Capodanno Alghero, Ranieri in pole

ALGHERO – Con l’avvicinarsi della fine dell’anno cresce la febbre, sempre più diffusa negli ultimi anni, del nome dell’artista per il concerto del 31 dicembre. Oltre lo spettacolo pirotecnico, oramai punto fisso dell’intrattenimento del Cap d’Any, c’è infatti da scegliere lo spettacolo musicale che accompagna il countdown verso il 2019. E negli ultimi giorni, come già riportato anche dalla Nuova Sardegna, stanno crescendo le quotazioni di Massimo Ranieri. Grandissimo cantante, attore, presentatore e in generale performer che potrebbe infiammare la platea dell’ultimo dell’anno presente nella Riviera del Corallo.

Tale nome, che trova come maggiore sponsor il sindaco Mario Bruno, ha scatenato il dibattito su chi è contro e chi a favore. Tra quest’ultimi, è emerso dai social, soprattutto il parere del consigliere e leader locale del Pd, Enrico Daga, mentre altri, sembra la maggioranza, si sono detti contrari fino anche al consigliere comunale di Forza Italia Nunzio Camerada che l’ha inquadrato in uno “scherzo” di Bruno definendolo pure “Sindaco burlone” nella speranza che venga proposto un altro tipo di format.

In realtà queste sono scelte che sarebbero in capo alla Fondazione Meta che è nata anche per prendere questo tipo di decisioni magari con un consulto tecnico delle persone del “settore” che dovrebbero far già parte del medesimo organismo. Invece, com’è evidente, è sempre più vivo il “toto-nome” dove tutti, come accade per la nazionale di calcio, si sentono allenatori. Certo, gli ultimi anni, hanno visto una proposta non certo omogenea e senza una “linea” ben definita, però ritornare al grande nome può essere la scelta giusta e Massimo Ranieri rappresenta appieno la figura che può incarnare lo show del Capodanno di Alghero.

Nella foto Massimo Ranieri

S.I.

La pell de l’aigua di Sari all’Ute

ALGHERO – Venerdì 26 ottobre, alle ore 18, Il Teatre de Veus dell’Associacióper a la Salvaguarda del Patrimoni Historicocultural de l’Alguerpresenterà nel salone teatro dell’Università delle Tre Età ad Alghero, in via Sassari 179, una nuova commedia di Guido Sari: La pell de l’aigua. La commedia non ci propone, come molte delle precedenti, una riflessione sulla realtà del nostro tempo, ma una meditazione esistenziale.

Il tema che presenta è la difficoltà per l’uomo di lasciare un ricordo di sé che possa andare oltre la breve memoria di parenti e amici e assicurare una traccia del suo passaggio su questa terra. Il protagonista, Jordi, vuole realizzare il desiderio del padre di pubblicare i suoi pensieri e le sue poesie per continuare a vivere almeno nei suoi scritti, affinché la sua vita non sia come se fosse stata scritta sulla superficie dell’acqua. Ad aiutarlo in questaoperazione di riappropriazione e ricostruzione della memoria paterna è un personaggio ambiguo, metà filosofo esoterico e metà scienziato deriso dalla scienza ufficiale, il dottor Iàkinthos, che a detta dei suoi detrattori sarebbe, però, solo un semplice cialtrone.

Tuttavia sarà lui a risvegliare nel protagonista il desiderio di recuperare ciò che il padre aveva affidato alle pagine scritte nel suo desiderio di vincere la morte, pagine che anni addietro un ladro sprovveduto e frettoloso aveva rubato insieme alla cassetta che le conteneva, gettando il padre, ormai anziano, in uno stato di profonda depressione. Purtroppo la volontà del protagonista si scontrerà con quella dei figli, che, non vedendo di buon occhio la facilità con cui Jordi dilapida il patrimonio di famiglia per pagare le costosissime sedute dal dottor Iàkinthos, riusciranno a farlo rinchiudere in una casa di riposo.

