Dimissioni a tempo per Bruno

ALGHERO – Questa volta si è dimesso veramente. Mario Bruno, dopo averle annunciate, in questi anni, per diverse volte, oggi (16 ottobre 2017), dopo quasi quattro anni di amministrazione, ha protocollato la missiva che pubblichiamo qui integralmente. Ma, ovviamente, come ogni cosa prodotta in questo periodo dal governo cittadino, anche questo passaggio è realizzato in modo inedito, fuori al comune e anormale. Infatti nella stessa lettera di dimissioni si parla già che “l’obiettivo resta quello di portare a termine il programma politico in questi ultimi venti mesi di consiliatura che ci separano dalla scadenza naturale del mandato”. Insomma, salvo sorprese e accadimenti particolari, entro i primi di novembre Mario Bruno sarà di nuovo sindaco. Questo grazie alla garanzia di avere due nuovi “acquisti” dalle opposizioni Mimmo Pirisi e Alessandro Nasone che dovrebbero permettere a Bruno di andare avanti.

Certo non sarà facile definire un nuova aggiunta e rispettivi assetti. Del resto, ad esempio, le partecipate sono quasi tutte ancora guidate da persone nominate da partiti oramai all’opposizione. Ma non solo, con l’attesa per l’esito dell’inchiesta sui fondi ai gruppi (che oramai è agli sgoccioli), il pantano amministrativo, i problemi in Consiglio e le scadenze elettorali, risulta molto difficile se non impossibile portare in Aula dei provvedimenti non ordinari e soprattutto farli approvare. Dunque, come dicono un po’ tutti, all’orizzonte non c’è niente di buono se non un perpetrare il galleggiamento dell’attuale situazione. Per alcuni, oramai la maggioranza, il Commissario sarebbe certamente la soluzione migliore.

Nella foto Mario Bruno

S.I.

Alghero, 16 ottobre 2017

Al Signor Presidente del Consiglio Comunale

Al Signor Segretario Generale del Comune di Alghero

Ai Signori Assessori della Giunta Comunale di Alghero

Con la presente rassegno con decorrenza immediata le mie dimissioni dalla carica di Sindaco di Alghero.

Ringrazio tutti i miei concittadini, i consiglieri comunali, gli amministratori e ciascuna risorsa umana del Comune per il lavoro svolto e la leale collaborazione prestata in questi 40 mesi alla guida dell’amministrazione cittadina.

Sono stati anni intensi, di coesione sociale e di ricerca del bene comune, dove non sono mancati anche miei errori insieme a importanti risultati frutto del lavoro collegiale e di squadra.

Così come comunicato nella seduta del Consiglio Comunale del 9 ottobre 2017, le mie dimissioni sono dovute a motivazioni esclusivamente politiche, conseguenti alla avvenuta verifica in Aula del passaggio in minoranza di quattro consiglieri (3 della lista UDC e 1 della lista UPC) eletti nelle liste a me collegate che hanno vinto le elezioni nel giugno 2014.

Pur avendo sempre mantenuto in Consiglio i numeri sufficienti per l’approvazione del bilancio e di ogni atto proposto dalla Giunta alla massima assemblea cittadina, ritengo essenziale che si ricreino le condizioni per un quadro politico stabile e coeso.

Da oggi ha inizio dunque un periodo di verifica, che dovrà necessariamente concludersi entro il 5 novembre; un periodo, spero il più breve possibile, utile per ristabilire solide condizioni politiche e continuare così a raggiungere significativi risultati amministrativi.

L’obiettivo resta quello di portare a termine il programma politico in questi ultimi venti mesi di consiliatura che ci separano dalla scadenza naturale del mandato..

Ora dunque ci accingiamo a vivere i 20 giorni di “raffreddamento”, così come ci ricorda l’art. 53 del TUEL (Testo Unico degli Enti Locali), il quale afferma che dalle dimissioni del Sindaco decorrono 20 giorni di tempo per un eventuale ritiro prima che queste diventino efficaci e irrevocabili e durante i quali Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale mantengono poteri di ordinaria amministrazione.

Solo al termine delle tempistiche previste dall’Art. 53 del TUEL, come noto, si provvederà ad avviare le procedure per lo scioglimento del Consiglio Comunale.

Tutte le mie forze però sono e saranno indirizzate a evitare questa nefasta eventualità finale che aprirebbe le porte per lunghi mesi ad un Commissario Straordinario non eletto democraticamente e con poteri di mera ordinaria amministrazione.

Lo farò con la consueta determinazione, continuando a lavorare fino all’ultimo secondo con la medesima intensità e con lo stesso spirito, in piena osservanza dei principi democratici che regolano la vita delle istituzioni della Repubblica e quella della comunità algherese che ho avuto il privilegio e il grande onore di rappresentare e di servire.

Mario Bruno