Sassari, spaccio nel centro storico: arrestati nigeriani

SASSARI – A conclusione di una complessa e articolata attività d’indagine, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Sassari – Sezione Operativa – da marzo ad aprile  scorso, è stata eseguita una misura cautelare in carcere nei confronti di soggetti di nazionalità nigeriana, tutti resisi responsabili in concorso tra loro di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo “eroina”.

I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Sassari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ed eseguiti a seguito delle indagini effettuate dai militari dell’Arma nel centro storico, precisamente nella zona di via delle canne dove era stato notato, da parte dei residenti,  un frequente viavai di noti tossicodipendenti. Sono stati necessari lunghi e faticosi appostamenti per individuare con precisione i luoghi in cui avvenivano gli scambi e le dinamiche della cessione dello stupefacente, per giunta in un contesto ambientale ostile agli investigatori, caratterizzato da un non facile accesso e dalla presenza di “vedette” in grado di dare l’allarme al passaggio di forze di polizia.   

La prassi era sempre la stessa: dopo che il potenziale acquirente effettuava la richiesta, di persona o al telefono, dello stupefacente a colui che era in strada con il compito di “procacciare” clienti, la persona veniva monitorata a distanza da altri componenti della banda i quali, qualora la situazione non presentasse particolari sospetti o anomalie, inviavano allora un “corriere” con il compito di effettuare materialmente lo scambio denaro-droga. Spesso il corriere individuato trasportava la dose in bocca in modo tale da inghiottire la sostanza in caso di controllo da parte dei Carabinieri operanti. Nel corso dei servizi di osservazione appositamente predisposti, i Carabinieri della Sezione operativa della Compagnia di Sassari, una volta compreso il meccanismo, sono riusciti a fare una serie di riscontri e avere così la prova materiale che i tanti incontri tra chi passava per quella zona del centro storico e i sospettati non erano affatto casuali. Chi si recava in quella precisa zona e prendeva contatti con quelle determinate persone, lo faceva con l’unico scopo di approvvigionarsi dello stupefacente.

Gli indagati, giornalmente, hanno portato avanti quello che a tutti gli effetti può essere considerato un vero e proprio mercato dello stupefacente a “cielo aperto”, caratterizzato da un viavai incessante di acquirenti, per un indotto variabile dai 600 agli 800 euro al giorno. L’attività investigativa ha permesso in totale di provare, per circa due mesi di lavoro, centinaia di cessioni di sostanza stupefacente del tipo eroina per un giro d’affari complessivo di circa 50 mila euro. 

Le ipotesi investigative, tradotte in richiesta di misura cautelare dalla Procura della Repubblica di Sassari, sono state condivise dall’ufficio del GIP che ha emesso il provvedimento restrittivo odierno con cui è stata disposta la custodia in carcere per H.S., classe ’95, E.L., classe ’93, E.O., classe ’96, O.O., classe ’95, H.A., classe ’94, tutti Nigeriani. 

Nella foto la conferenza stampa di questa mattina

S.I.

Droga, operazione dei Carabinieri: arresti

SASSARI – Dalle prime luci dell’alba, nella città di Sassari, i Carabinieri del Comando Provinciale di Sassari stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Sassari, su richiesta di quella Procura che ha coordinato le indagini, nei confronti di 6 indagati, responsabili a vario titolo per il reato di traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti.

I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di un incontro con la stampa che si terrà alle ore 10.30 odierne presso la sede del Comando Provinciale Carabinieri di Sassari

Alghero-Bosa, incidente: centauro ferito, soccorsi |foto

ALGHERO – Questa mattina, intorno alle 11, ennesimo incidente sulla strada che collega Alghero con Bosa. Anche oggi a finire sull’asfalto, forse anche per la lieve pioggia, riportando diverse contusioni è stato un centauro a bordo di una moto di grossa cilindrata. All’altezza di una curva nelle vicinanze del comune della Planargia ha perso il controllo della moto andando a sbattere in cunetta. Sul posto subito sono giunti i soccorsi del 116 e Vigili del Fuoco. Per trasportare subito il ferito si è alzato in cielo un elicottero che ha portato il motociclista in Ospedale a Sassari. Da segnalare con a tutt’oggi, nonostante le numerose chiamate ed urgenze, ad Alghero è d’istanza nei vari turni solo una squadra che, come detto, questa mattina era impegnata nelle vicinanze di Bosa.

Nella foto di questa mattina l’elicottero sull’Alghero-Bosa per soccorrere il motociclista ferito

S.I.

