Parco Tarragona: urgenza vandali, verde e decoro

ALGHERO – Parco Tarragona ancora preso di mira dai vandali. L’area centrale di Alghero vede spesso nel weekend l’assalto contro il verde e gli immobili presenti. Cartacce, sporcizia, vetro e danni contro gli arredi e chiosco presente all’interno. Questo accade principalmente perchè le inferriate che dovrebbero delimitare i “giardini” sono state da tempo divelte e permettono l’ingresso di chiunque.

Oltre questo aspetto è evidente che sia necessario riqualificare il verde con nuove piantumazioni e il posizionamento di nuovi giochi e attrattive per le famiglie e in particolare per i bambini. Del resto stiamo parlando di uno dei luoghi più frequentati dagli algheresi con figli piccoli ed è anche per questo che è indispensabile che sussista massima sicurezza e ottima cura di decoro e verde.

70 chili di marijuana, arrestati 2 olbiesi

OLBIA – Nella tarda mattinata di ieri i Carabinieri della Sezione Operativa del N.O.R.M. del Reparto Territoriale di Olbia, agli esiti di una mirata e prolungata attività investigativa finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno arrestato due giovani olbiesi, V.S. di anni 32 e C.R. di anni 36.

L’attività, condotta esclusivamente con metodi tradizionali (appostamenti e pedinamenti) prendendo spunto dallo sviluppo di diversi elementi informativi, si è protratta per alcuni giorni interessando una zona periferica di Olbia, tempo necessario a familiarizzare con le abitudini dei due e a studiarne compiutamente i movimenti.  Si era infatti certi dell’ubicazione dell’appartamento dove i due giovani coabitavano e del fatto che movimentassero rilevanti quantitativi di droga, ma non l’esatto nascondiglio della sostanza stupefacente, scoperto poi in un locale – una sorta di rimessa – situato nella zona sottostante, dove i due si recavano saltuariamente.

sequestro 73 kg marijuana


L’intervento dei militari, appostati da diverse ore, ha permesso di cogliere in flagranza i due giovani mentre si apprestavano a prelevare la sostanza dall’improvvisato deposito, disvelando un ingente quantitativo di marijuana: all’interno venivano infatti trovati 11 sacchi di juta contenenti cannabis per un peso totale di poco superiore ai 73 kg. Al deposito si recavano per prelevare la sostanza richiesta, pesata per sommi capi con una bilancia, che poi veniva confezionata più accuratamente all’interno dell’appartamento in quantità più piccole, da immettere più agevolmente nel mercato.

Nel corso della perquisizione dell’appartamento infatti sono stati trovati altri 223 gr. di infiorescenze, due bilancini di precisione ed altro materiale per il confezionamento. 

Entrambi sono stati arrestati e, su disposizione della Procura della Repubblica di Tempio Pausania, tradotti presso il carcere di Nuchis a disposizione della stessa Autorità Giudiziaria.

Anche in questo caso, come nell’episodio del 24 novembre scorso, ci troviamo di fronte ad un secondo livello del traffico di stupefacenti nell’area gallurese, quello di un canale approvvigionativo più elevato, che muove ingenti quantitativi e alimenta le piazze di spaccio locali più frequentemente utilizzate.

Coronavirus, primo caso sospetto in Sardegna

ALGHERO – “Abbiamo attivato l’unità di crisi in seguito alla segnalazione del caso di una persona che ha manifestato sintomi compatibili con uno stato influenzale al rientro da un viaggio in Cina. Un sospetto che sin dai primi accertamenti si è presentato debole, ma su cui siamo intervenuti subito per escludere ogni rischio. La risposta è stata immediata e sono state applicate tutte le procedure indicate dal ministero, così come abbiamo previsto nei giorni scorsi. In Sardegna sono presenti i test specifici e questo ci ha consentito in tempi rapidi di escludere in modo scientifico la presenza di un’infezione da coronavirus. La macchina dell’emergenza funziona e siamo pronti a ogni evenienza”. Lo dichiara l’assessore della Sanità, Mario Nieddu, in merito alla prima segnalazione di sospetta infezione da coronavirus registrata in Sardegna, il caso di una persona residente nell’Isola il cui quadro clinico, al rientro da un viaggio in Cina, ha fatto scattare l’intervento della ‘task force’ regionale, operativa da alcuni giorni, e le verifiche che hanno portato a escludere la presenza del virus.

