Dati ufficiali, Solinas al 47,16%

CAGLIARI – I dati ufficiali arrivati all’Ufficio elettorale della Regione e riferiti a 933 sezioni su 1840 (il 50,7%). Superata la metà delle sezioni scrutinate questi i risultati parziali riferiti ai candidati alla Presidenza della Regione. Christian Solinas è di fatto il nuovo presidente della Regione Sardegna. Batosta per Zedda e il Centrosinistra e tracollo per 5 Stelle.

Christian Solinas (Centrodestra) 47,16%

Massimo Zedda (Centrosinistra) 33,61%

Francesco Desogus (Movimento 5 Stelle) 11,29%

Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi) 3,16%

Mauro Pili (Sardi Liberi) 2,29%

Andrea Murgia (Autodeterminatzione) 1,84%

Vindice Lecis (Sinistra Sarda) 0,63%

Schede bianche 3400

schede nulle 394

schede contenenti errori 6821

38 voti contestati sul voto dei candidati alla carica di presidente della Regione

191 voti contestati sulle liste

 Per quanto riguarda le liste, questi i risultati parziali su 746 sezioni:

Centrodestra 51,98%

Centrosinistra 30,48%

Movimento 5 stelle 9,43%

Partito dei Sardi 3,41%

Autodeterminatzione 1,98%

Sardi Liberi 2,10%

Sinistra sarda 0,59%

Affluenza ufficiale: 53,75%. Ad Alghero il 52%

ALGHERO – Il numero complessivo dei votanti, registrato in Sardegna alle ore 22 di oggi, alla chiusura dei seggi, su 1 milione 470mila 404 elettori (dato aggiornato ad oggi), è di 790.347. La percentuale dei votanti nei 1.840 seggi della Sardegna è del  53,75%, 1,4% in più rispetto alle elezioni del 2014. Nelle precedenti consultazioni regionali del 2014 – 1 milione 480mila 332 i sardi chiamati al voto – alle ore 22 avevano votato 774.031 elettori, ovvero il 52,28% degli aventi diritto. Ad Alghero ha votato il 52% dunque oltre 20mila persone. Cifra notevole e superiore di oltre 2mila unità rispetto alle scorse regionali.

Questa l’affluenza registrata nelle singole circoscrizioni:
CAGLIARI – numero votanti  273.113 (55,47%)
CARBONIA IGLESIAS: – numero votanti  60.368 (51,32%)
MEDIO CAMPIDANO: – numero votanti 45.638 (50,85%)
NUORO: – numero votanti 74.944 (53,17%)
OGLIASTRA: – numero votanti 28.655 (54,26%) 
OLBIA TEMPIO: – numero votanti  69.945 (52,71%)
ORISTANO: – numero votanti 76.557 (51,26%)
SASSARI: – numero votanti 161.127 (54,65%)

S.I.

Cimitero in pessime condizioni |foto

ALGHERO – Non si contano più le segnalazioni riguardo la pessima condizione in cui si trova il cimitero di Alghero. Evidente segni di decadenza, sopratutto nelle pareti e parti murarie che ospitano i loculi e in generale in alcune parti del camposanto. Nonostante, anche in questo caso, diverse annunci riguardo mirabolanti interventi di riqualificazione che pareva dovessero trasformare “lo canzant” in una reggia, ad oggi ci troviamo in una condizione che merita interventi urgenti.

E non solo al suo interno, ma anche nei vari accessi, a partire da quello principale che, come noto, vide una colonna portante distrutta per un tempo interminabile. Oggi, come richiesto da tanti algheresi, è necessario metterci mano e, a parte una riorganizzazione complessiva che sarà in mano alla prossima amministrazione comunale, è urgente intervenire per dare maggiore dignità ai nostri cari estinti.

Nelle foto la condizione del Cimitero

S.I.

Barca a vela, allarme e salvataggio

BOSA – Durante il pomeriggio di ieri il personale in servizio presso la sala operativa della Guardia Costiera di Bosa ha intercettato sul canale 16 VHF una flebile richiesta di aiuto che proveniva probabilmente da un’imbarcazione presente in zona. Immediatamente è stato attivato il personale del mezzo nautico dipendente che, nel giro di pochi minuti, ha iniziato le ricerche. In breve tempo, navigando verso sud, ha individuato a largo di Turas il natante in balia del mare. Una barca a vela di circa 5 metri, con 2 persone a bordo, che imbarcava acqua e che aveva le vele ammainate.

