Da oggi spiagge aperte in Sardegna

ALGHERO – Da oggi, lunedi 18 maggio, spiagge aperte. Libero accesso a tutti gli arenili dell’Isola. E’ quanto prevede la nuova ordinanza firmata nella notte dal presidente della Regione, Christian Solinas. L’ordinanza prevede anche all’art.1 l’obbligo di mascherina in tutti i locali aperti al pubblico e anche nei luoghi all’aperto “laddove non sia possibile mantenere il distanziamento di almeno un metro”.

Virus in Sardegna, solo un contagio: zero decessi

ALGHERO – Un solo caso in più – registrato nella Città metropolitana di Cagliari – e nessun decesso in Sardegna nelle ultime 24 ore. È quanto rilevato dall’Unità di crisi regionale nell’ultimo aggiornamento. Complessivamente sono 1.353 i casi di positività al virus Covid-19 accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza.
 

In totale sono stati eseguiti 42.249 test. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 86, di cui 10 in terapia intensiva, mentre 319 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 731 pazienti guariti (+12 rispetto al dato precedente), più altri 92 guariti clinicamente. Non si registrano nuovi decessi (complessivamente 125). Sul territorio, dei 1.353 casi positivi complessivamente accertati, 248 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari, 97 nel Sud Sardegna, 58 a Oristano, 79 a Nuoro, 871 a Sassari.

Bilancio, i soldi ci sono: uscire dal torpore comatoso

ALGHERO – “L’emergenza sanitaria inciderà negativamente sul gettito fiscale dei Comuni sardi per circa 700 milioni.Analizzando i dati del bilancio del Comune di Alghero, si rilevano entrate correnti di natura tributaria per oltre 27 milioni ( 1/3 dell’intero ammontare delle entrate dell’ente), pertanto la crisi pandemica potrebbe determinare uno squilibrio finanziario di 5 milioni di euro”. Cosi l’ex-assessore alle Finanze del Comune di Alghero, Gavino Tanchis che interviene sul tema specifico dei conti in seno all’Ente locale.

“Una parte di questo minor gettito di imposta verrà compensato dai trasferimenti statali, mentre la restante parte sarà a carico degli enti e dovrà essere bilanciata attraverso tagli di spesa e con il reperimento di nuove risorse, che il Comune di Alghero potrebbe trovare contraendo nuovi mutui e rinegoziando quelli esistenti. Infatti, la stato di indebitamento permette al Comune di Alghero di esporsi finanziariamente facendo ricorso a nuovi prestiti ( almeno 2 milioni ) che, se sommati ai benefici della rinegoziazione dei mutui esistenti ( che incidono in spesa per 3 milioni), porterebbero nelle casse del nostro ente liquidità sufficiente per la messa in sicurezza dei conti pubblici e per sostenere famiglie e imprese. Le soluzioni esistono, ma la politica deve uscire dal torpore comatoso in cui è precipitata”.

S:I.

Sanità algherese, grido d’aiuto dai cittadini

ALGHERO – Lettera (firmata) inviata alla nostra redazione da parte di cittadini algheresi che ritengono di dover sottolineare la condizione critica della sanità locale in relazione a quanto previsto e annunciato.

“Cari concittadini Algheresi,

siamo un gruppo di amici che ha deciso di scrivere questa lettera per far riflettere un po’ tutti gli Algheresi e renderci conto di quale scenario stia soffocando la nostra sanità. Teniamo a precisare che, al contrario di quanto si possa pensare, questa lettera non sia il solito attacco politico da opposizione, essendo noi i primi ad aver messo la croce sul simbolo che ad oggi ci governa.

Chiediamo dunque al nostro caro Presidente del Consiglio regionale Michele Pais, al caro sindaco Mario Conoci, insieme agli altrettanti cari consiglieri comunali e Regionali, senza dimenticare, ovviamente,  l’Assessore Nieddu ed il Presidente Solinas, il come mai di questa situazione di stallo dopo circa un anno da quando ci avete chiesto il voto, promettendo una sanità efficiente, connessa alla realizzazione di tante altre promesse che, a questo punto, ci pare fossero finalizzate esclusivamente alla vittoria delle elezioni. E la nostra fiducia accordatavi?

