OLMEDO – Ancora una stagione da incorniciare la “Butterfly House”. La struttura all’ingresso di Olmedo, nella vecchia strada che conduce anche ad Alghero, continua ad essere punto di riferimento per un nuovo tipo di svago e soprattutto relax. Oltre la straordinaria possibilità di vivere all’interno dell’ecosistema tropicale in cui le farfalle compiono il loro ciclo vitale, oramai c’è un offerta di ampio respiro riguardo il compimento di una vera vacanza immersi nella natura.
Questo a partire dall’eccellenze culinarie presenti nel menù passando per una piscina, adatta anche per i bambini, e poi la spa, parco giochi tematico. Insomma un’esperienza dall’alto valore educativo che sta diventando, nel giro di due anni, punto di riferimento per l’offerta turistica del territorio. Questo grazie in particolare alle idee e alla lungimiranza del titolare dell’impresa ovvero Vittorio Cadau che, al fine di raggiungere più mercati possibili, è sempre presente nelle maggiori fiere anche al fine di ammodernare l’offerta della sua attività che prevede sempre più spazi per alloggi diventando una vera struttura ricettiva.
La stagione calda 2019 si è appena conclusa, ma l’attività ristorativa, con pizzeria e giochi per bambini e piscina al coperto, resterà aperta anche tutto l’invero nei weekend, mentre l’aspetto più importante è che si sta già programmando per degli interventi da attuare nei prossimi mesi utili a migliorare servizi e offerta della “Casa delle Farfalle”. Non manca neanche l’appuntamento per Halloween che vedrà questo giovedi 31 ottobre dalle ore 17 giochi, merenda e tanto divertimento per i più piccoli. Un vero fiore all’occhiello del Nord-Ovest della Sardegna che deve trovare maggiore integrazione nell’offerta dei presidi pubblici presenti sul territorio a partire, a esempio, dal Parco e pure dai principali Comuni, Olmedo e Alghero.
Nella foto la Butterfly House (Casa delle Farfalle) di Olmedo-Alghero
ALGHERO – Si scalda, com’era lecito attendersi, dopo il torpore dell’estate infinita algherese, lo scontro politico che, per adesso, si ferma alla querelle sul Turismo e a qualche scintilla tra consiglieri. Ma, è sicuro, che a breve, il livello si alzerà con l’attesa dei primi provvedimenti e scelte dell’attuale compagnie governativa e attese azioni come da programma votato dai cittadini.
Nel frattempo alcuni scintille si trasformano in piccoli roghi. Come nel caso delle parole tra il consigliere di Centrodestra Giovanni Monti e alcuni rappresentanti eletti in via Columbano tra i banchi di opposizione. Pomo della discordia il linguaggio colorito usato in alcuni post su Facebook, social che ad Alghero viene usato in maniera perfino esagerata e anomala.
“Quando alcune figure istituzionali della vecchia amministrazione targata Bruno mi diceva di calmarmi e di finirla di continuare ad abbaiare in spiaggia, tutto andava bene”, cosi Giovanni Monti che continua “in passato me ne sono state dette di tutti i colori ma di tutti i colori veramente, ma a loro tutto gli era permesso”.
“Ora dopo un mio post, che in modo ironico, scrivo alcune cose con riferimento al passato, il mio post viene subito strumentalizzato e usato come motivo di attacco da parte di alcuni componenti di opposizione. Mi spiace di aver urtato la vostra sensibilità, magari vi chiederò scusa , ma le mie scuse arriveranno solo dopo che voi chiederete scusa a tutto il comparto turistico e alla città che sicuramente ha subito un duro colpo grazie a voi”.
“Quindi ora finché non arrivano le vostre scuse verso tutto il comparto turistico e verso la città, state un po’ più sereni e senza gridare tanto che sicuramente non siete in condizioni di dare lezioni su come fare Turismo. Aspettiamo le vostre scuse, ma sappiamo già che non arriveranno mai”.