I primi tentativi di approccio per portare in salvo le persone sono falliti a causa delle condizioni meteomarine avverse. Il vento, proveniente dai settori nord orientali di intensità pari a circa 35 km/h, sospingeva rapidamente il natante verso il mare aperto. Motivo per cui gli occupanti della barca si sono intimoriti e hanno lanciato il mayday.

Successivamente, grazie alla professionalità del personale della Guardia Costiera, con non poche difficoltà la barca è stata presa a rimorchio e condotta nel porto di Bosa. Il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Bosa si raccomanda ancora una volta affinché tutti coloro che abbiano intenzione di prendere il mare consultino attentamente i bollettini meteomarini prima di affrontare la navigazione. Anche in questa occasione l’epilogo è stato felice ma affrontare il mare in maniera superficiale può portare a conseguenze ben peggiori.

S.I.

Cra, caserma e mercato: degrado

ALGHERO – “Le visite dei Ministri di questi giorni e ancora di più del Vice-Premier hanno messo nuovamente in luce, in questo caso solo su un paio di temi, quello che diciamo da tempo. Positivo che rappresentanti del Governo abbiano verificato di persona, ad esempio, le condizioni decadenti del mercato civico, della caserma dei Vigili del Fuoco e, fatto ancora più grave, del Cra di viale della Resistenza, oltre che della condizione in cui si trovano a vivere gli anziani ospiti dell’Ostello della Gioventù”. Cosi Forza Italia-Alghero, tramite il gruppo consiliare, interviene sulle visite di questi giorni da parte dei Ministri del Governo Nazionale che hanno toccato con mano la drammatica condizione di alcune delle tante incompiute di Alghero.

“Lo dicemmo da subito che era necessario fare i lavori di riqualificazione della struttura sede storica dei Servizi Sociali. Invece, oltre a perdere tempo, si è deciso di avviare percorsi stolti e privi di immediata sostenibilità almeno rispetto alle emergenze della “terza età”. Realizzare un nuovo Cra è un’idea fuori di senno visto che occorrerebbero almeno 5 anni e i nostri anziani, invece, non possono trascorrere altri mesi in un luogo nato (omen nomen) per ospitare i giovani e pure quelli svagati giunti qui per turismo e stare in condizioni opposte degli attuali ospiti”.

“Su questo tema, cosi come per la caserma, bastava seguire e accogliere le indicazioni di Forza Italia-Alghero e in particolare dell’allora sindaco Marco Tedde e poi consigliere regionale che, in più di un’occasione, non ha perso tempo per offrire consulenze gratuite alle amministrazioni di Centrosinistra che governano da anni Regione e Comune di Alghero. Invece niente, tali suggerimenti sono stati inascoltati. Si è proseguito a testa bassa. Ed i risultati sono palesi”.

“Per la caserma era stato individuato da oltre 10, durante l’Amministrazione Tedde, un terreno ritenuto idoneo per ubicare questo indispensabile presidio. Ma poi si è traccheggiato, con un rimpallo di responsabilità che ha condotto i Vigili del Fuoco, sempre troppo poco ascoltati, a ritrovarsi da tempo in un luogo inadatto e inospitale oltre che non congruo con l’importante lavoro che essi svolgono per la nostra comunità e tutto il territorio”.

“Mario Bruno invece di “imbucarsi” nelle verifiche ministeriali e incontri elettorali, fare show poco consoni al ruolo di Sindaco, avrebbe dovuto utilizzare la “fascia tricolore” per farsi sentire nelle giuste assisi per ottenere in questi 5 anni, trascorsi invano, le risposte che ancora oggi, a poche settimane della sua fine, tutti gli algheresi attendono, pure quelli più deboli come gli anziani”.

Nella foto la caserma dei Vigili del Fuoco di Alghero

S.I.

Alghero, occhio agli autovelox

ALGHERO – Dall’amministrazione Bruno fanno sapere che “continua l’attività di prevenzione della sicurezza sulle strade urbane da parte del Comando di Polizia Locale di Alghero, impegnato con una presenza capillare nelle zone nevralgiche con operazioni di rilevamento della velocità”.

Il servizio verrà svolto con l’apparecchiatura di ultima generazione Trucam, in grado di rilevare non solo l’eccesso di velocità ma anche altre infrazioni. L’attività è prevista nelle nelle giornate di martedì 19 febbraio e venerdì 22 febbraio sul Viale Burruni, Via Garibaldi, Via Vittorio Emanuele (SS127 bis tratto compreso tra la Via S. Mossa e Località Monte Agnese in tratto urbano).  Da parte del Comando di via Mazzini l’invito alla guida prudente e al rispetto del limite di 50 km/h, fondamentale per scongiurare e prevenire situazioni di pericolosità ed incidenti.

