Agonia In-House: Bruno si trastulla

    ALGHERO – “Passano i mesi ma la situazione di Alghero in House, la partecipata comunale che si occupa di una serie di servizi essenziali per la città, continua a rimanere in balia delle onde”, cosi il portavoce di Forza Italia Alghero Andrea Delogu che ricorda “ancora non si vede luce, e preoccupa sempre di più il silenzio di Mario Bruno e del suo fido scudiero Cherchi. Il tunnel nel quale hanno infilato il destino di questa società e di oltre 50 lavoratori appare sempre più profondo e senza luce”.

    “E’ oramai da un anno che Bruno e Cherchi si trastullano sui media e sui social nell’illudere i lavoratori e la città che tutto andrà bene, che non si perderanno posti di lavoro, che stanno alacremente lavorando per trovare una soluzione, sono bravissimi, anche in questo caso a distogliere l’attenzione sul problema, deviando la discussione con modalità e metodi di politica stantia. Ma quale è invece la realtà delle cose? Che ad oggi nessun piano di salvataggio che abbia una logica è stato predisposto, non solo su documenti ufficiali, ma nemmeno nella testa di Bruno e Cherchi e siamo oramai nel 2016 che il procedimento di licenziamento collettivo va avanti, senza raggiungere un accordo con i rappresentanti sindacali, proprio perchè non c’è un punto di partenza per avviare una trattativa. Che non vi è nessun piano alternativo, ossia, se viene meno Alghero in House chi svolgerà i servizi essenziali per la città?”

    “Forse nella mente di qualcuno c’è la voglia di sfruttare la situazione per creare clientieismo, magari con affidamenti diretti di servizi o costituzione di cooperative che possano costituire un bacino di voti?. Ma non è così che si ragiona! Occorre una programmazione seria, occorre analizzare tutte le criticità, avere una visione d’assieme, agire su tutte le leve, normative, finanziarie e politiche per recuperare efficienza e risorse per la società partecipata ( e quindi per la città) Quest’amministrazione è da aprile del 2015 che dice che farà modificare il regolamento sui parcheggi a pagamento, per consentire che non vi sia elusione ed evasione, come attualmente avviene e di conseguenza creare nuove risorse finanziarie, ma ad oggi di questa modifica non c’è traccia”.

    “Così come non c’è traccia di un’analisi di efficientamento e di razionalizzazione delle spese e dei servizi, che consentirebbe, magari attrraverso una fusione con l’altra partecipata in “disgrazia”, di risparmiare una serie di costi e soprattutto di creare sinergie importanti. Quello che che c’è’ di ancora più grave e che i nostri amministratori si sono abituati a spararle grosse anche sul piano politico e certamente non dimentichiamo le dichiarazioni di Cherchi (ultime a novembre 2015) sul fatto che sarebbe “personalmente intervenuto” in regione con i consiglieri del suo partito per far arrivare le risorse necessarie per salvare i posti di lavoro. nei sogni forse! Sono arrivate solo briciole, del tutto insufficienti, ed anche ieri il suo partito ha perso un’ottima occasione per consentire il salvataggio delle società in house, votando contro un emendamento di Forza Italia e degli onorevoli Tedde e Peru, teso a trasferire le società in house comunali del sassarese all’interno dell’ area metropolitana di Sassari, così coem avvenuto per l’In House provinciale di Cagliari, trasferita alla città metropolitana”.

    “Il Cherchi, anche grazie all’aiuto di qualche ghost writer, aveva anche commosso, oltre che illuso, qualche lavoratore, scrivendo che lui era la loro fianco, e che avrebbe risolto tutto, e qualcuno, pochi per la verità, fino a poco tempo fa gli aveva pure creduto. Forse si è distratto, forse la crisi politica che rende lui e la sua maggioranza più fragile non gli ha permesso di concentrarsi sul problema e sulla soluzione, o forse più semplicemente lui e il sindaco e l’intera ammnistrazione non sono in grado di guidare questa città, e probabilmente dovrebbero tornare a fare altro, anche perchè il credito a suo tempo concesso dai cittadini è scaduto e gli algheresi ogni giorno che passa si rendono conto dell’inadeguatezza (l Politica, lor signori non si offendano) di chi oggi li mal amministra”.

    Nella foto Andrea Delogu

    S.I.