Pagliaio in fiamme, Vigili del Fuoco in azione

ALGHERO – Dopo il super lavoro delle ultime ore per arginare le fiamme a Bosa e bonificare il territorio, la squadra dei Vigili del Fuoco di Alghero questa mattina è stata chiamata ad operare nell’agro della Riviera del Corallo. Infatti, a seguito di una segnalazione giunta in caserma intorno alle 7.45 di questa mattina, i mezzi sono partiti da via Napoli per dirigersi a Santa Maria la Palma, nel tratto di strada verso la “Due Mari”, dove ha preso fuoco un pagliaio di un’azienda agricola del posto. Probabilmente per i fulmini di questa notte a seguito anche della lunga mancanza di pioggia, il materiale, già altamente infiammabile, ha preso fuoco. I pompieri hanno domato le fiamme anche grazie ai rifornimenti d’acqua forniti dalla cantina sociale di Santa Maria La Palma.

S.I.

Incendi Bosa e Arborea, verifiche di Lampis

CAGLIARI – Questa mattina, l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, dopo una visita alla Sala operativa regionale, che coordina la macchina antincendi, ha effettuato un sopralluogo nella pineta litoranea di Arborea, dove, durante la notte, oltre che nel territorio di Bosa, sono divampati alcuni incendi: nei due comuni sono stati impegnati rispettivamente 65 e 74 uomini, 7 e 6 autobotti, 17 e 29 pick-up di Corpo forestale, Forestas e Vigili del fuoco, oltre a due elicotteri ed a due canadair.

“La campagna antincendi estiva è terminata e l’apparato di lotta è stato recentemente diminuito, ma non certo smantellato – ha sottolineato l’assessore Lampis – Prova ne sia che sono ancora operativi due elicotteri della flotta regionale. La diminuzione dello schieramento, inoltre, era stata dettata anche dalle condizioni meteorologiche, che poi hanno subito una modifica negli ultimi dieci giorni. Comunque, nonostante l’ora notturna di propagazione degli incendi, la risposta è stata efficace ed immediata con uomini e mezzi presenti sul campo”. L’esponente della Giunta Solinas si è anche complimentato con il Comune di Arborea per essersi dotato tempestivamente del Piano di Protezione civile che prevede il ‘rischio incendio di interfaccia’: “Essenziale nelle operazioni di evacuazione”, ha sottolineato Lampis.

Nella foto l’assessore Lampis

S.I.

Notte d’inferno a Bosa, in fumo 250 ettari sul litorale

BOSA – Ancora fiamme in Sardegna. Sul litorale di Bosa, nell’avvio della strada per Alghero, in particolare nel tratto che costeggia il mare, è divampato un vasto incendio. Allarme e soccorsi sul posto con il solito problema dell’assenza dei mezzi aerei che non possono operare nelle ore notturne. Indignazione da parte dei cittadini e grande lavoro per i Vigili del Fuoco, Forestale e forze dell’ordine.

Il rogo pare essere di origine dolosa, infatti, i piromani hanno usato la forza dello scirocco per alimentare il fuoco. In totale sono stati distrutti 250 ettari di macchia mediterranea e ancora ci sono gli operatori sul posto per domare i vari roghi che hanno coinvolto circa 80 chilometri di costa. Questo ennesimo disastro deve far riflettere sulla necessità di potenziare la caserma di Alghero e le altre del territorio al fine di poter arginare in maniera adeguata i vari incendi ed evitare la distruzione del territorio.

Nelle foto l’incendio di questa sera

S.I.

Bottigliata in testa, arresto per tentato omicidio

NUORO – Nella mattinata di ieri la Polizia di Stato ha eseguito l’ordinanza 2182/19, con la quale GIP di Nuoro ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari, per il reato di tentato omicidio, nei confronti di Giovanni Carzedda, nato a Nuoro il 18.02.1991, residente a Siniscola, lavoratore stagionale. Alle ore 02:00 circa del 14.10.2019, in Siniscola via Nuoro, nel corso dei festeggiamenti in onore di N.S. delle Grazie, a seguito di una lite verbale scaturita per futili motivi, uno studente 17enne di Siniscola, era stato colpito alla testa da una bottiglia di vetro lanciata da un persona successivamente identificata in Carzedda.