La commedia è divisa in tre atti, nel primo Jordi ci parla della sua vita, della sua infanzia, della sua famiglia, del padre profugo greco, dell’esodo dei nonni scampati a un violento pogrom e costretti a lasciare definitivamente la loro città. La rievocazione dell’infanzia e della sua vita passata è fatta tramite lunghi monologhi e utilizzando numerosi flashback. Nel secondo atto,durante una visita dal geriatra, impostagli dai figli, Jordi ha modo di spiegare ciò che avveniva nelle stupefacenti sedute in casa del dottor Iàkinthos. Nel terzo atto infine, in cui Jordi non sarà più fisicamente presente sulla scena, assistiamo al fallimento del sogno di eternità che il protagonista voleva realizzato in onore del padre.

Per gli attori del Teatre de Veus questa volta la prova è particolarmente ardua: all’oggettiva difficoltà di affidare lo svolgimento della trama unicamente alle voci si aggiungono infattianche i lunghi monologhi e la resa psicologica di alcuni personaggi. Del resto già la scelta fatta nel 2012 di un teatro di idee in lingua locale richiedeva di per sé una notevole dose di coraggio, poiché significava allontanarsi sia dalla tradizione e dagli stereotipi della commedia vernacolare, in cui i personaggi sono spesso solo dei tipi, sia da una concezione della lingua minoritaria che fossilizza quest’ultima in un ruolo di comunicazione irrilevante o folcloristica.

Nel Teatre de Veus il catalano di Alghero viene usato per esprimere qualunque concetto e per descrivere qualsiasi situazione, ed è proposto non più come espressione peculiare di un determinato luogo ben definito dal punto di vista storico-geografico, ma come strumento di valore universale per l’osservazione di ogni aspetto della realtà. Gli attori che danno vita ai personaggi de La pell de l’aigua sono: Giancarlo Ballone, Anna Maria De Ruberto, Michele Delrio, Sandro Fiamma,Vanna Lobrano, Maddalena Marrosu, Agostino Mura, Valter Pigò, Daniela Riu, Luigi Riu, Salvor Ruggiu, Agostino Salis, Nanda Salis, Tore Sotgiu.

Nella foto le prove della commedia

S.I.

Ritornano le notti di Harry Potter

ALGHERO – Organizzate dall’associazione culturale Alghenegra in collaborazione con Teatro d’Inverno, Libreria Il Labirinto Mondadori, JovAlguer, il Ccn Al Centro Storico, con il contributo della Fondazione Alghero e dell’amministrazione comunale, le notti di Harry Potter puntano a moltiplicare il clamoroso successo ottenuto inaspettatamente due anni fa. La prima notte di Harry Potter è stata organizzata nel settembre 2016 dall’associazione culturale Alghenegra in forma completamente autofinanziata.

L’esperimento, pensato per i fan cittadini che attendevano l’ultimo libro della nota autrice J.K. Rowling, ha riscosso un successo regionale trasformando magicamente il centro storico in uno set cinematografico e anticipando il fiume di persone tipico dell’ultimo dell’anno. Decine di maghi di tutte le età hanno animato il centro storico e numerosi babbani si sono aggiunti alla folla per curiosare tra le gare, i giochi e le rappresentazioni. Quest’anno le notti saranno due con un calendario fitto di attività e tante sorprese. Dalle ore 17 il centro storico cittadino si trasformerà nella festosa Diagon Alley, ma non mancheranno scorci di Hogsmade, la Sala Grande e l`Espresso per Hogwarts. Ogni angolo della fortunata serie di libri verrà ricreato e pensato per il pubblico che transiterà ad Alghero per l’evento. I prefetti delle quatto case – Grifondoro, Tassorosso, Serpeverde e Corvonero – insieme ai docenti della scuola di Hogwarts guideranno e suggeriranno le diverse attività in atto durante le due serate.

Smistamento, ballo del ceppo, proiezioni dei film, gara di Quiddich, torneo Tre Maghi con caccia al tesoro suddivisa per età, scacchi magici, coppa delle case ma anche lezioni di Erbologia, Pozioni e Incantesimi. Ogni attività, studiata per adulti e bambini, permetterà di far guadagnare punti alle case di appartenenza e ricevere l’attestato di merito a fine serata. Una dettagliata Mappa del Malandrino guiderá partecipanti e curiosi nei vicoli magici dedicati alla festa. Dal negozio di dolci Mielandia ai pub Tre Manici di Scopa o Madama Piediburro per degustare la burrobirra.