ALGHERO – “Dopo aver dimostrato manifesta incapacità e dopo aver fallito, mi permetterei anche di continuare l’opera demolitrice, con una forsennata voglia di distruggere il lavoro altrui, con un mix letale dato da innato narcisismo e incapacità di accettare la sconfitta. Dovrei vergognarmi, darmi al bricolage”. Cosi Mario Bruno, ex-sindaco e attuale consigliere di opposizione che replica all’assessore Di Gangi in quello che è diventato il terreno di scontro di queste settimane ovvero la gestione del Turismo ad Alghero.
“Sono alcuni dei complimenti che mi ha rivolto in queste ore l’assessore comunale al turismo, Marco Di Gangi, che immagino sappia – può non piacere, ma deve prenderne atto – che il mio ruolo attuale mi impone l’opposizione, sul merito, ma opposizione. E mi scuserà se dico che mi sembra un po’ pochino che in oltre cento giorni abbiano solo proposto (proposto, non realizzato) un tavolo. Un tavolino. Il cui regolamento deve ancora passare in commissione e in aula. Anche se avessi voglia di distruggere il lavoro altrui (tutto il contrario, sto cercando di collaborare anche perché stanno solo attingendo a piene mani al lavoro nostro, legittimamente), non saprei come distruggere il vuoto, il niente”.
“E il merito dell’argomento è questo: nell’ultima parte della nostra consiliatura abbiamo modificato lo Statuto della Fondazione Alghero per permettere ai privati (Parco, Sogeaal, Confcommercio, Consorzio del Porto e altri) di entrare in assemblea e programmare davvero insieme, apportare capitali anche minimi, decidere insieme strategie e eventi. Entrando dalla porta principale. Perché accontentarsi di un tavolo, di un tavolino? Bene, questa tesi elementare è stata accolta da Marco Di Gangi con una permalosità e una acidità che supera ogni valore consentito dal ph e dal confronto civile, vista come lesa maestà. Ho perso le elezioni, non dovrei più parlare, dovrei vergognarmi, ritirarmi a vita privata, dovrei darmi al bricolage”.
“Perché? In politica si vince e si perde. Si accettano i ruoli. Si guarda al bene comune. Non replicherò con lo stesso tono, perché non sono adirato, perché resto una persona equilibrata e mite, e lo perdono per il momento politicamente difficile che vive e soprattutto perché il tempo è sempre galantuomo. Basta aspettare, neanche tanto, operosamente.”
ALGHERO – “Il recente intervento del gruppo Per Alghero – afferma Di Gangi – è costituito, giova ricordarlo, oltre che da Pietro Sartore, dalla ex assessora del turismo Gabriella Esposito e dall’ex sindaco Mario Bruno. L’intervento lascia perplessi perché gli stessi, dopo anni di silenzio in proposito, oggi, nel ruolo di oppositori , hanno iniziato, finalmente, a parlare di turismo con il piglio di chi ha la ricetta per guarire tutti i mali, bocciando a priori e senza appello la proposta di costituzione di un tavolo tecnico.
“Fa forse loro paura il “ Tavolo permanente per il turismo” ? – chiede, e ancora : “Li spaventa il fatto che, magari, possa essere la sede adatta per iniziare a ripensare in maniera diversa rispetto alla loro lo sviluppo turistico?” L’assessore ricorda inoltre “agli smemorati” che la richiesta di una Consulta permanente per il turismo è stata sottoposta dai principali rappresentanti del comparto a tutti i candidati a sindaco, incluso Mario Bruno, che ha sottoscritto un manifesto nel quale tale richiesta è espressa in maniera estremamente chiara.
“Se ne è dimenticato o, semplicemente, non intende dare alcun valore alla propria firma , pur se nel ruolo di oppositore? La credibilità – aggiunge – di una persona si misura anche dalla sua capacità di mantenere fede agli impegni formali assunti”.
Poi il passaggio sulla Fondazione Alghero: “Quando parlano della possibilità per i privati di aderire alla Fondazione Alghero, la spacciano come una opzione da essi stessi introdotta, “dimenticando” che tale possibilità esisteva dal momento della nascita della Fondazione stessa che, non a caso, è nata come “ Fondazione di partecipazione”. Ma é ancora più singolare il fatto che essi stessi dichiarino che le richieste di adesione di un certo numero di soggetti “privati” giacciano tra le carte della Fondazione. Ma se é così – domanda – perché non hanno essi stessi, a suo tempo, quando amministravano Comune e Fondazione, provveduto a deliberarne l’adesione?