Il minorenne, trasportato all’ospedale civile di Nuoro, veniva sottoposto ad intervento chirurgico d’urgenza per trauma cranico con emorragia celebrale. Le conseguenti indagini della Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. di Siniscola hanno consentito ai poliziotti di raccogliere gravi e univoci elementi di responsabilità nei confronti di Carzedda, catturato nella mattinata di ieri.  Attualmente la vittima, che non è in pericolo di vita, è ricoverata nel reparto di Neurochirurgia.    

Nella foto la polizia


Pesta un 63enne e gli ruba l’auto: arrestato algherese

ALGHERO – I Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Alghero hanno arrestato M.W., di 30 anni, algherese e già noto alle Forze dell’Ordine, per essersi reso autore di una violenta rapina occorsa la scorsa notte ai danni di un 63enne, anche lui di Alghero.

L’arrestato, nei pressi di un noto bar del centro cittadino, dopo aver aggredito la vittima ed essersi impossessato della sua autovettura, si è allontanato celermente a bordo del mezzo, nel vano tentativo di far perdere le proprie tracce. L’immediata segnalazione del fatto al 112 da parte di alcuni passanti, consentiva ai militari dell’Aliquota Radiomobile di intervenire prontamente sul posto. In quel luogo, dopo aver fornito i primi soccorsi alla vittima – successivamente ricoverata in prognosi riservata per trauma cranico-facciale – si sono posti all’immediata ricerca dell’assalitore. 

Proprio la lucida ed immediata collaborazione di alcuni passanti ha consentito ai militari dell’Arma di indirizzare le ricerche dell’interessato il quale, individuato solo dopo pochi minuti ancora a bordo del veicolo, è stato dichiarato in stato di arresto con l’accusa di rapina e lesioni aggravate. Il giudizio direttissimo, celebrato nella mattinata odierna presso il Tribunale di Sassari, si è concluso con la convalida dell’arresto e la successiva applicazione, sempre nei confronti dell’interessato, della misura cautelare della custodia in carcere presso la locale Casa Circondariale.

S.I.

Ritrovato a Valverde il 62enne scomparso

ALGHERO – Grazie alla pubblicazione dell’articolo su Algheronews e la circolazione della notizia sui social è stata ritrovata in pochissimo tempo, dopo la segnalazione sul sito d’informazione, la persona scomparsa di cui cui si erano perse le tracce già da sei giorni, come indicato dall’avvocato che segue il 62enne. L’uomo si trovava da qualche tempo nella chiesa di Valverde e là aveva trovato riparo. Sul posto, una volta avvisati, sono giunti anche i Carabinieri della Stazione di Alghero. La persona che è stata oggetto delle ricerche si troverebbe in buono stato di salute.

Nella foto Valverde

S.I.

La prima versione della notizia:

Ancora un allarme ad Alghero per una persona scomparsa. E nuovamente si tratta di una persona di una certa età con anche alcuni problemi di salute. M. S., 62enne, residente nel centro catalano, in via Pisa, nel quartiere della Pietraria si è allontanato da casa già da diversi giorni. Non si hanno più notizie da almeno sei giorni ovvero dal 10 di ottobre, almeno da quando è stato visto nei pressi della Conad di via Don Minzoni. Atteso qualche giorno, da parte di chi lo segue per gli affari patrimoniali e altro, sono state avvisate le forze dell’ordine con la redazione della denuncia di scomparsa realizzata due giorni fa.

Ma, ancora oggi, nonostante la segnalazione ai Carabinieri e dunque l’avvio delle ricerche, non si hanno notizie del disperso. I familiari in Sardegna sono molto preoccupati e sono in attesa di avere qualche notizia. Al fine di riuscire di trovare l’uomo è stata avvisata anche la trasmissione tv di Rai Tre “Chi l’ha visto?” che nella puntata di questa sera ne darà notizia.

