Migranti, nuova rivolta a Monastir: ora basta

CAGLIARI – “La situazione nel CPA di Monastir è insostenibile, dopo l’accoltellamento dell’altro giorno anche oggi una nuova rivolta con i clandestini algerini sui tetti che rifiutano la quarantena, pretendono le sigarette e si lamentano del cibo: cosa aspetta il governo prima di intervenire e a rimpatriare immediatamente questi delinquenti? Non sono sufficienti le continue rivolte, il lancio di pietre e oggetti contro i pochi agenti abbandonati dal ministro Lamorgese, le evasioni e la tensione continua che, a fronte di una carenza cronica d’organico delle Forze dell’ordine e della struttura palesemente inadeguata, rende impossibile garantire l’ordine pubblico e la sicurezza sanitaria adeguata?”

“Le nostre interrogazioni parlamentari, alle quali ne seguiranno presto altre, non hanno finora ottenuto risposta, così come i numerosi allarmi lanciati dai sindacati di Polizia. Il presidente del Consiglio e il ministro dell’Interno si dimostrano sempre più inadeguati al loro ruolo: abbiano la decenza di ammettere la propria incapacità e si facciano da parte! La gente, in Sardegna come nel resto d’Italia, ne ha le scatole piene di questo disastro e non vede l’ora che possa tornare al governo come premier chi aveva bloccato il business dell’immigrazione clandestina e il traffico di esseri umani, ovvero il segretario della Lega, Matteo Salvini”.
Così Eugenio Zoffili, deputato e coordinatore regionale della Lega in Sardegna, Presidente del Comitato Bicamerale di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen, di vigilanza sull’attività di Europol e di controllo e vigilanza in materia di immigrazione.