Donna scomparsa, ritrovato corpo a Carrabuffas

ALGHERO – Ritrovato il corpo della donna scomparsa e di cui non si avevano più notizie da dicembre. Le indagini, guidate dal comandante dei Carabinieri Pietro Barrel, sono state avviate a seguito della denuncia dei parenti. Nelle ultime ore erano emerse alcune novità fino al ritrovamento del cadavere nell’area verde esistente nei pressi di un grosso resort nella zona di Carrabuffas. La donna scomparsa (Speranza Ponti di Uri) vive da tempo in Liguria, ma aveva iniziato a frequentare la città di Alghero dopo essere entrata in contatto con un uomo che vive e lavora nella Riviera del Corallo, qui ha una pizzeria in via Xx Settembre.

Nella foto l’area dove sorge il resort

Coronavirus, allarme su nave Costa Crociere

ROMA – Allarme anche in Italia per il virus cinese. Due casi sospetti di Coronavirus sono in questo momento in isolamento nell’ospedale di bordo di una nave della Costa Crociere ferma al porto di Civitavecchia. Moglie e marito cinesi di Hong Kong con febbre e altri problemi respiratori, sono stati già raggiunti dai medici per realizzare i test. Secondo quanto è emerso gli altri passeggeri, sei mila circa, sono rimasti bloccati sulla nave. La coppia si è imbarcata a Savona alcuni giorni fa dopo che era arrivata in Italia a Malpensa.

Sassarese deruba e picchia straniera: arrestato

SASSARI – Nello scorso fine settimana personale della Polizia di Stato ha tratto in arrestato un 32 enne sassarese, in esecuzione del provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal Gip presso il Tribunale di Sassari. L’uomo, qualche giorno prima, si era reso responsabile di un’aggressione nei confronti di una cittadina straniera.  Il malvivente dopo essere entrato nell’abitazione della predetta sfondando la porta, le aveva sottratto il suo pc portatile, col quale la colpiva al capo per garantirsi la fuga. Poco dopo, non appagato del gesto, è tornato a casa della vittima per minacciarla di morte nel caso denunciasse l’accaduto alle forze dell’ordine, colpendola, in quell’occasione, con una testata al volto dopo averla trascinata fuori dalla propria casa.

All’arrivo della Polizia fatta intervenire da un conoscente della vittima, il malfattore è scappato. Ciò nonostante, l’intensa attività della Squadra Mobile ha permesso di individuare l’aggressore e denunciarlo all’A.G. per gli atti violenti, contestualmente il Gip del Tribunale di Sassari, ritenendo l’individuo pericoloso e nel timore potesse allontanarsi dalla città, ne ha disposto il trasferimento nel carcere di Bancali a disposizione dell’A.G. procedente

Alghero, sequestrati 3 kg di polpa di riccio

ALGHERO – I militari della Guardia Costiera di Alghero hanno sequestrato, nel corso della giornata di venerdì 24 gennaio, 13 bottigliette contenenti polpa di riccio di mare confezionate illegalmente. Gli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo, nel corso della consueta attività di pattugliamento delle coste di giurisdizione, hanno scorto, nei pressi
della località “Torre del Porticciolo” alcuni individui intenti nell’attività di preparazione di polpa di riccio e di successivo confezionamento all’interno di piccoli recipienti di vetro, a dispetto di tutte le norme di settore anche afferenti i più elementari canoni igienico-sanitari.

Al termine dell’attività sono stati quindi sequestrati i contenitori di vetro contenenti la polpa, per un totale di 3 kg. di prodotto ricavato dalla “lavorazione” di circa 1500 esemplari, e sono state elevate le previste sanzioni amministrative. Il prodotto, non idoneo al consumo umano in quanto non rispettante i requisiti di lavorazione richiesti, è stato smaltito secondo le norme di legge. L’attività di repressione del fenomeno continuerà senza sosta anche nel prossimo futuro unitamente al controllo costante dell’intera filiera della pesca

Tenta di dare fuoco alla compagna, arrestato

OLBIA – Ha cosparso di benzina la compagna e ha cercato di darle fuoco. Un operaio di Monti, in Gallura, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio dai carabinieri di Olbia e della stazione di Monti. I militari sono intervenuti dopo aver ricevuto l’allarme telefonico di una donna che, incredula, stava assistendo alla scena.