S.I.

Alghero, Riviera delle incompiute

ALGHERO – Un conto è portare avanti l’iter della “4 corsie”, altro discorso è farla passare come una grande conquista. A parte che, ad oggi, non c’è neanche un metro di asfalto in più rispetto a quello posizionato un paio di lustri fa dalle imprese che, seguendo indicazioni già dall’inizio finalizzate a favorire Sassari a discapito di Alghero fecero partire i lavori dal quarto lotto e non dal primo. Contorsioni della politica e lobby locali che hanno prodotto quello che abbiamo sotto gli occhi di tutti, annesso teatrino che ritorna in auge ogni qualvolta che c’è la tappa di un Ministro o si avvicinano le scadenze elettorali.

Altro che un paio di chilometri di “4 corsie”. Oggi questo territorio avrebbe già dovuto avere realizzata la riqualificazione completa del porto con in particolare la gestione del molo di sopraflutto che, da anni, è un grande incompiuta simbolo dell’ignavia e incapacità gestionale della cosa pubblica. Mentre, messo a reddito, avrebbe già garantito negli anni importanti flussi economici legati alle imbarcazioni e attività che potevano nascere in quell’imponente molo.

Ma non solo. Ad oggi dovevano già essere ultimati i lavori dell’aeroporto con la creazione degli attesi e più volte annunciati parcheggi (pure con un fantasmagorico multi-piano, ancora solo sulla carta). Senza considerare il traffico passeggeri che, solo qui, poteva avere una picchiata come accaduto in questi ultimi anni che, come tutti sanno, hanno visto altre mete turistiche concorrenziali avere enormi problemi come nel Nord-Africa.

Per non parlare della “Circonvallazione”. Altro che benessere dei cittadini e tutela ambientale. Oramai senza quel tratto di strada che avrebbe dovuto collegate il nord col sud della città ogni giorno si creano file interminabili con un tappo tra via Venti Settembre e gli altri tratti viari che inficiano una normale e adeguata viabilità. A questo si collega la mancata realizzazione del “Centro intermodale” dove ancora oggi sorge il campo Mariotti sempre più inutilizzato e abbandonato. Un’area estremamente preziosa che potrebbe rivedere rinascere lo stadio con annessi posti auto in multi piano e attività di vario genere, invece niente.

Il nuovo ospedale o anche la creazione di una porzione connessa al Civile. Quante campagna elettorali hanno visto questo tema al centro, salvo poi scomparire sotto i colpi di una riforma disconosciuta da tutti perfino dal candidato alle regionali del Centrosinistra Massimo Zedda che, addirittura, pare abbia ritenuto una sua scelta la ricandidatura dell’assessore alla Sanità Arru. E intanto la sanità locale, nonostante la domanda di interventi di vario genere sia sempre crescente, è sempre meno funzionale e sempre più marginale. Per non parlare delle mancate scelte riguardo una struttura del valore immenso qual è il Marino.

Tema sempre caldo quello della posidonia. Ancora c’è chi, nonostante abbia il timone della città da oltre un lustro, guarda indietro. A dieci anni fa e più. Un’invasione di materiale dal mare presente annualmente nelle varie concessioni e soprattutto degli stock (San Giovanni, pineta Maria Pia e Punta Negra) che stanno esplodendo già da un paio d’anni. Eppure si è arrivati ad oggi, grazie all’azione di cittadini, parte dei balneari e porzioni della politica, a puntare i riflettori sul tema in maniera pure allarmistica. Del resto la questione è emergenziale e solo con dei provvedimenti straordinari potrà essere risolta e non con atti che inseguono la cronaca.

Andando oltre le tematiche di maggiore risonanza mediatica sono tante le “incompiute” come la mancata riqualificazione del patrimonio immobiliare (Caval Marì, Balaguer, ex-Caserma di via Simon, immobili delle borgate, etc). Con l’ex-Cotonificio, cosi come su diverse pratiche, siamo ancora ai passaggi burocratici sui disegni e progetti, ma dopo oltre cinque anni, non è stato posato neanche un mattone e sopratutto ridato decoro ad un’area nel cuore di Sant’Agostino in totale abbandono da anni. Come segnalato anche nell’ultimo Consiglio Comunale (lo stesso Municipio aveva visto annunci sul restyling e invece mostra sempre più evidenti problemi), a parte qualche progetto ereditato, non sono state realizzate quelle abitazioni ad edilizia agevolata attese da tanti algheresi. Poi Fertilia. Un “progetto pilota” che metteva a disposizione diversi milioni di euro che è ancora fantasma, come la più volte annunciata bonifica dell’ex-campo rom. L’ex-Centro Anziani, complesso di enorme valore storico ed economico, chiuso e non utilizzato da luglio scorso.