Nella foto Marco Sini

S.I.

Tentato sequestro, arrestati 3 rumeni

SASSARI – Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Sezione Radiomobile del N.O.R. della Compagnia di Sassari hanno arrestato R.M., classe ’76, R.B., classe ’00 ed un minore quindicenne, tutti di nazionalità Romena, contestando loro i reati di tentato sequestro di persona in concorso e tentato omicidio.

I fatti si sono svolti in pieno centro, alla luce del giorno ed hanno visto protagonisti i tre arrestati giunti a Sassari direttamente dalla Romania per riportare, anche mediante condotte particolarmente violente, nel loro paese d’origine la vittima, una 20enne romena. I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di un incontro con la stampa che si terrà alle ore 10.30 odierne presso la sede del Comando Provinciale Carabinieri di Sassari.

Nella foto i Carabinieri

S.I.

Condanna leader catalani: processo politico

ALGHERO – La Corte Suprema ha annunciato oggi la condanna tra i 9 e i 13 anni di prigione per i nove leader politici e della società civile catalana. Oriol Junqueras, Jordi Turull, Raül Romeva, Dolors Bassa, Joaquim Forn e Josep Rull erano membri del precedente Governo catalano; Carme Forcadell era la presidente del Parlamento della Catalogna e Jordi Cuixart e Jordi Sánchez due leader della società civile. 

“La Corte li ha ritenuti a vario titolo colpevoli dei reati di sedizione e malversazione nell’ambito della celebrazione del referendum sull’indipendenza del 1 ottobre 2017, al termine del processo iniziato lo scorso 12 febbraio a Madrid. 

Di fronte alla pubblicazione della sentenza nei confronti dei nove leader politici e civili catalani processati per aver dato voce ai cittadini della Catalogna, il Ministro di azione estera del governo catalano, Alfred Bosch, ha dichiarato quanto segue: 

· Si tratta di un processo politico in cui delle persone sono state giudicate esclusivamente sulla base di idee politiche. 

· La sentenza che condanna al carcere i 9 leader catalani è un errore storico che non risolve il problema, bensì lo aggrava. 

· Il presidente del governo spagnolo, Pedro Sánchez, non si è impegnato per risolvere la situazione attraverso il dialogo, come dimostrano le richieste di condanna avanzate dalla Procura e dall’Avvocatura di Stato, due cariche nominate direttamente dal governo. 

· Lungi dall’offrire una soluzione, la sentenza contro i prigionieri politici trasferisce questo conflitto a livello europeo e ai tribunali internazionali. 

· È necessario che la comunità internazionale sia parte attiva nella risoluzione del conflitto tra Catalogna e Spagna. Nessuno può rimanere in silenzio di fronte a questa violazione dei diritti fondamentali. 

· Il governo della Catalogna ha sempre sostenuto che il conflitto non può essere risolto con ulteriore conflitto e lancia un appello internazionale a favore del dialogo e di una soluzione democratica”.

Nella foto la Generalitat

S.I.

Pesca durante il “fermo”, maxi-sequestro di gambei

CAGLIARI – Numerose casse di gambero rosso di prima scelta , quasi 10000 euro in sanzioni e il fermo di un Peschereccio, sono solo alcuni dei risultati delle attività di controllo sulla filiera ittica, svolti dagli uomini della Guardia Costiera di Cagliari all’interno della Maxi Operazione” October”. 

L’operazione è stata condotta dal Nucleo Ispettori del 13° Controllo Area Pesca di Cagliari svolta in poco più di ventiquattro ore, già a partire dalle prime luci del mattino del giorno 11 ottobre, su un’ampia area di territorio compresa tra il Cagliaritano e l’ Ogliastra ed in particolare nei comuni di Quartu Sant’Elena, Villasimius, Villaputzu ed Arbatax. Nello specifico sono stati controllati supermercati, attività di ristorazione, venditori ambulanti e pescatori sportivi intenti in attività di pesca in apnea. 

