ALGHERO – “La sentenza della Corte Costituzionale che ha cassato le norme volute dalla presidente Todde sulla governance della sanità certifica un fallimento politico clamoroso e senza attenuanti. Quelle leggi – dichiarate oggi illegittime – sono state lo strumento con cui la Giunta regionale ha realizzato un vero e proprio poltronificio, commissariando le ASL, licenziando direttori generali, direttori sanitari e amministrativi, e occupando la sanità con logiche di potere e spartizione politica. Non siamo di fronte a un inciampo tecnico, ma a una scelta deliberata, bocciata nel merito dalla Consulta, che ha prodotto caos amministrativo, instabilità gestionale e ritardi gravissimi. La sanità sarda è stata trasformata in un campo di battaglia politica, e oggi i risultati sono sotto gli occhi di tutti: aziende sanitarie paralizzate e cittadini lasciati senza risposte. Ora che quelle norme sono state espunte dall’ordinamento, la presidente Todde non ha più alibi. Esiste una sola strada possibile, giuridicamente e politicamente: rinominare immediatamente i direttori generali illegittimamente esclusi dal governo della sanità regionale, restituendo alle ASL una guida stabile, competente e legittimata.
Ogni altra soluzione sarebbe un accanimento politico e un’ulteriore presa in giro ai danni dei sardi.
I commissariamenti hanno già dimostrato tutta la loro inefficacia: hanno rallentato decisioni, bloccato processi organizzativi e aggravato le difficoltà di un sistema sanitario già in sofferenza.
La sanità ha bisogno di scelte rapide, responsabilità chiare e competenze vere, non di regolamenti di conti interni al campo largo fra M5S e PD, non di occupazione delle poltrone, non di improvvisazione normativa. La salute dei cittadini non è un terreno di propaganda né una merce di scambio politica.
La Corte Costituzionale ha messo un punto fermo. Ora la politica faccia il suo dovere: ripristinare la legalità, porre fine al caos e restituire dignità e funzionalità alle ASL sarde. La Todde sta esponendo la Sanità sarda al rischio dell’esercizio dei poteri sostitutivi da parte dello Stato, non escluso il commissariamento da parte del Consiglio dei ministri. Ogni ulteriore ritardo sarebbe una responsabilità diretta e gravissima della presidente Todde e della sua Giunta”, lo ha dichiarato il consigliere nazionale di Forza Italia Marco Tedde.