Pare sia completamente sparita con l’arrivo del COVID 19 che, dati alla mano, ci ha trovati totalmente impreparati, sia dal punto di vista gestionale (il nord-ovest Sardegna è stata l’area più colpita e più “invasa” da turisti in fuga dalle zone rosse), sia dal punto di vista sanitario (gli ospedali ancor oggi stanno proteggendo il personale con presidi donati dalla popolazione).

Ma per noi questa non è una novità, ma una situazione preannunciata. Succede ormai da vent’anni che la popolazione della Nurra, Coros, Villanova e parte del Meilogu, aspetti un nuovo ospedale promesso e ripromesso e, nonostante i fondi assegnati, mai realizzato.

Sono passati circa cinque anni da quanto al Presidio di Alghero veniva riconosciuto un bisogno clinico assistenziale e strategico di I livello, che ci è stato poi spiegato con l’Atto Aziendale dell’allora Dott. Moirano, rappresentasse finalmente la svolta per percorsi chiari ed unificati.

Ad oggi, con il cambio di guardia, ci troviamo dinanzi all’ancora presenza di DUE NON OSPEDALI, tenuti in piedi ma vuoti. L’Ospedale civile continua a rattoppare mancanze strutturali e di personale che ne impediscono una effettiva operatività; perché dovreste sapere cari governatori che se un cittadino di Alghero, ma anche un passante od un turista, si facesse male, dovrebbe rivolgersi all’Ospedale civile, il quale, per motivazioni contro ogni normativa, dovrebbe studiare il paziente ad opera di personale non specializzato in traumatologia, il quale, ad Iter concluso, dovrebbe inviarlo in un altro ospedale (il Marino), nel quale, dopo esser stato visitato finalmente da un ortopedico, che potrebbe esser operato; o meglio, qualora volesse operarlo in urgenza, dovrebbe  rispedirlo al civile e ricoverarlo in Chirurgia. Ma l’assurdità arriva quando non si tratti di emergenza, ma di intervento differibile (pare che avere un femore rotto, una delle principali cause di morte dei nostri anziani, ad Alghero sia molto differibile), il paziente andrebbe trasferito verso Ozieri (presidio complementare di Alghero) o Sassari. Questo un esempio per capire come, nelle more di una riorganizzazione mai avvenuta, noi cittadini dobbiamo SUBIRE una pessima sanità, pur avendo le risorse.

Ci chiediamo cosa stiate facendo per risolvere una situazione così caotica e grave che, a nostro parere veda una risoluzione veramente semplice. La vecchia amministrazione regionale aveva fatto un progetto per la Sanità Sarda che a nostro avviso non era del tutto sbagliato; forse necessitava di modifiche e da li si poteva partire, ma ad oggi stiamo ancora aspettando la riforma Sanitaria Regionale, rivoluzionaria solo per il numero di ASL, ma priva di risposte per ciò che noi cittadini ci aspettiamo. Noi non siamo interessati a conoscere quante ASL, né quanti direttori. Noi vorremmo sapere perché ancora da parte vostra non sia stato attuato il progetto previsto per Alghero, ovvero il I Livello, che per essere operativo prevede la centralizzazione di un UNICO presidio e delle specialità salvavita collegate con il Pronto Soccorso.

A questo grave deficit di servizi essenziali, abbiamo potuto notare come la nostra amata chirurgia, che fino a poco tempo fa aveva percorsi di screening e trattamento dei tumori intestinali, ad oggi sia priva di sale operatorie (leggiamo dai giornali addirittura pronte e mai consegnate), alla quale è stata scorporata l’attività di endoscopia (ed affidata a quale dipartimento non è chiaro a sapersi, visto che nell’Atto Aziendale in essere non è prevista come struttura autonoma), senza il supporto della terapia sub intensiva (che obbliga i nostri concittadini ad essere trasferiti verso altri ospedali od addirittura verso posti di Rianimazione di Olbia o Cagliari),

Esiste poi il grave problema della Radiologia che, con un apparato strumentale paragonabile ad un centro screening di periferia, obbliga noi cittadini ad eseguire Risonanze Magnetiche di tipo Ortopedico (ma non tutte) all’ospedale Marino, ma cosa molto più grave è che la maggior parte degli esami strumentali di RMN richiedono un trasferimento verso OZIERI.

