Morte meningite, virus in discoteca? Indagini

SASSARI – “Dall’indagine epidemiologica effettuata dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’ATS Sardegna – ASSL Sassari è emerso che sabato scorso la ragazza deceduta per un’infezione da meningite sepsi meningococcica ha trascorso alcune ore in una discoteca nel Comune di San Teodoro”. Cosi dall’Azienda Sanitaria Regionale, Asl di Sassari, riguardo il dramma della giovane di Anela morta per meningite.

“La discoteca in questione è all’aperto, fattore che riduce sensibilmente le possibilità di un eventuale contagio rispetto ai locali coperti dotati di un sistema di areazione e ventilazione controllata. Pertanto sono stati individuati e sottoposti a profilassi farmacologica i contatti più stretti, amici e familiari, che hanno trascorso sia la notte in discoteca sia i giorni successivi in compagnia della ragazza”.

“Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, oltre ad aver avvisato l’Amministrazione Comunale di San Teodoro, ha allertato i medici di medicina generale e i medici del pronto soccorso chiedendo loro la massima attenzione rispetto ai casi febbrili che si possano presentare nei prossimi cinque giorni sulle persone che hanno frequentato lo stesso locale nella notte tra sabato e domenica”.

“Si ricorda, infine, che il batterio della meningite è un microrganismo che si trasmette per via interumana in caso di rapporti stretti e/o prolungati (per rapporti stretti si intende una convivenza di ore nello stesso ambiente chiuso come tra familiari, colleghi di lavoro o compagni di scuola)”.

S.I.

Turista cade nelle Grotte, ferito e soccorso

ALGHERO – Nel pomeriggio odierno i militari della Guardia Costiera di Alghero sono intervenuti, congiuntamente al personale medico del 118, per prestare soccorso ad un turista olandese infortunatosi nel corso di una gita all’interno delle Grotte di Nettuno.

La richiesta di intervento è pervenuta alla Sala Operativa dell’Ufficio Circondariale Marittimo, da parte del Comandante di una delle navi adibite al trasporto di passeggeri presso le Grotte di Nettuno.

I militari della Guardia Costiera di Alghero, operanti sotto il coordinamento del Direttore Marittimo del Nord Sardegna, Capitano di Vascello (CP) Maurizio Trogu, hanno pertanto imbarcato a bordo della dipendente motovedetta CP 871, unità navale altamente specializzata nella ricerca e nel soccorso in mare, il personale medico del 118 che ha potuto così portare i necessari primi interventi medici già presso il noto sito turistico.

Dopo aver imbarcato il malcapitato, la motovedetta ha celermente fatto rientro presso la Banchina Dogana del Porto di Alghero dove, a mezzo di un’autoambulanza, lo sfortunato turista è stato trasportato presso la locale struttura ospedaliera.

Il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Alghero, T.V. Pierclaudio Moscogiuri,  ha sottolineato che le operazioni di assistenza medica via mare vedono gli uomini della Guardia Costiera, congiuntamente a quelli del servizio 118, impegnati in procedure talvolta complesse ma necessarie a garantire tempistiche di intervento ridotte a beneficio della salvaguardia dell’incolumità di tutti gli utenti del mare.

Nelle foto le Grotte di Nettuno

S.I.

Olbia, arrestato 22enne per tentato omicidio

OLBIA – Nel corso della mattinata di venerdì 6 settembre, i Carabinieri della Stazione di Palau sono intervenuti in un appartamento di quel centro in quanto era stata segnalata una violenta aggressione ai danni di un giovane 23enne residente nel sassarese. Giunti sul posto i militari hanno trovato alcuni ragazzi, tutti lavoratori stagionali, che hanno riferito che pochi istanti prima un loro coinquilino aveva colpito al volto, con un tubo metallico, un altro collega che per le gravi ferite riportate era già stato soccorso dai sanitari del 118 e trasportato presso l’Ospedale di Olbia.

I Carabinieri, immediatamente, hanno accertato che alcune ore prima, nel corso della nottata, in quella stessa abitazione, era intervenuta una pattuglia della Sezione Radiomobile del Reparto Territoriale di Olbia poiché la vittima aveva riferito di aver avuto una lite con un coinquilino, ritenuto responsabile della sottrazione di circa 200,00 euro dalla valigia riposta nella camera che i due condividevano. Il litigio era stato interrotto per l’intervento degli altri ragazzi che condividono l’appartamento e il sospettato del furto si era allontano dopo esser stato ripreso per il suo comportamento violento e rissoso. Quest’ultimo,  che nel corso della notte ha maturato rancore e vendetta, alle 10,00 circa, è tornato nell’appartamento e approfittando che chi lo aveva accusato del furto stava dormendo, non ha esitato a prendere un tubo metallico e a colpire ripetutamente con violenza il giovane indifeso al volto, procurandogli la frattura delle ossa nasali tanto da rendere necessario, nelle ore successive, un delicato intervento chirurgico maxillofacciale e una prognosi iniziale di 45 giorni. 

