“Natale in libreria coi prodotti del Parco di Porto Conte”, vetrina di eccellenza nel centro storico

ALGHERO – Con il Natale 2024 nasce una originale collaborazione fra il Parco di Porto Conte e la libreria “Il Labirinto” dal titolo “Natale in libreria coi prodotti del Parco di Porto Conte”. L’obiettivo del progetto di collaborazione è quello di ospitare in città a Natale i prodotti agro-alimentari di qualità del Parco, prodotti nella Nurra di Alghero. Durante tutto il periodo natalizio e fino alla Epifania, la libreria dedicherà uno spazio apposito al Parco di Porto Conte, una sorta di vetrina dei prodotti che hanno ottenuto il marchio di qualità ambientale: dal miele, all’olio, al vino allo zafferano, ai dolci, alla crema di pecorino. I prodotti potranno essere acquistati in confezioni regalo o cesti natalizi personalizzati, a cura della società Mangiasardo, attuale gestore dell’Emporio del Parco.

L’idea condivisa con la libreria “Il Labirinto” è quella di promuovere, per chi fosse interessato, la combinazione, nella stessa confezione, dei prodotti agro-alimentari con il libro che si vuole regale. Regali natalizi originali, utili e personalizzati per valorizzare il buon cibo e le buone letture. In vetrina fra le novità dei prodotti offerti il liquore del Parco denominato “Ginjol”. Un liquore, nato da un progetto di sperimentazione, ancora in corso, che coinvolge il Parco di Porto Conte, il Dipartimento di Scienze Chimiche e Naturali dell’Università di Sassari e l’Emporio del Parco – Mangiasardo. Un prodotto unico, creato seguendo una antica ricetta del prof. Antonio Farris, e un’etichetta speciale disegnata e autografata dal Maestro Elio Pulli, a tiratura limitata. Il liquore “Ginjol” deriva dalla Palma nana o di San Pietro (nome scientifico Chamaerops humilis; dal greco cespuglio a terra, umile) è una specie termofila della nostra flora, presente esclusivamente nella parte occidentale del bacino del mediterraneo. E’ un elemento relittuale della nostra flora in quanto unico sopravvissuto della famiglia delle Palmae (Arecacee), in seguito all’insorgenza del clima mediterraneo 3,2 milioni di anni fa e ai successivi cicli glaciali, eventi che hanno sterminato la flora tropicale terziaria. Oggi in Sardegna si trova soprattutto lungo la costa ovest, maggiormente concentrata nella Nurra, Sinis e Sulcis. Partecipa a comunità vegetali arbustive termofile, dove caratterizza l’habitat comunitario 5330, pertanto necessità di una gestione orientata alla tutele e conservazione. La proposta di utilizzo dei frutti, sulla base delle indicazioni del Dipartimento di Scienze Chimiche e Naturali dell’Università di Sassari, tiene conto delle caratteristiche ecologiche e riproduttive della pianta; in particolare, viene utilizzato uno schema di raccolta dei frutti che prevede il prelievo di non più del 30% nell’area Parco e non più del 50% nelle aree esterne, proprio per garantire sempre la dispersione naturale dei semi, che avviene ad opera di animali vari, tra i quali, ad esempio, la volpe.

I frutti maturano tra settembre e ottobre-novembre. Contengono tannini, flavonoidi, saponine e, in misura minore, steroli ed oli essenziali. Rappresentano una buona fonte di Potassio, Magnesio e Calcio; meno di Ferro, Rame e Sodio. Contengono anche proteine, fibre e sali minerali. Inoltre è stata dimostrata la presenza di molecole bioattive e antimicrobiche. Sono state individuate altre proprietà del frutto della Palma nana: antidiabetica, diuretica, antinfiammatoria, tonica. Hanno degli effetti positive anche su alcune malattie croniche, come ulcere, calcoli renali. I frutti, raccolti quando il colore varia da un giallo intenso a un granata vinoso, danno luogo, dopo alcuni giorni di macerazione in alcol a un liquore dapprima giallo paglierino e successivamente giallo scuro (oro, ambrato). La sensazione visiva è piacevole e particolarmente attraente. All’olfatto ricorda totalmente il frutto da cui deriva. Il gusto, intenso, viene percepito dalla bocca in tutte le sue parti (papille gustative) e permane per un tempo estremamente lungo, se confrontato con altri liquori. Questo è dovuto all’alta percentuale in tannini, flavonoidi e saponine