Nigeriano in treno con 350 gr di eroina

OLBIA – L’ennesimo trafficante fermato dai Finanzieri cinofili è sbarcato domenica mattina  dalla motonave proveniente da Civitavecchia ma è stato fermato solo più tardi mentre  era pronto a partire per Sassari con il treno delle 8:00.  Non c’è tuttavia da stupirsi. Infatti, il controllo del territorio disposto dal sovraordinato  Comando Provinciale di Sassari, volto alla repressione del traffico di sostanze  stupefacenti, non si esaurisce con il presidio degli sbarchi presso i porti del nord-est dell’Isola. Normalmente, concluse le operazioni al porto, le Fiamme Gialle continuano  i loro controlli presso gli snodi più importanti del traffico cittadino tra i quali, appunto, la stazione ferroviaria. 

È stato durante questa seconda fase che i cani antidroga Ether, Daff e Ober, hanno  segnalato L.E., nigeriano classe 1992, residente in un centro di accoglienza in provincia di Cagliari.  Ai militari che lo stavano controllando l’uomo ha comunicato di essere regolarmente  residente in Italia e di aver presentato a novembre scorso una richiesta di protezione internazionale. Tuttavia, il viaggiatore ha omesso di comunicare di aver recentemente scontato una condanna per traffico di stupefacenti. 

Trasportato all’ospedale Giovanni Paolo II, l’uomo è stato sottoposto ad una TAC che ha rivelato la presenza di venti corpi estranei contenenti circa 200 grammi di sostanza stupefacente tipo eroina.  Solo più tardi l’analisi delle banche dati in uso al Corpo ha consentito di apprendere che lo straniero, anche nel 2016, era stato fermato alla stazione di Ozieri-Chilivani da Agenti del Nucleo Investigativo di Sassari e che pure in quell’occasione era stato sottoposto ad un esame che aveva rivelato la presenza di trenta ovuli contenti un totale di oltre 350 grammi di eroina. Per quel delitto, nel 2017, è stato condannato, con giudizio abbreviato, pena scontata presso la Casa di reclusione di Lodè dalla quale era stato liberato il 14 ottobre. Al termine degli accertamenti medici, il trafficante è stato immediatamente tradotto in carcere dai Finanzieri del Gruppo Olbia, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di  Tempio Pausania. 

Nave incagliata, resta l’allerta: interventi

CAGLIARI – Durante la giornata odierna sono proseguite le attività di monitoraggio ambientale e messa in sicurezza della motonave Cdry blue, incagliata sulla costa sud-ovest dell’isola di Sant’Antioco. Le attività di monitoraggio hanno impegnato il battello antinquinamento naitan i°, la m/v cp 2100 di questa direzione marittima e il personale in forza all’ufficio circondariale marittimo di Sant’Antioco. Ulteriori sopralluoghi, anch’essi con esito negativo, sono stati esperiti nel corso della giornata attraverso l’utilizzo di un elicottero e dell’unità appoggio jif helios, noleggiati dalla soc. Smit Salvage. Le operazioni di messa in sicurezza della nave Cdry Blue, proseguono con il prelievo dei carbolubruificanti, presenti a bordo della nave, ai fini del successivo trasporto verso il porto di Sant’Antioco.

Alghero, maxi sequestro di ricci di mare

ALGHERO – Oltre duemila ricci di mare che, come riferito dalle Autorità sono stati pescati illegalmente, sono stati sequestrati dalla Guardia Costiera ad Alghero. Si aggiungono agli altri duemila che erano stati sequestrati a dicembre nell’ambito dell’attività della Capitaneria di porto inerente la repressione del fenomeno del prelievo illegale dei ricci.

L’ultima attività condotta dall’Ufficio Marittimo di Alghero conclusasi positivamente con il sequestro dell’ingente quantitativo di ricci ha visto il coinvolgimento di diversi operatori, appositamente addestrati alla conduzione di operazioni inerenti il settore della Polizia Marittima, che, al culmine di una lunga attività di osservazione sono intervenuti al momento dello sbarco del prodotto avvenuto nelle banchine del porto di Alghero.

