Sanità salva grazie al Marino |video

ALGHERO – Alghero come la Svizzera. Detta così sembra più che un azzardo, quasi una provocazione. Però, almeno in campo sanitario, ci potrebbero essere delle forti similitudini. Qual è il link tra due territorio molto distanti, non solo geograficamente: il turismo. E’ Salvatore Costantino, noto medico radiologo, che ribadisce una proposta che sarebbe dovuta diventare il pane quotidiano della politica locale e invece, a parte lo slogan utile per riempire le pagine dei giornali della creazione del “nuovo ospedale”, così non è stato.

Tutto ruota introno al Marino. Una struttura dalla enormi potenzialità. Una di queste, per mantenerlo in vita rispettando il vincolo dei suoi donatori per il suo utilizzo, è quella dello sviluppo della “Talassoerapia” che è basata sull’azione curativa del clima marino. Dunque per Alghero, questa sarebbe dovuta essere una manna dal cielo. E invece, anche in questo caso, come altri, vediamo una città andare col “cappello in mano” ad elemosinare servizi anche primari quando basterebbe avere qualche idea, conoscenza e soprattutto lungimiranza per far rinascere e soprattutto rendere indipendente la sanità locale. Si, perchè nonostante i governanti attuali facciano finta di niente, tutto dipende dai soldi. Anche gli altri presidi, Civile in testa, ne avrebbero dei vantaggi diretti, magari con la creazione dell’agognata nuova ala.

Perchè Alghero non è un territorio povero, anzi ricchissimo. L’idea di Costantino, già condivisa da altri in passato, ne è un esempio lampante. Certo finchè non ci saranno interlocutori all’altezza, anche questa proposta cadrà nel vuoto, ma grazie anche al gruppo di lavoro capitanato da Paola Correddu e Lina Bardino, e comprendente diversi tecnici e cittadini, questa volta, almeno sulla sanità, si fa sul serio a partire dalla petizione in atto [Leggi]

Nella foto Salvatore Costantino

S.I.