravi disservizi potesse condurre a far luce sulle reali cause e portasse all’immediata adozione degli urgenti provvedimenti riparatori richiesti al Presidente Pigliaru. Ma la fiducia era mal riposta. Già allora eravamo al punto che veniva chiesto ai pazienti di portare da casa farmaci, siringhe e addirittura le provette per gli esami ematici”.

“A Sassari, secondo una relazione del nuovo Direttore Generale dell’AOU, ciò sarebbe dipeso dalla recente incorporazione dell’Ospedale del Santissima Annunziata all’interno proprio dell’AOU di Sassari, effettuato secondo l’alto dirigente senza tenere conto della complessità in termini dimensionali ed operativi che l’operazione comportava. La soluzione – ricorda il consigliere regionale algherese – è stata quella di nominare una “Task Force” a febbraio che raccordandosi con i direttori delle diverse articolazioni organizzative avrebbe dovuto con tempestività individuare e risolvere le criticità riscontrate. Ma i problemi sono ancora sul tavolo, incancreniti ed aggravati dalla difficoltà di eseguire interventi chirurgici. Anche ad Alghero – sottolinea l’ex Sindaco – mancavano e mancano cerotti, disinfettanti, cannule per gli interventi in laparoscopia, siringhe e farmaci che i pazienti molte volte debbono portare da casa. Eppure ad Alghero nessun processo di incorporazione ha avuto luogo”.

“Tutto ciò certifica che l’origine e le cause del problema sono da addebitarsi al “manico”. E cioè alle scelte sconsiderate di Pigliaru e di Arru che centralizzando la sanità sarda hanno letteralmente spogliato le strutture sanitarie territoriali della capacità di programmare e ottenere forniture sanitarie. Ancora una volta è il nord Sardegna a pagare il prezzo più alto, perché privo della tutela della politica sassarese del centrosinistra inadeguata e con i rappresentanti istituzionali delle città più importanti che non accennano a reazioni dignitose a difesa delle comunità che rappresentano”, chiude Tedde.

Nella foto l’onorevole Marco Tedde

S.I.