Senza considerare la definizione e approvazioni di atti come il Puc, Pul e rinnovo del Piano del Commercio e tanti altri provvedimenti che, nell’arco di una consiliatura, avrebbero potuto e dovuto creare nuovi sbocchi all’economia utile a realizzare nuovi posti di lavoro come, ad esempio, i terreni Maria Pia. Da luogo di progetti per strutture ricettive, parchi, area per sport e intrattenimento a sito per accumuli di posidonia e parcheggi. E’ evidente che c’è una bella differenza e proprio quest’area rappresenta al meglio quello che Alghero sarebbe potuta essere e invece, ancora, non è. Con tutti gli effetti negativi che, purtroppo, ne derivano. Per chi arriverà, da fine maggio in poi, per questi e altri motivi, ci sarà tanto da fare.

Nella foto un foto della zona sud di Alghero

S.I.

Stintino, pulizia litorali. E Alghero?

ALGHERO – Che Alghero rappresenti una specialità e unicità è noto. Storia, lingua, tradizioni e tanto altro ne fanno un luogo raro e molto diverso dagli altri pure della stessa regione e nazione. Ma questo non vuole dire, almeno in apparenza, che le leggi siano diverse soprattutto da comuni limitrofi come Stintino.

“Continua il lavoro degli operai del comune di Stintino e dell’assessore Martino Cugusi per raccogliere la plastica portata dal mare e i rifiuti abbandonati nei cespugli da qualche incivile”, scrive il Sindaco di Stintino Antonio Diana mostrando anche le foto di diversi cumuli di immondizia raccolti e portati via attraverso mezzi del Comune.

Perchè ben vengano le azioni dei cittadini come “Spiagge pulite sempre”, che sarà replicata presto, ma esistendo un ente pubblico che vive di turismo, dunque di accoglienza, decoro e offerta di intrattenimento (pure sui litorali), alla pulizia degli arenili dovrebbero pensarci gli organismi pubblici preposti, dunque l’Amministrazione Comunale. Proprio come a Stintino. A prescindere dal problema delle alghe (ad Alghero sempre più grave e ad oggi irrisolto, nonostante l’invasione record di questi ultimi anni di posidonia), non è chiaro cosa impedisca al Comune di intervenire per ritirare (ciclicamente) i rifiuti dal litorale e pure, visto che ci siamo, dare anche una sistemata attraverso personale e mezzi “In-house”.

E’ caos alghe, Sanna contro Bruno

ALGHERO – “Dopo avere depotenziato  la sanità della provincia di Sassari e l’aeroporto di Alghero, ora il centrosinistra litiga sullo smaltimento della posidonia spiaggiata sul litorale urbano algherese.” Il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde interviene sul netto rifiuto opposto dall’amministrazione comunale di Sassari allo smaltimento presso la discarica di Scala Erre di 10mila mc. di posidonia vagliata, che peraltro per errore l’amministrazione di Alghero ha identificato come vetro piuttosto che come rifiuto biodegradabile.

“Un  vero e proprio atto di belligeranza fra un candidato del PD e il sindaco Bruno che sostiene un suo diretto concorrente in questa campagna elettorale. Una situazione paradossale, che calpesta a pie’ pari ogni principio di leale collaborazione fra enti. Questo rifiuto va ad aggravare una gestione della posidonia algherese di per sé molto confusa e poco razionale. Una rissa continua, che sta creando danni alla comunità del sassarese che da 5 anni vede il territorio in picchiata a causa di una gestione della cosa pubblica raffazzonata – chiude Tedde-.” .

Una situazione esplosiva e assurda che va totalmente contro Alghero, quella messa in luce dall’onorevole Tedde. Del resto era apparso già particolare, e messo in luce ieri da Algheronews, che ci fossero dei ritardi nell’avvio della rimozione della posidonia. Tra l’altro il cartello dei lavori, ad oggi, indica solo l’azione di vagliatura per una copertura di soli 60mila euro, dunque sono assenti tutto il resto delle operazioni attese da balneari e cittadini. Ma, come evidenziato da Tedde, è scioccante vedere degli atti dell’Amministrazione Comunale che contengono degli errori cosi evidenti e sopratutto prendere atto di uno scontro tra istituzioni mai visto col Sindaco Sanna che, pur essendo della stessa parte politica di Bruno, blocca quanto annunciato dal Sindaco anche tramite conferenza stampa alla presenza pure dei rappresentanti di categoria (turismo e commercio) quali Visconti, Di Gangi, Cadeddu e pure del settore dei balneari.