Da poco, con un annunzio su tutti i giornali, voi tutti, ma in capo a tutti il Presidente Pais, ci avevate promesso la presenza di Anestesisti per tamponare il problema ortopedia. Tutta l’Italia ha una carenza cronica di specialisti del genere e noi ci siamo chiesti come avreste fatto a trovarli; ovviamente si trattava dell’ennesimo effetto tampone, in attesa del già pianificato trasferimento al presidio dell’Ospedale civile che, con apertura della terapia semi-intensiva, avrebbe consentito una migliore gestione della scarsità di personale. La verità? Non sono arrivati anestesisti. Non è stata aperta la sub-intensiva. Non si opera al Marino e non si opera al Civile. Questo ci fa pensare che qualcosa di ben più grave del COVID abbia colpito la sanità algherese.

Lo dimostrano le nuove sale operatorie, ci dicono bellissime e perfettamente ristrutturate, (pare però manchino le lampade scialitiche e tutti gli arredi).

Ecco, caro presidente Pais, anziché continuare a fare foto di risultati da Lei ed i Suoi colleghi ottenuti, raccontandoci favole, perché non si attiva seriamente per farci avere Rianimatori che ci permettano di avviare una terapia semi-intensiva, anestesisti che garantiscano l’attività operatoria (magari velocizzando l’apertura delle Sale Operatorie), improntare un reparto di ortopedia presso l’ospedale civile (magari creando un reparto multidisciplinare) o quantomeno garantire una presenza COSTANTE (h24) dell’ortopedico presso il Pronto Soccorso.

Non spetta a noi decidere che utilizzo debba avere l’Ospedale Marino e lungi da noi volerlo declassare, ma crediamo sia arrivata l’ora di pensare A NOI CITTADINI e non a primari o personale fortemente legato alle tradizioni. In tutta Italia si tende a centralizzare le cure per acuti e convertire gli altri presidi in strutture territoriali quali poliambulatori, case della salute, ospedali di comunità, in risposta al sempre maggiore e crescente problema del chronic-care. Abbiamo bisogno di sapere che la Nostra popolazione possa recarsi ad un ospedale dove poter essere assistito (per il livello di competenza previsto) secondo le migliori norme di sicurezza, cosa che ad oggi non è garantito, nella totale vostra impassibilità. Vediamo i nostri cugini vicini di Ozieri che, ad un passo dalla chiusura di cinque anni fa, oggi vivano una ridente situazione sanitaria, tanto da subentrare e sopperire alle ELEMENTARI forme di assistenza sanitaria non possibili ad Alghero (le ricordo che ad oggi i pazienti fratturati di Alghero vengono operati ad Ozieri). Questo non pensiamo dipenda dalla variazione dei bisogni sanitari della popolazione. Avete abbandonato Alghero. Avete raccolto consensi fino ad ottenere il tanto amato posto, dimenticando subito dopo quanto promesso.

Si ricordi Caro Presidente Pais, cari Consiglieri, caro Sindaco e Cari tutti, che non avete vinto un incarico eterno e che se c’è un argomento che influisca su noi cittadini nel momento che si debba scegliere è sicuramente la salute dei nostri figli, dei nostri genitori ed, in  fine, anche nostra. Voi non la state garantendo e noi abbiamo la memoria lunga”.

Gli amici di Alghero

Lega, Zoffili ancora coordinatore: cambi in vista

ALGHERO – Aria di cambiamenti nella Lega. Matteo Salvini ha indicato, nuovamente, Eugenio Zoffili coordinatore del partito in Sardegna. Il deputato di Erba sostituisce al vertice del Carroccio sardo il senatore Guido de Martini. Il politico lombardo aveva già guidato la Lega durante il periodo elettorale ed era stato uno dei più grandi sponsor di Christian Solinas alla presidenza della Regione. Una scelta premiata dal successo elettorale.