Un fornitissimo Olivander vi permetterà di acquistare la bacchetta per la serata, ma ci saranno anche il Ghirigoro, Madama McClan per sistemarsi correttamente la divisa da mago e il negozio di scherzi Tiri Vispi Weasley e non dimenticate di assaggiare un gelato da Florian Fortebraccio. La Torre Sulis sarà interamente dedicata all’infanzia con laboratori per i più piccoli. Le notti saranno lunghe e particolareggiate e i gufi supporteranno babbani e maghi nella posta. La Gazzetta del Profeta informerà sugli eventi in programma già due giorni prima.

Nella foto la presentazione della manifestazione

S.I.

Londra ad Alghero per jazz e arte

ALGHERO – “Sardinia Extravaganza” è il progetto di promozione territoriale che unisce due paesi – la Sardegna (l’Italia) e l’Inghilterra – e due città – Londra e Alghero – uniti dalla musica internazionale. Il Poco Loco Club di Alghero e il Pizza Express Soho di Londra saranno i palcoscenici naturali delle due anime jazz. Alghero incontra Londra | London Meets Alghero, nasce dalla collaborazione tra il Comune e la Fondazione Alghero, il Theatralia Jazz Festival di Londra, JazzAlguer – mùsica per tots, con il supporto di EasyJet e della Sogeaal. L’iniziativa, che segue la fortunata campagna di marketing e comunicazione, con annessa mostra fotografica all’aeroporto di Alghero, iniziativa (Voliamo con l’Arte) che si ripeterà a dicembre con gli scatti di altri live, realizzata in occasione della ripartenza del volo Vueling con Barcellona e la Spagna, nasce con l’obiettivo di creare un ponte, attraverso la musica jazz e l’arte più in generale, tra la Sardegna e Gran Bretagna, sul quale far leva per rafforzare la promozione del territorio e consolidare l’immagine di Alghero come destinazione turistica tutto l’anno. Nel solco della creatività e della cultura così, Alghero prosegue ad intessere e creare reti strategiche tra città d’arte e alleanze internazionali.

L’iniziativa è stata presentata ieri mattina presso la sala conferenze della Sogeaal ad Alghero, alla presenza del sindaco Mario Bruno, del presidente della Fondazione Alghero, Massimo Cadeddu, di Filomena Campus (Theatralia Jazz Festival), Salvatore Maltana (JazzAlguer), Orphy Robinson (Member of British Empire MBE) e i due direttori artistici del Poco Loco Club di Alghero e il Pizza Express Soho di Londra. “Sardinia Extravaganza” prevede due tappe, la prima dalla giornata odierna ad Alghero col press trip dei giornalisti di Jazz FM, la principale radio Jazz in Uk con una media certificata di 700mila ascoltatori a settimana; Jazz in Europe, il portale web in lingua inglese dedicato alla scena europea Jazz & Blues; Jazzwise, il mensile di jazz più venduto nel Regno Unito e la principale rivista di jazz in lingua inglese in Europa. A questo si aggiunge il grande concerto in programma giovedì 27 al Poco Loco – da Londra il duo Black Top del vibrafonista Orphy Robinson e del pianista Pat Thomas e il duo Salvatore Maltana & Marcello Peghin; la seconda tappa a Londra dal 13 al 15 novembre nell’ambito del Theatralia Jazz Festival.

Nella foto e video la conferenza stampa e presentazione di ieri in Aeroporto

S.I.

Sabato, tutti in festa a Tanca Farrà

ALGHERO – Prove di rinascita anche di una borgata da sempre piuttosto viva e comunque con diversi residenti pronti a dare una mano alla causa. Nello specifico quella di realizzare la manifestazione che si terrà questo sabato nella piazza. “Tutti in festa a Tanca Farrà” già mette in chiaro la volontà di fare seguito ad una serie di appuntamenti che possano realizzarsi anche nei prossimi anni e magari avere il successo che hanno ottenuto nella vicina Sa Segada.