Nella foto l’area delimitata già da 10 giorni

S.I.

Qui di seguito il documento del Comune di Sassari che blocca il conferimento della posidonia in discarica e soprattutto che fa emergere il grave errore nell’identificazione del materiale indicato come vetro

Zedda ad Alghero, tour tra le macerie

ALGHERO – “I generali conquistatori dopo aver bombardato un città si facevano accompagnare, a bordo di una camionetta, dai “collaborazionisti” locali per verificare di persona se davvero le bombe avevano distrutto tutti gli obiettivi sensibili. Allo stesso modo Massimo Zedda, l’erede designato di Pigliaru, è venuto ad Alghero per un giro fra le macerie e verificare se davvero i colpi dei suoi amici in Regione sono andati a segno”. Cosi il Partito Sardo d’Azione di Alghero che commenta la tappa algherese di ieri del candidato di Centrosinistra alla Regione Massimo Zedda.

“Ed alla fine della mattinata, trascorsa con sindaco e candidati ( pochi ) del Centro sinistra, evitando accuratamente ogni contatto con la popolazione locale, ha verificato che si, gli obiettivi sono stati tutti centrati dalle bombe provenienti dalla sua Cagliari. L’aeroporto di Alghero, deserto, è stato il primo luogo simbolo della distruzione. Zedda avrà pensato, soddisfatto, che invece quello di Cagliari va benissimo, proprio grazie ai voli low cost strappati ad Alghero e che, tutto sommato, con un po di controinformazione, avvallata dai soliti collaborazionisti locali, potrebbero bastare un po di annunci ed altrettante promesse, per tener buoni fino alle elezioni questi rompiscatole algheresi”.

Poi è passato sulla incompiuta 4 corsie Alghero-Sassari-Olbia. Anche qui avrà pensato alla bravura con la quale la Regione sua amica è riuscita a tenere ferma l’opera del nord per concentrarsi meglio sulla viabilità della sua “città metropolitana” e della 131, naturalmente da Oristano in giù. In questo caso poi la baraccopoli messa su dal sindaco Bruno per far finta di protestare ha funzionato a meraviglia”.

“Perfetto, altro obiettivo raggiunto, altre risorse e altre energie sottratte al nord e dedicate al Sud cagliaritano. Infine, dopo una occhiata alle aziende di Surigheddu e Mamuntanas, pronte ad essere svendute a qualche gruppo d’oltremare, è arrivato, sempre con codazzo di sindaco e compagnia, all’ospedale di Alghero. Qua si è un po meravigliato che la struttura sia ancora aperta e frequentata da moltissimi pazienti, ma è stato prontamente tranquillizzato”.

“Quello che stava guardando era solo ciò che restava di una antica struttura ospedaliera di una cinquantina di anni fa tenuta in piedi solo dalla caparbietà e bravura di tanti operatori sanitari e dalla volontà di tanti cittadini che non volevano rassegnarsi allo smantellamento previsto dalla riforma dei generali in carica Pigliaru-Arru. Per finire l’opera iniziata, smantellare per bene la sanità e traferire tutto verso sud o verso est, sarebbe necessario convincere gli algheresi che un ospedale nuovo a Cagliari è meglio di uno nuovo ad Alghero. Pare che, a questo punto, Bruno & C. stiano pensando di smontare la baraccopoli dalla 4 corsie e trasferire tutto davanti all’ospedale con fumogeni, fasce tricolori e bandiere al seguito per tentare l’impresa”.

“Il tour elettorale di Zedda a questo poteva dirsi concluso. Le macerie che gli avevano garantito ci sono, i collaboratori del posto che le spacciano come buon governo ci sono anche loro e lavorano per la causa. Una ultima tentazione però pare Zedda l’abbia avuta. Passare velocemente anche in via Mazzini, obiettivo sede PD. Anche li gli hanno raccontato che ci sarebbero macerie dovute a liste e candidature pilotate da Cagliari. Ma poi ha capito che quelli sono i danni collaterali del fuoco amico, e a quel punto ha preferito scappare verso il capoluogo del nord, per lui Las Plassas, per noi Sassari”. 

Nella foto la tappa all’Ospedale

S.I.