Ospedali, no allo smantellamento

ALGHERO – “Ho avuto la disponibilità del Direttore dell’ATS di Sassari, Giuseppe Pintor, per un incontro con i primari e il direttore del Presidio, alla mia presenza, subito dopo Ferragosto a Porta Terra. Servirà per esaminare criticità e trovare un equilibrio organizzativo, soprattutto dopo la decisione di trasferire al Civile l’Ortopedia e la sala gessi”. Cosi Mario Bruno rispetto il paventato ridimensionamento della sanità locale con scelte che vengono calate dall’alto senza neanche passare in Consiglio Regionale.

“Una decisione da tempo auspicata, soprattutto in previsione del nuovo ospedale, ma che deve trovare sinergie operative per una gestione ottimale delle sale operatorie. Centralizzare il blocco operatorio e la sala gessi in un’unica struttura per ottimizzare il servizio è certamente positivo, ma occorre contemperare esigenze e tempistiche che solo i vari primari possono evidenziare, in uno spirito di squadra. Con l’accorpamento dell’Ortopedia si prefigura per il Marino la funzione ospedaliera specialistica in riabilitazione, la lungodegenza per le post acuzie in modo da sgravare la medicina generale da ricoveri non sempre appropriati, e altri reparti specialistici (perché no, anche pneumologia e oncologia, oltre all’oculistica)”.

“Nel ribadire il nostro “no” a qualsiasi ipotesi di smantellamento degli ospedali, chiediamo fin da ora la istituzione della Semintensiva generale, dell’osservazione breve, della Oncologia e appunto della Lungodegenza, discipline che potenziano l’offerta sanitaria, come da piano della rete ospedaliera che mantiene tutte le discipline attuali per Alghero e le integra. Il vertice di Porta Terra servirà per trovare equilibrio e sintesi operativa e per favorire eventuali proposte organizzative da chi “opera” nei nostri ospedali”.

Nella foto Mario Bruno

S.I.