Cosa ostava?”. Secondo i tre consiglieri di opposizione sarebbe stata la Consulta dello Sviluppo Economico la presunta sede per concertare le politiche e le scelte turistiche tra operatori e soggetti pubblici coinvolti. “Questa si che é una soluzione di retroguardia e assolutamente inefficace – afferma Di Gangi – Il fallimento dell’operato della Consulta é certificato dal fatto che tra la pletora di soggetti che inizialmente hanno creduto in questo strumento, abbiano continuato a parteciparvi in pochi. La Consulta si è , infatti , rivelata essere, prevalentemente, uno strumento di comunicazione dell’Amministrazione, inadatta, perciò , a svolgere la funzione per cui era nata. Dovrebbero anche spiegare a cittadini ed operatori turistici cosa li abbia spinti a cancellare dalla struttura organizzativa del Comune il Turismo, svuotandolo di personale e di risorse economiche, come se delegare alla Fondazione tutto ciò che riguarda il comparto fosse la soluzione per il suo rilancio”.
Infine, la considerazione sull’operato dei consiglieri di opposizione: “Non si capisce l’ostinazione con cui i componenti della ex maggioranza Bruno attaccano con un impegno degno di migliore causa ogni iniziativa ed ogni proposta stia provenendo dalla Giunta Conoci e dalla sua maggioranza. Va bene fare l’opposizione, ma cerchino di farla con spirito realmente costruttivo, altrimenti verrebbe da pensare che vogliano fortemente che la situazione che essi stessi hanno generato negli ultimi 7 anni non cambi, come se fosse quella ideale per gli algheresi. Dimenticano, però che gli algheresi, al contrario, la hanno sonoramente bocciata con il loro recente voto”.
ALGHERO – Si parla troppo di Turismo e si fa poco, molto poco. La prima “industria” del Territorio vede sempre una valanga di note stampa, scontri, convegni, incontri, etc, etc, ma poi, al lato pratico, siamo ancora fermi ad uno scenario generale di circa trent’anni fa a parte l’accelerata di inizio anni 2000 con Ryanair e veri grandi eventi. L’esempio pratico è quello degli Hotel: l’unico costruito, o meglio ammodernato e ampliato, negli ultimi 15 anni è il Carlos V. Struttura che, come noto, ha reso più ricca l’offerta ricettiva locale rendendo più appetibile la meta.
Eppure, nonostante vi siano progetti su progetti riguardanti aree abbandonate a se stesse (come Maria Pia, zona dell’agro, Valverde, strada di Bosa, etc) e di potenziale straordinaria ricaduta positiva sul territorio, ancora non si è proceduto a realizzare tali progettualità. A parte scelte talebane e volte a dire no a tutto per preservare il nulla visto che tra natalità sotto zero ed emigrazione i sardi si stanno vaporizzando, è stato fatto molto poco. E neanche i dati più preoccupanti che giungono dalla Riviera del Corallo fanno hanno fatto smuovere nulla di strutturale, giusto “piccolo cabotaggio”.
Non è (solo) una questione politica, ma non bisogna dimenticare che su tutto vige sempre il famoso adagio del “Cane dell’ortoloano” che non mangia e non fa mangiare. Così come le recenti polemiche sul Turismo. Stantie e oramai stucchevoli. Il Centrodestra targato Tedde ha dato una svolta ritenuta da tutti positiva (perfino chi la reputava un carrozzone poi c’è saltato allegramente sopra) creando la Fondazione Meta. La gestione Delogu, la prima in assoluto, ha dato il via in maniera più che virtuosa a quella creatura in combinazione con l’assessorato al Turismo gestito da Mario Conoci.