Del resto il presidente è medesimo ovvero Antonio Zidda e dunque i risultati, sempre in relazione agli enti pubblici locali e non solo, potrebbero essere i medesimi. Per adesso sabato ci sarà da gustare la pecora bollita accompagnata dall’esibizione dei cori Lu Frontuni e il Gruppo la Muralla. “Nel prossimo futuro sarà importante individuare una tra le eccellenze del territorio da proporre e farla diventare attrattiva come accaduto per la fragola”, fa sapere sui social consigliere comunale del Pd Mimmo Pirisi.

Nella foto la piazza e chiesa di Tanca Farrà

S.I.

Fondazione e Turismo: gli spettacoli

ALGHERO – “Abbiamo grandi rapporti internazionali, ma è attraverso la nostra autenticità algherese che promuoviamo Alghero in Europa”. Lo ha ripetuto il sindaco di Alghero, Mario Bruno, nel sottolineare l’importante lavoro portato avanti con le principali città creative in Italia, incentrato ad attrarre turisti e consolidare la destinazione.

“Va in questa direzione la collaborazione con Pesaro e il Rossini Opera Festival che proprio ad Alghero dedica un’intera giornata al grande talento musicale rappresentato da Gioacchino Rossini, nel 150° anniversario dalla sua morte. Un percorso che potrà portare nella primavera del 2019 la città di Alghero all’interno del network mondiale delle città creative Unesco, con tutti i vantaggi e le positive ricadute che questo assicura. La giornata Rossiniana rappresenta solo il primo grande evento inserito nel fitto calendario di manifestazioni ideate dalla Fondazione Alghero per i mesi di settembre, ottobre e novembre”.

“Arte, cultura, archeologia, teatro, musica e promozione dell’agroalimentare con l’edizione 2018 di Mondo Rurale. Con le manifestazioni autunnali e la programmazione del Més Que Un Mes in occasione del Cap d’Any 2018-2019, si chiude infatti per la città di Alghero un anno ricchissimo di eventi artistico-culturali e manifestazioni sportive che hanno rilanciato la Riviera del Corallo oltre i confini nazionali. Sottolineata la collaborazione costante con tutto il mondo dell’associazionismo, i Centri Commerciali Naturali e gli artisti locali, presenti anche oggi in occasione della conferenza di presentazione del Sant Miquel 2018, a cui hanno partecipato il sindaco Mario Bruno, l’assessore alla Cultura e Turismo Gabriella Esposito, il presidente della Fondazione Alghero, Massimo Cadeddu, con Renata Fiamma e Dario Pinna, rappresentanti del nuovo Consiglio d’amministrazione della Fondazione Alghero. In allegato uno scatto fotografico e il calendario sintetico in progress, ad esclusivo uso giornalistico, con tutti gli eventi programmati per i prossimi mesi”.

Nella foto l’incontro di ieri mattina

S.I.

EVENTI ESTATE 2018 (3)

Alghero, ritorna “Més a prop”

ALGHERO – Più vicini. Un contatto sempre più stretto tra il pubblico e gli artisti nei luoghi magici della città di Alghero, in cui lo spettatore diventa partecipe delle performance e delle suggestioni che da qui nascono. Questo è da sempre “Més a prop” festival di incontri tra arte, parole e musica pensato, diretto e realizzato dalla cantante algherese Franca Masu attraverso l’associazione Aramúsica con il sostegno del Comune di Alghero e della Fondazione Alghero. A settembre e ottobre in scena la quinta edizione in cui una perfetta miscela tra la bellezza della creatività al femminile e la forza della parola poetica tramuta l’arte in amore, “artecomeamore” è appunto il titolo scelto quest’anno per il festival.

Dal 2014 ormai “Més a prop” vive nei luoghi più intimi della Riviera del Corallo, grazie alla maestria di innumerevoli artisti offre al pubblico intensi momenti di condivisione e spunti di riflessione partendo dai diversi linguaggi della musica, delle parole e dell’arte: tango, jazz, canzone d’autore, poesia, racconti, proiezioni e illustrazioni. Quest’anno sono quattro i diversi appuntamenti attraverso cui il festival saprà coinvolgere ed emozionare diverse tipologie di pubblico.

