Voto, vola Forza Italia. Grasso bene

ALGHERO – Come già detto su Algheronews riprenderemo, volta per volta, l’andamento dell’intenzioni di voto in vista dell’importante traguardo delle elezioni politiche dei primi di marzo prossimo. Confermata la crescita di Forza Italia, e dunque del centrodestra che raggiunge il 38% (ormai vicino alla soglia del 40% per vincere, come coalizione, le elezioni). Buon esordio per Liberi e Uguali, forza di sinistra, del presidente del Senato, Pietro Grasso, continua invece l’emorragia del Pd.

E’ il sito di riferimento elettorale Termometro Politico a raccogliere alcuni commenti che riportiamo anche sul sito della città di Alghero. “Il recupero di Forza Italia dipende da un lato dal ritorno di voti persi per altri partiti e dall’altra dal recupero dall’area dell’astensionismo”. A dirlo in un’intervista ad Italia Oggi è Carlo Buttaroni presidente di Tecnè, secondo cui “Berlusconi sta richiamando al voto molti di coloro che si astenevano o si disperdevano in altre forze politiche, andando a prendere il voto soprattutto delle fasce più anziane della popolazione”.

A confermare il buon momento degli azzurri è anche l’ultimo sondaggio Tecnè per TgCom24 che dà Forza Italia davanti alla Lega, rispettivamente al 17,5% contro il 14,8% del Carroccio. Commenta Buttaroni: “Il momento massimo per la Lega c’è stato quando c’erano meno personaggi che tiravano il voto. Adesso si è allargata la base, per cui ci sono più elettori che tornano a votare e che presumibilmente il ritorno di Berlusconi ha riattivato. La percentuale di votanti è cresciuta in particolare nelle fasce più anziane, che di solito non dichiarano se votano o no o per chi votano, fino all’ultimo momento. Più che una perdita della Lega sono cresciuti i consensi verso Forza Italia”.

Diversa invece la situazione nel centrosinistra. Il Pd continua con la sua emorragia di voti, ma a beneficiarne non sono Bersani e D’Alema. Come mai? “Da quando c’è stata la scissione si sono susseguiti una serie di annunci, in realtà non c’è l’offerta politica – spiega il presidente di Tecnè – Questo annunciato contenitore di sinistra di fatto non esiste ancora. C’è un’area a sinistra del Pd che potrebbe arrivare anche al 12-13% ma non ha un campo dove trovare una forma. La crisi del Pd non apre al consenso alla sua sinistra e se ne beneficia l’area del non voto e anche i 5 Stelle.

E per chiudere commento su 5 Stelle. La nuova legge elettorale che premia le alleanze sembrerebbe penalizzare i pentastellati. Secondo Buttaroni però, gli orfani di Grillo potrebbero riservare ancora delle sorprese. “Fra tutti i partiti il M5s è quello che ha la minore inerzia, nel giro di una settimana può guadagnare o perdere anche 2 o 3 punti percentuali. Spesso senza una regione legata a loro, perché è un partito onnivoro, che vive delle difficoltà altrui. Se un partito è in difficoltà il Movimento 5 Stelle prende subito quegli elettori arrabbiati o delusi”.

Nella voto il sondaggio di Tecnè

S.I.