Già dall’epoca, senza stare a tentennare troppo, i privati furono coinvolti in maniera diretta con l’inserimento di Stefano Visconti, presidente del Consorzio Turistico Riviera del Corallo, a vice-presidente dei Meta come membro del Cda. Questo nel secondo lustro degli anni 2000. Dopo il corto-circuito. Con lotte per le nomine, bracci di ferro sulla visione, mission, etc, etc con il noto scontro in seno al Centrosinistra riguardo l’eventuale presidenza affidata alla giornalista Sky Paola Saluzzi come indicato dall’allora consigliere comunale del Pd Enrico Daga che non trovò sponda della Sinistra consiliare, si arrivò a indicazioni nel Cda quasi “commissariali” fino alle scelte, molto criticate, non per le persone in se, ma ancora per la “visione” da essi rappresentata, dell’Amministrazione Bruno. Ultima compagine che ha visto riportare in seno alla Meta i privati con l’indicazione del Partito Democratico a Presidente della guida territoriale della Confcommercio Massimo Cadeddu.
A prescindere dal fatto che, essendo scaduti i tre anni, già dall’inizio dell’estate, il Cda di Meta è ufficialmente decaduto da un mese e si attendono le nomine del Sindaco Conoci, è di questi giorni l’annuncio dell’iniziativa dell’attuale amministrazione, come da nota divulgata dall’assessore Di Gangi volta a creare un “tavolo permanente del turismo”. Progetto certamente lodevole che vuole rimettere al centro gli attori principali del territorio. Certo, molti sono scottati dalle ultime esperienze poco produttive di tavolini e tavolini, però, questa volta pare esserci finalmente una svolta in senso positivo finalizzata a ridare vera e totale dignità alla prima industria del territorio.
Questo percorso non può prescindere da un’azione combinata con l’attesa nuova governance della Fondazione Meta e assessorato al Turismo perchè se una dei due “motori”, o meglio più “motori”, considerando le altre fondamentali per l’azione amministrativa “Partecipate” (Parco, In-House e Secal), restano indietro, la macchina s’inceppa o, peggio, si ferma.
Nella foto Salvio, Tedde, Di Gangi, Conoci e Pintus durante un incontro al Carlos V
ALGHERO – “Facciamoli entrare dalla porta principale. Parco di Porto Conte, Sogeaal, Confcommercio, Consorzio del Porto, con le loro articolazioni, possono entrare a pieno titolo nell’assemblea della Fondazione Alghero. Le ultime modifiche statutarie lo consentono”.
“Altro che tavolo. Troverete, agli atti della Fondazione, anche le domande di ingresso da parte di alcuni di questi enti. Perché limitarsi a un tavolo? È già possibile nell’ambito della consulta dello sviluppo economico, dare vita a un gruppo di lavoro tematico come è stato fatto per il Corallo, senza passaggi consiliari né burocratici. La possibilità di aprire la governance del turismo ai soggetti privati consente di programmare e gestire insieme, di apportare capitali, anche minimi, di essere co-protagonisti delle scelte”.
“Per questo abbiamo modificato lo statuto della Fondazione e lo abbiamo perfino anticipato nella sua attuazione, nominando al vertice il presidente di Confcommercio, e soprattutto determinando la concreta possibilità di non lasciare il braccio operativo del Comune in materia turistica solo in mano a un socio unico pubblico, che pure ne mantiene il controllo. Ma anche in questo caso, la scelta di Conoci e Di Gangi è di pura retroguardia. Si accontentano di un tavolo”.
ALGHERO – Riparte la gestione del turismo ad Alghero. Esperienza e programmazione sostituiscono improvvisazione e tentennamenti. Istituzioni e operatori economici privati insieme in una nuova governance per ridare competitività e far crescere qualità e sostenibilità. Approvata dalla Giunta Conoci la proposta di regolamento per il Consiglio comunale
Il Tavolo Permanente per il Turismo mette insieme per la prima volta il Comune di Alghero, la Fondazione Alghero, le rappresentanze accreditate degli operatori economici privati, il Parco Regionale di Porto Conte, l’Area Marina Protetta “Capo Caccia – Isola Piana”, la So.ge.a.al. , il Consorzio del Porto, Azienda Regionale dei Trasporti, Università e Istituzioni scolastiche.
