“Bruno fa traballare Alghero”

ALGHERO – “Disegnare un nuovo destino per Alghero. E’ il buon proposito di inizio anno che Azione Alghero si prefigge facendo appello a tutti coloro che sentono come impellente la necessità di far uscire la città dal declino in cui sta sprofondando e nutrono la speranza che il cambiamento sia possibile e si prestano come soggetti attivi per la realizzazione di una svolta”. Cosi dal direttivo dall’associazione politica Azione Alghero presieduta da Marco di Gangi.

“A tal proposito Azione Alghero riconosce il ruolo importante e coraggioso ricoperto dagli esponenti dell’Udc che non hanno esitato a rinunciare ai loro incarichi lasciando il governo cittadino in cui non si riconoscevano, pur di offrire alla città l’opportunità di creare le condizioni per l’uscita dalla profonda crisi che la attanaglia. Una crisi che il persistente stato di incertezza non fa che aggravare. Azione Alghero fa notare come tutto ormai in città traballi: traballa l’Amministrazione comunale che naviga a vista, potendo contare su numeri risicati; è fortemente a rischio la prossima stagione turistica a seguito del disimpegno della Ryanair e della “prudenza” della Regione che, pur con tutto il tempo a disposizione, non ha messo a punto alternative per garantire adeguati flussi; traballano le attività di bar e ristoranti stretti tra regole poco chiare, così come traballa e soffre il commercio, il primo comparto a subire le ripercussioni negative generate da questo scenario”.

“E traballa anche la legalità che, come nel caso dell’occupazione della ex caserma dei carabinieri, o delle svariate attività abusive o sommerse vede tollerate attività esercitate senza controlli e senza limiti a scapito di chi fa fatica ad andare avanti rispettando ogni regola. Si fanno poi tra-ballare (o meglio ballare) anche i numeri delle presenze del fine anno in città adattandoli a spunto di cronaca per i diffusi proclami autocelebrativi senza tener conto che “il tutto esaurito” è un concetto molto relativo, ridotto a 1 o 2 giorni di presenza e dipendente dal fatto che solo il 20% degli alberghi e di altre strutture ricettive risultavano aperte in quel periodo. Beh, che dire, ha traballato pure l’immagine dello splendido porto di Alghero, uno dei simboli della città, ridotto ahimè ad area di sosta camper. E chissà, se non ci si muoverà in tempo, che non si mettano a traballare pure i campanili!”

Nella foto il presidente Marco Di Gangi

S.I.