Psd’Az e più fanno disinformazione

ALGHERO – “Rispondere al profluvio di comunicati imprecisi che arrivano dal centrodestra è un lavoro tanto noioso quanto inutile, ma quando tali comunicati finiscono per produrre informazioni errate e dannose per i cittadini non ci si può esimere dalla risposta.
In particolare qualche giorno addietro ha suscitato la mia attenzione un comunicato congiunto del laboratorio politico che aggrega Patto Civico, Psd´Az, e più. In tale comunicato, riferendosi alla domanda di disoccupazione, si parla di fantomatiche modifiche apportate “in peggio, sia riguardo le condizioni economiche sia riguardo le pratiche ed i passaggi da effettuare sia all’ufficio del lavoro sia attraverso i patronati e i vari CAAF”, con riferimento a tempi molto stretti per la presentazione della domanda, seguite dall’affermazione che un ritardo può comportare la perdita di giorni di lavoro.
Eppure nell’era di internet, anche senza essere grandi esperti della materia, ma semplicemente visitando il portale INPS e ANPAL, si può facilmente appurare che per richiedere o meglio per fare la “domanda per il riconoscimento dell’indennità di disoccupazione NASpI” il cittadino che ha maturato almeno 13 settimane di lavoro, dovrà presentare la suddetta domanda all’INPS, in via telematica, attraverso uno dei tre diversi seguenti canali:
· WEB: servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN attraverso il portale dell’Istituto;
· Contact Center integrato INPS – INAIL: n. 803164 gratuito da rete fissa oppure n. 06164164 da rete mobile;
· Enti di Patronato: attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
Tale presentazione dovrà essere fatta entro il termine di decadenza di sessantotto giorni che decorre dalla data di cessazione dell’ultimo rapporto di lavoro. I tempi strettissimi di cui parlano Patto Civico e le altre sigle corrispondono, dunque, a 78 giorni…
Presentando tale domanda peraltro, il lavoratore, adempie contestualmente ad un altro passo obbligatorio, quello di rendere la DID, ossia la dichiarazione d’immediata disponibilità al lavoro. Una dichiarazione questa, che prima poteva essere resa solo recandosi fisicamente al Centro per l’Impiego mentre ora è contestuale alla domanda di disoccupazione presentata all’Inps o tramite l’agenzia ANPAL, fatto questo che mi pare aver migliorato e non peggiorato le procedure.
Una volta quindi presentata la domanda di disoccupazione Inps e resa la DID, il lavoratore disoccupato deve presentarsi entro 15 giorni, al Centro per l’Impiego, per stipulare il patto di Servizio Personalizzato (PSP), che gli farà ottenere lo stato di disoccupazione e quindi l’indennità di sostegno al reddito prevista dalla nuova riforma degli ammortizzatori sociali e che lo farà entrare in un percorso agevolato per la ricerca attiva di un lavoro.
Se si continua nella ricerca si scopre che tale obbligo, è stato nei fatti introdotto dal Decreto Jobs Act n. 150, uno dei decreti attuativi del Jobs Act, che ha trattato appunto le politiche attive del lavoro e previsto l’istituzione della nuova Anpal (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro) per disoccupati, che prevede le seguenti attività obbligatorie:
· Partecipazione attiva ad iniziative e laboratori utili a migliorare e rafforzare le competenze finalizzate alla ricerca attiva d’impiego. Ciò significa che il tutor, assegnato dal Centro per l’impiego, aiuterà il disoccupato, nella redazione del curriculum, preparare un colloquio di lavoro, frequentare incontri di orientamento;.
· Partecipazione ad iniziative formative, di riqualificazione professionale o altra iniziativa di politica attiva del lavoro; Il lavoratore disoccupato, dopo aver sottoscritto il PSP, può quindi essere convocato dal Centro per l’Impiego, per partecipare ad incontri ed altre iniziative di politiche attive, da tenere nei giorni feriali, con un preavviso di almeno 24 ore e non superiore alle 72 ore.
· Accettazione di congrue offerte di lavoro.
Direi, dunque, che se, piuttosto che fare dannoso terrorismo, gli amici del centrodestra avessero dedicato il loro tempo ad informarsi, avrebbero scoperto che le modifiche apportate sono migliorative e non peggiorative.
Peraltro mi preme ricordare che, proprio con l’obbiettivo di supportare al meglio la nuova Anpal, l’amministrazione comunale ha già da mesi avviato la ricerca di un locale più idoneo dove poter erogare i servizi previsti dalla nuova norma a sostegno dell’occupazione.
In conclusione ritengo vada ribadito che il dovere principale di chi diffonde comunicati sia prima di tutto quello di informarsi, in modo da evitare di fare cattiva informazione, ad esempio con affermazioni errate tipo: “ogni giorno di ritardo può significare un giorno in meno di retribuzione. cosa che in un periodo di grandi ristrettezze economiche è opportuno evitare”.
Credo, infatti, che la disinformazione “leda la dignità dei lavoratori e generi non poche insicurezze in essi”.

Pietro Sartore
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