Coalizione-matrioska: volano gli stracci

ALGHERO – Tutti coloro che seguono, direttamente o indirettamente, la politica algherese sapevano che sarebbe andata a finire così. Del resto non è impossibile creare delle coalizioni utili a vincere le elezioni, altro discorso è governare. E ad Alghero i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Senza troppe esagerazioni è come se avessero messo insieme “diavolo e acqua santa” e questo, per chi frequenta le sagrestie e proprio da quei luoghi ha avuto molto credito, era un errore da non commettere. Ma tant’è, la voglia di conquistare Sant’Anna e, a dir loro, recuperare dopo i problemi del precedente esecutivo di centrosinistra, voluto e poi fatto cadere anche dai protagonisti dell’attuale amministrazione, ha prodotto proprio una “colazione-matrioska”.

Ed è, ancora una volta, nel suo andamento andamento ondivago, tra destra e sinistra, l’Udc ha suonare la sveglia. Questo dopo aver lasciato gli ex-storici alleati proprio per dare un contributo determinante alla vittoria di Bruno, essere uscita da maggioranza e Giunta e poi il ritorno. Ora, nuovamente, una dura reprimenda rispetto all’andamento del percorso amministrativo che vede proprio l’assessore e vice-sindaco Antonello Usaie leader centrista puntare il dito contro Primo Cittadino e colleghi di Giunta per un mancato raggiungimento degli obiettivi ed una “pazienza non illimitata”. Ma non solo. A finire sotto accusa anche le porzioni più a sinistra della maggioranza.

Ma, come detto, era prevedibile che sarebbe andata così. Del resto non appena si affrontano temi fondamentali e cruciali per Alghero non c’è una maggioranza omogenea. E in consiglio senza soccorsi esterni, rinvii dei lavori e altre magheggi difficilmente la “matrioska” avrebbe retto fino ad oggi. Da Maria Pia fino ad arrivare allo sbarco dei Rossomori passando per l’ex-caserma di via Simon e il regolamento dei suoli pubblici e anche Mondorurale e altri temi in ballo, le divergenze tra l’area della sinistra radicale (in particolare ex-Alghero Migliore) e l’Udc si sono acuite col passare dei mesi fino ad oggi. “Non possiamo stare con persone che fino a ieri ci hanno sputato”, tuona Usai. E non ha tutti i torti. Stesso discorso per il litorale della Riviera del Corallo a ridosso del Calik che collega a Fertilia. Da una parte l’arcinota idea di realizzare servizi per lo svago e diversi posti letto di qualità del partito di Lelle Salvatore e Alessandro Loi e dall’altra quella degli ex-migliori e in generale di quasi tutti i bruniani di fare solo un grande “Parco Urbano”. Tanto che addirittura, l’ideologo negli ultimi, pare molto ascoltato a Sant’Anna, il professore Cecchini, ha avviato una petizione opposta a quanto annunciato anche in campagna elettorale e ribadito oggi proprio dall’Udc.

Per chiudere: due mondi opposti di fare politica. Visioni dello sviluppo di Alghero lontane anni luce. Di fatto solo da una volontà di contrastare l’alleanza centrodestra e autonomista che aveva proposto Maria Grazia Salaris. L’obiettivo di vincere è stato raggiunto. Ma oggi, passate tre estati e arrivati a 2 anni e mezzo di governo, con la spada di Damocle delle imminenti decisioni da Cagliari sui fondi ai gruppi, tante altre indagini, le tematiche cruciali per far uscire Alghero da tunnel non sono state neanche sfiorate. Almeno non nella massima assise cittadina. Mentre restano bene impressi gli effetti nefasti sulle attività della guerra ai tavolini e ai decibel, cosi come l’assenza ancora di un Puc e Pul che potrebbero (il condizionale è d’obbligo vista la condizione di estrema crisi del territorio) far cambiare il vento che ad oggi soffia sempre più tempestoso sulla Riviera catalana della Sardegna. Tutto questo mentre, di fatto, avremmo già dovuto programmare la prossima stagione turistica (al netto delle vicende aeroportuali) ed essere pronti ad affrontare la sfide degli altri territori che corrono sempre più veloci, mentre il tempo sembra essersi fermato. E quelli dell’Udc, in particolare i più esperti del partito, lo sanno bene e non possono chiudere la loro carriera politica con una tale onta.

Nella foto la Giunta Bruno con gli assessori Udc Usai e Castellini
S.I.