Ma oggi, a prescindere dalle dichiarazioni ufficiali, c’è la volontà di attuare un cambio di passo sia in seno al partito che nella guida dell’Isola. Per questo nei prossimi giorni potrebbero attuarsi delle modifiche nei vari assetti anche perchè non sono passati inosservati gli addii dei consiglieri comunali di Alghero e ultimo di Sassari oltre la necessità di raggiungere importanti obiettivi per evitare il baratro nella fase post-pandemica.

Questa la nota di Salvini. “Anche in Sardegna la Lega ha confermato una crescita elettorale importante, tanto da esprimere il presidente della Regione. Essere prima forza politica nel Paese è un impegno e una responsabilità che ci obbliga a impegnarci ogni giorno, da Nord a Sud, con tutte le nostre energie. Zoffili e De Martini sono persone competenti e di valore: continueranno a far crescere la Lega, con ruoli e incarichi diversi, sempre nell’interesse degli italiani”. Da considerare anche le “finestre elettorali” che ci saranno fra pochi mesi e che riguardano le Province, il posto in Senato del Nord Sardegna e i comuni in scadenza oltre a qualche possibile sorpresa.

6 mesi di Fondazione, report in Commissione

ALGHERO – “Passato, presente e futuro della Fondazione Alghero nella prossima riunione della terza Commissione consiliare (Turismo), convocata venerdì 22 maggio alle 16 in videoconferenza dal Presidente Monica Pulina. Alla riunione parteciperanno i componenti del Consiglio di Amministrazione della Fondazione: il Presidente Andrea Delogu, Pier Paolo Carta e Stefania Salvatore”, cosi scrive la Presidente della commissione competente Monica Pulina che annuncia la riunione dell’organismo con al centro il lavoro della Fondazione.

“Un incontro importante per fare il punto della situazione, a distanza di sei mesi dall’insediamento, e un bilancio del lavoro svolto sinora, con alcuni progetti già intrapresi, altri in dirittura d’arrivo e ulteriori in cantiere. Si parlerà, in modo particolare, delle strategie future che dovranno guidare le attività della Fondazione nel post-emergenza. Il Cda, insediatosi a novembre, ha dovuto fare i conti con un Capodanno da organizzare in poco tempo e con risorse limitate ma che ha riscosso ugualmente successo, e ha sin da subito affrontato altri aspetti chiave per la promozione turistica: dalla messa a punto del sistema museale alle strategie di comunicazione per il rilancio della Destinazione Alghero”.

“Questi e altri argomenti saranno al centro della discussione venerdì prossimo. Spesso l’operato della Fondazione è stato attributo alla mera organizzazione degli eventi, in realtà è una macchina con la quale il Comune di Alghero rilancia e rafforza l’identità della destinazione”.

Nella foto la presidente Pulina

S.I.

Carovana del Sorriso, 1500 mascherine

ALGHERO – Continua ad esprimersi la grande solidarietà algherese. Cittadini, associazioni, imprese, i gesti si susseguono senza sosta. Altre donazioni, questa volta con un concreto atto di solidarietà della Carovana del Sorriso che porta ad Alghero una dotazione di mascherine per gli ospedali Civile e Marino e per il centro Anziani. Circa 1.500 euro i fondi raccolti e destinati all’acquisto dei dispositivi che i volontari dell’Associazione hanno distribuito la scorsa settimana nei presidi sanitari. Grazie alla referente in Sardegna, Monica Pulina, l’operazione “sorriso” si concretizza anche nella nostra città, dopo le meritorie iniziative attuate recentemente a favore di bambini della Tanzania. Un bel gesto che rappresenta splendidamente il grande cuore della Onlus. “Un sincero ringraziamento a tutti i volontari della Carovana del Sorriso – commenta il Sindaco Mario Conoci – che in questo momento di difficoltà hanno saputo mostrare un grande senso di solidarietà”.  

Nella foto la Pulina nella missione in Africa

S.I.