Come previsto dalle norme in materia, i trasgressori sono stati sanzionati e il prodotto sequestrato è stato immediatamente restituito al mare. “Le recenti operazioni condotte non possono che rappresentare un motivo di profonda riflessione – afferma il comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Alghero, tenente di vascello Pierclaudio Moscogiuri -. Qualche giorno addietro ho già garantito in merito all’impegno che il personale che dirigo profonderà nell’opera di controllo di un settore marittimo di assoluta importanza. L’occasione è propizia per confermare tale impegno che continuerà con attività nell’intero ambito di giurisdizione, dalle coste del Comune di Villanova Monteleone sino a quelle occidentali del Comune di Stintino”.

Furto di auto e droga, 2 arresti ad Alghero

ALGHERO – I militari della Compagnia Carabinieri di Alghero hanno tratto in arresto due ragazzi sassaresi di 19 anni,  colti nelle prime ore della mattina di ieri 18 dicembre 2019 ad asportare un’autovettura di grossa cilindrata lasciata in sosta in una pubblica via del centro cittadino. Ad avvertire i Carabinieri lo stesso proprietario del veicolo che, accortosi della presenza sospetta dei due giovani, non ha esitato a richiedere l’intervento dell’Arma attraverso il 112. 

L’immediata segnalazione ha consentito quindi ai militari dell’Aliquota Radiomobile di intervenire prontamente sul posto, rintracciare i due giovani ed interrompere l’azione di scasso. Gli stessi (le generalità non vengono fornite) tra l’altro, nonostante la giovane età, erano già noti alle Forze dell’Ordine per l’abilità di mettere in moto le autovetture designate attraverso il collegamento dei relativi fili di accensione. Durante il tentativo di accedere all’interno del veicolo i due malfattori sono stati messi in fuga dall’allarme acustico: il tentativo di far perdere le proprie tracce però è stato reso vano dal tempestivo intervento dei militari operanti. 

Le perquisizioni condotte nell’immediatezza hanno consentito di rinvenire nella disponibilità di entrambi dei guanti in gomma di colore nero – successivamente sequestrati – ed utilizzati per non lasciare tracce sul veicolo. Ma non solo. Durante le predette attività sono stati altresì rinvenuti e sottoposti a sequestro n. 15 dosi (di cui 14 nella disponibilità di uno dei due) di sostanza stupefacente del tipo Marijuana: per un totale di 14 grammi pronti per la vendita illegale al dettaglio.

Il giudizio direttissimo, celebrato nella primo pomeriggio di ieri presso il Tribunale di Sassari, si è concluso con la convalida dell’arresto e la successiva applicazione, nei confronti degli interessati, rispettivamente l’obbligo di dimora nel Comune di Sassari e dell’obbligo di presentazione alla PG.   

Furto in casa studentesse, due arresti

SASSARI – Nella mattinata odierna i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Sassari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere indirizzata a due Sassaresi: A.D., classe ’80 e F.G., classe ’75, per il reato di furto aggravato. Il reato è stato commesso lo scorso 2 agosto a Sassari, in un appartamento in centro, mentre alcune studentesse che risiedevano nella casa in questione si erano temporaneamente allontanate. Approfittando della loro assenza, i due arrestati si erano introdotti nell’appartamento in modo rocambolesco, arrampicandosi sul tetto di un vicino esercizio commerciale e riuscendo così ad introdursi nel terrazzino dell’abitazione. Una volta forzato l’avvolgibile di una porta-finestra, sono riusciti ad entrare e ad impossessarsi di due televisori ed un pc.

I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile, dopo aver setacciato la zona e visionato le riprese degli impianti di videosorveglianza di alcuni esercizi commerciali, riuscivano a risalire all’identità degli autori del furto ed a ricostruire il percorso fatto per entrare ed uscire – con la refurtiva chiaramente visibile nelle immagini – dall’appartamento.

Il consistente quadro probatorio fornito alla Procura della Repubblica di Sassari, ha consentito di richiedere ed ottenere dal Giudice per le Indagini Preliminari la più severa delle misure cautelari ovvero la custodia in carcere. I due arrestati sono stati quindi associati alla Casa Circondariale di Sassari-Bancali.

