Tributi locali, ridurre pressione fiscale

ALGHERO – “In un periodo di sofferenza economica come quella che stiamo vivendo a causa del perdurare della pandemia la recente massiva notifica  degli avvisi di accertamento ai fini Tari da parte di Step, ai quali sta seguendo proprio in questi giorni la notifica degli avvisi Imu e alla quale si aggiungerà ben presto  la ripresa dell’attività di riscossione coattiva, impongono una reazione immediata da parte dell’Amministrazione Comunale per mettere in campo, quanto più rapidamente possibile, misure volte a trovare soluzioni che agevolino cittadini e contribuenti nell’affrontare criticità che da economiche rischiano di diventare sociali. Il fenomeno pandemico ha rallentato il processo di efficientamento e riorganizzazione del settore tributario che costituiva uno dei punti fondanti del programma amministrativo della coalizione che oggi amministra Alghero”. Così gli esponenti di Centrodestra Marco Tedde, Nunzio Carrara, Nina Ansini, Giuliano Tavera, Giovanni Monti e Monica Pulina riguardo la situazione dei tributi locali.

“Forza Italia, UDC, PSd’AZ e il Gruppo Misto sono da sempre stata al fianco dei cittadini e del mondo delle imprese affinché fosse evitata ogni forma di vessazione e affinchè il principio di imposizione fiscale fosse improntato a criteri di equità.  La situazione economica non può che richiedere un intervento immediato per essere d’ausilio a cittadini ed imprese algheresi, in un patto fra gentiluomini che coinvolga ed unisca, in un momento così delicato, politica, contribuenti e società di riscossioni”.

“Raccogliendo le richieste che provengono dalle famiglie e dal tessuto economico cittadino Forza Italia, UDC, PSd’AZ e il Gruppo Misto chiedono che vengano adottate urgentemente una serie di misure che, nel pieno rispetto della legge, servano a diminuire il carico fiscale e il contenzioso che ne nascerebbe”.

“In primo luogo chiedono che, in ossequio all’applicazione del principio del favore rei per i contribuenti, previsto nello Statuto del contribuente in tutti i casi “d’incertezza sull’applicazione della norma” venga adottata una delibera di indirizzo con la quale si specifichi che gli avvisi di accertamento TARI riferiti a cantine, garage e  differenze nella misurazione delle superfici calpestabili vengano sgravati dalle sanzioni”.

“Altra misura che Forza Italia, UDC, PSd’AZ e il Gruppo Misto ritengono necessaria è quella di deliberare in merito alla non applicabilità delle sanzioni in cui l’assoggettabilità ad imposta trovi il presupposto solamente in un errore formale del contribuente. Quali, ad esempio, la mancata indicazione delle variazioni avvenute per i beni merce delle imprese edili, andando così a sanare errori formali che ad oggi hanno invece forti ripercussioni sul complessivo carico fiscale in aperto contrasto con la legge nazionale”.

“Ulteriore misura volta a ridurre il contenzioso e a ristabilire il principio di equità fiscale potrebbe scaturire da una modifica del regolamento delle entrate che stabilisca un’apposita categoria per le “aree operative scoperte” delle attività commerciali, con una tassazione a metro quadro di 5 centesimi.”

“Accanto a queste misure per le quali basta la volontà politica, e che ci auguriamo vengano accolte ed applicate al più presto,  per scongiurare il rischio che nei prossimi mesi nelle case dei contribuenti algheresi vengano notificati migliaia di ulteriori avvisi di accertamento e atti di riscossione coattiva a causa della imminente scadenza del contratto STEP previsto per il prossimo mese di maggio, riteniamo opportuno che venga stretto un gentlemen’s agreement concordando con la società di riscossione da un lato una diluizione nel tempo delle notifiche degli atti  predetti, dall’altro un provvedimento di sospensione dell’esecutività degli atti, e procedendo alla proroga del contratto in essere per un periodo pari a quello di sospensione dell’attività a causa della pandemia. Tutto ciò consentirebbe di evitare l’insorgere di un contenzioso dagli esiti incerti,  sarebbe d’ausilio alle famiglie   e alle attività economiche che hanno subito cali consistenti nei loro redditi, tale da accentuare in misura certamente importante l’ammontare di tributi non pagati sia nella fase ordinaria che in quella coattiva. E, non ultimo, permetterebbe di portare a termine il processo di riorganizzazione del settore tributi comunali e della partecipata Secal, processo anch’esso fortemente rallentato dagli effetti della pandemia”.