PORTO TORRES – Il Movimento politico “Porto Torres Avanti”, ancora una volta, dà una “sveglia” alle varie istituzioni, amministrazione comunale in primis, al fine di ridare dignità al centro portuale e in generale al territorio che, da troppi anni, a parte le “vampate” estive, in particolare nei litorali, soffre di una diffusa stagnazione economia e troppa ignavia rispetto alle grandi scelte per attivare un vero rilancio. In questo solco il movimento guidato dal capogruppo consiliare Bastianino Spanu diffonde un “documento – manifesto” riguardo alcune rilevanti priorità e urgenze.
UNA STRATEGIA DI RILANCIO TERRITORIALE
La rinascita economica di Porto Torres passa da una visione integrata: porto, industria, turismo e innovazione devono tornare a dialogare all’interno di una strategia unitaria. In questo quadro, la Zona Economica Speciale (ZES) rappresenta un’opportunità strategica e irripetibile per Porto Torres. Le agevolazioni fiscali e procedurali previste per le ZES possono e devono essere utilizzate per attrarre investimenti produttivi, rilanciare le aree industriali dismesse e rafforzare il ruolo del porto come hub logistico e commerciale del Nord Sardegna. La sfida è trasformare la ZES in motore reale di sviluppo, non in una semplice etichetta amministrativa: uno strumento concreto al servizio del territorio, delle imprese e dei cittadini. Per questo proponiamo l’avvio di una grande azione di marketing territoriale, collegata alla pianificazione ZES e al potenziamento delle infrastrutture portuali, capace di restituire alla città una posizione centrale nel sistema produttivo regionale.
2. COMPETENZA E CONTINUITÀ AMMINISTRATIVA
Il rilancio non può fondarsi sull’improvvisazione. Serve continuità amministrativa e competenza nei ruoli di governo della città, perché solo una guida esperta, coerente e radicata può garantire risultati concreti e duraturi.
Porto Torres ha bisogno di una classe dirigente capace di visione strategica, in grado di dialogare con la Regione, il Consorzio Industriale e le imprese, e di rappresentare con autorevolezza gli interessi del territorio nei tavoli decisionali regionali e nazionali.
La politica deve tornare ad essere strumento di costruzione, non di scontro.
Non servono maghi né improvvisazioni: servono competenze, metodo e responsabilità.
3. ECONOMIA REALE E LAVORO
La priorità è creare lavoro stabile e dignitoso. Proponiamo un piano di rilancio dell’economia locale che punti su:
• Valorizzazione delle aree industriali dismesse, con nuovi insediamenti produttivi sostenibili;
• Incentivi per le imprese che assumono giovani e investono sul territorio;
• Partenariati pubblico-privati (PPP) per infrastrutture, servizi e manutenzioni urbane;
• Promozione turistica e culturale integrata, con la valorizzazione dei siti storici, archeologici e identitari di Porto Torres come leva di crescita e occupazione qualificata;
• Formazione e innovazione tecnologica per costruire competenze e nuove opportunità di impiego.
4. UNITÀ DEL TERRITORIO
Il rilancio di Porto Torres non può avvenire in solitudine. È necessario un patto territoriale che coinvolga istituzioni, imprese, associazioni e cittadini, un’alleanza civica per ricostruire fiducia e coesione sociale.
La politica locale, il mondo imprenditoriale, l’associazionismo e soprattutto i cittadini turritani devono credere che il cambiamento è possibile. Solo insieme possiamo restituire a Porto Torres il ruolo e il prestigio che merita nel panorama regionale.
5. IDENTITÀ E AUTONOMIA
Come Movimento Autonomista, crediamo nell’autogoverno e nella responsabilità dei territori. Porto Torres deve poter decidere sul proprio futuro, pianificare il proprio sviluppo e valorizzare le proprie risorse senza dipendere da scelte calate dall’alto. Autonomia significa capacità di visione, responsabilità nelle scelte e orgoglio dell’appartenenza.
6. CONCLUSIONI
Il futuro di Porto Torres dipenderà dal coraggio con cui sapremo agire oggi. Abbiamo il dovere di restituire alla città una prospettiva concreta di crescita e di benessere collettivo. Il Movimento Autonomista Porto Torres Avanti si assume questo impegno con serietà, passione e competenza, pronto a rappresentare un punto di riferimento politico e civico per una nuova stagione di sviluppo.
La priorità è creare lavoro stabile e dignitoso. Proponiamo un piano di rilancio dell’economia locale che punti su:
– Valorizzazione delle aree industriali dismesse, con nuovi insediamenti produttivi sostenibili;
– Incentivi per le imprese che assumono giovani e investono sul territorio;
– Partenariati pubblico-privati (PPP) per infrastrutture, servizi e manutenzioni urbane;
– Promozione turistica e culturale integrata, con la valorizzazione dei siti storici, archeologici e identitari di Porto Torres come leva di crescita e occupazione qualificata;
– Formazione e innovazione tecnologica per costruire competenze e nuove opportunità di impiego.
Cosa è la ZES Unica
La Zona Economica Speciale Unica (ZES Unica), istituita con il Decreto-Legge 124/2023 (convertito nella Legge 162/2023), unifica in un’unica area amministrativa tutte le precedenti ZES regionali del Mezzogiorno. Comprende otto regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. L’obiettivo è stimolare la crescita economica, favorire nuovi investimenti produttivi e migliorare la competitività delle imprese già insediate. La gestione è affidata alla Struttura di Missione ZES Unica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il supporto dell’Agenzia per la Coesione Territoriale.
Le agevolazioni previste
Le imprese che investono in aree ZES possono accedere a importanti incentivi economici e procedurali:
– Credito d’imposta ZES Unica: fino al 45% del valore dell’investimento in beni strumentali;
– Semplificazioni amministrative tramite lo Sportello Unico Digitale (S.U.D. ZES);
– Procedure accelerate per nuovi insediamenti e riconversioni industriali;
– Investimento minimo: 200.000 euro per l’accesso alle agevolazioni;
– Priorità nei programmi di cofinanziamento europei e PNRR.
La ZES Unica e la Sardegna
La Regione Sardegna rientra integralmente nel perimetro della ZES Unica. Il territorio di Porto Torres, per la sua posizione strategica, il porto industriale e la presenza di ampie aree produttive, è naturalmente candidato a diventare un nodo di riferimento del sistema ZES nell’isola.
Le opportunità per il Nord Sardegna includono:
– rilancio delle aree industriali e logistiche dismesse;
– potenziamento delle infrastrutture portuali e retroportuali;
– attrazione di imprese nei settori energia, transizione ecologica, logistica e manifattura;
– incentivi fiscali e semplificazione delle procedure per chi investe a Porto Torres.
La posizione del Movimento Autonomista “Porto Torres Avanti”
Il Movimento Autonomista Porto Torres Avanti considera la ZES Unica una leva determinante per il rilancio produttivo ed economico del territorio. Affinché lo strumento funzioni realmente, è necessario garantire governance competente e stabile, tempi certi e pieno riconoscimento del ruolo di Porto Torres nel perimetro operativo della ZES. Solo così la ZES Unica potrà tradursi in risultati concreti, attrarre investimenti, creare lavoro e restituire alla città il ruolo di capitale produttiva e logistica del Nord Sardegna.
“La ZES Unica è un’occasione storica: Porto Torres deve saperla cogliere, con competenza, visione e unità d’intenti.”