Solo l’intervento degli altri ragazzi presenti nell’appartamento e svegliati dalle urla della vittima ha fatto desistere l’aggressore che è fuggito.I Carabinieri, dopo avere acquisito tali notizie, immediatamente e senza soluzione di continuità, hanno avviato le ricerche dell’aggressore che è stato rintracciato poco dopo mentre tentava di tornare nell’appartamento per recuperare i suoi effetti personali e allontanarsi dal centro abitato.

A questo punto i Carabinieri della Stazione di Palau e della Sezione Operativa del Reparto Territoriale di Olbia, dopo avere svolto tutti gli accertamenti tecnici necessari, sentiti i testimoni, hanno sequestrato il tubo metallico e gli indumenti del sospettato ancora macchiati dal sangue della vittima, hanno ricostruito attentamente la dinamica di quanto accaduto da cui sono emersi gli atti diretti in modo non equivoco a colpire mortalmente la vittima e per H.D., 22enne, con precedenti di polizia, sono scattate le manette con la pesante accusa di tentato omicidio aggravato dai futili motivi. Il giovane, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato tradotto nel carcere di Nuchis.

S.I.

Isola di Tavolara, sequestrato immobile

OLBIA – Nella pomeriggio di ieri, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Cagliari, nell’ambito di una più ampia attività di controllo delle violazioni urbanistico ambientali delegate dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Tempio Pausania per l’intera Gallura e, nel caso di specie, nella fascia costiera del comune di Olbia, hanno eseguito il sequestro preventivo disposto d’urgenza dal Procuratore della Repubblica Dott. Gregorio Capasso di una unità immobiliare su due livelli di 300 mq circa, ancora in fase di realizzazione, ubicata sull’Isola di Tavolara a soli 100 metri dal mare. L’area su cui sorge lo stabile, per le sue caratteristiche bellezze naturali, è stata dichiarata di “notevole interesse pubblico” con decreto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, di interesse comunitario (SIC), di protezione speciale (ZPS) nonché oasi permanente di protezione faunistica “Isole di Tavolara, Molara e Molarotto”.

Durante un sopralluogo dell’area di cantiere, pianificato e delegato dal Procuratore di Tempio, i Carabinieri del Nucleo TPC di Cagliari hanno riscontrato opere edili di demolizione e integrale ricostruzione in totale difformità ed in variazione essenziale rispetto agli interventi di ristrutturazione ed ampliamento (c.d. “piano casa”) assentiti dagli Uffici competenti. In pratica, del vecchio fabbricato non è rimasto quasi più nulla, fatta eccezione per un muretto esterno di delimitazione della corte (pochi metri) ed una piccola porzione di pavimentazione interna.

Questo risultato, che si inquadra nell’ambito dell’attività di tutela svolta dai Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, è stato raggiunto anche grazie alla sinergia operativa con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Sassari che ha contribuito, per gli aspetti tecnici, a far emergere le criticità riscontrate.

Sono stati denunciati alcuni soggetti ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del reato, previsto dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, diopere eseguite in difformità dalle autorizzazioni edilizie e paesaggistiche concesse”.

Rifiuti selvaggi, filmato e sanzionato

SASSARI – Ancora una volta le segnalazioni dei cittadini hanno portato in pochi giorni a individuare e sanzionare una persona che abbandonava rifiuti illecitamente. Domenica, intorno alle 14, un autocarro si è avvicinato alla batteria di cassonetti in via Ugo La Malfa e lì ha scaricato diverso materiale, tra cui oggetti ingombranti. L’operazione non è passata inosservata agli abitanti della zona e alcuni l’hanno ripresa con un cellulare. Il video è stato poi inoltrato alla Polizia locale del Comune di Sassari e alla compagnia barracellare, che sono andati sul posto per un sopralluogo di verifica della segnalazione.

Attraverso l’ingrandimento di alcune immagini, il Comando è riuscito in breve a risalire al nome della ditta proprietaria dell’autocarro. L’azienda, che noleggia furgoni, si è subito messa a disposizione della Polizia locale e ha fornito il contratto di nolo, permettendo così di risalire all’autore dell’illecito, a cui ora sarà comminata una sanzione fino a 500 euro.

Il Comando invita i cittadini che assistono a condotte illecite a comunicarle immediatamente al numero verde 800615125 o al numero della compagnia barracellare 079241609: una segnalazione, con una foto o una testimonianza riservata, aiuta a difendere il territorio. Contestualmente, nell’ultimo periodo, gli organi di vigilanza che operano nel territorio del Comune di Sassari hanno rafforzato i controlli contro il fenomeno dell’abbandono illecito di rifiuti.

Nella foto le persone sanzionate

S.I.

Olbia, arresto per furto d’auto

OLBIA – Nel corso della nottata di domenica 1° settembre, nell’ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio cittadino per la prevenzione dei reati in genere, i Carabinieri della Sezione Radiomobile del Reparto Territoriale Olbia hanno arrestato A.M., 41enne olbiese, con precedenti di polizia, per furto aggravato. L’arresto è avvenuto a seguito della segnalazione al 112 in cui è stato segnalato il furto della targa di una autovettura, regolarmente parcheggiata. 