“Il turismo è il principale asse per la crescita economica di Alghero, capace di generare benessere stabile e diffuso, con grande beneficio dell’occupazione, dei salari, dello sviluppo”, così il Sindaco Mario Conoci commenta la nuova visione della programmazione turistica ad Alghero. La nascita di una nuova ed efficace cabina di regia “ha per obbiettivo – aggiunge – far crescere un turismo forte, che privilegi la qualità e la sostenibilità. Per far questo è necessario riconoscere a ciascun attore cittadino il proprio ruolo e le relative responsabilità”. La Giunta Conoci ha licenziato ieri la proposta di regolamento del Tavolo Permanente per il Turismo che verrà sottoposta all’attenzione delle competenti Commissioni consiliari ( I° e IV° commissione presiedute da Nina Ansini e Monica Pulina ) e al Consiglio comunale. Istituzioni e operatori economici privati, consorzi, club di prodotti, associazioni di categoria, trovano una sede non più occasionale ma permanente ed istituzionale che non si limiti a definire le linee guida dell’intero processo, ma capace di incidere sulle dinamiche turistiche con azione e interventi coerenti e il più possibile condivisi. “Alghero costruisce una nuova ed efficace governance del turismo per strutturare un’offerta in grado di ridare alla città quella competitività oggi appannata, capace di liberare tutte le sue potenzialità, sostituendo esperienza e programmazione a improvvisazione e tentennamenti. Dobbiamo far crescere un turismo forte, che privilegi la qualità e la sostenibilità”, spiega Marco Di Gangi, Assessore al Turismo del Comune di Alghero. L’interazione tra gli operatori privati e i soggetti pubblici coinvolti non può quindi limitarsi ad essere episodica, occasionale e determinata dalla maggiore o minore sensibilità degli amministratori. Il Tavolo Permanente per il Turismo come organismo consultivo, e come strumento di supporto alle scelte strategiche, istituzionali e non, anche articolato per Commissioni, esprimerà pareri non vincolanti in merito alla definizione degli obiettivi e dei programmi sul turismo di competenza dell’Amministrazione Comunale; Programmazione delle iniziative di intrattenimento e promozione turistica di interesse locale; Strategie comunicative e azioni di marketing rivolte ai mercati italiani e stranieri; Iniziative finalizzate a migliorare l’ospitalità e l’offerta turistica locale; Gestione di uffici di informazione ed accoglienza turistica. L’ Amministrazione Comunale avrà il ruolo di regista e di decisore principale, con ciascun organo in cui è articolata, rispettivamente per quanto di propria competenza. La So.ge.a.al è ritenuta strategica, per il ruolo svolto dalla società di gestione aeroportuale e per la fondamentale importanza dei collegamenti aerei nell’economia territoriale. L’implementazione dei collegamenti esistenti e l’individuazione di nuove tratte produrranno ricadute durature e proficue quanto maggiore sarà il livello di integrazione/sinergia che si saprà consolidare con il sistema delle imprese turistiche. Il Consiglio Comunale avrà ora il compito di approvare uno specifico regolamento, la cui proposta è stata approvata dalla Giunta, che ne disciplina la composizione e le regole per il funzionamento.
ALGHERO – Il mese di settembre va in archivio, confermando tutte le difficoltà legate ad una stagione turistica che, sotto il profilo dell’occupazione letti alberghiera, passa agli annali come la peggiore dell’ultimo triennio. Il Centro Studi Confcommercio, dalla sua sede di Via Pascoli a Sassari, rende noti i risultati derivanti dalla raccolta dati riguardante 30 strutture ricettive su 95 iscritte alla Federalberghi-Confcommercio Provincia di Sassari, e su 110 totali operanti sull’area.
