Nasone salva Bruno. Pd diviso

ALGHERO – E’ stata definita dagli stessi protagonisti un’anomalia, l’attuale amministrazione. E così non può che essere. Le prove continuano a non mancare. Anche la seduta consigliare di ieri, quella che avrebbe potuto mandare a casa Mario Bruno, lo ha certificato. Durante tutta la serata la parola che ha caratterizzato i lavori è stata “centrosinistra”. Mai si era visto nella massima assise cittadina, dove coloro che vi siedono dovrebbero rappresentare tutti ma proprio tutti i cittadini, anelare apertamente alla volontà di rafforzare e spingere per far rinascere una certa parte politica. Come fosse una qualsiasi sede di partito o un comizio. Dunque non soffermarsi, a lungo e per bene, sulle enormi e infinite problematiche che avvolgono la Riviera del Corallo e non le permettono di agganciare la corsa per la crescita di altre località dell’Isola, ma quasi esclusivamente fare apertamente il tifo per la propria coalizione. Oggi sofferente e dunque in cerca di unità. Assurdo, anomalo, marziano. Certamente, come quasi tutto in questo periodo, lontano anni luce dalle reali esigenze del territorio.

Un Comune, e ritorniamo a ieri, oramai sotto tutela. La presenza di due consiglieri regionali di Sassari della corrente soriana non era un caso. Quest’area ha garantito, come anticipato da Algheronews [Leggi] il salvataggio andato in scena ieri nell’aula di via Columbano. Un coup de theatre (compreso l’arrivo in ritardo dei due novelli brunuani) che agli addetti ai lavori non ha sorpreso. Del resto era noto, anche per quanto detto nelle frenetiche conversazioni di questi giorni, che Mimmo Pirisi, capogruppo del Pd, avrebbe fatto tutto il possibile per salvare Mario Bruno, e così è stato. Quello che è stato definito “l’agnello sacrificale” è Alessandro Nasone che, vista l’assenza già annunciata di Linda Oggiano (oramai definitivamente all’opposizione) ha dovuto palesare il salvataggio con un voto positivo.

Anche quest’altra anomalia. Raramente, forse mai, si era visto che dai banchi dell’opposizione, senza neanche una comunicazione precedente che aiutasse a capire la scelta di un determinato consigliere, arrivasse un voto positivo al Bilancio Consuntivo. Cioè, Nasone ha promosso tramite il suo “si” l’azione dell’amministrazione proprio nel lasso di tempo in cui lui era all’opposizione (e lui afferma di esserlo ancora). Vista l’assurdità dell’agire, è anche di difficile spiegazione e sorgono domande inevase sul perchè di tale scelta. Fatto sta che, la sceneggiatura ha funzionato. Bruno ha incassato 12 voti positivi e 11 contrari (tra cui quello di Daga del Pd). Dunque ancora, nonostante lo show e lo sbarco dei sassaresi, la maggioranza fissata in 13 consiglieri utile ad avere il numero legale per aprire le sedute non c’è.

Nel frattempo Alghero attende. Aspetta le risposte piccole o grandi. Bruno ha detto ieri che arriveranno tutte in questi mesi. Ma, come sostengono i bene informati, è chiaro che il traghettamento sarà (al massimo) fino alle politiche di fine febbraio. E dunque il voto anticipato a maggio è quasi scontato. Questo salvo ulteriori sbarchi da Sassari utili a far cambiare idea e prendere per il naso qualche altro e rendere ancora di più Alghero la dependance (o sgabuzzino culturale) dell’ex-capoluogo turritano. E pensare che fino poco tempo fa avevano timore a superare Rudas…

Nella foto di ieri Alessandro Nasone che vota a favore del Bilancio (dunque salva Bruno) dai banchi dell’opposizione

S.I.