Si parte al chiostro di San Francesco giovedì 6 settembre con Rossella Faa, poliedrica artista sarda che da diversi anni ha trasformato il dialetto campidanese nel suo punto di forza identitaria ed artistica. Un concerto che è una vera e propria performance di teatro-canzone ricca di ironia e di riferimenti alla quotidianità in un riuscito interplay con il suo trio di musicisti che enfatizza ogni passaggio vocale ed ogni gesto della cantante. Il 15 settembre, nello stesso luogo, sarà la volta delle Gema4, quartetto femminile che offrirà un concerto per voce sola incentrato sui più famosi boleros cubani. Il gruppo formato da tre vocalist cubane e da una di Tel Aviv, considerate tra le più grandi al mondo per la precisione assoluta nell’arte dell’armonizzazione vocale contemporanea, arriva ad Alghero per celebrare i propri 25 anni di carriera. A ottobre Més a prop cambia target, location e linguaggi, la poesia il 12 al Teatro Civico e nei due giorni successivi l’illustrazione contemporanea al Distretto della Creatività e alla libreria Cyrano. Il 12 ottobre la consellera de Cultura del governo Catalano Laura Borràs presenterà “Res és personal” (Edicions Saldonar), nuovo lavoro poetico di Joan Elies Adell, un’opera incentrata sulla memoria affettiva dell’autore le cui traduzioni in italiano sono curate del grande poeta algherese Antoni Coronzu. Dopo alcuni anni trascorsi ad Alghero a guida dell’Espai Llull Adell è oggi il nuovo direttore de l’Institució de Lletres catalanes de la Generalitat, non solo la presentazione del libro moderata da Raffaele Sari Bozzolo ma uno spettacolo in cui la splendida voce di Franca Masu interpreterà le parole accompagnata al talentuoso chitarrista genovese Luca Falomi.

La chiusura del festival è dedicata al pubblico più giovane in cui ancora una volta a far da padrone è l’incontro, lo scambio, il contatto con l’artista. La trentenne illustratrice toscana Silvia Rocchi cura un workshop dal titolo “Saluti da Alghero” in cui gli scorci più segnanti della città si trasformeranno in vere e proprie cartoline postali. Sarà anche l’occasione per il pubblico di incontrare l’artista durante la presentazione della propria graphic novel “Brucia”(Edizione Rizzoli-Lizard) presso la libreria Cyrano. Il linguaggio delle arti visive accompagna come un filo conduttore tutto il festival anche grazie alle scenografie di Angelo Maggi, curate da Marco Velli e realizzate con le tele del grande pittore sassarese mentre il visual promo del festival è della giovane illustratrice algherese ChiaraLaFiùt. Con questa quinta edizione di “Més a prop” la direttrice artistica Franca Masu intende ancora una volta rafforzare il legame tra parole, gesti e suoni. Dare il giusto valore alla bellezza intrinseca nelle piccole cose e nell’amore per la propria città.

Nella foto Franca Masu live

S.I.

Alghero ricca d’eventi: ottimi risultati

ALGHERO – “Spettacolo, tradizione, cultura. Programmando oltre l’estate. Il ferragosto della Riviera del Corallo rappresenta un appuntamento tra i più caratterizzanti in Sardegna”. Cosi dall’amministrazione Bruno, attraverso una nota stampa, riguardo gli appuntamenti in calendario in questi gironi e anche nelle prossime settimane. “L’appuntamento è fissato per la notte dei focs de mig agost, i tradizionali fuochi d’artificio nell’area portuale, ma ammirabili da qualsiasi parte del golfo di Alghero, a partire dalle 22,30 del 15 agosto. La notte di ferragosto illumina una stagione composta da tantissimi appuntamenti che si legano in continuità fin dall’avvio della stagione fino ad arrivare a Sant Miquel, a fine settembre, e al Cap d’Any a fine anno”. Alghero città degli eventi in grado soddisfare ogni esigenza, con conferme e miglioramenti di appuntamenti classici sperimentati con successo nelle passate stagioni e proposte nuove.

“Lavoriamo con ottimi risultati al rafforzamento destinazione, guardando oltre l’estate, che comunque è molto ricca di occasioni per tutti i gusti, puntando sulle più autentiche e identitarie caratteristiche del territorio” spiega il Sindaco Mario Bruno. Così il Ferragosto ad Alghero si prepara a festeggiare l’estate con una serie di appuntamenti culturali di qualità. Da non perdere al Quarter “Nuragici, un territorio, un’Isola, il Mediterraneo” , con i monumenti più importanti dell’architettura civile e sacra nuragica; la mostra Quinte e Scene che apre i battenti il 15 agosto con fotografie dal Rossini Opera Festival di Pesaro di Fulvia Amati, Silvano Bacciardi, ospitata all’interno degli spazi del Chiostro di San Francesco in via Carlo Alberto, fino al 15 settembre 2018″.