Cagliari-Lazio, scontri tra ultras

CAGLIARI – Una rissa tra ultrà del Cagliari e della Lazio è scoppiata questo pomeriggio in via Milano, in una zona non distante dallo stadio dove alle 20:45 c’è stato il posticipo di Serie A con la vittoria della squadra biancoceleste. Tra i due gruppi – una decina di laziali e altrettanti del Cagliari – sono volate bottigliate e colpi di cintura. Secondo quanto appreso, il gruppetto di supporter laziali sarebbe stato avvicinato da quelli rossoblù: prima sarebbero volati insulti, poi i due gruppi sono passati alle mani e tra calci, schiaffi, calci e pugni è partita anche qualche bottigliata e colpi di cinture.

Sul posto sono subito arrivati gli agenti della squadra volante e i poliziotti del Reparto mobile che già si trovavano in centro proprio per i servizi legati alla partita. Gli aggressori sono fuggiti. La polizia ha identificato tutti gli ultrà della Lazio che, nonostante qualche lieve escoriazione, hanno scelto di non farsi medicare in ospedale. Sono in corso le indagini per individuare le altre persone coinvolte nei tafferugli.
   

Villanova, Monti segnala: Campanile a rischio

VILLANOVA – “Dal Campanile della Chiesa Parrocchiale sono caduti numerosi calcinacci e pezzi di intonaco a causa del forte vento che ha soffiato in questi giorni anche Villanova Monteleone. La fortuna ha voluto che non ci siano state conseguenze per le persone che si recavano ad ascoltare la messa, ma che ha comunque arrecato dei danni alle automobili che sostavano sotto”. Cosi Bastino Monti riguardo una segnalazione di eventuale pericolo esistente nel paese montano.

“I Consiglieri Comunali del Gruppo “Per Villanova” Bastianino Monti, Cosetta Sanna, Salvatore Niolu e Vincenzo Ligios avevano più volte segnalato lo stato di pericolo in qui versava e versa questa struttura. Già dal 2016 con una nota inviata ai responsabili della Chiesa e al Sindaco denunciavano le gravi lesioni e le crepe vistose che si erano venute a creare in modo particolare sulla parte che da sulla piazza Mons. Idda. Nel mese di maggio 2018, gli stessi Consiglieri Comunali, avevano presentato una interpellanza al Sindaco circa lo stato delle Cappelle della Chiesa di San Leonardo dove erano e sono presenti infiltrazioni di acqua piovana che provengono dal tetto creando in quella di San Vincenzo, di San Francesco e in quella di San Sebastiano caduta di calcinacci e di intonaci dalle pareti”.

“Nella stessa interpellanza si chiedeva un intervento urgente anche nel Campanile dove erano visibili i cedimenti dell’intonaco causati dal dilavamento della malta con la conseguente caduta di materiali anche dalle cornici. Il 20 agosto 2019, visto che la situazione andava sempre peggiorando, gli stessi Consiglieri, inviavano al Sindaco e al Responsabile del Servizio dell’ Ufficio Tecnico una ulteriore nota segnalando, ancora una volta, lo stato di insicurezza della struttura che presentava gravi lesioni e crepe vistose nonché l’inizio del crollo di parti della cornice in pietra dell’orologio. Si chiedeva inoltre che fosse transennato lo spazio della piazza circostante il Campanile in quanto rappresentava un pericolo evidente per i passanti. Grazie a quella segnalazione una parte di quell’area fu transennata e vennero eseguiti i minimi interventi per eliminare dalla facciata i tratti più evidenti di intonaco a rischio di crollo, in modo particolare quelli che insistevano nell’orologio”.

“Siamo venuti a conoscenza che il Comune di Villanova Monteleone finalmente è stato beneficiario di un finanziamento da parte della Regione Sardegna di 74.000 euro, già dal 20 settembre 2018, al quale va aggiunto il cofinanziamento dell’Ente di 25.900 euro, per un importo complessivo di circa 100.000 euro per messa in sicurezza degli Edifici di Culto. Quello che si vuole mettere in evidenza è che solamente il 3 ottobre 2019, dopo più di un anno, è stato affidato l’incarico per la progettazione di tali lavori. Si segnala quindi l’enorme ritardo per la conclusione dell’iter procedurale in quanto per l’affidamento dei lavori e i loro inizio purtroppo si dovrà attendere circa altri tre mesi. Si invita pertanto l’Amministrazione Comunale ad accelerare i tempi di realizzazione dell’intervento perché con il passare del tempo lo stato di precarietà e di pericolosità della Chiesa e in questo caso del Campanile sta diventando sempre più evidente e reale”.

