“Disastro annunciato, mai con Bruno”

ALGHERO – Fibrillazione politica ad Alghero. Dopo l’ennesimo consiglio saltato, la profonda crisi del sindaco Bruno, l’uscita dalla maggioranza dei consiglieri dell’Udc, i ripetuti casi (palmavera, parco, mensa, chiusura locali, tassa di soggiorno, etc) flop e reiterati problemi nel percorso amministrativo dell’attuale governo cittadino, da qualche ora si rincorrono voci (quasi tutte totalmente inventate ad hoc) su eventuali “soccorsi” o “stampelle” alla maggioranza da parte delle forze di minoranza o singoli consiglieri. In particolare da parte del Partito Democratico. Ma a sgombrare il campo dagli equivoci è il consigliere comunale e dirigente provinciale dei democratici Enrico Daga.

“Forse – scrive Daga – c’è bisogno di chiarire il perché del silenzio del Pd in relazione alla gravissima crisi politica di Alghero in seno alla maggioranza di centro-sinistra-destra (della quale, com’è risaputo, il PD non fa parte): il nostro mutismo è dovuto al fatto che stiamo osservando da spettatori l’epilogo da noi annunciato più volte, ovvero il crepuscolo di una maggioranza allestita per vincere ma che, detto scientificamente, non è in grado di governare. Troppe differenze tra loro, troppa presunzione, troppo scollamento dalla realtà, troppa accondiscendenza, poca Politica. Siamo in silenzio perché la miserabile politica di qualcuno che sa che nel mondo dei nani si può semplificare (fuori 3 dentro due, sic!), vorrebbe trascinare il mio partito “per i capelli”.

“Stanno cercando appigli – chiude Daga – per scaricare, indegnamente, delle responsabilità di questo disastro annunciato al PD che, lo ricordo, è un partito rinnovato finalmente, che ha dimostrato dignità da vendere, che non si compora con una poltrona, tantomeno con una pacca sulla spalla. Vorrebbero fare come colui che mentre annega e chiama l’aiuto, porta a fondo chi prova a soccorrerlo. Vorrebbero che ci tuffassimo mani e piedi dentro un casino politico che passerà alla storia, ma per chi ci hanno preso? Mica al mondo siamo tutti col cappello in mano…mica siamo tutti in (sv)vendita”.

Nella foto Enrico Daga

S.I.