Alghero, trovata anfora di epoca romana

ALGHERO – Il personale in forza all’Ufficio Circondariale marittimo di Alghero, nell’ambito delle attività volte alla tutela del patrimonio storico-archeologico nazionale, durante la stagione estiva appena trascorsa ha coordinato le operazioni inerenti un importante ritrovamento nelle acque di competenza; nella fattispecie sono stati ritrovati alcuni reperti archeologici di epoca romana consistenti in un’anfora in terracotta in ottimo stato di conservazione ed alcuni frammenti di altre anfore.

I reperti, già avvistati e segnalati da privati cittadini, sono stati adeguatamente conservati in attesa dell’esame della Soprintendenza competente. Dalla perizia tecnica eseguita dalla Dott.ssa Gabriella Gasperetti, Responsabile del Servizio per l’Archeologia Subacquea della Soprintendenza, è risultato che l’anfora integra appartiene ad un tipo prodotto nella Penisola Iberica tra il III e il IV secolo d.C., mentre gli altriframmenti sono attribuibili genericamente ad età romana. Tutti gli oggetti ritrovati sono stati consegnati alla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro, per le analisi scientifiche del caso e per gli interventi conservativi presso il Centro di Restauro di Sassari. Da considerare che tutto il golfo di Alghero e in particolare quella che era la “Baia delle Ninfe”, ovvero Porto Conte, nel suo fondale ha un gran numero di anfore dei vari periodi storici e nello specifico romane.

Nella foto l’anfora ritrovata

S.I.

Gommone in avaria, soccorso in mare

CAGLIARI – Nel pomeriggio di ieri è pervenuta alla Sala Operativa della Guardia Costiera di una segnalazione riguardante un gommone con cinque persone a bordo che a causa di un’avaria al motore e delle condizioni meteomarine particolarmente avverse si trovavano in difficoltà, nelle acque antistanti la spiaggia di Cala Caterina nel comune di Villasimius. Veniva immediatamente attivata la macchina dei soccorsi con l’invio in zona di una motovedetta dislocata a Villasimius. Il personale imbarcato riusciva a trarre in salvo gli occupanti del gommone, sbarcandoli presso il porticciolo turistico di Villasimius. I diportisti in difficoltà sono risultati essere 5 turisti di nazionalità Tedesca.

S.I. 

Finanza sventa maxi-truffa all’Inps

SASSARI – Nell’ambito delle attività disposte dal Comando Provinciale di Sassari nel settore della tutela della spesa pubblica nazionale, la Guardia di Finanza di Alghero ha concluso una complessa indagine che ha coinvolto dirigenti e dipendenti di alcuni patronati della Sardegna per numerose e gravi irregolarità nell’istruzione delle istanze di disoccupazione “Naspi”.

Le attività hanno avuto inizio circa un anno e mezzo fa quando alcuni utenti hanno segnalato il mancato inoltro all’Inps di numerose domande di indennità di disoccupazione, circostanza emersa sin dai primi riscontri delle Fiamme Gialle, che hanno esaminato oltre 10.000 email rinvenute nei server analizzati scoprendo che molte ricevute di inoltro delle istanze venivano create ad hoc per non destare sospetti nei richiedenti, indicando numeri di protocollo inesistenti e, in alcuni casi, redigendo falsi contratti di lavoro subordinato con il fine di riaprire i termini per l’inoltro delle pratiche ed inviarle ex novo.

Le indagini, condotte sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari, hanno permesso di appurare che un patronato operante nella provincia di Sassari, su disposizione di un dirigente regionale, non avrebbe istruito diverse pratiche in sede locale inoltrandole ad altro patronato del cagliaritano, al fine di far ottenere un premio di produzione maggiore al responsabile di quell’ufficio.

Tale patronato, non riuscendo ad evadere l’ingente mole di istanze ricevute, non avrebbe inoltrato all’Inps parte di queste nei termini previsti, con conseguente perdita del beneficio. All’esito degli accertamenti, sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria tre responsabili per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Nella foto la Guardia di Finanza di Alghero

S.I.

Scandalo sanità, 4 arresti eccellenti

ORISTANO – Bufera nella sanità. L’ex consigliere regionale Augusto Cherchi, primario dell’unità operativa di Anestesia e Rianimazione del San Martino, e il sindaco di Macomer Antonio Succu, già primario del reparto di Ginecologia dello stesso ospedale e ora a capo del medesimo reparto a Nuoro, entrambi esponenti del Partito dei sardi, sono i primi nomi eccellenti emersi tra le persone arrestate per lo scandalo della sanità a Oristano. Tutti e due sono ora ai domiciliari. Stessa misura anche per un infermiere originario di Silanus (Nuoro), Salvatore Manai.