“Si tratta del primo evento di un ciclo di iniziative dedicate a celebrare l’Anno Rossiniano, i 150 anni dalla morte del celebre compositore, nell’ambito dell’intesa stipulata tra il Comune di Alghero e il Comune di Pesaro. E poi il 16 agosto, a partire dalle ore 22, presso l’area eventi del Quarter ritorna l’appuntamento con Figulinas Festival, la 29° edizione della rassegna internazionale di danza e musica che vedrà esibirsi sul palco gruppi di ballo proveniente dalla Nuova Zelanda, Cina, Timor Est, Messico e Sardegna. E ancora, per tutto il mese di agosto la città ospita il Festival Dall’Altra Parte del Mare. La quinta edizione del festival letterario dedicato a libri, scrittori e storie curato dall’Associazione Itinerandia. La Città si fa Teatro, inoltre, con il Mamatita Festival che ha preso il via con un primo, di un a serie di spettacoli che introdurre la rassegna di teatro di strada e discipline circensi, organizzato da Spazio – T per tutto il mese di settembre”. “Alghero tutto l’anno, ma che offre anche a ferragosto e per tutta l’estate opportunità mirate e diversificate – aggiunge il Sindaco di Alghero – soprattutto per chi vuole aggiungere interesse al mare e alla nostra splendida accoglienza”. ⠀

Nella foto il Sindaco Mario Bruno

S.I.

Berchidda: Coleman, Petrella e dj Gruff

BERCHIDDA – Uno dei sassofonisti più rappresentativi della scena jazzistica contemporanea tiene banco domani (martedì 14) a Berchidda (Ss) nella settima giornata di Time in Jazz: Steve Coleman è il grande protagonista della serata in programma in piazza del Popolo (inizio alle 21.30), “palco centrale” del festival ideato e diretto da Paolo Fresu nel suo paese natale e in altri sedici località del nord Sardegna. Il musicista nato a Chicago nel 1956 ritorna all’ombra del Limbara a dieci anni di distanza dalla sua precedente apparizione, alla testa dei Five Elements, la storica formazione con cui porta avanti dai primi anni Ottanta le sue principali attività, con un organico quasi completamente diverso rispetto a quella precedente occasione: accanto al suo sax alto e alla tromba di Jonathan Finlayson ci saranno infatti la voce di Kokayi, Anthony Tidd al basso elettrico e Sean Rickman alla batteria.

Steve Coleman è senza dubbio tra gli artisti che meglio hanno ereditato e sviluppato in senso logico la lezione dei grandi maestri del passato. Con una sintesi che ha combinato la pulsazione swing con i ritmi del funk e dell’hip-hop, ha esteso la sua indagine alle tradizioni africane, asiatiche e cubane, creando gruppi e progetti in cui interagiscono musicisti di jazz e cantanti rap, percussionisti latinoamericani e vocalist asiatici, oltrepassando lo steccato prettamente jazzistico per esondare in territori più vasti ma sempre coinvolgenti. L’intento di Steve Coleman nei recenti tour è quello di suonare nel modo più spontaneo possibile rimanendo comunque ancorato ad una forma ed una struttura. Con i suoi Five Elements è riuscito a sviluppare questa abilità istintiva e telepatica in una serie di concerti negli Stati Uniti e in Europa come testimoniato dal recentissimo album dal vivo registrato al Village Vanguard. Nel pomeriggio la rotta del festival si sposta a Ploaghe dove, dalle 18 al Convento dei Cappuccini, tiene banco Gegè Munari, decano dei batteristi jazz italiani, alla guida di un quartetto con Ettore Carucci al pianoforte, Luca Bulgarelli al contrabbasso e Francesco Lento alla tromba e al flicorno; un nuovo coinvolgente progetto che spazia dal bebop all’hard bop, con standard rivisitati e arrangiati in chiave moderna.

