Florovivaismo in ginocchio, Murgia convochi subito imprese

ALGHERO – In sardegna ci sono circa 2500 imprese medio piccole, con circa 4000 occupati, il florovivaismo ha il più alto rapporto investimento occupato, con un valore di affari di circa 25 milioni di euro, inclusa l’uso delle piante per la costruzione di verde pubblico e privato e incluso l’uso di piante a ciclo annuale Per il decoro e l’arredo urbano. Il protrarsi dell’attuale situazione emergenziale legata alla pandemia del COVID-19, o Coronavirus, sta mettendo a serio rischio la tenuta del florovivaismo sardo, a causa del mercato fermo, del completo azzeramento degli eventi, della chiusura dei mercati ambulanti rionali, ma anche e soprattutto per le numerose disdette provenienti dal mercato delle pubbliche amministrazioni , legate all’utilizzo delle piante nei lavori di abbellimento e decoro urbano. Le associazioni sindacali agricole hanno richiesto nei giorni scorsi alla Ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova, interventi immediati. La Ministra ha risposto immediatamente all’allarme con queste parole: “Conosciamo le difficoltà del settore e voglio assicurare tutti i florovivaisti e i floricoltori italiani: la situazione che sta soffrendo il comparto è oggetto della massima attenzione e cura. Troveremo rapidamente misure compensative mirate. Nulla andrà perduto né in termini di sostegno immeditato né in termini di prospettiva per le aziende del settore. Quando parliamo di misure per l’agricoltura, parliamo anche di florovivaismo. Che rappresenta una quota significativa e strategica del nostro segmento agricolo, ed è ben presente tra le priorità, compatibilmente con una emergenza e una crisi senza precedenti”.
Anche l’assessore regionale all’agricoltura della Sardegna dovrebbe convocare un incontro con i rappresentanti dei settori florovivaistico e orticolo per discutere dei gravi problemi commerciali che stanno affrontando e per definire delle proposte di intervento da proporre al Governo centrale. In attesa di specifici provvedimenti di sostegno al settore, bisognerebbe invitare le aziende florovivaistiche a quantificare in modo dettagliato e documentato i danni derivati dalla distruzione del prodotto (aziende vivaistiche) o dalla mancata raccolta dello stesso (aziende ortofrutticole e floristiche).

Vittorio Cadau, imprenditore, presidente sezione Coldiretti Alghero