Dalle prime luci del mattino sono in corso numerose perquisizioni nel territorio delle province di Oristano, Cagliari, Sassari e Nuoro.  L’inchiesta, denominata “Ippocrate”, era scattata nel 2017 con una serie di perquisizioni negli uffici della Assl di Oristano e dell’Ospedale San Martino di Oristano e riguardava in particolare una sorta di racket delle assunzioni che pare andasse avanti da diverso tempo. Successivamente era stato sentito come testimone negli uffici della Procura anche l’allora presidente della Regione Francesco Pigliaru.

Suv forza l’alt, fermato: 3 nei guai

OLBIA – I  Carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia la scorsa notte hanno arrestato tre persone in flagranza di reato (due cittadini italiani del sassarese e del nuorese ed un corso) alla guida di un SUV di grossa cilindrata proveniente da Padru.  L’auto, dopo aver forzato il posto di controllo dei militari, fuggendo ad alta velocità, è stata inseguita e fermata alle porte di Olbia, nei pressi dell’aeroporto, grazie all’intervento coordinato delle altre pattuglie in servizio sul territorio. 

I tre hanno reagito tentando di opporre resistenza ai successivi controlli ed al sequestro del veicolo ma la loro azione è stata prontamente interrotta dai numerosi militari intervenuti a supporto. Questo non ha impedito loro di continuare ad inveire e minacciare gli operatori. Il guidatore, tra l’altro, viaggiava senza documenti ed in evidente stato di ebbrezza. L’intervento dei Carabinieri è stato risolutivo, consentendo di evitare ulteriore pericolo per la pubblica incolumità. I tre sono stati arrestati a disposizione della Procura della Repubblica di Tempio.

S.I.

Paura ad Alghero, treno rischia di investire auto

ALGHERO – Poteva finire in tragedia l’incidente di questa mattina ad Alghero. Il treno, ripartito dopo una sosta di oltre un anno, che collega il centro catalano ad Olmedo, mentre transitata in un passaggio a livello, all’altezza di Mamuntanas, ha investito, per fortuna marginalmente, un auto che stra attraversando quel tratto di strada. Tanta paura, ma per fortuna nessuno è rimasto ferito. Sul posto i soccorsi e anche le forze dell’ordine per fare chiarezza sull’accaduto. Il treno è stato bloccato in attesa di comprendere le cause dell’incidente.

Nella foto l’incidente di questa mattina

S.I.

Droga dal nuorese a Sassari: 6 arresti

SASSARI – Gestivano il traffico di cocaina e marijuana tra Nuoro e Sassari per rifornire di droga i pusher del centro storico turritano. Sei persone sono state arrestate e altre quattro denunciate dai carabinieri della Sezione operativa del Comando Compagnia di Sassari al termine dell’operazione “Officina”, con cui i militari hanno sventato l’arrivo a Sassari di un ordine di 5 kg di cocaina e 40 di marijuana, per un valore sulla piazza di circa un milione di euro.

I particolari dell’operazione, per la quale non sono stati resi noti i nomi per motivi di indagine ancora in corso, sono stati illustrati dal colonnello Dioniso De Masi, comandante provinciale dei carabinieri di Sassari, il capitano Giuseppe Sepe, comandante della Compagnia e dal tenente Fabrizio Ricciardi comandante del Norm. Le indagini sono iniziate nell’ottobre 2018, con l’arresto di uno spacciatore e il sequestro di 2 kg di marijuana. Da lì i carabinieri hanno ricostruito con appostamenti, intercettazioni e pedinamenti il modo di agire della banda. Il fornitore principale era un 24enne di Ollolai, ora rinchiuso nel carcere di Badu e Carrus a Nuoro. A lui si rivolgevano per l’acquisto della droga tre sassaresi e un sorsese di 55 anni, tutti ora reclusi nel carcere di Bancali. Oltre a questi è stato arrestato anche un 42enne di Sassari, ai domiciliari.

La droga, ordinata per telefono e definita dagli indagati “carne di cinghiale”, “cani” o “mattonelle”, veniva trasportata a Sassari con un sistema di staffette, con tanto di auto civette che controllavano la sicurezza della rotta. Il punto di riunione degli arrivi era un piazzale davanti a un’officina meccanica (estranea alla vicenda), nella zona industriale di Predda Niedda. Nel corso delle perquisizioni a casa degli indagati, sono stati sequestrati 2,4 kg di marijuana e 28 piantine