Dai controlli sulla filiera di distribuzione dei prodotti ittici, presso un importante supermercato di Quartu Sant’Elena, sono emerse irregolarità, secondo quanto previsto dalla normativa in vigore, a causa della mancanza di informazioni utili alla tracciabilità del prodotto e sulla corretta etichettatura, aspetti che hanno comportato il sequestro di oltre venti kg di pesce e il rilascio di sanzioni amministrative per oltre 1500 Euro. 

Dal continuo monitoraggio delle unità da pesca, seguito attraverso i dispositivi di rilevamento elettronico a disposizione della sala operativa del 13°MRSC di Cagliari, si è individuato un peschereccio intento alla pesca a strascico, nelle acque antistanti al litorale di Arbatax, durante il periodo di fermo biologico, compreso dal 16 settembre al 15 ottobre 2019, contravvenendo quindi a quanto indicato nel Decreto dell’Assessorato all’Agricoltura n.1882 del 31 luglio 2019, violazione questa che ha comportato il sequestro di quasi 25 casse di gambero rosso, 2000 Euro di sanzione, verbale relativo all’applicazione di sei punti al comandante dell’unità ed al titolare della licenza di pesca. 

All’unità da pesca, risultata iscritta presso i registri del Circomare Carloforte, sono state inoltre sequestrate le attrezzatura da pesca ed è stata sottoposta a fermo. Giunti ormai a fine attività, il personale del Circomare Arbatax, di rientro dall’Operazione October, ha intercettato in area portuale, tre pescatori sportivi, ognuno equipaggiato da fucile subacqueo armato, intenti nella pericolosa attività di pesca dalla banchina del porto. Si è quindi proceduto al sequestro di N.3 fucili subacquei, al sequestro delle specie ittiche catturate e sono state comminate sanzioni amministrative pari a 1000 euro cadauno per un totale di 3000 Euro. Le attività di controllo proseguiranno incessantemente al fine di assicurare la massima tutela dei consumatori, la tutela della risorsa ittica e la tutale dei pescatori professionisti che operano nel pieno rispetto delle normative vigenti.

Nella foto il peschereccio sequestrato

S.I.

Il potere logora chi non lo ha più

ALGHERO – “Il potere logora chi non lo ha più ” Crediamo sia opportuno che , dopo l’ennesima pessima uscita sulla stampa da parte del gruppo Per Alghero firmata dai consiglieri Bruno , Esposito e Sartore   sulla questione percentuale della raccolta differenziata ,si debba usare meno la dialettica politica e congratularsi con la cittadinanza tutta”. Cosi dal Coordinamento cittadino di Fortza Paris, Massimiliano lepri ed Ettore Casu, riguardo le dichiarazioni degli ex-amministratori di Sinistra che hanno criticato l’operato degli attuali governanti.

“Il risultato ottenuto è quanto ci si dovrebbe aspettare da chi ha recepito e fatto suo un principio che non ha colore politico ma buonsenso e civiltà. È evidente che, quando si usano argomenti del genere per attaccare l’avversario politico , si mette in evidenza l’assenza di idee politiche. È anche vero che chi ha sofferto di una grave forma di annuncite cronica , bene o male purché se ne parli , non conosce la differenza tra comunicazione di dati oggettivi e appendersi al petto medaglie. Il Sindaco di Alghero Mario Conoci ha solo ed esclusivamente comunicato il successo che i cittadini di Alghero hanno contribuito ad  ottenere con la loro capacità di tutelare l’ambiente ed ha tutte le ragioni di essere orgoglioso di rappresentare Alghero in tutte le sue peculiarità”.

“Non risulta altresì che l’assessore del gruppo Riformatori Sardi-Fortza Paris Andrea Montis abbia appuntato al suo petto alcuna medaglia .Solo un mese fa , infatti aveva riconosciuto il lavoro svolto dalla passata amministrazione e di avere la volontà di proseguire su quel percorso , migliorando ove lo necessita la qualità del servizio di raccolta rifiuti. Noi di Fortza Paris, pensiamo che stia svolgendo un ottimo lavoro con tanta passione ed entusiasmo”.

Nella foto Ettore Casu Fortza Paris

S.I.