L’indice di occupazione letti, dato dal rapporto tra il totale delle presenze del campione e il totale dei posti letto disponibili del campione, ha fatto registrare un sensibile arretramento rispetto a quello del biennio precedente: infatti, per l’intera provincia, l’indice si è fermato a 63,66% contro il 67,02% del 2018 e il 69,04% del 2017. L’indice deriva dall’analisi dei 3.924 posti letto campionati giornalmente, cioè 117.720 su base mensile. Gli arrivi nazionali sono stati 10.355, mentre gli internazionali hanno toccato quota 15.731. Le presenze di connazionali che ne derivano hanno raggiunto le 22.482 unità, contro le 52.461 provenienti da quadranti d’oltralpe. Si conferma il trend, in crescita, di internazionalizzazione della destinazione Nord Ovest, con il 70% delle presenze non italiane.
Tra i mercati di riferimento, si confermano quello tedesco, francese, spagnolo e del Regno Unito. La maggioranza relativa delle quote di mercato, tuttavia, è ancora in mano a quello italiano. Ad Alghero, brutta battuta di arresto dell’indice di occupazione letti, che si ferma al 69,20% contro il 75,43% del 2018 e il 75,78% del 2017. L’area del Golfo dell’Asinara (Stintino, Castelsardo, Valledoria, Sorso e Sassari) migliora il proprio indice di occupazione, passando al 54,25% dal 51,93% del 2018 e 54,97% del 2017.
A settembre quindi tiene il Golfo dell’Asinara e perde terreno Alghero, che negli altri mesi estivi aveva invece consolidato le occupazioni degli anni precedenti. “In attesa dei dati complessivi maggio-settembre che stiamo elaborando – fa presente il Presidente Federalberghi-Confcommercio Provincia di Sassari Stefano Visconti- emerge un mese di settembre più difficile per il comprensorio algherese che per il resto dell’area provinciale. I 6 punti di riempimento letti persi – prosegue Visconti – si devono principalmente al minor impatto dei Tour Operator che mediano le vendite delle nostre camere. Un ospite su cinque, invece, ripete la sua esperienza di vacanza ad Alghero, e questo resta un grande capitale per le nostre imprese.” In altri termini, mentre la clientela affezionata ripete l’esperienza di una vacanza ad Alghero, per lo meno nel mese di settembre si è registrato un rallentamento dell’azione dei mediatori delle vacanze.
“Bene invece il Golfo dell’Asinara, che in parte riporta a casa le minori occupazioni fatte registrare ad agosto.” Nella stagione che ormai volge al termine, non si è riusciti a invertire il trend negativo evidente sin dall’apertura. “La nota positiva è che, rispetto alle previsioni di inizio stagione, le perdite di occupazione sono state molto più contenute. Resta il fatto – conclude Visconti – che il nostro prodotto risente ancora di una accessibilità al territorio ridotta se comparata a quella di altre destinazioni turistiche concorrenti, le quali si avvantaggiano anche di sistemi fiscali più clementi che portano, sul mercato, a tariffe camere d’albergo sensibilmente più basse delle nostre.”
PORTO CERVO – Portare il turismo dal 7 al 20% del Pil sardo. Una nuova legge urbanistica con 10.000 nuove camere. Totale integrazione dei tre aeroporti sardi. Tariffa unica aerea tutto l’anno per residenti e turisti. Una cabina di regia regionale per il turismo Questi sono alcuni dei punti qualificanti che la Confindustria Sardegna ha illustrato oggi a Porto Cervo, al Conference Center, durante il convegno intitolato “Obbiettivo Turismo”.