L’uomo ha prima insultato la compagna e poi l’ha minacciata, fino a passare alle vie di fatto. Secondo l’accusa, l’arresto mette la parola fine a un’escalation di maltrattamenti che la donna era costretta a subire da mesi. Da quanto è emerso nel corso delle indagini, infatti, un altro tentativo di darle fuoco si era verificato in agosto, sebbene la compagna non avesse denunciato il fatto. L’operaio è anche accusato accusato di maltrattamenti in famiglia, minacce e atti persecutori e minacce e oltraggio a pubblico ufficiale per le parole rivolte ai militari che l’hanno fermato.

Barracelli, tattiche polizia: svolto corso

ALGHERO – Sabato 18 e domenica 19 gennaio presso la sala conferenze del Polisoccorso di Alghero, la Compagnia Barracellare ha partecipato al corso formativo di Tecniche e Tattiche Operative di Polizia. “Dobbiamo dire di essere molto orgogliosi ed onorati per l’attività svolta per la prima volta in Sardegna da parte dell’IPTS (International Police Training System) nei confronti di una Compagnia Barracellare, dicono gli istruttori Giuseppe Mancosu e Salvatore Pinna, nello specifico della Compagnia Barracellare di Alghero, in quanto una delle più antiche e sicuramente tra le più prestigiose della Sardegna. L’attività di formazione, proseguono gli istruttori, che talaltro fanno parte della Polizia Locale di Cagliari, ha visto una partecipazione encomiabile da parte dei barracelli soprattutto in termini sia di impegno che di attenzione, oltre ad un’applicazione fisica al quanto faticosa. L’auspicio è quello che si tratti di un primo intervento al quale seguiranno altre attività di formazione professionale. Per quanto riguarda le caratteristiche dell’associazione IPTS, si tratta di un’associazione professionale formata da esperti istruttori del settore della Self Defense e delle Tecniche e Tattiche Operative destinate alla formazione delle forze di polizia locali e statali. In particolar modo l’attività erogata a favore dei barracelli di Alghero in questi due giorni ha avuto principalmente come focus le attività operative proprie dei corpi di polizia con la simulazione realistica di scenari nei quali gli operatori hanno dovuto attivare procedure e protocolli operativi di sicurezza atti a prevenire situazioni di pericolo sia per gli agenti che per i cittadini. 

Questo genere di corsi, aggiunge il Capitano Riccardo Paddeu, promotore di questa attività, hanno come obiettivo primario quello di migliorare la professionalità dei barracelli, fornendo gli strumenti e la conoscenza dei protocolli di sicurezza per poter garantire l’incolumità dei barracelli e dei cittadini, oltre a sviluppare le competenze necessarie per gestire i Compiti d’Istituto. Mi piace partire dalla formazione professionale dei barracelli come base dalla quale sviluppare in seguito tutta l’attività operativa di polizia rurale, i barracelli di Alghero oggi rappresentano un esempio positivo per le Compagnie Barracellari della Regione Sardegna e di questo ne vado orgoglioso.

Sassari, un anno di Polizia Municipale

SASSARI – Nel 2019 la Polizia locale del Comune di Sassari ha consolidato i risultati conseguiti negli ultimi anni, con un ruolo sempre più centrale nelle azioni per rafforzare la sicurezza urbana nel territorio. Il report presentato ieri nella sala conferenze di Palazzo Ducale illustra l’attività del Corpo nell’ultimo anno: 40 slide che racchiudono i numeri di un 2019 intenso, durante il quale la Polizia locale è stata impegnata in operazioni di controllo, di prevenzione e di repressione degli illeciti per aumentare la sicurezza dei cittadini e delle cittadine e la sua percezione. All’incontro con la stampa erano presenti il sindaco Nanni Campus e il comandante Gianni Serra.