A Berchidda parte alle 19.45 la consueta parata della Fanfaraï Big Band per le vie del paese, che farà da prologo al concerto di Steve Coleman and Five Elements sul palco di Piazza del Popolo, dopo il quale, intorno alla mezzanotte nello spazio antistante, si accendono luci e amplificatori di “Time is over”, il momento “dopofestival” curato da Gianluca Petrella; protagonisti, domani notte, dj Gruff (voce e giradisco) insieme allo stesso trombonista; due nomi che descrivono due mondi: un rap che da trent’anni continua a segnare la storia dell’hip-hop italiano con basi, parole e dischi, e un trombonista tra i più noti che pare aver perfettamente compreso l’evoluzione multi-direzionale del suo genere madre, il jazz; rap e scratch incontrano note e improvvisazione, beat, elettronica e rime in un prezioso e imperdibile mix.

Due nomi che descrivono due mondi: un rap che che da trent’anni continua a segnare la storia del hip-hop italiano con basi, parole e dischi, un trombonista tra i più noti al mondo, che pare aver perfettamente compreso l’evoluzione multi-direzionale del suo genere madre, il jazz. Rap e scratch incontrano, note e improvvisazione. Beat, elettronica, scratch e rime in un prezioso e imperdibile mix.

Nella foto Gianluca Petrella e dj Gruff

S.I.

Dall’Holi Color al ritorno di Alghero

ALGHERO – Era difficile, avendo conosciuto l’Alghero di qualche anno fa, per non parlare di tempi più lontani, che per la Riviera del Corallo una manifestazione come “Holi Color” divenisse uno “evento” quasi irrinunciabile per la programmazione estiva. Eppure, così è. Inutile raccontare le motivazioni, tra l’altro piuttosto note a partire dall’aver assegnato ad alcuni esaltati dell’ambiente le redini del controllo di tali settori, che hanno portato uno dei luoghi in cui è nato sia il Turismo che la Movida a vedersi “appeso” alla “Festa dei Colori”, ma, come detto, la situazione è questa. Tra un politica distratta e troppo spesso ancora convinta, quasi nel 2020, che “Movida” sia sinonimo di rumore, caos, perdizione, illegalità, etc, e una “nouvelle vague” proibizionista o meglio limitante (che diventa militante) su tutto, tranne che sull’invasione di tavolini, ristoranti, negozi di caramelle, gelaterie e via dicendo, l’approdo è quello palesatosi questa estate.

Ed è cosi, per motivi che rientrano in scelte legittime da parte dell’Amministrazione e che vedono la stessa, tramite la Fondazione Alghero, chiedere, a differenza degli anni passati, il pagamento del suolo pubblico e la non concessione di un contributo economico, che gli organizzatori dell’Holi Color hanno deciso di non realizzarlo ad Alghero. Una cosa è certa, già dalla prossima stagione, come ripetuto più volte proprio da Algheronews nella “battaglia” sulla riqualificazione del litorale di San Giovanni, andrà posizionata una postazione fissa dove ospitare spettacoli musicali, sportivi e di altro tipo con un’unica dilatata concessione che, a scelta dell’Amministrazione, potrà essere accollata ai vari organizzatori privati.

Per essere chiari è assurdo, nonchè senza senso, andare avanti tutta l’estate con montaggi e smontaggi di varie strutture (pure molto impattanti) che si, in questo caso, causano anche degli evidenti danni all’arenile. Perciò sarà opportuno ripulire dall’ammasso di alghe putride il tratto più verso il Porto e in quell’area posizionare una struttura per i mesi estivi. Pare difficile? Per come siamo messi forse, ma con appena di buona volontà e buon senso anche questo passo verso la normalità, dalla marzianeria, potrà essere attuato, cosi come reinserire la manifestazione dell’Holi Color dall’anno prossimo, nel calendario degli spettacoli e ridare vigore alla “Movida” e alla musica, usando la cera alle orecchie per i diktat dei quattro talebani. Niente di trascendentale e particolare, solo ritornare alla normalità di una delle città più amate in Sardegna proprio anche per la vita e vitalità notturna e pure diurna.

Nella foto l’Holi Color

S.I.