Organizzato da Confindustria Centro Nord Sardegna con il presidente Giuseppe Ruggiu, davanti a un pubblico numeroso (150 i partecipanti) l’appuntamento ha visto la partecipazione di due assessori regionali (Gianni Chessa del Turismo e Quirico Sanna dell’Urbanistica) e ha visto emergere proposte di livello per l’avvio di una nuova stagione turistica per la nostra Isola
Gli industriali sardi, rappresentati dal presidente regionale Maurizio Pascale, hanno avanzato tre proposte: legge urbanistica, mobilità interna ed esterna, piano strategico e di comunicazione. Le idee operative sono arrivate anche dai tre tavoli programmatici (Marketing, Trasporti, Urbanistica) a cui hanno partecipato esperto del settore, gli assessori Sanna e Chessa e Mario Ferraro, amministratore delegato di Smeralda Holding, vicepresidente del Consorzio Costa Smeralda e vicepresidente di Confindustria Centro Nord Sardegna con delega al Turismo e che ha contribuito all’organizzazione del convegno
Legge urbanistica. Gli industriali chiedono che semplifichi le norme per la realizzazione di Puc e Pul, che dia la possibilità di intervento nelle strutture esistenti nella fascia dei 300 metri dal mare per adeguare le strutture ai parametri dimensionali e di qualità richiesti dal mercato e avere 10.000 nuove camere in aree già sviluppate, nuovi investimenti in aree con scarso livello d’accoglienza vincolati a soluzioni di elevata qualità, la possibilità di trasferire i volumi e, infine, dare una visione chiara dello sviluppo della Sardegna e risposte agli imprenditori e ai giovani costretti ad emigrare; in caso contrario, è la loro posizione, è preferibile che non venga adottata nessuna nuova norma
Trasporti. Gli industriali chiedono che ci sia un coordinamento regionale e poi un graduale e totale integrazione dei tre aeroporti sardi (Aeroporto Olbia Costa Smeralda, Aeroporto di Cagliari Sogaer, Alghero Airport – Aeroporto di Alghero), una nuova continuità territoriale aerea con tariffa unica tutto l’anno per residenti e turisti fatta non solo nei voli per Roma e Milano ma anche in quelli per Bologna, Verona, Firenze e Napoli, una nuova continuità marittima e potenziamento del trasporto locale. Marketing. Gli industriali chiedono una cabina di regia in materia turistica (a prescindere dalla DMO), il miglioramento del portale turistico istituzionale e un vero budget per il marketing.
ALGHERO – Ieri il Sindaco Mario Conoci, con l’Assessore al Turismo Marco Di Gangi ha incontrato Lorenzo Bandini, responsabile della divisione passeggeri del mercato spagnolo della Grimaldi Lines, accompagnato da Elena Bilardi, referente commerciale passeggeri Sardegna. Si riannodano i rapporti con Grimaldi Lines e arrivano primi risultati della collaborazione avviata dal Sindaco Mario Conoci, che ha voluto riprendere i rapporti interrotti negli ultimi anni con la compagnia di navigazione che svolge l’importante tratta Porto Torres – Barcellona che l’anno scorso ha trasportato oltre 100 mila passeggeri. Diversi incontri prima della riuscita trasferta di Calella che hanno trovato poi risultati e concretezza nelle iniziative della Grimaldi nell’ambito della promozione turistica di Alghero legata al collegamento marittimo con la Catalogna e con il bacino spagnolo. Quindi uno spot girato in questi giorni quasi interamente in città e nel territorio, tra Capo Caccia, Porto Conte, i bastioni, che mostra le bellezze ambientali e storiche di Alghero sarà il fulcro della pubblicità televisiva che andrà in onda in Spagna, sulle reti televisive nazionali con un bacino di 35 milioni di telespettatori e in Italia, sulle reti Mediaset e Rai.
“Stiamo lavorando con Grimaldi fin dal nostro insediamento – spiega il Sindaco Mario Conoci – e da subito abbiamo voluto riallacciare i rapporti interrotti negli ultimi anni. Crediamo nelle fortissime potenzialità della compagnia e del ponte costruito con la Catalogna, sopratutto nella promozione che Grimaldi produce a beneficio di Alghero e del territorio.”
“La vetrina internazionale per Alghero – aggiunge l’Assessore al Turismo Marco Di Gangi – è frutto di collaborazioni avviate congiuntamente alla Generalitat de Catalunya, con cui si stanno muovendo passi importanti con accordi anche sulla programmazione degli eventi in città ai quali Grimaldi Lines partecipa con determinanti collaborazioni”. Fondamentale quindi è stato il lavoro comune per promuovere la destinazione Alghero, anche con le istituzioni delle Generalitat incontrate a Calella che stanno lavorando sul fronte dei trasporti Alghero – Catalogna.
Nella foto i rappresentanti di Grimaldi, l’assessore Di Gangi e Sindaco Conoci
S.I.
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