La struttura ha assunto una configurazione più articolata, con l’istituzione in forma stabile del nucleo investigativo in borghese, costituito da personale specializzato nella repressione di reati di natura predatoria (come furti, scippi, borseggi e rapine). Nel nucleo opera anche l’unità cinofila, il cui lavoro si è rivelato particolarmente importante nel 2019, soprattutto nella prevenzione e nella repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle scuole e nei giovanissimi.

Nell’ultimo anno sono cresciute in percentuale significativa le attività di polizia giudiziaria (indagini su reati commessi), ma anche le attività poste in essere dai nuclei di polizia ambientale e di polizia edilizia; hanno, inoltre, assorbito un peso significativo nei dodici mesi presi in esame le azioni rivolte a rafforzare la sicurezza stradale e ad assicurare l’ordinato svilupparsi della mobilità urbana, sia veicolare sia pedonale.

Le iniziative tese a sviluppare e diffondere la cultura della legalità sono state realizzate nelle scuole di ogni ordine e grado. I temi trattati negli istituti sono stati droghe, bullismo, sicurezza stradale. Gli studenti delle scuole superiori sono stati coinvolti in un progetto di legalità che ha previsto la partecipazione degli stessi studenti alla realizzazione del percorso, e ciò per radicare in loro la consapevolezza dei rischi legati a condotte illecite o dissennate.

Le campagne di sicurezza stradale, rivolte a sensibilizzare sulle cause degli incidenti, sono state promosse sia nelle scuole, sia nelle piazze, in occasione dei grandi eventi cittadini, nelle sedi istituzionali e di associazioni che operano nel sociale. Particolarmente efficace si è rivelata la campagna di sicurezza stradale “Smartphone Zombie”, realizzata per il secondo anno consecutivo.

Inoltre, la campagna pedoni sicuri e la lotta alle cause scatenanti l’incidentalità hanno permesso di arginare le condotte di guida dissennate, riducendo i fattori di rischio e il numero di incidenti in cui una o più persone coinvolte hanno subito lesioni.

Nonostante ciò si è assistito alla recrudescenza degli incidenti e dei decessi: oltre mille incidenti sono stati rilevati dalla polizia locale nel 2019; nello stesso anno si sono registrati 8 decessi sulle strade comunali. In 12 mesi sono stati rilevati 1002 sinistri.

Sul fronte della prevenzione e della repressione delle condotte illecite emerge il lavoro svolto dagli agenti appartenenti ai nuclei specialistici “reparto motoveicoli” e “pronto intervento”.

Gli incidenti nel 2019. Nel 2019 il dato delle sanzioni per violazioni delle norme del codice della strada non si discosta da quello rilevato nel 2018. Sono cresciuti gli illeciti correlati alla guida di veicoli a motore facendo uso del telefonino, mentre si è registrata una riduzione degli illeciti imputabili sia alla guida in stato di alterazione psico-fisica per l’assunzione di bevande alcoliche che alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Anche nel 2019 la maggior parte dei sinistri si sono registrati lungo le strade del consorzio Predda Niedda, a dimostrazione del sempre più importante traffico della zona.

Tra le cause scatenanti, al vertice c’è la guida distratta (soprattutto per l’uso del cellulare), a seguire l’omessa precedenza, il cambiamento di direzione, l’alterazione psico-fisica: guida distratta 217 incidenti (33,7%), precedenza 203 incidenti, (31,5%), cambiamento di direzione 78 incidenti (12%), alterazione psico-fisica 63 incidenti (9,8%). Nel territorio comunale poco meno dell’80% degli incidenti si verificano con condizioni di tempo sereno, e anche gli incidenti drammatici si registrano con condizioni di tempo ottimali (sette decessi su otto). La fascia di età maggiormente coinvolta è quella compresa tra 41 e 60 anni. Il maggior numero di incidenti avviene tra le 17,30 e 19,30: 151 incidenti stradali, il 15,1% del totale.