Idee per la ripartenza, fare presto: parla Daga |video

ALGHERO – Da lunedi 18 maggio, finalmente, possono riaprire bar e ristoranti. In questi mesi si sono susseguite una serie di proposte e idee spesso scollegate con la realtà che hanno creato solo più confusione e paura. Ad Alghero, cosi come in altre località, il comparto ha deciso di unirsi. Passaggio non facile, viste le caratteristiche ataviche della Riviera del Corallo, però, ad oggi, pare il percorso di aggregazione funzioni.

Negli scorsi giorni il Comitato Horeca Alghero ha incalzato l’Amministrazione riguardo i tempi delle attese risposte sulle varie proposte. Dopo alcune frizioni, pare, come conferma l’imprenditore e rappresentante di categoria Enrico Daga, c’è stata “una svolta” con un’accelerata che fa ben sperare per il raggiungimento degli obiettivi che “non sono solo utili a salvare il nostro comparto, ma ricordiamo che dietro ogni bar, ristorante, locale e cosi come le altre attività, ci sono famiglie, persone, algheresi, che oggi sono spesso disperati ed hanno urgente bisogno di rimettersi in moto, sennò è la fine”, commenta Daga che si sofferma anche sul progetto di “animazione urbana” proposto a livello locale e supportato dalle attività e sopratutto di fare in modo che Alghero, finalmente, possa vivere più mesi all’anno. Prima era un anelito, una chimera, adesso è un obbligo di sopravvivenza.

Nella foto e video Enrico Daga

S.I.

Virus in Sardegna, zero contagi e nessun decesso

CAGLIARi – Sono 1.345 i casi di positività al virus Covid-19 accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Non si registrano nuove positività rispetto al precedente aggiornamento. È quanto rilevato dall’Unità di crisi regionale nell’ultimo aggiornamento. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 38.034 test. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 86, di cui 10 in terapia intensiva, mentre 379 sono le persone in isolamento domiciliare.

Il dato progressivo dei casi positivi comprende 667 pazienti guariti (+19 rispetto al dato precedente), più altri 88 guariti clinicamente. Il dato sui decessi è aggiornato a 125. Si precisa che il maggior numero di vittime indicato nel report odierno è dovuto a un riallineamento dei dati tra la piattaforma dell’Istituto superiore di sanità (dove questo dato era già stato conteggiato) e il dato della Protezione civile nazionale. Non si tratta, quindi, di decessi avvenuti nelle ultime 24 ore (4 marzo il più lontano, 2 maggio il più recente). Sul territorio, dei 1.345 casi positivi complessivamente accertati, 246 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari, 97 nel Sud Sardegna, 58 a Oristano, 78 a Nuoro, 866 a Sassari.

Aperture in vista, suoli pubblici: è buio

ALGHERO – “Il 18 maggio è dietro l’angolo ma ancora i titolari di bar e ristoranti non conoscono le scelte dell’amministrazione comunale in tema di suoli pubblici”. Così i consiglieri di Centrosinistra riguardo uno dei punti principali e scontati delle richieste del comparto.

“A costo di sembrare antipatici, vogliamo ricordare al Sindaco Conoci che nel mese di dicembre la maggioranza in consiglio comunale ha approvato la proroga del regolamento dei suoli pubblici con l’impegno di portare entro il mese di Aprile il nuovo regolamento. A tal proposito era stato costituito anche un gruppo di lavoro interassessoriale al quale, dopo l’esplosione dell’emergenza Covid, è stato assegnato l’obiettivo di trovare soluzioni per affrontare la fase 2”

Purtroppo al momento non conosciamo le conclusioni di questo lavoro; invano abbiamo chiesto più volte che il tema venisse trattato in Commissione, dove invece hanno trovato spazio i molteplici tavoli del Turismo e degli esperti tecnici, ma non i tavoli e gli spazi che realmente stanno a cuore al comparto produttivo”. 

“Ora il tempo della titubanza è scaduto, occorre dare al più presto indicazioni chiare a tutti gli operatori, che attendono di sapere se e a quali condizioni riprendere le proprie attività. Una proposta organica da parte dell’amministrazione diventa ormai urgente ed è un onere a cui Sindaco e Giunta non possono più sottrarsi. Non faremo mancare il nostro contributo nel merito.”