I Carabinieri, dopo avere acquisito alcune informazioni, hanno perquisito l’interno dell’abitazione dell’uomo, poco distante dal luogo dell’evento, ove hanno rinvenuto la targa che era stata precedentemente divelta dal veicolo. La refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario. L’arrestato, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato tradotto presso la casa circondariale di Sassari-Bancali.

S.I.

Alghero, auto-cassonetto al Civile

ALGHERO – “Da un paio d’anni è parcheggiata negli stalli del nostro ospedale civile, è stata pure incendiata, ora funge da cassonetto della raccolta indifferenziata”. E’ Massililiano Lepri, esponente di Fortza Paris, tramite social, a segnalare una delle tante questioni, piccoli o grandi, di cui si attende un intervento degli organismi preposti.

In questo caso si tratta di un’auto abbandonata che addirittura è divenuta pure un contenitore dei rifiuti. Una cosa veramente indegna soprattutto perchè si trova negli stalli per le auto, sempre insufficienti, per chi si reca nella struttura sanitaria. “Un mesetto fa ho letto di una ordinanza del Sindaco per far rimuovere queste macchine abbandonate. Si riesce almeno a portare via la spazzatura che sta producendo un odorino nauseabondo?”, chiude con un domanda retorica e amaramente ironica Lepri.

Nelle foto l’auto-cassnetto presente fuori dall’ospedale civile

S.I.

Marijuana, arrestato giovane algherese

ALGHERO – I militari del Nucleo Mobile della Guardia di Finanza di Alghero, coordinati dal Comando Provinciale di Sassari – nell’ambito delle quotidiane attività di controllo economico del territorio – nella stagione estiva 2019, hanno ulteriormente intensificato le specifiche misure volte alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti e psicotrope, anche nei pressi del litorale della Riviera del Corallo e degli stabilimenti balneari.

Nell’ambito dell’attività info-investigativa, le Fiamme Gialle algheresi venivano a conoscenza del fatto che, nei pressi di uno stabilimento balneare della locale Pineta di Maria Pia, un giovane algherese, già gravato da pregiudizi di polizia per spaccio di sostanze stupefacenti, era dedito allo spaccio di marijuana destinata a giovanissimi acquirenti frequentatori delle spiagge catalane.

A seguito di mirati servizi di osservazione, nel primo pomeriggio del 26 agosto scorso, i militari hanno sorpreso il giovane spacciatore in possesso di una piccola quantità di sostanza stupefacente del tipo marijuana.

La successiva perquisizione del domicilio del soggetto, effettuata con l’ausilio dell’unità cinofila antidroga in forza al Reparto, ha poi consentito di rinvenire più di mezzo chilo della medesima sostanza, la somma di oltre 500 euro, provento dell’illecita attività di spaccio, nonché di un bilancino elettronico di precisione.

Il giovane spacciatore veniva quindi tratto in arresto e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, la quale emetteva un provvedimento di custodia cautelare nei confronti dello stesso, disponendone, contestualmente, il giudizio per direttissima.

Nella mattinata del 27 agosto 2019, il Tribunale di Sassari convalidava l’arresto e disponeva contestualmente l’obbligo di dimora nel comune di Alghero e l’obbligo di permanenza presso la propria abitazione dalle 21 alle 8 di ogni giorno.

Incidente, perso carico di pomodori

SERRAMANNA – Incidente all’ora di pranzo di oggi sulla strada provinciale 55 fra Serrenti e Serramanna, il carico di pomodori era diretto all’industria conserviera della Casar di Serramanna. Nessun ferito, traffico bloccato Si cerca di recuperare parte dell’oro rosso del Campidano.

Nella foto il camion che ha avuto l’incidente

Un chilo di corallo, sub nei guai

PORTO TORRES – La Guardia costiera di Porto Torres ha sequestrato un chilo di corallo rosso a un pescatore subacqueo professionale. Una pattuglia impegnata a monitorare il litorale da terra, nel porto di Isola Rossa, durante i controlli sulla sua barca ha notato, dagli strumenti di bordo, che la profondità del mare nel punto di immersione era di trenta metri: molti meno dei cinquanta previsti dalla normativa regionale per la pesca del corallo rosso, così da proteggerne i banchi e garantirne il popolamento. Al pescatore, che era regolarmente autorizzato, è stata sequestrata anche l’attrezzatura subacquea e la strumentazione di bordo per la ricerca e il prelievo del corallum rubrum.
 

Da un controllo effettuato col calibro i militari hanno verificato che parte del prodotto era sottomisura rispetto ai dieci millimetri previsti dalla legge regionale e che il sub non aveva effettuato la comunicazione all’autorità marittima con almeno due ore di anticipo, come previsto, e che il porto di Isola Rossa non è designato allo sbarco del corallo. La contravvenzione costerà al professionista 8mila euro di sanzioni amministrative, tredici punti di penalità sulla licenza di pesca e una segnalazione al competente Ufficio regionale.

Nella foto il corallo sequestrato

S.I.