Attività di polizia ambientale ed edilizia. Hanno registrato una crescita sostanziale le attività svolte dai nuclei di polizia ambientale e di polizia edilizia, specie quelle specialistiche e che assorbono profili di natura penale. La polizia ambientale ha effettuato poco meno di cinquemila accertamenti, ha svolto cinquanta attività delegate dall’autorità giudiziaria, ha accertato trentanove reati ambientali, ha denunciato 61 soggetti, ha accertato 112 violazioni amministrative. Il nucleo nelle attività più complesse si avvale di strumenti tecnologici particolarmente efficaci, tra cui i sistemi aeromobili a pilotaggio remoto (droni) e il fonometro (per le misurazioni delle sorgenti inquinanti). Per accrescere l’attenzione verso il degrado e l’inquinamento provocati dall’abbandono e dal deposito indiscriminato di rifiuti sul suolo e nel sottosuolo, sono state realizzate alcune campagne informative, tra cui “Aiutaci a difendere il nostro territorio” e “ Lotta al degrado”. Lo scopo è quello di sensibilizzare la comunità e allo stesso tempo di chiedere a ogni cittadino di svolgere il ruolo di sentinella di legalità. Il messaggio che si è voluto divulgare è stato anche quello di sottolineare la gravità delle conseguenze, sotto il profilo amministrativo e penale, in cui incorrono i trasgressori.

La Polizia locale sul territorio. Nel 2019, per rafforzare la presenza della polizia municipale sul territorio è stata attivata una seconda stazione mobile, oltre a quella di piazza Castello, inaugurata – quest’ultima – nel mese di giugno del 2016. La seconda stazione mobile opera a turni alterni in via Tavolara, area considerata nevralgica nei controlli di sicurezza urbana per la presenza dei giardini pubblici e del principale terminal dei mezzi di trasporto pubblico. Nel 2019 la Polizia locale ha assicurato una vigilanza costante nei parchi pubblici, nei centri Caritas, nel campo nomadi, nei luoghi di culto, all’interno di vari quartieri.

Stazione mobile, agenti di quartiere, agenti in borghese, unità cinofila, reparto motociclisti, nuclei di pronto intervento e di infortunistica hanno assicurato azioni costanti a tutela della legalità. La centrale operativa, attiva 24 ore su 24, ha gestito 21.397 istanze telefoniche, di cui 19.767 riscontrate immediatamente, dimostrando una capacità di risposta superiore al 92%.

Nel campo della sicurezza urbana il sempre maggiore e più qualificato impegno del comando di Polizia locale si ricava dall’analisi dei dati elaborati dall’ufficio di polizia giudiziaria da cui risaltano le numerose operazioni rivolte alla repressione di reati predatori e le azioni tese ad arginare i reati di microcriminalità. Basti tenere conto di alcuni numeri: 247 comunicazioni di notizie di reato trasmesse all’autorità giudiziaria; 185 indagini delegate dall’autorità giudiziaria; 27 misure cautelari/arresti; 69 sequestri penali.

Smartphone Zombie”. Il Comando ha organizzato anche quest’anno numerose campagne educative di sicurezza stradale rivolte agli studenti che frequentano gli istituti scolastici cittadini. E proprio in tema di sicurezza stradale stamattina è stata riproposta per il terzo anno la campagna “Smartphone Zombie”, attraverso un nuovo video elaborato dall’attore Alessandro Gazale e dal suo staff. La riproposizione della campagna vuole rafforzare nei pedoni e negli automobilisti la consapevolezza dei rischi legati all’uso dissennato e senza regole dei cellulari durante la mobilità lungo le strade, a piedi o alla guida di veicoli. L’utilizzo del cellulare è sempre più diffuso tra i pedoni, e la distrazione mentre si attraversa e si usa il telefono rappresenta un fattore di rischio rilevante su cui è opportuno riflettere e attuare strategie di contrasto efficaci: dal 2018 la Polizia locale di Sassari, prima e unica in Italia, ha promosso campagne di sensibilizzazione su questo fenomeno, ma anche di repressione. Questa decisione è nata dopo che nel 2016 nel territorio comunale di Sassari si erano registrati 94 investimenti di pedoni e l’anno successivo 93 incidenti; dati che avevano spinto all’analisi di questa particolare tipologia di incidentalità dalla quale è emerso che un numero sempre crescente di persone camminano per strada totalmente distratte per l’utilizzo dei cellulari. Alla conclusione dei primi due anni della campagna “Smartphone zombie” nel territorio comunale si è registrata una diminuzione del 22% degli incidenti caratterizzati dall’investimento di pedoni.