Allarme ad Alghero, Elisoccorso in città | video

ALGHERO – Sorpresa e sgomento questa mattina ad Alghero. Già dalle 11.30 ha iniziato a sorvolare sul centro catalano un elicottero. Prima nell’area dello stadio Mariotti, poi si è spostato verso sud. Nel frattempo il suono delle sirene ha iniziato a farsi sentire sempre più in forte. Ambulanze e perfino le auto della Polizia Municipale si sono dirette verso Sant’Anna. Qui hanno chiuso viale della Resistenza dove, tra lo stupore della persone dei residenti che nel frattempo si erano riversate in strada incuriositi dalla scena, l’elicottero giallo e rosso è atterrato. Qui trascorsi alcuni minuti e dopo che il personale del 118 si è rapportato con i colleghi presenti a terra, ha ripreso il volo. Sul posto anche la Polizia che ha contribuito a creare un “cordone” di sicurezza al fine di far svolgere al meglio le operazioni finalizzate pare (mancano le conferme) per soccorrere un giovane algherese che aveva avuto un arresto cardiaco mentre si trovava bella sua abitazione. Le condizioni sarebbero ancora gravi, mentre si trova ricoverato in Ospedale.

Reddito Cittadinanza non dovuto, scoperti 9 casi

ALGHERO – Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Sassari, nel corso degli ultimi mesi, ha ulteriormente intensificato su tutto il territorio di competenza i controlli sulle cosiddette “prestazioni sociali agevolate” – ovvero sui sussidi concessi a cittadini in condizione economica e sociale svantaggiata – con particolare attenzione al reddito di cittadinanza.  Il lavoro delle Fiamme Gialle si è concretizzato in 16 controlli sulla nuova misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà scoprendo 9 persone che percepivano il sussidio senza averne diritto. 

Nella maggior parte dei casi i soggetti sono stati trovati a lavorare “in nero”: è il caso di un operaio edile e di un addetto ad una discoteca ad Alghero, di un barista e una cameriera a Sassari ed in un paese dell’hinterland e di un aiuto pizzaiolo e un lavapiatti in Gallura.  In un’occasione un ragazzo era stato regolarmente assunto in un bar di Alghero ma non aveva comunicato all’INPS di aver trovato un impiego, mentre due donne a Tempio Pausania avevano “dimenticato” di informare l’Istituto di Previdenza Sociale che 3 componenti dei propri nuclei familiari avevano iniziato un’attività lavorativa. Le posizioni irregolari sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria ed alla Direzione Provinciale INPS di Sassari competente per la revoca del beneficio e per il recupero delle somme indebitamente percepite, quantificate in oltre 10 mila euro. 

Le variazioni reddituali e patrimoniali, infatti, vanno comunicate all’INPS nelle tempistiche previste dalla legge pena l’immediata revoca del sussidio con conseguente restituzione degli importi percepiti indebitamente e la denuncia all’Autorità Giudiziaria nel caso di omissione o false dichiarazioni, punite con la reclusione da uno a tre anni. Anche i redditi provenienti da attività irregolari, come nel caso del lavoro “in nero”, una volta accertati causano la decadenza del beneficio. I finanzieri, in tutti i casi, hanno concentrato l’attenzione sulla veridicità dei dati delle autocertificazioni presentate, vale a dire sulle informazioni che non emergono dalle verifiche automatiche delle istanze ma che possono essere scoperte solo attraverso il sistematico incrocio dei dati acquisiti nell’ambito di tutte le attività istituzionali con le banche dati in uso al Corpo.  L’azione della Guardia di Finanza continuerà costantemente in tutta la provincia a tutela del corretto impiego delle risorse pubbliche ed a garanzia di tutti i cittadini e in particolare delle fasce più bisognose.